Fine dell'emergenza
di
Gioma
genere
trans
Finalmente l'emergenza sta per finire, ormai immune al virus, in quanto guarito, posso trovare qualche incontro interessante. Vado alla ricerca, è stata laboriosa ma il risultato ha compensato il tempo speso. Sono davanti alla porta del suo appartamento, aspetto qualche secondo e l'uscio si apre. Lui è dietro la porta,non lo vedo bene, questa si richiude e finalmente lo vedo. Mi soffermo un attimo a descriverlo. Trans italiano, non giovane, capelli biondi fino alle spalle, pesantemente truccato, labbra siliconate, credo.Indossa un corpetto a rete che fatica a contenere delle enormi mammelle, sotto ha una minigonna nera e lucida, le grosse gambe fasciate da calze a rete, scarpe con zeppa e tacco alti,nere. Tra il corpetto e la minigonna spunta una pancia prominente, ad occhio penso pesi oltre gli 80 kg. " Ciao, sono Laura" , con voce profonda, "Ciao sono Gioma" . "Ciao Gioma, andiamo" - Siamo nella stanza da letto, mi siedo lui davanti a me. " Ti piacciono le persone abbondanti?" - " Sì" - rispondo. Solleva la mini, sotto delle mutandine nere dalle quali si intravede il " pacco" e dai lati spunta qualche pelo. "Strano",penso" generalmente i trans sono tutti perfettamente glabri" - Ha delle cosce veramente grosse, lui scosta le mutandine e da sotto la pancia spunta un cazzo non male, ancora moscio immerso nella peluria nera che copre anche le palle. Allungo la mano per toccarlo, lo prendo tra le dita ed inizio a muoverle. La reazione è quasi immediata, incomincia ad ingrandirsi. " Ti piace?" - " Certo,a me piacciono tutti i cazzi, Laura" - " Dai prendilo in bocca" - Era tempo che non lo facevo, avvicino la faccia al suo pube irsuto, bacio il glande e poi chiudo la bocca attorno." Finalmente,un cazzo nella mia bocca" - penso. Comincio il mio pompino, lo sento crescere, ormai ho la bocca piena. " Ci sai fare,Gioma, si vede che sei un frocio" - commenta. Già, sono un porco frocio. Proseguo ancora un pò, voglio gustarmi il sapore. E' lui, Laura a scostarsi, " Dai checca,spogliati" - ordina. Mi piace il suo atteggiamento, via le scarpe,pantaloni,mutande. Sono in piedi, il mio piccolo cazzo semi eretto.Il grassone lo guarda, "Pensavo peggio, mi immaginavo uno con un cazzetto mini ed impotente." Ora si spoglia lui, prima la gonna e mutandine, rimangono le autoreggenti a rete, poi il corpetto e reggiseno.Eccole, due enormi tette cadenti, grosse areole e capezzoli,ma la cosa più sorprendente è che anche queste avevano una leggere peluria nel solco ed attorno ai capezzoli." Ti piacciono le mie tette pelose?" - In risposta getto la mia faccia su queste, voglio leccare i capezzoli e sentire il ruvido del pelo."Ti piacciono sì" - sentenzia. Succhio i capezzoli, sono morbidi e avverto i peli sulla lingua. Sono eccitato. Il mio povero pene è in erezione. Laura mi spinge sul letto, distesi continuo con i suoi seni, sento la sua mano andare verso il mio cazzo,lo prende in mano, un accenno di sega, poi mi allontana dalle tette. Le guardo, bagnate dalla mia saliva la peluria si nota maggiormente. Si mette a pecorina sopra di me per un 69, ha un culo enorme, due grandi chiappe bianche davanti ai miei occhi. Le allargo con le mani,in fondo vedo il suo ano circondato anche lui da una folta peluria. Immergo la faccia tra le natiche,con a lingua cerco il buco, sento il pelo ed inizio a leccare. Lui sta lavorando il mio uccello, colpi di lingua e succhiate, poi la lingua scende sui miei coglioni e ancora sotto. Eccola arrivata al mio ano, la sento roteare e poi entrare. Un 69 a leccarci i buchi, mai successo con un trans. Ma lui non si ferma, mi piazza due dita dentro e le muove sù e giù. Dice delle parole, comprendo solo " hai un culo bello aperto" - è la verità. Lo faccio anche io, due dita dentro e via a scoparlo. Certo,mi piace,ma io sono venuto per farmi inculare. Forse