Toni e Monia bisex

Era da tanto che non vedevo Tonio, ci eravamo persi di vista da quando lui si trasferì in un altro comune per motivi di lavoro. Ci incontrammo sulle gradinate di un campo sportivo dove si svolgeva un torneo di calcio riservato ai bambini e lui aveva accompagnato il figlioletto. Ci conoscevamo da oltre dieci anni ed abitavamo a pochi metri di distanza l'uno dall'altro. Un periodo fummo innamorati della stessa ragazza senza che ce ne accorgessimo. La troia era veramente in gamba. Quando lo scoprimmo ricordo la battuta che fece: "Abbiamo messo i nostri cazzi nella stessa figa, quindi siamo fratelli". Eravamo fratelli al punto che doveva sostenere un concorso per un posto di lavoro in un 'altra regione e mi volle con lui per sostenerlo. Andammo un giorno prima e pernottammo in albergo. Prima di addormentarci casualmente ricordammo per ridere la frequentazione con quella ragazza fermandoci sul modo particolare che aveva di fare i pompini che comunque a me sembrarono normali mentre lui riteneva che fossero stati particolari e per spiegarmelo bene, sorprendendomi non poco, prese il mio cazzo con la bocca e simulò il pompino. Lo fece con una maestria tale che lo lasciai fare tranquillamente fino a quando non gli schizzai in gola una quantità industriale di sborra che bevve avidamente.
Chiesi "Tonio ti piace il cazzo?" Rispose " Non lo disdegno ma lavoro anche con la figa"
"Complimenti" Gli dissi.
Dopo il pompino ci distendemmo sul letto io col cazzo moscio e lui col cazzo dritto che cercava di segarsi lentamente e mi chiese se potevo farla io. Dopo una breve riflessione acconsentii e mi disposi in modo da stare comodo. Aveva un cazzo durissimo, era proprio eccitato e mentre maneggiavo il suo cazzo ripartì anche il mio, se ne accorse e lo riprese in bocca contorcendosi e facendo capitare la mia bocca vicinissimo al suo cazzo. Fu un attimo , ci ritrovammo a fare un sessantanove maschile che ci portò in pochissimo tempo a sborrarci in bocca e nessuno di noi sputò una goccia. "Che cazzo mi hai fatto fare stasera" Gli dissi, Rispose "Hai visto che bello e che buono"? Ci addormentammo, la mattina lo accompagnai al concorso, gli augurai: "In bocca al lupo" e lo baciai e davanti ad altre persone mi mise la lingua in bocca. Nel concorso fu uno dei primi e venne assunto.
Riprendendo il discorso voleva che andassi a trovarlo perché doveva farmi conoscere la moglie. Nella mia testa giravano tanti pensieri ed uno di questi riguardava la sua natura bisex che avevo scoperto in occasione del concorso. Pensai anche al figlioletto e mi convinsi che era solo per amicizia. Ci scambiammo i numeri telefoni con la promessa di sentirci spesso.
Io avevo Daniela e non sapevo se informarla, addirittura portarla o non dire nulla e trovare il modo di assentarmi per qualche ora.
Tonio mi telefonò il martedì sera e mi spiegò che ero l'unico con cui confidarsi. Aveva promesso alla moglie un rapporto a tre ed ero l'unico con cui provare. Risposi che c'era Daniela con me e che noi già l'avevamo già fatta quell'esperienza. "Benissimo " Esultò Tonio. L'appuntamento era per il sabato sera successivo e loro avrebbero portato il figlioletto dai nonni. Ci ritrovammo il sabato sera e loro avevano preparato anche l'atmosfera ideale, la moglie di Tonio Monia, una figa spaziale come Daniela e dopo te con pasticcini andammo in camera. Successe che le donne iniziarono a baciarsi e leccarsi e non la smettevano più, noi con i cazzi dritti seduti ai bordi del letto dopo un'oretta decidemmo di rifare l'azione del concorso. Fu altrettanto eccitante. Le donne non smettevano anzi prolungarono l'amplesso ed alla fine dissero che bastava così lasciandoci con un palmo di naso. Ce lo fecero volutamente facendoci capire successivamente che il cazzo era per loro e non per noi. Uno smacco tremendo e la delusione fu tanta che non la riproponemmo più una situazione del genere.