Il mio momento
di
B77ncc
genere
dominazione
Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo.
Sto ripetendo questo mantra da quando sono partito dal bar e ora che sono arrivato nella casa in centro quasi non credo stia accadendo veramente; come succede nei film mi do un pizzicotto sul braccio per essere sicuro di non stare sognando e... sono sveglio e sono pure scemo visto che mi sono fatto male! Scendo dalla macchina e aspetto che parcheggi anche lei la sua vettura; poi scende e mio Dio, quanto è affascinante... non finisco mai di stupirmi per l'incredibile attrazione che provo nei suoi confronti. Le sorrido, ma in realtà è più un ghigno che un sorriso, visto che per la prossima ora lei sarà la mia schiava! La vittoria di una scommessa sulla veridicità di una vecchia notizia mi ha fatto vincere questo impagabile premio: lei sarà mia per 60 minuti, il massimo del tempo che le nostre vita impegnate ci concede. Fissata la data e l'ora abbiamo deciso di pranzare prima insieme come due buoni amici al locale ed è stato il pranzo più lungo della mia vita: avrei voluto scappare via subito con lei, afferrarla per i capelli e trascinarla in auto ordinandole di tacere e promettendole un vero trattamento da schiava, ma mi sono dovuto limitare a godermi il cibo pregustando ciò che sarebbe accaduto dopo qualche minuto... e ora ci siamo quasi. Apro il baule ed afferro un sacchetto dove mi sono premunito di portare tutto ciò che potrebbe servire nella prossima ora. " non sbirciare" le dico scherzosamente mentre lei si avvicina a me incuriosita dal contenuto di ciò che sto prendendo. Ride divertita, quella risata così limpida e solare che mi fa impazzire; sono decisamente elettrizzato mentre la invito a seguirmi. Apro il cancello, saliamo le scale e poi apro la porta dell'appartamento che sarà il teatro del nostro gioco.
Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Ripeto il mantra e cerco di ritrovare la calma necessaria per vivere al meglio la prossima ora. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Chiudo la porta ed ora è ufficialmente mia. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Appoggio il sacchetto sul divano mentre lei mi osserva nel centro della stanza attendendo di conoscere le mie intenzioni.
Estraggo il telefono dalla tasca e controllo l'ora. " sono le 14.00 in punto. Metto la sveglia alle 15.00 .. sei pronta? ". Annuisce con un'espressione per nulla intimorita, ma quasi di sfida. Perfetto, non chiedevo altro per liberarmi da ogni scrupolo e annunciarle i miei propositi." Da ora tu sei la mia schiava. Farai tutto ciò che ti dirò senza fiatare. Se vorrai parlare dovrai chiedere il mio permesso o rispondere ad una mia domanda, ed in ogni caso dovrai ringraziare sempre il tuo padrone ogni volta che termini un pensiero. L'unica cosa che potrai dire senza permesso sarà la parola STOP, che potrai usare se non ti senti bene e vuoi fermare il gioco. Capito? ". La fisso negli occhi consapevole che il mio sguardo la stia colpendo più di ogni parola. " capito, grazie padrone". La sua risposta mi soddisfa; si è calata nella parte e non avrò bisogno di trovare un modo per convincerla che è nelle mie mani. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo...ed ora ne sono pienamente consapevole. Ho immaginato molte fantasie da realizzare, ma credo che farò tutto istintivamente a partire dalla mia prima mossa. Le sorrido e poi prendo nel sacchetto un oggetto che nascondo dietro la schiena mentre mi avvicino a lei; le sono davanti e la bacio sulle labbra, lascio entrare la mia lingua nella sua bocca per pochi secondi e poi la mordo sul labbro inferiore. Giro intorno a lei "ma per essere proprio sicuro di non sentire la tua voce..." lascio sospesa la frase e le allaccio una ball gag rossa imbavagliandola. Mi rimetto davanti e la osservo estasiato; quanto è bella... e con la ball gag è meravigliosa. "Spogliati schiava, resta solo con reggiseno e mutandine e poi inginocchiati davanti a me". Si toglie la maglietta, poi le all star, i pantaloni ed infine le calze nere...e non so come posso resistere alla voglia di possederla immediatamente. Il suo corpo atletico ed asciutto è coperto solo da un reggiseno e un paio di mutandine nere e devo concentrarmi e respirare a fondo per rimanere calmo. Mi guarda sapendo perfettamente l'effetto che mi fa e non riesce ad evitare una espressione compiaciuta nonostante il bavaglio... poi si inginocchia davanti a me e da brava schiava abbassa lo sguardo. Non c'è che dire.. a quanto pare non opporrà resistenza e questo mi fa prendere coraggio. " brava schiava, ora chiudi gli occhi e mani dietro la schiena " le ordino pregustando il piacere di legarla... finalmente. Ho portato con me delle corde rosse, già porzionate immaginando come le avrei usate; inizio a legarle i polsi e poi prendo la seconda corda. