La vicina che non ti aspetti...
di
nikmaster01@yandex.com
genere
etero
La vicina perversa che non ti aspetti.
Se dovessi leggere queste righe scritte da uno sconosciuto non avrei nessun dubbio a dire che sono racconti di un uomo ricco di fantasia. Per questo non pretendo che mi crediate. Ma vi posso garantire che sono fatti realmente accaduti. Da cinque anni a questa parte, una famiglia normale come la mia è venuta a vivere nella casa adiacente alla nostra. Una famiglia composta da Silvia e Franco i due genitori con i due figli Luca e Clarissa. Da bravi vicini abbiamo fatto conoscenza subito e la cosa non mi dispiaceva, i figli della stessa età dei nostri avevano fatto conoscenza subito e si erano messi a giocare insieme. Silvia e Franco si sono dimostrate persone simpatiche, lei una donna non eccezionalmente bella, altezza media, capelli scuri, forme al posto giusto ma non esagerate e volto grazioso ma con un naso leggermente aquilino che le conferiva quel difetto che però creava quel non so che di intrigante, complice anche il suo modo di fare molto accogliente ma anche ambiguo. Lui una persona insignificante, un uomo di mezza età, riservato e anche un po' schivo. Mi ero accorto fin da subito che lei, invece, aveva qualcosa di particolare, il fatto che aprisse la tenda del bagno ogni volta che faceva la doccia, mi doveva creare qualche sospetto, e dopo un po' di sbirciatine mi è arrivata la conferma in un pomeriggio normale, dove mi invita da loro per un caffè. Mi riceve sola spiegandomi che il resto della famiglia era fuori fino a sera, indossava un abito da ufficio elegante ma formale, con una camicetta bianca che lasciava intravedere il solco del seno e due capezzoli scuri belli dritti che si strusciavano a contatto del cotone della camicetta. Ad un certo punto mi ha chiesto di vedere in camera sua una crepa nel muro, la scusa era buona, conoscendo il mio lavoro e il carattere da tutto fare. Quando sono entrato nella cabina armadio per controllare lei dietro di me si era già slacciata la camicia lasciando uscire due mammelle di tutto rispetto, una terza abbondante con un capezzolo marrone che guardava in su, dritto ed eretto. Le mie mani e la mia bocca sono partite all’unisono a godere di quelle due bocce che erano dure come di marmo, nonostante i suoi 46 anni. L’eccitazione della situazione e avere a disposizione quelle tette, mi crearono un’erezione vistosa e anche dolorosa, visto che il mio cazzo faceva fatica a stare nei pantaloni. Ci pensò subito lei, che non si perse di certo la cosa. In pochi secondi ero con le braghe calate e il cazzo che svettava tra le sue mani in tutta la sua dimensione. Io ero ancora preso dalle tette che continuavo a strapazzare e succhiare, ma la cosa sembrava essere molto gradita da quella porca. Sollevai la bocca per infilare la lingua nella sua bocca e iniziammo a limonare forsennatamente, lei inoltre stringeva il mio uccello con una foga da scolaretta e con la malizia di una troia navigata. Senza staccare le nostre lingue, ci spogliammo completamente e restammo nudi, in piedi in quello spazio angusto, La presi da dietro e appoggiai il mio cazzo sul suo culo, alto, sodo e rotondo. Le mani erano sulle sue tette e le stringevo forte, per farle sentire il vigore che mi aveva creato. Lei assecondava i miei movimenti e con le sue mani sopra le mie cercava di aiutarmi a stringere più forte sia le tette ma soprattutto i suoi capezzoli. Mi incitò a tirarli e a stringerli forte, lo feci senza pensarci e lei ebbe una scossa di piacere, Tolsi allora una mano per metterla sulla sua figa. Ero arrivato alla sua sorca, che aveva quel giusto pelo che la rendeva intrigante. Superai con le dita le sue grandi labbra e quando entrai dentro, la mia mano fù letteralmente inondata dai suoi umori, era bagnata come una liceale. Si contorceva sotto i miei palpeggiamenti e spingeva il