Cooperativa del cazzo

di
genere
tradimenti

Le aspettative nella vita di coppia la maggior parte delle volte vanno deluse. Solitamente negli approcci si evidenziano tutti i pregi, nella convivenza vengono fuori i difetti peggiori. Non è sempre così, ma nella maggior parte dei casi è così.
Quando ho iniziato le frequentazioni di Nicole, notando solo i suoi pregi (perché quelli venivano mostrati) ero veramente soddisfatto e ne parlavo con i miei che non vedevano l'ora di conoscerla ed anche con gli amici che mi ritenevano fortunato. Nicole a 19 anni era una figa da urlo, vestiva bene perché veniva da una famiglia agiata, era figlia unica quindi un po viziatella ma cose negative non se ne vedevano.
Io Damiano 23 anni al terzo anno di medicina, non venivo da una famiglia agiata, figlio di operai che comunque mi concedevano tutto.
Io e Nicole dal primo giorno avevamo avuto rapporti sessuali completi, questo avrebbe dovuto farmi riflettere ma la figa ti annebbia il cervello.
Come si dice nelle più famose imprese di pulizia "Scopa oggi che scopa domani e le sorprese le avrai fra le mani".
Infatti dopo un ritardo del ciclo, venne fuori la bella notizia, Nicole era in attesa.
Che sollazzo, volevamo dirlo ai nostri genitori ma dopo un consulto tra noi due decidemmo di aprire casa.
Questo lo dicemmo ai nostri genitori che ci aiutarono in tutti i modi.
In 15 giorni riuscimmo nell'intento. Chi ci pagava l'affitto, chi ci arredava la casa, meglio di così non era possibile.
Prima scopavamo tutti i giorni poi tutte le notti. Nicole era votata completamente al sesso, la cosa che le interessava era il cazzo. Non si stancava mai, io invece si perché una o due vanno bene ma tre, quattro, cinque al giorno alla lunga portano alla morte. Ripresi fiato quando l'avanzata gravidanza ci costrinse ad una pausa. In ospedale per il parto, in attesa di farle visita parlavo con la mamma di Nicole che mi comunicò ufficialmente che avevano lo stesso problema, non potevano stare senza cazzo. Più ne avevano e meglio stavano tanto che lei con l'accondiscendenza del marito scopava co altri due uomini.
Cazzo come sono capitato pensai, cornuto autorizzato dai suoceri. Nacque un bambino splendido, la gioia dei nonni. Appena Nicole tornò a casa volle farmi subito un pompino per riassaporare il mio sperma.
Dopo qualche giorno mi fece avvicinare il cazzo alla figa, poi al culo, mi faceva due o tre pompini al giorno.
Dopo un mese riprendemmo le attività sessuali a pieno ritmo. Cominciai a perdere qualche battuta ed il medico a cui mi rivolsi mi prescrisse un' elettrocardiogramma che non evidenziò problemi.
Una sera ebbi il coraggio di parlarle chiaro, le chiesi "Nella tua famiglia nel tempo c'è stata qualche ninfomane ?" " Rispose subito "Mamma si fa scopare oltre che da papà anche da altri due." "E Quindi mi aspetta la stessa sorte?" "Al momento non ne vedo la necessità" rispose.
Pensavo di costituire una cooperativa per risolvere il problema.
La portammo ad un ginecologo e da uno psicologo che lavorando assieme risolsero il problema. Questo è quello che mi fecero credere invece la scopavano anche loro. Mi convocarono e mi dissero che la cura era molto lunga e che lei doveva alternare visite ginecologiche e psicologiche. In pratica scopavano in ambulatori diversi per rompere la monotonia.
In funzione del bambino che cresceva benissimo, del non voler dare un dispiacere ai nostri genitori, del fatto che io quel ritmo non ero in grado di sostenerlo, imposi i contraccettivi ed autorizzai tacitamente la tresca.
La troia ne traeva vantaggio perché era bella ma con tre cazzi a disposizione diventò bellissima e dolce nei miei confronti. La scienza e la medicina risolvono qualsiasi problema.
scritto il
2022-03-27
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