Finalmente un amico con la mia passione per i collant. Capitolo 1

di
genere
feticismo

Finalmente un amico con la mia passione per i collant.

Capitolo 1.
Il primo incontro: rompere il ghiaccio.

Mi chiamo Paolo e ormai ho passato i 50 è da più di vent'anni e mi piace fare quello che mi rende felice senza preoccuparmi troppo. La vita è breve e bisogna godersela senza aspettare. Quindi sotto i pantaloni metto regolarmente i collant la mia passione!! Abitando a Bolzano il freddo c’è per diversi mesi e fortunatamente posso mettere 8/9 mesi i collant. Passo da quelli molto pesanti in inverno dai 120 ai 30 denari senza calzini a quelli 20 denari per il periodo primaverile e autunnale quando purtroppo sono costretto a mettere anche i calzini perché ovviamente non sono in grado di sopportare i commenti delle persone che potrebbero notarli guardando le caviglie. Parliamoci chiaro: ci sarebbero sicuramente problemi al lavoro o perderei delle amicizie e verrei etichettato come gay e la cosa mi darebbe troppo fastidio. Non parliamo se lo scoprisse mia madre con la sua mentalità da medioevo… Pochissime persone riuscirebbero a capire che in fondo è solo un indumento. Quando ho conosciuto mia moglie fin dall'inizio gli ho chiesto se le dava fastidio questa mia passione e lei con mentalità molto aperta mi ha detto fin da subito che non c'era nessun problema. Le rare volte che ero da solo in casa riuscivo anche a mettermi una gonna e delle ballerine di vernice nere che ho usato una volta a carnevale e che tenevo nascosto in fondo al mio armadio; era il mio abbigliamento da casa che adoravo indossare con delle calze 20 den color naturale tutto-nudo con dei riflessi lucidi (le mie preferite). Quando con mia moglie siamo in casa senza figli posso levarmi i pantaloni e girare con i collant con la massima normalità anche se senza gonna e ballerine perché anche questo mio desiderio non ho mai avuto il coraggio di confessarlo. In realtà Lei odia i vestiti femminili come gonne e collant e li mette solo durante le festività o a un matrimonio o comunque quando è costretta da me altrimenti preferisce di gran lunga un bel paio di jeans. In pratica ci compensiamo. Compriamo insieme i collant per evitare sorrisini delle commesse “antipatiche” e sa che è il regalo di compleanno che più gradisco. Comunque online si trova tutto e mi servo anche da solo. Quelle rare volte che mette la gonna le preparo io le calze da abbinare con i vestiti che ha scelto perché ormai sono diventato esperto in materia.
Ma veniamo alla storia che voglio raccontare…
L'altro giorno sono andato nel vecchio pub a bere un caffè e mi sono messo a leggere un giornale. Poco dopo è arrivato un signore che avrà avuto 40 o 45 anni, vestito elegante con una valigetta tipo 24 ore. Si è tolto il cappotto è appoggiando la 24 ore per terra gli è scivolata facendola cadere per terra. La valigetta ora chiusa male e si è aperta. Attirato dal rumore mi sono voltato io ho visto il contenuto della valigetta: c'erano diverse carte e delle confezioni nuove di collant Filodoro 20 denari color caramello. Lui subito si è chinato per chiuderla e alzando lo sguardo ha notato con imbarazzo che avevo visto il contenuto. Non so cosa mi ha preso ma mi è venuto spontaneo dire “Uau. Ottima scelta!”. Subito ho pensato tra me e me: Ma cosa ho detto?. Lui subito si è voluto giustificare dicendo ”Sono per mia moglie”. “Si certo” dissi sorridendo maliziosamente “Guardi che oramai tantissimi uomini mettono i collant, non deve mica giustificarsi”. “E lei come lo sa?” mi chiese lui “mi sembra un esperto in materia”.. Oddio mi ero quasi tradito ma volevo stare al gioco perché mi intrigava non poco e in fondo speravo di trovare un amico che capisse la mia stessa passione. “Diciamo che ipoteticamente potrei esserlo” dissi con voce imbarazzata “posso offrirle un caffè?”