La mia bimba, la mia ossessione-15
di
Satiro
genere
incesti
===== LEGGETE DAL PRIMO CAPITOLO ====
=La vita continuò così senza nulla di rimarchevole;Ilaria s'era messa a frequentare la nostra casa molto più spesso di prima.
=Una sera, lì in salotto fra i mille saporiti baci che mi dava la mia gioia, con un dito mi son messo a lisciarle delicatamente le bellissime ciglia,le chiesi.
--Lauretta amore, se mi trovassi una donna, saresti gelosa? -
--Un pochino sì - rispose dopo una breve riflessione -
perchè? Hai intenzione di...-
--No, no...lo dicevo per misurare quanto è il bene che mi vuoi - e felice della risposta, ritornai ad ammirarle il visino.
=Laura, la mia Lauretta, il sol degli occhi miei, l'avevo lì bella più che mai e mosso da una tenerezza infinita, le sfiorai le rosse labbra con le mie; Le detti bacini appena sfioranti quasi temendo d'infrangere quel prezioso miracolo.
--Eccoli là...eccoli ancora là - ci disse mia madre affacciatasi al salotto e rompendo quell'idilliaco momento e rotto quell'incantesimo, tornai al lato materiale ma, in maniera più soft del solito.
=Sfiorai il petto delicatamente, poi stringendole una piccola poppa, potei godermi la sua morbidezza; Le sbottonai tre bottoncini della camicetta e spostato il cedevole reggiseno, le palpai al nudo un senino; Quante volte mi ero pasciuto di quella tettina eppure, l'emozione era sempre uguale, intensa come la prima volta e mi eccitava al top; Era un gioco prevalentemente cerebrale, perchè a volte, anche in ufficio ripensando alla sua carnina, mi si rizzava il cazzo; Palpare la poppina della mia bambina, associata alla consapevolezza del proibito, scatenava nei miei calzoni una tempesta ormonale di difficile controllo.
--Tesoro mio - le mormorai - quate tettine qui mi faranno morire...troppo belle, troppo -
=Avevo fatto sgusciare fuori quella destra e raggruppando la carnina con due dita, presi a ciucciarle il bruno capezzolina; Succhiai, lo morsi con le labbra e ciucciai ciucciai ciucciai, non so quanto rimasi attaccato a quella gemma; La piccola si lasciava beatamente succhiare emettendo gemiti che erano musica per le mie orecchie.
=Tra una coccola e l'altra, non so come e perchè, le dissi.
--Vedi Lauretta, pur essendo felicissimo di far l'amore
con te...mi sono accorto in questi giorni, che sto osservando Ilaria sotto l'aspetto del sesso...dimmi
parlate mai fra di voi di sesso? Di ragazzi? -
--Beh, sì...non molto spesso, ma proprio ieri mi ha detto che qualche tempo fa aveva, accidentalmente visto
i genitori a fare all'amore, erano tutti e due nudi, e dice che se la ridevano e che, non capiva perchè lui avesse bisogno di un'altra donna.
--L'animale uomo, mia cara, è fatto così; Al maschio piacerebbe avere un'harem, lui...a noi maschi-corressi-
siamo fatti così...
--Anche tu?...
--Si...anch'io purtroppo...e se Ilaria ci stesse...-
--Lo immagino, lo immagino.-
=Lo disse e credo d'avervi letto una puntina di gelosia; Intanto l'avevo quasi spogliata, le tolsi la mini e le mutandine e, infischiandomi di mia madre, mi misi in ginocchio tra le sue coscette; Baciai le labbra della sua impagabile fichettina; Per una ventina di minuti la leccai assaporando il nettare che goccia a goccia veniva stillato dal suo godimento.
--Ecco, siiii ecco siii siii...vengooo...siii - la sentii mormorare a singhiozzo, poi, con tutte e due le manine mi premeva la testa sul suo Paradiso; Tutta la gustai quell'ambrosia, la leccai tutta e, alzandole un pochino le gambine, le pulii anche il rivolo colato fra le natichette.
--Grazie papà...è stato bellissimo, si bellisimo .-
=La mia piccola voleva ricambiare, ma reclinai l'invito
--No amore, no...dopo.- dissi, togliendole la manina dalla patta.