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo... cazzo se è così! Passo a legarle le braccia sopra i gomiti iniziando a testare la sua elasticità. Un leggero mugolio accompagna il nodo che le blocca le braccia molto strette.terza corda... molto lunga: la faccio passare dietro la sua nuca facendola cadere sul busto.. poiriprendo i due estremi per legarli dietro la schiena dopo averli ripresi da sotto le ascelle. Dopo averla annodata gliela faccio girare intorno sopra il seno, altro nodo dietro la schiena e altro giro questa volta sotto il seno e nodo conclusivo. La guardo legata e in ginocchio... che spettacolo! Poi mi viene improvvisamente un'idea: la aiuto ad alzarsi e le ordino di aprire gli occhi. "Quanto sei bella, schiava" le sussurro all' orecchio prima di prendere un'altra corda, legarla ai suoi polsi e passarla in mezzo alle sue gambe tenendo un estremo in mano " vieni con me" le ordino tirando la corda che ho in mano che inevitabilmente si strofina contro il suo sesso. La conduco nell'altra stanza dove si trova uno specchio e la obbligo a guardarsi mentre mi posiziono dietro di lei con il preciso intento di dominare non solo fisicamente , ma anche mentalmente. " guardati allo specchio schiava " le sussurro mentre con una mano le alzo la testa in modo che si possa specchiare " lo vedi che sei mia? " le chiedo. Annuisce mentre colgo un brivido di eccitazione lungo il suo corpo " lo sai che voglio divertirmi con te?" Annuisce nuovamente alla mia domanda e decido di non perdere altro tempo riprendendo in mano la corda e trascinandola fino al letto dove la faccio sdraiare prona. Le accarezzo la schiena e poi le gambe provando quella strana sensazione che potrei definire magnetica e che mi causa una grande difficoltà nello smettere di gustarmi il contatto con la sua pelle... ma devo andare a prendere altre corde! Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Le lego le caviglie e dopo averle piegato le gambe annodo una corda dal suo collo fino alle caviglie stesse tenendola molto tesa e costringendola ad inarcare la schiena. Mi sento sempre più eccitato, sono un bambino in un negozio di giochi... e lei è il mio giocattolo. Meravigliosa, irresistibile, stupenda... tutti gli aggettivi che solo un edonista può comprendere fino in fondo, si accavallano nella mia testa mentre la osservo indifesa e in mio potere; posso fare tutto ciò che voglio, ma prima di dedicarmi ad attività ludiche voglio assolutamente farla eccitare più che posso. Mi metto davanti al suo viso e le metto la mano sotto al mento .. e porca miseria anche quella fossetta è diabolicamente attraente; mi inginocchio e ora i miei occhi sono all'altezza dei suoi "sei il mio bel giocattolino... finalmente posso dedicarmi a te senza che tu possa fare nulla. Sei mia" le dico concludendo la frase avvicinando la mia bocca alla sua e leccandole le labbra con la punta della lingua. Poi le sorrido e controllo l'ora " manca più di mezz'ora alla fine della tua schiavitù... e c'è una cosa che è da anni che desidero..." mi alzo e vado dall'altra parte del letto. Eccoli lì, i suoi meravigliosi piedini, legati e velati da un sottile strato di polvere; li accarezzo e li solletico dolcemente godendo della sua risata incontrollata e soffocata dal bavaglio. Il divertimento è esaltante e per un minuto buono non posso fare a meno di torturarla in quel modo, poi decido che è arrivato il momento: inizio a ieccarle i piedi partendo dalle dita fino al tallone, di nuovo, ancora e ancora per poi succhiarli e assaporarli. La mia eccitazione è evidente e i suoi mugolii non fanno altro che amplificarla; mi accorgo che le sue mutandine si sono bagnate e impazzisco letteralmente di piacere. Ma sono il suo padrone e non posso cedere così facilmente ed evitare di torturarla fino alla fine della mia ora di gioco; a malincuore vado nell'altra stanza a prendere una candela e la accendo. Torno dalla mia schiava e il suo viso già di per sé splendido è ora ancora più bello a causa del piacere che sta provando; il suo corpo legato si muove lentamente