. “Volentieri”rispose lui e si sedette al tavolo con me “quindi.. ipoteticamente anche Lei potrebbe essere uno di questi uomini che mi diceva. Comunque, piacere io sono Fede”. “Ipoteticamente” sottolineai io “piacere io sono Paolo e ci possiamo dare del tu” risposi con un sorriso che confermava la risposta. Così abbiamo iniziato la nostra amicizia parlando dei modelli preferiti finché il mio nuovo amico mi ha chiesto cosa indossavo in quel momento alzando la sua gamba e scoprendo la caviglia per farmi vedere i suoi collant. Erano color caramello come quelli nella valigetta con un riflesso lucido bellissimo. Eravamo da soli in fondo al bar e nessuno ci vedeva e quindi ho fatto la stessa cosa mostrando i miei collant 20 den neri che avevo sotto i pantaloni. Ci siamo messi a ridere e abbiamo scoperto di avere gli stessi gusti. Entrambi amavamo le nostre mogli ma anche i collant e tutte le cose trasparenti. Anche lui era interessato a qualsiasi gamba avvolta nel collant e doveva guardare persino i manichini che li indossavano.. Proprio come me doveva guardare le gambe di qualsiasi donna di qualsiasi età, vecchia o giovane con la voglia nascosta di spruzzargli sopra dello sperma. I collant con le gocce di sperma era l’immagine più eccitante da immaginare. Perfino le ragazzine con i jeans tagliati sulle ginocchia e i collant sotto ci davano lo stesso sogno di inserire in quel buco dei pantaloni il cazzo duro per toccare i collant e venirgli dentro strofinando la cappella sul nylon. Tutte fantasie da feticista ma che aveva anche lui. Entrambi eravamo anche depilati completamente per sentire bene il nylon muoversi sulla pelle. Improvvisamente mi sentivo sollevato da un peso. Allora non sono un extraterrestre e finalmente posso condividere la mia passione con qualcuno che mi capiva. E qui arriva la proposta: “hai voglia di mostrarmi i tuoi collant ? ho le chiavi di un appartamento in vendita in questo palazzo. Ho una piccola agenzia immobiliare”. Accettai, con il cuore che mi batteva forte ma accettai. Era un appartamento piccolino già arredato e messo in vendita dai proprietari che si erano trasferiti. Ci sistemammo sul divano e Luca si levo i pantaloni mostrandomi i suoi collant. Aveva delle mutande nere di cotone sotto. Fece una rapida sfilata e si sedette sul divano. “Ora tocca a te” disse. Così senza distogliere lo sguardo dalle sue gambe nel collant che mi avevano ipnotizzato, iniziai a levare scarpe, calzini e pantaloni e mi accorsi che anche lui mi stava mangiando con gli occhi. “Ah però, disse lui “la cosa si fa interessante.. non mi avevi detto delle tue mutande trasparenti”. Accidenti! mi ero dimenticato che io indosso anche biancheria intima femminile di tulle e pizzo. “Beh” risposi imbarazzato “lo sai che mi piacciano le cose trasparenti e quindi anche le mutande lo sono…”. “Paolo…Sono, bellissime.. le voglio anch'io ma come hai fatto con tua moglie?”. “semplice, ho iniziato con delle mutande trasparenti maschili per abituarla e poi ho comprato quelle femminili perché costano meno e intanto lei era già abituata”. “Vedi, devi comprare quelle alte in vita altrimenti non ci sta il pacco”. “comunque piuttosto andrei senza mutande per sentire il nylon sulla pelle” gli dissi alzando la maglia per far vedere meglio le mutande. In quel momento mi sono accorto di avere una erezione significativa e si vedeva bene attraverso le mutandine di tulle e il collant. Il cazzo piegato da un lato cercava di aprirsi strada nel tulle e si vedeva bene perché sono perfettamente depilato. Facendo finta di nulla ho continuato a far vedere le mutande e ho notando che anche lui aveva una bella reazione alla visione che proponevo. Ho così scoperto che mi piaceva fare l’esibizionista e con naturalezza mentre ero girato per mostrare il culo ho spostato il mio cazzo per metterlo dritto scappellando per avere la cappella fuori in bella vista. Quindi mi sono rigirato mostrando la cappella bella gonfia. Non so bene cosa mi era preso ma forse era quello che desideravo fare. Non nascondo che mi piacerebbe andare vestito ogni giorno con gonna e collant per farmi guardare le gambe, come una donna.. e il suo sguardo mi piaceva molto. Mi sentivo finalmente libero. Lui era con la bocca spalancata e la bava ai lati e non riusciva a dire nulla. Io facevo finta di nulla mentre mi giravo con il cazzo bello duro tenuto verso il corpo dal tulle e dal collant. A quel punto mi è venuto un attimo di paura e mi sono rimesso i pantaloni perché la mia pausa era finita da troppo tempo e dovevo rientrare al lavoro. Mi sono vestito velocemente e sono uscito salutando frettolosamente Luca che era rimasto inebetito con il cazzo che stava per scoppiargli. Corsi al lavoro e dovetti subito andare in bagno per masturbarmi perché camminando con il cazzo duro che strisciava sul tulle stavo venendo per strada. Sono bastati pochi secondi per esplodere in un getto bianco e poderoso che immaginavo andasse sulle gambe di Ivano sporcandogli i collant.
scritto il
2022-04-27
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