=Non c'eravamo accorti, ma mia madre stava ad osservarci con i pugni ai fianchi; Non potè non notare suo figlio con un'enorme gobba sulla patta.
=Intanto continuavo a baciare la boccuccia della mia bambina vestita solo della camicetta che le copriva solo e a malapena, fino all'ombelico.
=La nudità adolescenziale di mia figlia, se fosse stata
immortalata in un dipinto oxè ovvero, in una gigantografia e posto in un postribolo, avrebbe incrementato vertiginosamente le loro entrate; Era troppo bella e maliziosamente eccitante.
=Il discorso su Ilaria furipreso il giorno dopo, mia madre, come il suo solito, quando seppe che la piccola
aveva visti i suoi genito a chiavare, sentenziò.-
--Poteva buttarsi anche lei nella mischia e, forse il suo papà sarebbe ancora a casa con loro.-
=Che adorabile puttana mia madre; Quei discorsi ormai in casa nostra, non scandalizzavano più nessuno; Certo che io faticavao ad immaginare mio cognato con Ilaria sulle sue ginocchia, viceversa mia madre la vedeva e bene, e invitò Lauretta a parlare.
--Diglielo tu Lauretta che tipo di confidenze ti fa, i sui gusti poi... diglielo.-
=Mia figlia raccontò di cosette normali per ragazzette
alla scoperta del sesso; Disse che Ilaria con una sua amichetta, si mostravano le fichette per vedere chi aveva più pelini e che questa sua amichetta, aveva imparato a farsi i ditalini da una più grande.
--Forse era una a cui piaceva le ragazze - aggiunse -
--Non essere troppo severa con le lesbicucce - protestò mia madre - sai bene anche tu che una lingua
che sia di maschio o di femmina, quello che conta e che sappia leccare bene - Oltre a ridere, la mia vecchia attirando a se mia figlia e baciandole il viso
guardandola, le chiese - Dimmi piccola, la nonna è brava o no?-
--Sì nonna sì...sei brava, sei brava - rispose svincolandosi e sfuggendole.
=Mezzora dopo, in un breve relax, me ne stavo stravaccato sul divano; Lauretta accovaciandosi vicino
mi chiese.-
--A cosa stai pensando papà?
--Stavo proprio pensando a te tesoro...mi immaginavo di vedere te e Ilaria mentre vi baciate, scommetto che rischierei l'infarto.-
--Ma come... non ti basto io?.-
--Sicuro che mi basti, sicuro...solo che, anche se il pranzo è eccellente, non mi si può saziare.-
=Non seppe replicare, anche se notai un certo disappunto.Dovendo andare a letto, ripresi su la mia piccola, sollevandola di peso; La portai in camera, e lì, senza passare prima per il bagno, me la spogliai del tutto; Cinque minuti dopo la chiavao con un'irruente pecorina; Artigliato agli stretti fianchi, aumentando costantemente il ritmo, la pistonavo ch'era un piacere, il godimento era alle stelle.
--Aaahhh Lauretta mia che bello...che bello...ti sto chiavando amore, ti sto chiavando...sono il tuo papà e ti sto scopando...siii...siii.-
=Poi dando ascolto al mio mai sopito sadismo, infierii
con spinte sempre più violente, urlando oscenità mai dette prima.
--Ecco piccola, ti sfondo la fica...mi senti? E' il cazzo di tuo padre sai? Il cazzone del tuo papà che ti spacca la fica...siii siii ecco...ecco vengooo...siii..
