Massaggio in collant.
di
Paolino2000
genere
feticismo
Sono sempre stato un amante dei collant. Fin da piccolo venivo ipotizzato dalle gambe delle signore prima e delle compagne poi che indossavano questo magico filo di nylon intrecciato. In pratica non riuscivo a non fissare le gambe avvolte nel collant e non capivo perché.. Di nascosto ho cominciato fin dalla pubertà a provare la magica sensazione di indossare i collant di mia sorella finché ho iniziato a comperarli per me e ad indossarli ogni giorno di nascosto sotto i pantaloni. Oggi, alla veneranda età di mezzo secolo sono diventati insostituibili e ne posseggo un numero imprecisato di paia. Ho tre cassetti pieni di ogni genere che condivido con la mia compagna finché per lei è diventato normale vedermi girare per casa in collant di ogni genere. Con il tempo ho poi introdotto anche una seconda passione che sono le mutande in tulle e pizzo e oramai la mia compagna non ci fa più caso ed è “normalizzato” anche questo. Indifferentemente uso mutande da uomo o da donna come mi va. La mia passione per il collant è tale da indossarli sempre o quasi e odio i mesi estivi dove non posso indossarli. Però le mutandine trasparenti vanno bene anche in estate e le scambio con la mia compagna che amo tantissimo. Mi piacciono i collant in ogni forma e talvolta perfino se indossati da uomini ed è proprio su questo che verte la mia storia.
Un giorno ho conosciuto in una chat un ragazzo di Bolzano, Ivo, con la mia stessa passione e anche lui sposato etero e ci siamo scambiati messaggi. Parlando dei vari modelli ho detto che faccio il massaggiatore e che li indosso sempre sotto i Pantaloni bianchi e nessuno se ne accorge perché rimangono nascosti dalle scarpe. Un giorno mi ha chiesto di potergli fare un massaggio per problemi ad una gamba. Inizialmente ero un po' dubbioso da farmi conoscere “live” ma poi ho accettato e così scherzando gli ho scritto: se vuoi invece di usare l’olio mettiamo dei collant “scivolosi”. Ovviamente ti dovrai depilare ma il massaggio è un ottima scusa con la moglie.
Il giorno dopo si è presentato in studio un ragazzo sulla quarantina e il clima era molto imbarazzante e forse si era pentito anche lui di essere li ma il cuore mi batteva forte e la scarica di adrenalina era notevole. Così, cercando di nascondere tutto questo, l’ho fatto entrare nello stanzino e gli ho detto di prepararsi.
Sul lettino gli ho preparato in bella vista paio di collant 20 den color caramello tutto nudo. “Mettiti questi collant per il massaggio” e sono uscito a lavarmi.
Al mio rientro ho trovato il mio chat-amico disteso sul letto prono con l’asciugamano che gli copriva le gambe ma dai piedi si vedevano i collant 20 den con quel riflesso lucido che adoro. Sono i miei preferiti e inaspettatamente mi sono emozionato e ho iniziato una erezione poco professionale.
Sulla sedia c’erano i vestiti con le mutande (quindi Ivo era nudo) e sopra i collant color daino con il corpino rinforzato che indossava prima… Molto meglio quelli che indossava adesso. In maniera assolutamente professionale ho chiesto notizie del dolore e della gamba interessata e ho scoperto le gambe levando l’asciugamano spostandolo sulla schiena. Le gambe erano perfettamente depilate e i collant avevano quel riflesso lucido che mi ipnotizzava. Oramai era troppo tardi e l’eccitamento di vedere quelle gambe avvolte nel nylon mi faceva gonfiare i pantaloni. Ho eseguito il massaggio con la voglia di masturbarmi a quella vista ma ho resistito. Ad un certo punto, a metà del trattamento, abbiamo rotto il ghiaccio e gli ho fatto i complimenti per le gambe e per come gli stavano bene i collant. Quindi mi chiese: ”Scusa ma tu ora indossi? Sotto i pantaloni hai il collant?”. “Ovvio, perché non dovrei” e alzando i pantaloni gli ho mostrato la mia caviglia avvolta nel collant uguali ai suoi.