suo culo a cercare il mio cazzo, che trovò la via molto facilmente ed entrò senza alcun problema in quella “spacca” meravigliosa. La piegai in avanti e incominciai a pompare di reni e movimento di bacino, lei mi incitava seguendo i movimenti ma soprattutto dicendomi di continuare, non riusciva a calmarsi, sembrava colta da una crisi mistica dove l’unica cosa che conta era il godimento. Andammo avanti per un po', poi onde evitare di venire subito mi fermai, la presi e la portai sul suo lettone, la buttai letteralmente sul materasso e le ordinai: “ apri le cosce troietta!” lei si mise in posizione pronta a ricevere la dose di carne, che non le feci mancare assolutamente, la vista di quella figa pelosa e di quel culo strepitoso mi avevano acceso una carica di eccitazione che poche volte mi erano capitato di provare. Mentre la penetravo con forza le mani erano sempre su quei “ pomi del piacere” con quei due capezzoli scuri che aspettavano solo di essere succhiati e “mordicchiati” Erano come il frutto del piacere. “ Stingimi forte i capezzoli e fottimi più che puoi” mi disse, eseguì subito senza obiettare. “ più forte cazzo! Ho voglia! Scopami!! Stringimeli che sto venendo! DAIIII “ ora mai era presa da un fuoco dentro che la guidava nell’estremo, mi prese per le natiche tirandomi verso di lei, voleva sentire tutti i miei 19 cen timetri dentro al suo utero, presi a scoparla così forte che le mie palle sbattevano sulla sua figa, aumentando il suo piacere. Tolsi le mani dai suoi capezzoli per schiaffeggiarle le tette e per prendere la sua testa, la feci alzare verso di me e ci baciammo di nuovo, mi succhiò la lingua così forte che la sentivo allungarsi dentro la sua come non mi era mai capitato. Ero tutto sudato e paonazzo, e stranamente non ero ancora venuto, lei sapeva come rallentare e quando invece accelerare i movimenti del suo ventre. La girai sottosopra e la presi a pecorina, le schiaffeggiai così forte quel culo bianco che diventò subito rosso dai segni lasciati dalle mie mani, lei cercava di ritrarsi da quelle sferzate, ma non ci riusciva perché sicuramente le procuravano piacere. “ Voglio venirti dentro!!” lei rispose secca! “ non in figa, nel culo, vienimi dentro nel culo!!” “lo voglio sentire dentro tutto” presi a leccarle il buco del culo per inumidire, poi estrassi il cazzo dalla sua figa, era bagnato dai suoi umori e appoggiai la cappella gonfia sul suo buchetto, spinsi piano e iniziò ad entrare, lei con un colpo di reni all’indietro lo prese fino a più di metà io spinsi in avanti ed entrò tutto senza alcun problema. “ MMMMAMMMAMMIA che grosso! Spaccami ti prego ho tanta voglia! DDDAI “ devo dire che non mi era mai capitato di sentire così tanta voglia, era davvero una ninfomane di prima categoria. La pompai per una decina di colpi ma il suo culo così caldo, morbido e stretto mi fecero venire in una sborrata esagerata. Dopo che ebbi sborrato andai avanti ancora per un po' a pomparla e lei si era messa letteralmente ad urlare dal piacere. “ COME GODO DIO MIO!!! CHE MASCHIO CHE SEI!!!” finì accasciato su di lei con il pisello ancora gonfio e che non voleva cedere. Non Lo tolsi subito aspettai qualche istante:” Che puttana che sei Silvia, l’avevo capito da quando ti spiavo mentre facevi la doccia!” “ E perché non sei venuto a picchiarmelo in figa allora? Io ero li che mi masturbavo per te! E tu niente! “ Rimasi basito e inebetito, in 47 anni di vita e più di trenta di oneste scopate non mi era mai capitato di sentirmi come un imbecille. “ Non ti preoccupare che adesso ci rifacciamo grandissima porca!!” e mi misi a ridere, lei rideva e non appena tolsi il cazzo dal suo culo non fece altro che prendermelo in bocca: “ dammi che ti pulisco per bene e che lo voglio sentire tra le labbra!” il mio uccello era appena barzotto e non in tiro, ma ci volle poco che si svegliasse, quella bocca sembrava