ti sborro dentro, siii cara siii, ti innondo l'utero godi anche te, anche te...-
=Le ultime mie parole giunsero affievolite dallo sforzo
alle orecchie della mia figlioletta, che si procurò l'orgasmo sditalinandosi nei tre minuti che le rimasi dentro dopo aver sborrato; Ero sfinito, avevo pompato per venti minuti, venti minuti di colpi su colpi, venti minuti impagabilie indimenticabili; Le avevo sborrato proprio in fondo infondo, chiacciando la cappella sul piccolo utero e quando, ci accasciammo giù
un denso rivolo di sperma fluiva dall'arrossata fica.-
--Papà - mi chiese dopo un breve rilassamento - papà, ma cosa avevi questa sera? Non sei mai stato così focoso, ho avuto un pò di paura sai?-
--Ma cosa dici, non devi mai temere nulla da me..ti amo sai, e tanto...sai invece perchè ero così? Spero non ti arrabbi se ti dico che pensavo di avere qui con noi Ilaria, si tua cugina, l'immaginavo fosse sotto di te a 69 e che, quelle tue toccatine che ti davi alla fichetta e che mi hai toccato anche le palle, fossero leccatine della sua linguetta...mi perdoni vero questi pensierini.-
--Si... però sei stato molto violento...-
--E' vero...quel pensiero mi tolse il raziocinio che ho sempre usato e che ben conosci.
=Il giorno dopo, al mio rientro a casa dal mio breve Joggin settimanale, sento un parlottare, m'affaccio alla cameretta di mia figlia, le mie donne, sono lì, c'è anche Ilaria, mia madre dice ad alta voce.
--Ohh ecco il nostro maschiotto...eh si ragazze mie, eh sì...lui è rimasto l'unico uomo delle nostre famiglie. bisogna trattarlo con i guanti bianchi.-
=Sorrido e saluto e cogliendo poi la palla al balzo -
--Bene, bene, se è così e se sono così importante, pretendo che qualcuna venga a lavarmi la schiena.-
=Ostentando spocchia, m'avvio al bagno.
--Va là furbone - dice mia madre seguendomi- vengo io.-
=Due minuti dopo sono sotto lo scroscio della doccia
con la mamma che lavandomi, se la ride; Le volgo le spalle, lei mi passa la spugna, sento nonostante l'acqua, un ridacchiare; Volgo di colpo la testa, sulla porta le ragazze se la stanno ridendo a tutto spiano; Fingo un disappunto che non ho, anzi mi fa piacere che la mia nipotina possa vedermi il culo, visto che so che a loro piace.
--Andate via...- grido - attente che mi volto sapete?-
e lo faccio, loro fuggono, ma non tanto rapidamente; Vidi bene l'indirizzo dei loro sguardi, io, ed è ovvio, ho guardato solo Ilaria.
=Tornato poi in salotto, coperto solo dall'accappatoio
con fare sa superuomo, mi metto assiso su una poltrona,
mia madre, parlando a tutte e due, ma era solo par Ilaria che esordì, dicendo.-
--Avete visto ragazze, il pisello del mio bambino?
l'avete visto?...L'ho fatto bene vero? ho impiegato nove mesi sapete?.-
--Non abbiamo visto niente - esce così Lauretta guardando la cugina per cercarne la condivisione - E' vero Ilaria che non si è visto niente?- E ride.-
--E' vero, non abbiamo visto niente...- conferma l'altra ridacchiando pure lei.
--Non c'è problema - dico io alzandomi e accennando di aprire l'accappatoio; Loro si voltano dall'altra parte.
--Dai ragazze, non fate le bambine...so bene che vi piacerebbe vederlo...su dai Roberto, mostraglielo.
=Non avevo nessunissima intenzione di farlo, ma la situazione insolita, mi spinse ad osare.
=Apersi le falde mettendo in bella mostra il mio uccello che, aveva cominciato a prendere forma;Loro non si voltarono e fu nuovamente mia madre che le invitò a girarsi;Addirittura forzò loro le teste, raccomandandosi però di non far parola con nessuno.
--Guai se Ima lo viene a sapere, mi ammazza.
=L'espressione stupita di Ilaria e quella sboccata di mia figlia, furono talmente belle, che forse indugiai un pò troppo a coprirmi; Mia nipote lo aveva visto benissimo anche se si era messo le mani sul viso.-
--Mamma, credo non sia il primo che vedono, tranquilla non le abbiamo messe in crisi, anzi...-
=Poi anch'io mi raccomandai l'assoluto silenzio; L'allegria scaturita, si trascinò in cucina e durante la cena, fu una risata dietro l'altra, il tutto arricchito da barzellette vertenti quasi tutte sul sesso maschile.-
=Non so se vidi giusto, ma quell'evento lo paragonai al lavoro ai fianchi usato dai pugili per fiaccare l'avversario.
