Escursione del cazzo

di
genere
voyeur

A volte si sentono delle cose che fanno sorridere. Parliamo di cazzi. Si dice che non è la misura che conta ma come si usa. Dice un proverbio " Chi si accontenta.......vuol dire che non ha provato altro" Una cosa è sentirsi dentro il pisellino altra cosa è il cazzo. Sono due cose diverse. Per la misura eccezionale ci vuole una figa eccezionale. Io a 18 anni ho scopato una 50enne che se non stringeva le gambe tra il mio cazzo e le pareti vaginali c'erano cinque centimetri di spazio.
La donna in generale se può scegliere sa perfettamente come comportarsi, se per un motivo qualsiasi è obbligata, si deve accontentare per forza.
Ci invitarono ad una escursione in un parco nazionale, Eravamo nove persone e portammo cinque macchine, c'era anche chi ha viaggiato da solo per essere indipendente. Io e mia moglie con la nostra macchina. La scarpinata a causa di un errore di percorso si allungò di parecchio e percorremmo oltre venti chilometri dei dodici previsti. Quando si è in comitiva non è facile prendere decisioni. Chi vuole fare un percorso chi un altro, chi preferisce la salita chi la discesa, insomma una rottura di cazzo. A proposito di cazzo a Daniela, che doveva fare pipì si diresse dietro un cespuglio, mentre discutevo con gli altri sul percorso da scegliere, a decisione presa vidi lei che tornava con un ragazzo.
Venne spontaneo chiedere se avessero pisciato insieme, rispose che non si era accorta, e questo che invece la seguiva, dopo aver pisciato, girandosi verso di me scappellava il cazzo che tra l'altro era di notevole misura e per non essere da meno mentre rimettevo le mutandine gli ho fatto vedere la figa. "Complimenti te lo potevi anche scopare tanto ormai !" " Scemo pensi sempre a quello" rispose. Il risultato fu che questo ragazzo stava sempre vicino a noi ed in particolare a lei. Fu giocoforza parlarci lungo il percorso, si chiamava Giulio e non era poi così antipatico come credevo. Fummo costretti a superare uno spuntone di roccia, lo feci tranquillamente mentre Daniela trovava qualche difficoltà, le diedi la mano per farla aggrappare e Giulio per spingerla in alto le mise le mani sul culo e la fece salire. Le trova tutte questa pensai. Commentavano tra loro ogni cosa. Facemmo una sosta per la colazione e lui le offrì meta dolce che aveva fatto la mamma. Lei rispose che era ottima e si leccò le labbra.
Camminando ancora faticosamente, perché trovammo diversi ostacoli, sempre Giulio che l'aiutava a superarli. Ci fermammo per il panino del pranzo e Daniela ne diede una parte a Giulio che spiritosamente disse che era ottima ed anche lui si leccò le labbra guardandomi sorridendo e forse non si aspettava che sorridendo, anch'io mi leccai le labbra. La mia era solo una imitazione al suo gesto senza alcun significato. Intanto ci accorgemmo di essere rimasti soli perché gli altri avevano proseguito. Sbagliammo ancora sentiero ed orientandoci con qualche riferimento cercammo di ritornare alle macchine ed arrivammo che era quasi buio. Bellissima comitiva, ognuno andava per i cazzi suoi, solo noi eravamo rimasti con Giulio. Daniela che aveva sudato tantissimo volle cambiarsi e rimise perizoma, minigonna e canottiera per rinfrescarsi e lo fece con lo sportello aperto sotto lo sguardo attento di Giulio che ebbe un'erezione e cercava di nasconderla.
Cerchiamo di ripartire ma la mia macchina nonostante girasse tutto non volle ripartire, provai tante volte che scaricai la batteria. Disastro completo. Decidemmo di lasciare la macchina e tornare con Giulio che era molto tranquillo mentre io ero abbastanza incazzato per il contrattempo. Lui poi si mostrò veramente collaborativo perché disse che aveva un amico meccanico e che avrebbe provveduto addirittura a far riportare la macchina a casa nostra. Dopo tanto impegno mi sentivo obbligato a ringraziarlo feci l'occhiolino a Daniela e la invitai sedersi a fianco del ragazzo. Dopo i primi chilometri di viaggio dove parlammo del problema si instaurò un silenzio irreale ed io feci finta di appisolarmi. Entrò in azione lei chiedendo a Giulio se poteva abbassare un pò lo schienale e dopo varie prove senza riuscirci Giulio fermò la macchina cercando di farlo, c'era qualcosa che non andava e si sporse ancora di più andando sopra a Daniela. Evidentemente avevano trovato una ottima posizione perché quella prova durò oltre dieci minuti con le loro bocche che prima erano vicinissime ma poi si unirono in un lunghissimo bacio mentre io fingevo di dormire.
Lungo la strada era buio totale e decisero di ripartire.
Intanto la mini di lei era salita oltre il perizoma, il top aveva scoperto parte del seno era seminuda. Il cazzo di Giulio che non vedevo ho immaginato che stesse per esplodere. Poi lei in un atto altruistico riuscì a sfilarsi il perizoma lo diede a Giulio che lo mise in tasca. Dopo qualche chilometro ancora cercò il cazzo ma Giulio si ritrasse perché c'ero io. Lei lo rassicurò dicendogli "Quando dorme non si sveglia neanche con le cannonate, anzi trova un posticino che scopiamo, sono troppo eccitata". Giulio non era sicuro però ubbidì. Si fermò dietro un cespuglio e lei le fu subito sopra. La macchina ballava paurosamente ed il mio cazzo di più ma non potevo muovermi. Stettero oltre mezz'ora a scopare e vennero lei urlando per farmi sentire e lui che faceva segno di stare zitta. Dopo un pò di strada dalla ripartenza mi svegliai e chiesi scusa giustificandomi che ero troppo stanco.
Ci riportò a casa e lo invitammo a prendere un caffè, salì volentieri mentre Daniela andò a mettersi la vestaglia vidi che lui aveva la mimetica macchiata di sborra vicino al cazzo, gli chiesi se voleva pulirsi in bagno facendogli capire che tutto era stato fatto con il mio consenso, disse che lo avrebbe fatto a casa. Tornò Daniela che disse di non trovare la vestaglia e si presentò nuda. Il ragazzo capì la situazione e disse che era stata la più bella escursione della sua vita e che avrebbe provveduto lui a riportarci la macchina a casa il giorno successivo. Non ci fu nessuna spesa perché si era distaccato un filo, Ci avvisò che sarebbe arrivato in mezz'ora ed io uscii di casa dando modo a Daniela di ringraziarlo ulteriormente.
scritto il
2022-04-02
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