creata per fare pompini. Sapeva come leccare, come succhiare e stringere e lo faceva tutto insieme e tutto molto bene. “ che bocca che hai Silvia, che pompino meraviglioso” lei mi disse: “ anni di esperienza e di cazzi presi all’insaputa di quel coglione di mio marito” “ lui non vuole che lo succhio e non me la lecca mai. Dai Facciamo un bel 69 e vedrai come ingoio per bene!!” non aveva freni inibitori e io persi quei pochi che mi rimanevano. “ dai mettiti sopra e succhia più che puoi!” mi mise la fichetta in faccia era rossa e pulsante ancora dallo sforzo di prima, grondava umori e il suo sapore era davvero inebriante, iniziai a leccarla aprendola con le mani più che potevo, la mia lingua entrò tutta e i miei denti erano sul suo clitoride, mentre leccavo, stringevo il suo clitoride con i denti e le mani si alternavano a sculacciarla sul culo e a tirare i suoi capezzoli. Lei intanto succhiava e mi spompinava come una vera vacca da competizione. Stavamo facendo un 69 degno di un film Hard di prima categoria, ad un tratto senza alcun preavviso mi mise un dito nel culo e spinse forte, era la prima volta che mi prendevano di sorpresa e balzai davvero sul letto, stavo godendo come un matto e ci misi pochissimo a venirle in bocca, lei non si fermò ne di succhiare ne di muovere il dito. Venni per due o tre fiotti di sborra che lei si ingoiò senza perdersi una goccia. Mi abbandonai sul letto, completamente; e ci impiegai qualche minuto a ripigliarmi. “ Silvia che gran maestra di sesso sei! Scopi da Dio, dobbiamo rifarlo appena mi sono ripreso” , “ Si si, ma tu me la devi leccare di più ci devi mettere più forza, dopo quella scopata che mi hai fatto fare, io ho bisogno di sesso forte e senza limiti. Mi devi proprio Strapazzare!” Rimasi leggermente ferito nell’orgoglio ma mi riproposi che la prossima volta l’avrei spaccata letteralmente in due. Ma questo racconto lo lascio per il prossimo capitolo.
Sono ben accetti i commenti anche alla mia mail personale.
nikmaster01@yandex.com
Se dovessi leggere queste righe scritte da uno sconosciuto non avrei nessun dubbio a dire che sono racconti di un uomo ricco di fantasia. Per questo non pretendo che mi crediate. Ma vi posso garantire che sono fatti realmente accaduti. Da cinque anni a questa parte, una famiglia normale come la mia è venuta a vivere nella casa adiacente alla nostra. Una famiglia composta da Silvia e Franco i due genitori con i due figli Luca e Clarissa. Da bravi vicini abbiamo fatto conoscenza subito e la cosa non mi dispiaceva, i figli della stessa età dei nostri avevano fatto conoscenza subito e si erano messi a giocare insieme. Silvia e Franco si sono dimostrate persone simpatiche, lei una donna non eccezionalmente bella, altezza media, capelli scuri, forme al posto giusto ma non esagerate e volto grazioso ma con un naso leggermente aquilino che le conferiva quel difetto che però creava quel non so che di intrigante, complice anche il suo modo di fare molto accogliente ma anche ambiguo. Lui una persona insignificante, un uomo di mezza età, riservato e anche un po' schivo. Mi ero accorto fin da subito che lei, invece, aveva qualcosa di particolare, il fatto che aprisse la tenda del bagno ogni volta che faceva la doccia, mi doveva creare qualche sospetto, e dopo un po' di sbirciatine mi è arrivata la conferma in un pomeriggio normale, dove mi invita da loro per un caffè. Mi riceve sola spiegandomi che il resto della famiglia era fuori fino a sera, indossava un abito da ufficio elegante ma formale, con una camicetta bianca che lasciava intravedere il solco del seno e due capezzoli scuri belli dritti che si strusciavano a contatto del cotone della camicetta. Ad un certo punto mi ha chiesto di vedere in camera sua una crepa nel muro, la scusa era buona, conoscendo il mio lavoro e il carattere da tutto fare. Quando sono entrato nella cabina armadio per