La zia ed il sogno si avvera
di
sursar
genere
prime esperienze
La zia Antonietta era stata per me fonte inesauribile si seghe, fin dall'adolescenza, veniva in Molise per passare il periodo estivo, si era sposata con un cugino di mio padre, emigrato in Lombardia, lei nonostante i due figli, aveva mantenuto un corpo stupendo, proprio una bella donna, capelli corti neri, occhioni castani, corpo sodo, e ben fatto, e con il suo marcato accento lombardo, non passava inosservata, almeno per me.
Quel pomeriggio, mi trovavo in spiaggia, a sistemare la barca del nonno, e lei era in spiaggia a prendere il sole, la salutai e chiesi dove era il resto della famiglia, lei mi disse, che erano andati alle isole Tremiti, io continuai a sistemare la barca, e poi la calai in mare, l'invitai cosi più per buone maniere che per altro, a fare un giro, in barca, e con mia sorpresa, lei accettò, e cosi eccoci prendere il largo, eravamo soli come non lo eravamo mai stati, io e lei, la vedevo in costume, dinanzi a me, mille pensieri mi passavano per la mente, mille emozioni, poi ci fermammo e l'invitai a fare il bagno, mi tuffai, e lei, entrò, più adagio, poi rieccoci, in barca, l'aiutai a risalire, ed quando gli porsi, la mano, ebbi un'erezione, allucinante, avevo un pisello, gonfio e duro, lei se ne accorse, ed arrossi, e mi chiese di riportarla a riva, annui, ma poi qualcosa dentro di me mi porto verso di lei, e cominciai a toccarla, lei oppose una sterile resistenza, poi la mia lingua si insinuò tra le sue labbra, e lei cedette, le nostre lingue si toccarono, abbassai il suo reggiseno, cominciai a toccarla dappertutto, la sua fica si umidificò, eravamo avvinghiati, poi di scatto, la misi in ginocchio, liberai il mio uccello, e lei lo prese, in bocca, la vedevo, in ginocchio, con gli occhi chiusi che succhiava il mio pisello.
Cari amici lettori, io non ero mai stato un gran chiavatore, ma in quel momento, avevo un'erezione mai avuta, e mentre con le altre donne, avevo una durata, di pochi minuti, quel pomeriggio no, avevo un pisello gonfio, e duro, aveva qualcosa di magico, poi la feci alzare la misi con le mani appoggiate a prua della barca. avevo il suo culo dinanzi a me, la zia realizzò, subito, e mi disse, no dai senza preservativo no, ma il mio impeto prevalse, appoggiai la mia cappella alle labbra della sua fica, e la penetrai, e cominciai a scoparla, non riuscivo a fermarmi, istinti primordiali, si erano impossessati di me, la stringevo per i fianchi, ed il rumore della mi pancia sul suo culo, era costante e perpetuo, Tac...Tac..tac.., lei mi chiese di stare attento, non venirle dentro, stava godendo, era in mio possesso, poi finalmente arrivai, sfilai il mio pisello, bagnato dei suoi umori vaginali, ed i miei schizzi, finirono sulla sua schiena, si giro e ci baciammo di nuovo, mi disse sono venuta due volte, era tempo che non succedeva, ora portami in spiaggia, dai amore.
Dopo quel giorno non ci fù modo, di vedersi, non riusciva a liberarsi, ci scambiavamo Sms, non esisteva Whatsapp.
PROLOGO...
Quella sera giocava il Milan amichevole estiva, e mentre tutti guardavano la partita, la zia era andata a stendere i panni, lo stendino si trovata sopra l'orto, lo aveva fatto mi nonno, da li si vedeva casa, e rimaneva nascosto, tra gli alberi da frutta, mi feci trovare li, quando arrivò, mi feci trovare li, e l'abbracciai, lei mi disse sei pazzo, no zia, tranquilla noi vediamo loro, am loro, non ci vedono, gli dissi, mi manchi, ti voglio, lei risposi, anche io, ti voglio ma è impossibile, io annui, e contemporaneamente, sfilai il mio pisello, guardalo ti vuole, lei, dai basta, vai via, io portai la testa di lei, sul mio uccello. e lo prese, in bocca, dai succhialo, stanno vedendo la partita, non si smuovono, ebbene, si la zia succhiava il mio uccello, ed io controllavo, poi finalmente arrivai, e le svuotai il mio sperma in bocca, bloccando la sua testa, ingoio tutto, in seguito mi raccontò che era stata la sua prima volta.