=Ilaria, la mia piccola e bella nipotina, aveva ricevuto un bel colpo e dovrebbe con pochi altri ben assestati, cedere, cadere al tappeto, che nel mio desiderio è il mio letto.
=Due giorni di seguito restò nostra ospite, e quando restammo noi tre, portai a letto Lauretta, portandola a cavalluccio come quand'era piccolina, rovesciandola poi nel nostro talamo. Fu l'inizio di una nottata d'amore improntata a recuperare il perduto.
=Dopo l'avvio di baci, le succhiai le meravigliose tettine, però me le calava lei in bocca, stando sopra di me col busto e spostandosi in un'onda lussuriosa, offriva alla mia bocca alternado i suoi due peziosi gioielli; Da sotto, in quella posizione, avevano un gusto nuovo, forse ancora più buono; Continuammo con uno splendido 69 con lei sempre sopra, durante il quale le detti un paio di morsi alle sode chiappette.
=Una ventina di affondi alla missionaria, poi una lunga pecorina, godendo infine nel culetto.
=Tre volte io venni, lei credo qualcuno in più, perchè i continui incitamenti, i mugolii i fremiti che le scuoterono il corpicino, rendevano difficile il capirlo
=La fichetta, mi disse tornando dal bagno, le bruciava
--Stasera sei stato un toro - mi disse prima di addormantarsi.
--Per forza, tesoro mio, abbiamo avuto 72 ore di stinenza...per forza.-
--Se dovesse partecipare anche Ilaria, tu che fai..schianti? -
--Non temere Lauretta, non temere...senti, metti la mano qui...le senti?...Lì mia cara c'è ancora energia
non sono palle....io, le chiamo "verità"
=Ci addormentammo ridenti e felici.-
( Continua)
=La vita continuò così senza nulla di rimarchevole;Ilaria s'era messa a frequentare la nostra casa molto più spesso di prima.
=Una sera, lì in salotto fra i mille saporiti baci che mi dava la mia gioia, con un dito mi son messo a lisciarle delicatamente le bellissime ciglia,le chiesi.
--Lauretta amore, se mi trovassi una donna, saresti gelosa? -
--Un pochino sì - rispose dopo una breve riflessione -
perchè? Hai intenzione di...-
--No, no...lo dicevo per misurare quanto è il bene che mi vuoi - e felice della risposta, ritornai ad ammirarle il visino.
=Laura, la mia Lauretta, il sol degli occhi miei, l'avevo lì bella più che mai e mosso da una tenerezza infinita, le sfiorai le rosse labbra con le mie; Le detti bacini appena sfioranti quasi temendo d'infrangere quel prezioso miracolo.
--Eccoli là...eccoli ancora là - ci disse mia madre affacciatasi al salotto e rompendo quell'idilliaco momento e rotto quell'incantesimo, tornai al lato materiale ma, in maniera più soft del solito.
=Sfiorai il petto delicatamente, poi stringendole una piccola poppa, potei godermi la sua morbidezza; Le sbottonai tre bottoncini della camicetta e spostato il cedevole reggiseno, le palpai al nudo un senino; Quante volte mi ero pasciuto di quella tettina eppure, l'emozione era sempre uguale, intensa come la prima volta e mi eccitava al top; Era un gioco prevalentemente cerebrale, perchè a volte, anche in ufficio ripensando alla sua carnina, mi si rizzava il cazzo; Palpare la poppina della mia bambina, associata alla consapevolezza del proibito, scatenava nei miei calzoni una tempesta ormonale di difficile controllo.
--Tesoro mio - le mormorai - quate tettine qui mi faranno morire...troppo belle, troppo -
=Avevo fatto sgusciare fuori quella destra e raggruppando la carnina con due dita, presi a ciucciarle il bruno capezzolina; Succhiai, lo morsi con le labbra e ciucciai ciucciai ciucciai, non so quanto rimasi attaccato a quella gemma; La piccola si lasciava beatamente succhiare emettendo gemiti che erano musica per le mie orecchie.
=Tra una coccola e l'altra, non so come e perchè, le dissi.
