Legami di famiglia 3
di
Lina 69
genere
incesti
Ero diventata l'oggetto dei loro giochi, ogni pomeriggio zio Franco voleva scoparmi io ubbidivo, mi piaceva farmi sbattere adoravo godere, poi sapevo che mamma avrebbe partecipato ed il pensiero mi eccitava da morire. Un giorno zio Franco mi disse che quel pomeriggio doveva andare a fare una commissione in centro e se volevo accompagnarlo, dissi di si. Mi preparai, misi una minigonna ed una camicia faceva caldissimo, dopo essere andati in tintoria a consegnare delle camicie zio mi portò in un sexi shop, entrammo, c'erano il titolare del negozio e due persone che guardavano le locandine dei film porno, mi guardavano incuriositi mentre io mi sentivo un po' a disagio. Pasqualina stai serena mi disse zio Franco, e come a casa, tranquilla, vedrai ci divertiremo, iniziammo a guardare l'oggettistica, c'erano vibratori di ogni genere grandezza e colore, il negoziante mi chiese se li volevo guardare da vicino, risposi di si, aprì la vetrina ed iniziai a perlustrare tra i vibratori, poi zio mi portò dove c'era l'abbigliamento sexi, cosa vuoi provarci pasqualina, mi disse, gli indicai un abitino totalmente trasparente super corto, se lo fece prendere dal negoziante e me lo diede, vai a misurarlo nel camerino mi disse e quando sei pronta chiamami. Entrai nel camerino, che in effetti era una stanza con un gran divano e specchi dappertutto, mi cambiai notai che lo slip che indossavo era bagnato, in effetti quella situazione mi stava eccitando. Chiamai zio Franco, entrò nella stanza, mi guardò e poi mi disse che era meglio fare controllare al negoziante se la taglia era giusta, lo chiamò, sentì una serratura che si chiudeva poi apparve l'uomo. Io praticamente ero nuda, quel velo trasparente che avevo indossato faceva vedere tutto, il signore mi guardò e disse che mi stava bene ma che quel modello andava indossato senza intimo, togli lo slip mi disse sottovoce zio Franco, capì che cosa stava per succedere, ero già tutta bagnata mi sfilai lo slip il negoziante si avvicinò mi fece i complimenti e mi mise la mano tra le cosce. Sei tutta bagnata ragazzina, disse, io senza battere ciglio avevo iniziato a sbottonargli il pantalone gli abbassai lo slip e mi inginocchiai, glielo presi in bocca ed iniziai a fargli un pompino, zio Franco si spogliò mi prese in braccio e mi sdraiò sul divano, mentre mi leccava la fichetta l'uomo si era completamente spogliato e mi aveva rimesso il cazzo in bocca. Mentre succhiavo zio Franco mi prese per le caviglie mi alzò le gambe in aria allargandole più che poteva, la mi fichetta era completamente aperta a sua disposizione, mi entrò dentro e mi sbatteva come un pazzo, venne copiosamente nella fica, appena si tolse il negoziante mi fece mettere a pecorina, ero tutta aperta scivolò dentro in un baleno, mi fece sborrare come una pazza e mi riempi anche lui la fica di sborra. Il negoziante aprì una porta che c'era nella stanza, era un bagno abbastanza grande con una vasca per l'idromassaggio enorme, zio Franco mi disse che mi avrebbe fatto un clistere per pulirmi il culetto, era arrivato il momento di iniziare a godere nel culo. Ho paura, gli dissi, lui mi tranquillizzò, fu bravo nel farlo e nel convincermi, mi teneva in pugno, ero diventata la sua troietta personale e la cosa mi eccitava tanto. Mi mise carponi nella vasca, capì che si erano preparati per tempo, il negoziante aveva riempito una grossa tinozza di plastica con acqua calda e glicerina zio fece apparire una grossa siringa per clisteri con la cannula lunga ma sottile, riempì per la prima volta il siringone inserì la cannula nel culetto ed iniziò ad iniettarmi l'acqua nel culo. Mi stava riempiendo di acqua calda e glicerina che poi avrei espulso con tutte le feci presenti nel culo, due, tre, quattro, cinque volte la pancia era gonfia mentre zio Franco mi iniettava acqua nel culetto il negoziante era andato di la e quando ritorno' era in compagnia degli altri due clienti che avevano cosa stava succedendo ed avevano deciso di partecipare. Erano tutti nudi con i cazzi già in tirò, vedere una ragazzina comportarsi ed essere trattata come una troietta deve essere eccitante. Zio Franco smise di pomparmi acqua calda nel culetto, in effetti era finita, avevo il pancino pieno, all'improvviso iniziai a scaricare tutto quello che avevo dentro, di cacca ne uscì pochissima, zio mi lavo per bene la fichetta ed il culo mi prese per mano e mi fece inginocchiare sul divano, sarò prima io Pasqualina ad entrarti nel culetto mi sussurrò all'orecchio, mi unse il buchetto con della vasellina ed iniziò a spingere, entrava lentamente, sentivo il culetto dilatarsi, iniziò a pomparmi con dolcezza avanti ed indietro il buchetto lo sentivo cedere, allargarsi, zio Franco spinse tutto il suo cazzo dentro, urlai, sentivo un dolore immenso, spingi di più zio gli urlai mi stava sfondando, mi aveva rotto il culetto e stavo gridando dal piacere gemevo stavo godendo di più nel culetto che nella fica godemmo insieme avevo il culo pieno di sborra, il negoziante mi fu subito dentro, non mi davano tregua, anche lui sborrò io non avevo smesso un attimo di farlo, anche il terzo mi prese nel sborrando quasi subito. Ero stremata pensavo che era finita invece zio si avvicinò e mi disse che ora c'era il suo personale regalo per la promozione, si sdraiò gli salì sopra ed iniziai a cavalcarlo, mi si presentò davanti il quarto cliente, era di colore, aveva un bastone tra le gambe, provai a prenderlo in bocca ma non entrava, usai la lingua, mi venne dietro, avevo il culo completamente aperto sentì ugualmente dolore, iniziai a piangere per il dolore, il nigeriano mi stava rompendo tutta un colpo lui un colpo zio Franco nella fica, mi stavano scopando in entrambi i buchi passai dalle lacrime al piacere assoluto, urlavo come una pazza, il terzo cliente si avvicinò e mi mise il cazzo in bocca, il negoziante intanto aveva azionato una videocamera e ci stava filmando, il terzo cliente mi riempì la bocca di sborra che ingoiai tutta zio ed nigeriano continuavano a sbattermi quando apparve mamma, iniziò a spogliarsi anche lei i venne vicino mi baciò in bocca ed i capezzoli, sborrai quasi come un uomo e mentre godevo zio Franco ed il nigeriano mi riempirono il culetto e la fichetta con la loro sborra. Rimasi stremata sul divano intanto avevano portato mamma in bagno, gli stavano riservando lo stesso trattamento.
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