Primo lavoro, prima scopata.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
Iniziai a lavorare a 18 anni e venni assunto da un'impresa che faceva installazioni di centraline per rilevare l'inquinamento. Il primo lavoro fu nella mia città, il secondo invece fu nella regione confinante ma distante 200 km da casa. Cercai una pensione e mi indicarono un indirizzo. Parlai con una signora, forse avrà avuto 50 anni che mi accolse gentilmente e mi fece visitare la camera. Praticamente era nella sua stessa casa e ci viveva con la mamma anziana, avevano una camera libera e l'affittavano. Dopo essermi sistemato con i vari ricambi mi disse che di qualsiasi cosa avessi avuto bisogno avrei dovuto rivolgermi a lei e rimarcò "qualsiasi cosa".
Io a 18 anni avevo sempre il cazzo ritto e mi facevo seghe continuamente però ero abbastanza timido.
La prima sera la salutai, lei mi chiese se tutto andava bene, ed andai a dormire.
La seconda sera mi accompagnò in camera con la scusa di farmi vedere una finestra che non chiudeva bene, dissi che dovevo fare la doccia, mi accompagnò nel bagno. Aspettavo che uscisse e mi disse di spogliarmi tranquillamente che non mi avrebbe mangiato. Cercavo di nascondere il cazzo eretto e mi girai di spalle. Usci dal bagno e mi aspettava in camera, mi chiese come dormivo , risposi "Con gli occhi chiusi" rise ," intendevo nudo o col pigiama" Risposi "nudo" ma non era vero, quindi tolsi accappatoio e gioco forza le mostrai il cazzo. "Che bel pisellino" mi fece, "vieni mettiti sul letto, ora ti faccio vedere la tua zietta che ti fa" In un solo colpo ingoiò il cazzo con i testicoli, aveva un forno al posto della bocca. Mi faceva male perché era violenta. La invitai a fare piano ma le sborrai in bocca. Non mi ha lasciato il cazzo neanche dopo continuava imperterrita a succhiare e quando riprese vigore , si aprì la vestaglia che portava, si distese sul letto , mi sollevò letteralmente, prese il cazzo e se lo mise in un altro forno, ci ballavo dentro, strinse le gambe e mi raccomandò di non sborrare subito che voleva venire anche lei. Pensai "E' una parola?" Mi spostò ancora e mise la figa sulla mia faccia "Lecca" mi disse. Io che non avevo mai leccato una figa ci provai ma forse quell'odore di urina mi diede fastidio tornai sopra e cercai di scoparla, e dopo una sudata pazzesca lei venne stritolandomi le ossa. Si alzò , si rivestì e mi disse: "Domani sera lo dobbiamo fare meglio" Certo che la sera successiva mi sentivo rodato ormai, avevo acquistato un minimo di sicurezza e scopammo normalmente. Ma non le bastava mai ed io dovevo pensare anche al lavoro. Il soggiorno durò una settimana Mi prosciugò tutto e non volle neanche essere pagata. Mi invitò a tornare perché aveva una predilezione per i ragazzini.
Io a 18 anni avevo sempre il cazzo ritto e mi facevo seghe continuamente però ero abbastanza timido.
La prima sera la salutai, lei mi chiese se tutto andava bene, ed andai a dormire.
La seconda sera mi accompagnò in camera con la scusa di farmi vedere una finestra che non chiudeva bene, dissi che dovevo fare la doccia, mi accompagnò nel bagno. Aspettavo che uscisse e mi disse di spogliarmi tranquillamente che non mi avrebbe mangiato. Cercavo di nascondere il cazzo eretto e mi girai di spalle. Usci dal bagno e mi aspettava in camera, mi chiese come dormivo , risposi "Con gli occhi chiusi" rise ," intendevo nudo o col pigiama" Risposi "nudo" ma non era vero, quindi tolsi accappatoio e gioco forza le mostrai il cazzo. "Che bel pisellino" mi fece, "vieni mettiti sul letto, ora ti faccio vedere la tua zietta che ti fa" In un solo colpo ingoiò il cazzo con i testicoli, aveva un forno al posto della bocca. Mi faceva male perché era violenta. La invitai a fare piano ma le sborrai in bocca. Non mi ha lasciato il cazzo neanche dopo continuava imperterrita a succhiare e quando riprese vigore , si aprì la vestaglia che portava, si distese sul letto , mi sollevò letteralmente, prese il cazzo e se lo mise in un altro forno, ci ballavo dentro, strinse le gambe e mi raccomandò di non sborrare subito che voleva venire anche lei. Pensai "E' una parola?" Mi spostò ancora e mise la figa sulla mia faccia "Lecca" mi disse. Io che non avevo mai leccato una figa ci provai ma forse quell'odore di urina mi diede fastidio tornai sopra e cercai di scoparla, e dopo una sudata pazzesca lei venne stritolandomi le ossa. Si alzò , si rivestì e mi disse: "Domani sera lo dobbiamo fare meglio" Certo che la sera successiva mi sentivo rodato ormai, avevo acquistato un minimo di sicurezza e scopammo normalmente. Ma non le bastava mai ed io dovevo pensare anche al lavoro. Il soggiorno durò una settimana Mi prosciugò tutto e non volle neanche essere pagata. Mi invitò a tornare perché aveva una predilezione per i ragazzini.
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