La Zia, l'estate dopo

di
genere
tradimenti

Era passato esattamente un anno, con la zia durante l'inverno solo telefonate, che poi erano andate ad affievolirsi. Arrivò finalmente l'estate e tutte gli abitanti trasferitosi al Nord per lavoro, tornarono in Molise,ed anche mio zio rispetto la tradizione, e porto la zia e la sua famiglia per il periodo estivo: La zia in un ritaglio di tempo, mi disse:" E' stato bello, ma ora basta". Io accettai mio malgrado, la vedevo a pochi passi da me, ma non potevo fare nulla, da casa mia, vedevo una parte di casa sua, e lei, ma nulla, oltre al confine fatto di siepi avevo un confine di negazione da parte sua.
Quella mattina ero a casa da solo, mi ero fatto una sega, pensando a lei, e poi decisi di uscire, mentre armeggiavo, con lo scooter vidi un ciclista scendere per la stradina che portava lungo il sentiero che divideva casa mia da quella della famiglia della zia.
Lo vidi fermarsi e lasciare la bicicletta, scesi piano senza farmi vedere, poi mi avvicinai, e mi misi tra le siepi, e sorpresa vidi arrivare la zia, ma che fà, il ciclista si tolse il casco, e si abbracciarono, pensai tra me furba la zia, lei può vedere tutto, da su, e poi l'ho insegnato io, chi leggerà i racconti prima capirà.
Riconobbi il ciclista era il signor Enzo, ben presto, le mani di Enzo, denudarono la zia, che rimase nuda, era bella il suo corpo era sodo, il suo seno sembrava cresciuto, io ero li tra i cespuglio, li vedevo, il mio pisello divenne duro, poi Enzo si appoggio ad un' albero, e dai pantaloncini aderenti, tiro fuori, il suo pisello, già duro e voglioso, la zia Antonietta, prese, in bocca, il suo pisello e cominciò con il pompino,, Enzo con le mani, sulla testa, dettava i ritmi, la zia lo lasciava fare, vedevo, la testa fare su e giù,poi si rialzarono, e il sig. Enzo, si spoglio, erano entrambi nudi, si scambiarono di posto, ora era la zia, con le mani appoggiate all'albero, ed il viso, rivolto, verso, l'albero, Enzo, mise il preservativo, e con un colpo deciso, la penetro, la zia ebbe un sussulto, e poi Enzo, cominciò, a scoparla, con decisione, la stringeva per i fianchi, ci sapeva fare, capii tutto adesso, erano amanti da tempo, la zia godeva, lo vedevo, anche se ero distante, passarono 10 minuti o giu di lì, ed ecco che Enzo estrasse il pisello, ancora in tiro, sfilo il preservativo, la zia si giro in fretta, e porse il viso, mentre Enzo si segava, e poi il pisello spari nella bocca della zia, e dall'espressioni, del viso, che intravedevo, capii, che Enzo, aveva raggiunto l'orgasmo, e la zia aveva ingoiato. Ora erano in piedi, si abbracciarono, e poi dopo essere baciati, ed abbracciati si rivestirono, e si dileguarono in direzioni opposte.
Rimasi nascosto, e mi segai, di nuovo, poi presi lo scooter, e mi diressi, verso il mare, ed incrociai, lo zio fermo al cancello, che chiamava la zia al cell. per farsi aprire, e si la troia, era proprio furba.
Prologo
La sera ero con una mia amica, che passeggiavo, sul lungo mare, ed vidi seduti in un lido, la zia, con lo zio, il sig. Enzo e la moglie Patrizia, una stupenda donna milanese, sui 35 anni, bionda, con occhi da cerbiatto marroni, un fisichetto da sballo, e dopo le presentazioni, degustammo un calice di vino, e pensai, cara zia quanto sei troia, lo scopii e poi ti metti seduta con la moglie.
In seguito, feci una corte spietata alla moglie di Enzo, e alla zia chiedevo continuamente di Patrizia, mi ero fissato, quando erano in spiaggia da sole arrivavo, come un falco, ed a Patrizia, piaceva ma nulla.....
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scritto il
2022-09-15
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