controllare lei dietro di me si era già slacciata la camicia lasciando uscire due mammelle di tutto rispetto, una terza abbondante con un capezzolo marrone che guardava in su, dritto ed eretto. Le mie mani e la mia bocca sono partite all’unisono a godere di quelle due bocce che erano dure come di marmo, nonostante i suoi 46 anni. L’eccitazione della situazione e avere a disposizione quelle tette, mi crearono un’erezione vistosa e anche dolorosa, visto che il mio cazzo faceva fatica a stare nei pantaloni. Ci pensò subito lei, che non si perse di certo la cosa. In pochi secondi ero con le braghe calate e il cazzo che svettava tra le sue mani in tutta la sua dimensione. Io ero ancora preso dalle tette che continuavo a strapazzare e succhiare, ma la cosa sembrava essere molto gradita da quella porca. Sollevai la bocca per infilare la lingua nella sua bocca e iniziammo a limonare forsennatamente, lei inoltre stringeva il mio uccello con una foga da scolaretta e con la malizia di una troia navigata. Senza staccare le nostre lingue, ci spogliammo completamente e restammo nudi, in piedi in quello spazio angusto, La presi da dietro e appoggiai il mio cazzo sul suo culo, alto, sodo e rotondo. Le mani erano sulle sue tette e le stringevo forte, per farle sentire il vigore che mi aveva creato. Lei assecondava i miei movimenti e con le sue mani sopra le mie cercava di aiutarmi a stringere più forte sia le tette ma soprattutto i suoi capezzoli. Mi incitò a tirarli e a stringerli forte, lo feci senza pensarci e lei ebbe una scossa di piacere, Tolsi allora una mano per metterla sulla sua figa. Ero arrivato alla sua sorca, che aveva quel giusto pelo che la rendeva intrigante. Superai con le dita le sue grandi labbra e quando entrai dentro, la mia mano fù letteralmente inondata dai suoi umori, era bagnata come una liceale. Si contorceva sotto i miei palpeggiamenti e spingeva il suo culo a cercare il mio cazzo, che trovò la via molto facilmente ed entrò senza alcun problema in quella “spacca” meravigliosa. La piegai in avanti e incominciai a pompare di reni e movimento di bacino, lei mi incitava seguendo i movimenti ma soprattutto dicendomi di continuare, non riusciva a calmarsi, sembrava colta da una crisi mistica dove l’unica cosa che conta era il godimento. Andammo avanti per un po', poi onde evitare di venire subito mi fermai, la presi e la portai sul suo lettone, la buttai letteralmente sul materasso e le ordinai: “ apri le cosce troietta!” lei si mise in posizione pronta a ricevere la dose di carne, che non le feci mancare assolutamente, la vista di quella figa pelosa e di quel culo strepitoso mi avevano acceso una carica di eccitazione che poche volte mi erano capitato di provare. Mentre la penetravo con forza le mani erano sempre su quei “ pomi del piacere” con quei due capezzoli scuri che aspettavano solo di essere succhiati e “mordicchiati” Erano come il frutto del piacere. “ Stingimi forte i capezzoli e fottimi più che puoi” mi disse, eseguì subito senza obiettare. “ più forte cazzo! Ho voglia! Scopami!! Stringimeli che sto venendo! DAIIII “ ora mai era presa da un fuoco dentro che la guidava nell’estremo, mi prese per le natiche tirandomi verso di lei, voleva sentire tutti i miei 19 cen timetri dentro al suo utero, presi a scoparla così forte che le mie palle sbattevano sulla sua figa, aumentando il suo piacere. Tolsi le mani dai suoi capezzoli per schiaffeggiarle le tette e per prendere la sua testa, la feci alzare verso di me e ci baciammo di nuovo, mi succhiò la lingua così forte che la sentivo allungarsi dentro la sua come non mi era mai capitato. Ero tutto sudato e paonazzo, e stranamente non ero ancora venuto, lei sapeva come rallentare e quando invece accelerare i movimenti del suo ventre. La girai sottosopra e la presi a pecorina, le schiaffeggiai così forte quel culo bianco che diventò subito