Si alzò, e ci baciammo, mi disse ora vai....
Quel pomeriggio, mi trovavo in spiaggia, a sistemare la barca del nonno, e lei era in spiaggia a prendere il sole, la salutai e chiesi dove era il resto della famiglia, lei mi disse, che erano andati alle isole Tremiti, io continuai a sistemare la barca, e poi la calai in mare, l'invitai cosi più per buone maniere che per altro, a fare un giro, in barca, e con mia sorpresa, lei accettò, e cosi eccoci prendere il largo, eravamo soli come non lo eravamo mai stati, io e lei, la vedevo in costume, dinanzi a me, mille pensieri mi passavano per la mente, mille emozioni, poi ci fermammo e l'invitai a fare il bagno, mi tuffai, e lei, entrò, più adagio, poi rieccoci, in barca, l'aiutai a risalire, ed quando gli porsi, la mano, ebbi un'erezione, allucinante, avevo un pisello, gonfio e duro, lei se ne accorse, ed arrossi, e mi chiese di riportarla a riva, annui, ma poi qualcosa dentro di me mi porto verso di lei, e cominciai a toccarla, lei oppose una sterile resistenza, poi la mia lingua si insinuò tra le sue labbra, e lei cedette, le nostre lingue si toccarono, abbassai il suo reggiseno, cominciai a toccarla dappertutto, la sua fica si umidificò, eravamo avvinghiati, poi di scatto, la misi in ginocchio, liberai il mio uccello, e lei lo prese, in bocca, la vedevo, in ginocchio, con gli occhi chiusi che succhiava il mio pisello.
Cari amici lettori, io non ero mai stato un gran chiavatore, ma in quel momento, avevo un'erezione mai avuta, e mentre con le altre donne, avevo una durata, di pochi minuti, quel pomeriggio no, avevo un pisello gonfio, e duro, aveva qualcosa di magico, poi la feci alzare la misi con le mani appoggiate a prua della barca. avevo il suo culo dinanzi a me, la zia realizzò, subito, e mi disse, no dai senza preservativo no, ma il mio impeto prevalse, appoggiai la mia cappella alle labbra della sua fica, e la penetrai, e cominciai a scoparla, non riuscivo a fermarmi, istinti primordiali, si erano impossessati di me, la stringevo per i fianchi, ed il rumore della mi pancia sul suo culo, era costante e perpetuo, Tac...Tac..tac.., lei mi chiese di stare attento, non venirle dentro, stava godendo, era in mio possesso, poi finalmente arrivai, sfilai il mio pisello, bagnato dei suoi umori vaginali, ed i miei schizzi, finirono sulla sua schiena, si giro e ci baciammo di nuovo, mi disse sono venuta due volte, era tempo che non succedeva, ora portami in spiaggia, dai amore.
Dopo quel giorno non ci fù modo, di vedersi, non riusciva a liberarsi, ci scambiavamo Sms, non esisteva Whatsapp.
PROLOGO...
Quella sera giocava il Milan amichevole estiva, e mentre tutti guardavano la partita, la zia era andata a stendere i panni, lo stendino si trovata sopra l'orto, lo aveva fatto mi nonno, da li si vedeva casa, e rimaneva nascosto, tra gli alberi da frutta, mi feci trovare li, quando arrivò, mi feci trovare li, e l'abbracciai, lei mi disse sei pazzo, no zia, tranquilla noi vediamo loro, am loro, non ci vedono, gli dissi, mi manchi, ti voglio, lei risposi, anche io, ti voglio ma è impossibile, io annui, e contemporaneamente, sfilai il mio pisello, guardalo ti vuole, lei, dai basta, vai via, io portai la testa di lei, sul mio uccello. e lo prese, in bocca, dai succhialo, stanno vedendo la partita, non si smuovono, ebbene, si la zia succhiava il mio uccello, ed io controllavo, poi finalmente arrivai, e le svuotai il mio sperma in bocca, bloccando la sua testa, ingoio tutto, in seguito mi raccontò che era stata la sua prima volta.
Si alzò, e ci baciammo, mi disse ora vai....
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