Una bella pensata
di
Kif
genere
feticismo
Non molto tempo fa, lessi su un giornale locale, che un'associazione raccoglieva qualsiasi tipo di scarpe, purchè ancora in buono stato, per distribuirle ai più bisognosi. Mi venne immediatamente un'idea favolosa, raccontai alle mie colleghe più fighe, a Cristina e Sonia, amanti delle scarpe in tutte le loro forme, con dei piedi sempre stupendi, di una associazione, veramente situata vicino a casa mia, che raccoglieva scarpe di tutti i tipi. La loro reazione fu quella di essere molto partecipi a quella iniziativa, infatti sia Cristina che Sonia esclamarono di averne una sacco e molte di queste averle usate poco. Dopo circa una settimana Cristina arriva con un borsone pieno di scarpe, naturalmente, c'erano scarpe del marito, del figlio, ma anche alcune sue. Disse che in questo modo finalmente si era svuotata la scarpiera. Le scarpe del marito e del figlio le portai veramente a quell'associazione, mentre quelle di Cristina le tenni nascoste. Erano quattro o cinque paia di scarpe, tra cui delle zeppe a fiori estive bellissime, dove sul plantare consumato si intravedeva il segno lasciato dai piedi. Avevano un odore favoloso, ma furono anche ottime un paio di ballerine nere e un paio di scarpe estive aperte in punta con un tacco rettangolare di 16 cm. Feci tante di quelle sborrate dopo aver inalato tutto l'odore dei piedi favolosi di Cristina. Anche Sonia che vive con i suoi genitori, mi portò diverse sue scarpe, quasi tutte, a punta, dove si vedono le dita dei piedi, con tacco 12 cm, di vario colore, ricordo un paio nero, uno blu e uno marrone. Ottimo l'odore delle scarpe di Sonia, anche se mischiate al profumo, che lei utilizza solitamente.
In concomitanza di questo episodio, casualmente vidi su internet, fiori creati con le calze di nylon, si proprio così, andate a vedere...mi venne una seconda stupenda idea, dissi loro che in questa associazione alcuni ragazzi disabili lavoravano il nylon per creare dei fiori per poterli successivamente vendere e ricavare qualche provento. Naturalmente si trattava di dare dei collant, gambaletti, ecc, che dopo essersi smagliati, invece di buttarli in patumiera, potevano essere utilizzati per quel lavoro.
Dissi che gli assistenti prima di consegnare il materiale ai ragazzi, lavavano le calze in una grossa lavatrice, quindi convinsi Cristina e Sonia a non dover nemmeno lavare i collant smagliati, perchè intanto l'avrebbero fatto loro. Entusiaste per questa altra possibilità di aiutare il prossimo, Cristina diversi giorni dopo, mi portò un sacco di plastica pieno di collant smagliati, gambaletti, di tutti i colori. Li presi e portandoli a casa, in assenza dei componenti familiari, tirai fuori tutto quel nylon, trovai anche delle calze autoreggenti nere. Fu un vero e proprio tesoro. Indossai vari collants e mi masturbai tante volte, pensando a Cristina con gli stessi medesimi indossati, nel naso mi infilavo la punta di altri collants per sentire l'odore favoloso dei suoi piedi.
Sonia solo dopo un mesetto circa, anche lei mi portò un sacco di materiale, che non finì mai di indossare, annusare e sborrare, fu veramente una bella pensata, che ne dite?
In concomitanza di questo episodio, casualmente vidi su internet, fiori creati con le calze di nylon, si proprio così, andate a vedere...mi venne una seconda stupenda idea, dissi loro che in questa associazione alcuni ragazzi disabili lavoravano il nylon per creare dei fiori per poterli successivamente vendere e ricavare qualche provento. Naturalmente si trattava di dare dei collant, gambaletti, ecc, che dopo essersi smagliati, invece di buttarli in patumiera, potevano essere utilizzati per quel lavoro.
Dissi che gli assistenti prima di consegnare il materiale ai ragazzi, lavavano le calze in una grossa lavatrice, quindi convinsi Cristina e Sonia a non dover nemmeno lavare i collant smagliati, perchè intanto l'avrebbero fatto loro. Entusiaste per questa altra possibilità di aiutare il prossimo, Cristina diversi giorni dopo, mi portò un sacco di plastica pieno di collant smagliati, gambaletti, di tutti i colori. Li presi e portandoli a casa, in assenza dei componenti familiari, tirai fuori tutto quel nylon, trovai anche delle calze autoreggenti nere. Fu un vero e proprio tesoro. Indossai vari collants e mi masturbai tante volte, pensando a Cristina con gli stessi medesimi indossati, nel naso mi infilavo la punta di altri collants per sentire l'odore favoloso dei suoi piedi.
Sonia solo dopo un mesetto circa, anche lei mi portò un sacco di materiale, che non finì mai di indossare, annusare e sborrare, fu veramente una bella pensata, che ne dite?
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