Il massaggio doveva essere gradito perché ha iniziato ad ansimare e di tanto in tanto si mordeva le labbra, Nel momento in cui l’ho fatto girare per intervenire sulla parte davanti ho avuto un’altra visione che non scorderò: un bel cazzo con la cappella scoperta che spingeva il collant verso l’esterno. Sempre in maniera professionale ho continuato il massaggio ma oramai il mio sguardo continuava a cadere sulla sua cappella. Con la scusa di massaggiare la parte alta delle gambe con il braccio ho dovuto toccarglielo e ho sentito un brivido nella schiena. A dire la verità la mia voglia di toccarlo mi spaventava: non lo avevo mai fatto con nessuno e non capivo questa eccitazione. Continuavo a toccarlo perché non resistivo e mi piaceva troppo.. Ho quindi perso il controllo e con la mano ho iniziato un lento movimento attraverso il collant dal buco del culo a salire arrivando alla cappella. Con le unghie mi divertivo a fare dei passaggi laterali e il massaggio comprendeva anche il bacino, lo scroto fino al culo. Ad un certo punto attraverso il collant ho stretto il cazzo a pinza con la mano iniziando una lenta sega. Con il pollice sfioravo il frenulo finché ha iniziato a muoversi di piacere con un respiro sempre più affannoso. Il suo cazzo era durissimo e scivolava dolcemente nel collant. Con le mani si teneva ai bordi del lettino e alzava il bacino perché gli piaceva il massaggio tra scroto e ano che gli facevo con l’altra mano. Lo massaggiavo per bene facendo la mia prima sega: stava proprio per venire nella mia mano e non ci credevo di quanto mi potesse piacere farlo. Quando l’ho sentito pulsare oramai irreversibilmente ho dato una ultima massaggiata e l’ho tirato indietro per avere la pelle della cappella tesa come un tamburo. Con un urlo di piacere è arrivato il primo getto che però è rimasto intrappolato nel collant. Sono seguiti altri getti e altre urla liberatorie. Solo poco sperma è uscito dalla maglia del collant facendo una specie di montagnetta sulla punta. Questa vista mi ha fatto andare fuori di testa e senza ritegno mentre lui con la testa all’indietro continuava a godere e a eiaculare ho slacciato i pantaloni facendoli cadere per terra e abbassando collant e le mutandine trasparenti di tulle fuxia ho tirato fuori il mio cazzo e ho iniziato a masturbarmi e a godere. Lui se n’è accordo ma prima che potesse dire qualcosa sono venuto sulle sue gambe bagnandogli il collant di bianco. “Uao, se fai così mi ritorna subito duro e ho bisogno di un altro massaggio” mi ha detto.. “Scusa non ho resistito” ho risposto. “Tranquillo, è stata una bella visione”. “Ok il massaggio e finito” e imbarazzato mi sono ricomposto e sono uscito ad aspettarlo fuori dalla stanza.
Dopo 10 minuti Ivo è uscito pagandomi il massaggio con un piccolo extra e mi ha voluto prenotare un altro massaggio per la settimana successiva. “Possibile avere un collant nero la prossima volta” mi ha chiesto. “Certamente” e al solo pensiero di immaginarlo sul lettino mi era tornato duro.
Un giorno ho conosciuto in una chat un ragazzo di Bolzano, Ivo, con la mia stessa passione e anche lui sposato etero e ci siamo scambiati messaggi. Parlando dei vari modelli ho detto che faccio il massaggiatore e che li indosso sempre sotto i Pantaloni bianchi e nessuno se ne accorge perché rimangono nascosti dalle scarpe. Un giorno mi ha chiesto di potergli fare un massaggio per problemi ad una gamba. Inizialmente ero un po' dubbioso da farmi conoscere “live” ma poi ho accettato e così scherzando gli ho scritto: se vuoi invece di usare l’olio mettiamo dei collant “scivolosi”. Ovviamente ti dovrai depilare ma il massaggio è un ottima scusa con la moglie.
Il giorno dopo si è presentato in studio un ragazzo sulla quarantina e il clima era molto imbarazzante e forse si era pentito anche lui di essere li ma il cuore mi batteva forte e la scarica di adrenalina era notevole. Così, cercando di nascondere tutto questo, l’ho fatto entrare nello stanzino e gli ho detto di prepararsi.
Sul lettino gli ho preparato in bella vista paio di collant 20 den color caramello tutto nudo. “Mettiti questi collant per il massaggio” e sono uscito a lavarmi.
Al mio rientro ho trovato il mio chat-amico disteso sul letto prono con l’asciugamano che gli copriva le gambe ma dai piedi si vedevano i collant 20 den con quel riflesso lucido che adoro. Sono i miei preferiti e inaspettatamente mi sono emozionato e ho iniziato una erezione poco professionale.