rosso dai segni lasciati dalle mie mani, lei cercava di ritrarsi da quelle sferzate, ma non ci riusciva perché sicuramente le procuravano piacere. “ Voglio venirti dentro!!” lei rispose secca! “ non in figa, nel culo, vienimi dentro nel culo!!” “lo voglio sentire dentro tutto” presi a leccarle il buco del culo per inumidire, poi estrassi il cazzo dalla sua figa, era bagnato dai suoi umori e appoggiai la cappella gonfia sul suo buchetto, spinsi piano e iniziò ad entrare, lei con un colpo di reni all’indietro lo prese fino a più di metà io spinsi in avanti ed entrò tutto senza alcun problema. “ MMMMAMMMAMMIA che grosso! Spaccami ti prego ho tanta voglia! DDDAI “ devo dire che non mi era mai capitato di sentire così tanta voglia, era davvero una ninfomane di prima categoria. La pompai per una decina di colpi ma il suo culo così caldo, morbido e stretto mi fecero venire in una sborrata esagerata. Dopo che ebbi sborrato andai avanti ancora per un po' a pomparla e lei si era messa letteralmente ad urlare dal piacere. “ COME GODO DIO MIO!!! CHE MASCHIO CHE SEI!!!” finì accasciato su di lei con il pisello ancora gonfio e che non voleva cedere. Non Lo tolsi subito aspettai qualche istante:” Che puttana che sei Silvia, l’avevo capito da quando ti spiavo mentre facevi la doccia!” “ E perché non sei venuto a picchiarmelo in figa allora? Io ero li che mi masturbavo per te! E tu niente! “ Rimasi basito e inebetito, in 47 anni di vita e più di trenta di oneste scopate non mi era mai capitato di sentirmi come un imbecille. “ Non ti preoccupare che adesso ci rifacciamo grandissima porca!!” e mi misi a ridere, lei rideva e non appena tolsi il cazzo dal suo culo non fece altro che prendermelo in bocca: “ dammi che ti pulisco per bene e che lo voglio sentire tra le labbra!” il mio uccello era appena barzotto e non in tiro, ma ci volle poco che si svegliasse, quella bocca sembrava creata per fare pompini. Sapeva come leccare, come succhiare e stringere e lo faceva tutto insieme e tutto molto bene. “ che bocca che hai Silvia, che pompino meraviglioso” lei mi disse: “ anni di esperienza e di cazzi presi all’insaputa di quel coglione di mio marito” “ lui non vuole che lo succhio e non me la lecca mai. Dai Facciamo un bel 69 e vedrai come ingoio per bene!!” non aveva freni inibitori e io persi quei pochi che mi rimanevano. “ dai mettiti sopra e succhia più che puoi!” mi mise la fichetta in faccia era rossa e pulsante ancora dallo sforzo di prima, grondava umori e il suo sapore era davvero inebriante, iniziai a leccarla aprendola con le mani più che potevo, la mia lingua entrò tutta e i miei denti erano sul suo clitoride, mentre leccavo, stringevo il suo clitoride con i denti e le mani si alternavano a sculacciarla sul culo e a tirare i suoi capezzoli. Lei intanto succhiava e mi spompinava come una vera vacca da competizione. Stavamo facendo un 69 degno di un film Hard di prima categoria, ad un tratto senza alcun preavviso mi mise un dito nel culo e spinse forte, era la prima volta che mi prendevano di sorpresa e balzai davvero sul letto, stavo godendo come un matto e ci misi pochissimo a venirle in bocca, lei non si fermò ne di succhiare ne di muovere il dito. Venni per due o tre fiotti di sborra che lei si ingoiò senza perdersi una goccia. Mi abbandonai sul letto, completamente; e ci impiegai qualche minuto a ripigliarmi. “ Silvia che gran maestra di sesso sei! Scopi da Dio, dobbiamo rifarlo appena mi sono ripreso” , “ Si si, ma tu me la devi leccare di più ci devi mettere più forza, dopo quella scopata che mi hai fatto fare, io ho bisogno di sesso forte e senza limiti. Mi devi proprio Strapazzare!” Rimasi leggermente ferito nell’orgoglio ma mi riproposi che la prossima volta l’avrei spaccata letteralmente in due. Ma questo racconto lo lascio per il prossimo capitolo.
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