avanti e indietro a mimare inconsapevolmente un atto sessuale. Le sorrido nuovamente e non ho bisogno di anticipare le mie intenzioni: io lo so, lei lo sa ed accoglie le gocce di cera che faccio colare sulla sua schiena con dei gemiti simili al canto di una sirena per la loro irresistibilita'. Gioco perfidamente facendo cadere le gocce una ad una sulla sua schiena per poi girare completamente la candela rovesciando la cera tutta insieme sopra il suo sedere e godendo dei movimenti del suo corpo provocati da questa deliziosa tortura. Le accarezzo le gambe e riservo lo stesso trattamento alla pianta dei suoi piedi rinnovando il mio ed il suo piacere, ma non è abbastanza... d'altra parte ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Torno a rovistare nel sacchetto e recupero un foulard di seta nero con il quale la bendo non prima di aver ammirato il suo sguardo nel quale posso leggere tutte le sensazioni che sta provando: eccitazione, sottomissione, divertimento, leggerezza, remissione e voglia di vendetta. Mi dispiace tesoro penso tra me e me .. ma questo è il mio momento! Senza dire nulla inizio a usare delle mollette su di lei; una per ogni dito dei suoi piedi per cominciare e poi dopo averla fatta girare su un fianco ed abbassato il reggiseno trattenendo la tentazione di leccarla ovunque, altre due sui suoi capezzoli. Mi siedo di fianco a lei e con enorme disappunto mi rendo conto che l'ora di gioco sta terminando; mi rimangono poche minuti per contemplarla e resistere alla voglia pazzesca che ho di possederla lì subito oppure toccarmi godendo di quello spettacolo. La sfioro con le dita sulle labbra, poi scendo sul collo, il seno ... fino alle mutandine; sento il suo calore e i suoi gemiti si fanno sempre più intensi. Probabilmente il vero torturato sono io che devo reprimere i miei istinti più primitivi... quanto vorrei che fosse la mia schiava ancora.... suona la sveglia a riportarmi alla realtà. Le tolgo le mollette, la benda e il bavaglio; si passa le labbra con la lingua per tornare ad inumidirle dopo essere stata un'ora con la ball gag ... e quel gesto così spontaneo e naturale fa vacillare definitivamente le mie barriere di protezione. La afferro per i capelli e le giro il viso verso di me obbligandola a guardarmi " Ti voglio. Adesso"....
Sto ripetendo questo mantra da quando sono partito dal bar e ora che sono arrivato nella casa in centro quasi non credo stia accadendo veramente; come succede nei film mi do un pizzicotto sul braccio per essere sicuro di non stare sognando e... sono sveglio e sono pure scemo visto che mi sono fatto male! Scendo dalla macchina e aspetto che parcheggi anche lei la sua vettura; poi scende e mio Dio, quanto è affascinante... non finisco mai di stupirmi per l'incredibile attrazione che provo nei suoi confronti. Le sorrido, ma in realtà è più un ghigno che un sorriso, visto che per la prossima ora lei sarà la mia schiava! La vittoria di una scommessa sulla veridicità di una vecchia notizia mi ha fatto vincere questo impagabile premio: lei sarà mia per 60 minuti, il massimo del tempo che le nostre vita impegnate ci concede. Fissata la data e l'ora abbiamo deciso di pranzare prima insieme come due buoni amici al locale ed è stato il pranzo più lungo della mia vita: avrei voluto scappare via subito con lei, afferrarla per i capelli e trascinarla in auto ordinandole di tacere e promettendole un vero trattamento da schiava, ma mi sono dovuto limitare a godermi il cibo pregustando ciò che sarebbe accaduto dopo qualche minuto... e ora ci siamo quasi. Apro il baule ed afferro un sacchetto dove mi sono premunito di portare tutto ciò che potrebbe servire nella prossima ora. " non sbirciare" le dico scherzosamente mentre lei si avvicina a me incuriosita dal contenuto di ciò che sto prendendo. Ride divertita, quella risata così limpida e solare che mi fa impazzire; sono decisamente elettrizzato mentre la invito a seguirmi. Apro il cancello, saliamo le scale e poi apro la porta dell'appartamento che sarà il teatro del nostro gioco.
Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Ripeto il mantra e cerco di ritrovare la calma necessaria per vivere al meglio la prossima ora. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Chiudo la porta ed ora è ufficialmente mia. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Appoggio il sacchetto sul divano mentre lei mi osserva nel centro della stanza attendendo di conoscere le mie intenzioni.