leggendomi nel pensiero,Laura si alza. In ginocchio, mi guarda " Lo vuoi nel culo,vero?" -" Sì, sono qua per questo" - Mi metto alla pecorina sul bordo del talamo, lui in piedi dietro di me. " Se per te non è un problema, Laura, mi puoi scopare al naturale" - "Lo immaginavo, frocio come sei, lo vuoi sempre senza" - "Dai,amore,mettimelo dentro" - Mi allarga le natiche e lo sento sputare tra esse, la cappella puntata, colpo secco ed entra, i suoi coglioni sbattono sui miei. "Hai un culo accogliente e caldo, si vede che ne prendi di uccelli,porca checca" Nonostante la sua grande mole i colpi sono a buon ritmo, avverto sulla mia schiena il tremolio della sua grande pancia dato dal suo stantuffare.Non ha un cazzo enorme,ma lo sento bene. Chiudo gli occhi e mi concentro sul mio culo, a volte funziona per ottenere un orgasmo prolungato. Purtroppo la mia estasi è interrotta dai suoi commenti." Dai cagna, dimmi che ti piace, sei una puttana" - Anche questo mi eccita,però. Con mia sorpresa ha una buona resistenza, non ha il fiatone. Si ferma, " Cambiamo posizione, mettiti sulla schiena" - Disteso, lui mi solleva le gambe appoggia i miei piedi sulle gigantesche mammelle. Via dentro, ora la vedo la sua pancia che si muove mentre lui mi sbatte. Purtroppo il suo ventre copre il suo uccello, intravedo solo i peli neri. Non si stanca mai, il buco comincia a bruciarmi un pò, ora si china verso di me, la sua faccia vicina alla mia, il labbroni rossi aperti, apro la bocca ed ecco la sua lingua infilarsi dentro. Ne nasce un bacio di un intensità e passione unica. Il peso del suo corpo mi sta schiacciando,ma mi piace troppo. A questo punto la sua bocca si stacca dalla mia -" Ti piace,amore mio?" - con voce suadente,totalmente opposta al tono di quando mi umiliava. "Sì,tesoro" - rispondo. "Dove vuoi che vengo?" - " Ah, vorrei, nel culo, in bocca,faccia...." - "Hai una scelta, caro" - " Ci penso un attimo,poi non so come mi sia venuta." Sborrami nel culo e poi anche mi pisci dentro" - " Sei un maialone" - " Un frocio pervertito,sono" - Le nostre bocche si uniscono nuovamente, è un turbinio di lingue,mentre lui continua nella scopata. La sua bocca si allontana leggermente, credo che stia per venire. "Tesoro,ora sborro" - "Amore, riempimi tutto" - "Eccomi" - urla . A questo punto avverto il scorrere del suo seme dentro il mio retto, è una sensazione che adoro. Un altro colpo per svuotare i coglioni e poi si ferma. Le sue tette coprono il mio torace, lui socchiude gli occhi e..... sta pisciando, lo ha fatto! Il mio intestino si sta gonfiando, sento chiaramente il suo piscio caldo che riempie la mia pancia,ma quanta ne fa? Un suo sospiro, ha finito. "Laura, è fantastico, mi hai riempito,sono come una vacca incinta" - Mi bacia ancora, poi si alza,lentamente sfila il membro dal mio corpo ed ecco che il mix caldo di piscio e sborra defluisce dal mio ano aperto, lo sento scorrere tra le chiappe. Velocemente mi metto alla pecorina per non farlo uscire e trattenerlo il più a lungo. Mi rimetto in piedi, qualcosa ancora cola e mi bagna i coglioni, lui seduto sul letto mi fa avvicinare. Prende il mio cazzo tra le mani e lo stringe tra le sue grandi tette e le muove. Non ci vuole molto a farmi venire,i miei schizzi cadono sui seni e capezzoli pelosi,inzaccherandoli. E' finita, ci baciamo ancora una volta, " La prossima volta mi verrai in bocca, sborra e piscio" gli dico. " Io sono qua ancora qualche giorno." - Con questa premessa mi rivesto,"Ciao Laura,tesoro, è stato bellissimo" - "Ciao Gioma, anche per me, a presto" - Nel rientro a casa sento le mutande umide, sono i suoi umori che lentamente defluiscono, è una cosa stupenda,per me, mi illudo che qualcosa rimanga ancora per qualche tempo.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
1/5 di metroracconto sucessivo
La spagnola
Commenti dei lettori al racconto erotico