Sulla sedia c’erano i vestiti con le mutande (quindi Ivo era nudo) e sopra i collant color daino con il corpino rinforzato che indossava prima… Molto meglio quelli che indossava adesso. In maniera assolutamente professionale ho chiesto notizie del dolore e della gamba interessata e ho scoperto le gambe levando l’asciugamano spostandolo sulla schiena. Le gambe erano perfettamente depilate e i collant avevano quel riflesso lucido che mi ipnotizzava. Oramai era troppo tardi e l’eccitamento di vedere quelle gambe avvolte nel nylon mi faceva gonfiare i pantaloni. Ho eseguito il massaggio con la voglia di masturbarmi a quella vista ma ho resistito. Ad un certo punto, a metà del trattamento, abbiamo rotto il ghiaccio e gli ho fatto i complimenti per le gambe e per come gli stavano bene i collant. Quindi mi chiese: ”Scusa ma tu ora indossi? Sotto i pantaloni hai il collant?”. “Ovvio, perché non dovrei” e alzando i pantaloni gli ho mostrato la mia caviglia avvolta nel collant uguali ai suoi.
Il massaggio doveva essere gradito perché ha iniziato ad ansimare e di tanto in tanto si mordeva le labbra, Nel momento in cui l’ho fatto girare per intervenire sulla parte davanti ho avuto un’altra visione che non scorderò: un bel cazzo con la cappella scoperta che spingeva il collant verso l’esterno. Sempre in maniera professionale ho continuato il massaggio ma oramai il mio sguardo continuava a cadere sulla sua cappella. Con la scusa di massaggiare la parte alta delle gambe con il braccio ho dovuto toccarglielo e ho sentito un brivido nella schiena. A dire la verità la mia voglia di toccarlo mi spaventava: non lo avevo mai fatto con nessuno e non capivo questa eccitazione. Continuavo a toccarlo perché non resistivo e mi piaceva troppo.. Ho quindi perso il controllo e con la mano ho iniziato un lento movimento attraverso il collant dal buco del culo a salire arrivando alla cappella. Con le unghie mi divertivo a fare dei passaggi laterali e il massaggio comprendeva anche il bacino, lo scroto fino al culo. Ad un certo punto attraverso il collant ho stretto il cazzo a pinza con la mano iniziando una lenta sega. Con il pollice sfioravo il frenulo finché ha iniziato a muoversi di piacere con un respiro sempre più affannoso. Il suo cazzo era durissimo e scivolava dolcemente nel collant. Con le mani si teneva ai bordi del lettino e alzava il bacino perché gli piaceva il massaggio tra scroto e ano che gli facevo con l’altra mano. Lo massaggiavo per bene facendo la mia prima sega: stava proprio per venire nella mia mano e non ci credevo di quanto mi potesse piacere farlo. Quando l’ho sentito pulsare oramai irreversibilmente ho dato una ultima massaggiata e l’ho tirato indietro per avere la pelle della cappella tesa come un tamburo. Con un urlo di piacere è arrivato il primo getto che però è rimasto intrappolato nel collant. Sono seguiti altri getti e altre urla liberatorie. Solo poco sperma è uscito dalla maglia del collant facendo una specie di montagnetta sulla punta. Questa vista mi ha fatto andare fuori di testa e senza ritegno mentre lui con la testa all’indietro continuava a godere e a eiaculare ho slacciato i pantaloni facendoli cadere per terra e abbassando collant e le mutandine trasparenti di tulle fuxia ho tirato fuori il mio cazzo e ho iniziato a masturbarmi e a godere. Lui se n’è accordo ma prima che potesse dire qualcosa sono venuto sulle sue gambe bagnandogli il collant di bianco. “Uao, se fai così mi ritorna subito duro e ho bisogno di un altro massaggio” mi ha detto.. “Scusa non ho resistito” ho risposto. “Tranquillo, è stata una bella visione”. “Ok il massaggio e finito” e imbarazzato mi sono ricomposto e sono uscito ad aspettarlo fuori dalla stanza.
Dopo 10 minuti Ivo è uscito pagandomi il massaggio con un piccolo extra e mi ha voluto prenotare un altro massaggio per la settimana successiva. “Possibile avere un collant nero la prossima volta” mi ha chiesto. “Certamente” e al solo pensiero di immaginarlo sul lettino mi era tornato duro.
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