Estraggo il telefono dalla tasca e controllo l'ora. " sono le 14.00 in punto. Metto la sveglia alle 15.00 .. sei pronta? ". Annuisce con un'espressione per nulla intimorita, ma quasi di sfida. Perfetto, non chiedevo altro per liberarmi da ogni scrupolo e annunciarle i miei propositi." Da ora tu sei la mia schiava. Farai tutto ciò che ti dirò senza fiatare. Se vorrai parlare dovrai chiedere il mio permesso o rispondere ad una mia domanda, ed in ogni caso dovrai ringraziare sempre il tuo padrone ogni volta che termini un pensiero. L'unica cosa che potrai dire senza permesso sarà la parola STOP, che potrai usare se non ti senti bene e vuoi fermare il gioco. Capito? ". La fisso negli occhi consapevole che il mio sguardo la stia colpendo più di ogni parola. " capito, grazie padrone". La sua risposta mi soddisfa; si è calata nella parte e non avrò bisogno di trovare un modo per convincerla che è nelle mie mani. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo...ed ora ne sono pienamente consapevole. Ho immaginato molte fantasie da realizzare, ma credo che farò tutto istintivamente a partire dalla mia prima mossa. Le sorrido e poi prendo nel sacchetto un oggetto che nascondo dietro la schiena mentre mi avvicino a lei; le sono davanti e la bacio sulle labbra, lascio entrare la mia lingua nella sua bocca per pochi secondi e poi la mordo sul labbro inferiore. Giro intorno a lei "ma per essere proprio sicuro di non sentire la tua voce..." lascio sospesa la frase e le allaccio una ball gag rossa imbavagliandola. Mi rimetto davanti e la osservo estasiato; quanto è bella... e con la ball gag è meravigliosa. "Spogliati schiava, resta solo con reggiseno e mutandine e poi inginocchiati davanti a me". Si toglie la maglietta, poi le all star, i pantaloni ed infine le calze nere...e non so come posso resistere alla voglia di possederla immediatamente. Il suo corpo atletico ed asciutto è coperto solo da un reggiseno e un paio di mutandine nere e devo concentrarmi e respirare a fondo per rimanere calmo. Mi guarda sapendo perfettamente l'effetto che mi fa e non riesce ad evitare una espressione compiaciuta nonostante il bavaglio... poi si inginocchia davanti a me e da brava schiava abbassa lo sguardo. Non c'è che dire.. a quanto pare non opporrà resistenza e questo mi fa prendere coraggio. " brava schiava, ora chiudi gli occhi e mani dietro la schiena " le ordino pregustando il piacere di legarla... finalmente. Ho portato con me delle corde rosse, già porzionate immaginando come le avrei usate; inizio a legarle i polsi e poi prendo la seconda corda. Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo... cazzo se è così! Passo a legarle le braccia sopra i gomiti iniziando a testare la sua elasticità. Un leggero mugolio accompagna il nodo che le blocca le braccia molto strette.terza corda... molto lunga: la faccio passare dietro la sua nuca facendola cadere sul busto.. poiriprendo i due estremi per legarli dietro la schiena dopo averli ripresi da sotto le ascelle. Dopo averla annodata gliela faccio girare intorno sopra il seno, altro nodo dietro la schiena e altro giro questa volta sotto il seno e nodo conclusivo. La guardo legata e in ginocchio... che spettacolo! Poi mi viene improvvisamente un'idea: la aiuto ad alzarsi e le ordino di aprire gli occhi. "Quanto sei bella, schiava" le sussurro all' orecchio prima di prendere un'altra corda, legarla ai suoi polsi e passarla in mezzo alle sue gambe tenendo un estremo in mano " vieni con me" le ordino tirando la corda che ho in mano che inevitabilmente si strofina contro il suo sesso. La conduco nell'altra stanza dove si trova uno specchio e la obbligo a guardarsi mentre mi posiziono dietro di lei con il preciso intento di dominare non solo fisicamente , ma anche mentalmente. " guardati allo specchio schiava " le sussurro mentre con una mano le alzo la testa in modo che si possa specchiare " lo vedi che sei mia? " le chiedo. Annuisce mentre colgo un brivido di eccitazione lungo il suo corpo " lo sai che voglio divertirmi con te?" Annuisce nuovamente alla mia domanda e decido di non perdere altro tempo riprendendo in mano la corda e trascinandola fino al letto dove la faccio sdraiare prona. Le accarezzo la schiena e poi le gambe provando quella strana sensazione che potrei definire magnetica e che mi causa una grande difficoltà nello smettere di gustarmi il contatto con la sua pelle... ma devo andare a prendere altre corde! Ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Le lego le caviglie e dopo averle piegato le gambe annodo una corda dal suo collo fino alle caviglie stesse tenendola molto tesa e costringendola ad inarcare la schiena. Mi sento sempre più eccitato, sono un bambino in un negozio di giochi... e lei è il mio giocattolo. Meravigliosa, irresistibile, stupenda... tutti gli aggettivi che solo un edonista può comprendere fino in fondo, si accavallano nella mia testa mentre la osservo indifesa e in mio potere; posso fare tutto ciò che voglio, ma prima di dedicarmi ad attività ludiche voglio assolutamente farla eccitare più che posso. Mi metto davanti al suo viso e le metto la mano sotto al mento .. e porca miseria anche quella fossetta è diabolicamente attraente; mi inginocchio e ora i miei occhi sono all'altezza dei suoi "sei il mio bel giocattolino... finalmente posso dedicarmi a te senza che tu possa fare nulla. Sei mia" le dico concludendo la frase avvicinando la mia bocca alla sua e leccandole le labbra con la punta della lingua. Poi le sorrido e controllo l'ora " manca più di mezz'ora alla fine della tua schiavitù... e c'è una cosa che è da anni che desidero..." mi alzo e vado dall'altra parte del letto. Eccoli lì, i suoi meravigliosi piedini, legati e velati da un sottile strato di polvere; li accarezzo e li solletico dolcemente godendo della sua risata incontrollata e soffocata dal bavaglio. Il divertimento è esaltante e per un minuto buono non posso fare a meno di torturarla in quel modo, poi decido che è arrivato il momento: inizio a ieccarle i piedi partendo dalle dita fino al tallone, di nuovo, ancora e ancora per poi succhiarli e assaporarli. La mia eccitazione è evidente e i suoi mugolii non fanno altro che amplificarla; mi accorgo che le sue mutandine si sono bagnate e impazzisco letteralmente di piacere. Ma sono il suo padrone e non posso cedere così facilmente ed evitare di torturarla fino alla fine della mia ora di gioco; a malincuore vado nell'altra stanza a prendere una candela e la accendo. Torno dalla mia schiava e il suo viso già di per sé splendido è ora ancora più bello a causa del piacere che sta provando; il suo corpo legato si muove lentamente avanti e indietro a mimare inconsapevolmente un atto sessuale. Le sorrido nuovamente e non ho bisogno di anticipare le mie intenzioni: io lo so, lei lo sa ed accoglie le gocce di cera che faccio colare sulla sua schiena con dei gemiti simili al canto di una sirena per la loro irresistibilita'. Gioco perfidamente facendo cadere le gocce una ad una sulla sua schiena per poi girare completamente la candela rovesciando la cera tutta insieme sopra il suo sedere e godendo dei movimenti del suo corpo provocati da questa deliziosa tortura. Le accarezzo le gambe e riservo lo stesso trattamento alla pianta dei suoi piedi rinnovando il mio ed il suo piacere, ma non è abbastanza... d'altra parte ho aspettato questo momento da molto tempo e ora voglio gustarmelo fino in fondo. Torno a rovistare nel sacchetto e recupero un foulard di seta nero con il quale la bendo non prima di aver ammirato il suo sguardo nel quale posso leggere tutte le sensazioni che sta provando: eccitazione, sottomissione, divertimento, leggerezza, remissione e voglia di vendetta. Mi dispiace tesoro penso tra me e me .. ma questo è il mio momento! Senza dire nulla inizio a usare delle mollette su di lei; una per ogni dito dei suoi piedi per cominciare e poi dopo averla fatta girare su un fianco ed abbassato il reggiseno trattenendo la tentazione di leccarla ovunque, altre due sui suoi capezzoli. Mi siedo di fianco a lei e con enorme disappunto mi rendo conto che l'ora di gioco sta terminando; mi rimangono poche minuti per contemplarla e resistere alla voglia pazzesca che ho di possederla lì subito oppure toccarmi godendo di quello spettacolo. La sfioro con le dita sulle labbra, poi scendo sul collo, il seno ... fino alle mutandine; sento il suo calore e i suoi gemiti si fanno sempre più intensi. Probabilmente il vero torturato sono io che devo reprimere i miei istinti più primitivi... quanto vorrei che fosse la mia schiava ancora.... suona la sveglia a riportarmi alla realtà. Le tolgo le mollette, la benda e il bavaglio; si passa le labbra con la lingua per tornare ad inumidirle dopo essere stata un'ora con la ball gag ... e quel gesto così spontaneo e naturale fa vacillare definitivamente le mie barriere di protezione. La afferro per i capelli e le giro il viso verso di me obbligandola a guardarmi " Ti voglio. Adesso"....
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