--Vedi Lauretta, pur essendo felicissimo di far l'amore
con te...mi sono accorto in questi giorni, che sto osservando Ilaria sotto l'aspetto del sesso...dimmi
parlate mai fra di voi di sesso? Di ragazzi? -
--Beh, sì...non molto spesso, ma proprio ieri mi ha detto che qualche tempo fa aveva, accidentalmente visto
i genitori a fare all'amore, erano tutti e due nudi, e dice che se la ridevano e che, non capiva perchè lui avesse bisogno di un'altra donna.
--L'animale uomo, mia cara, è fatto così; Al maschio piacerebbe avere un'harem, lui...a noi maschi-corressi-
siamo fatti così...
--Anche tu?...
--Si...anch'io purtroppo...e se Ilaria ci stesse...-
--Lo immagino, lo immagino.-
=Lo disse e credo d'avervi letto una puntina di gelosia; Intanto l'avevo quasi spogliata, le tolsi la mini e le mutandine e, infischiandomi di mia madre, mi misi in ginocchio tra le sue coscette; Baciai le labbra della sua impagabile fichettina; Per una ventina di minuti la leccai assaporando il nettare che goccia a goccia veniva stillato dal suo godimento.
--Ecco, siiii ecco siii siii...vengooo...siii - la sentii mormorare a singhiozzo, poi, con tutte e due le manine mi premeva la testa sul suo Paradiso; Tutta la gustai quell'ambrosia, la leccai tutta e, alzandole un pochino le gambine, le pulii anche il rivolo colato fra le natichette.
--Grazie papà...è stato bellissimo, si bellisimo .-
=La mia piccola voleva ricambiare, ma reclinai l'invito
--No amore, no...dopo.- dissi, togliendole la manina dalla patta.
=Non c'eravamo accorti, ma mia madre stava ad osservarci con i pugni ai fianchi; Non potè non notare suo figlio con un'enorme gobba sulla patta.
=Intanto continuavo a baciare la boccuccia della mia bambina vestita solo della camicetta che le copriva solo e a malapena, fino all'ombelico.
=La nudità adolescenziale di mia figlia, se fosse stata
immortalata in un dipinto oxè ovvero, in una gigantografia e posto in un postribolo, avrebbe incrementato vertiginosamente le loro entrate; Era troppo bella e maliziosamente eccitante.
=Il discorso su Ilaria furipreso il giorno dopo, mia madre, come il suo solito, quando seppe che la piccola
aveva visti i suoi genito a chiavare, sentenziò.-
--Poteva buttarsi anche lei nella mischia e, forse il suo papà sarebbe ancora a casa con loro.-
=Che adorabile puttana mia madre; Quei discorsi ormai in casa nostra, non scandalizzavano più nessuno; Certo che io faticavao ad immaginare mio cognato con Ilaria sulle sue ginocchia, viceversa mia madre la vedeva e bene, e invitò Lauretta a parlare.
--Diglielo tu Lauretta che tipo di confidenze ti fa, i sui gusti poi... diglielo.-
=Mia figlia raccontò di cosette normali per ragazzette
alla scoperta del sesso; Disse che Ilaria con una sua amichetta, si mostravano le fichette per vedere chi aveva più pelini e che questa sua amichetta, aveva imparato a farsi i ditalini da una più grande.
--Forse era una a cui piaceva le ragazze - aggiunse -
--Non essere troppo severa con le lesbicucce - protestò mia madre - sai bene anche tu che una lingua
che sia di maschio o di femmina, quello che conta e che sappia leccare bene - Oltre a ridere, la mia vecchia attirando a se mia figlia e baciandole il viso
guardandola, le chiese - Dimmi piccola, la nonna è brava o no?-
--Sì nonna sì...sei brava, sei brava - rispose svincolandosi e sfuggendole.
=Mezzora dopo, in un breve relax, me ne stavo stravaccato sul divano; Lauretta accovaciandosi vicino
mi chiese.-
--A cosa stai pensando papà?
--Stavo proprio pensando a te tesoro...mi immaginavo di vedere te e Ilaria mentre vi baciate, scommetto che rischierei l'infarto.-
--Ma come... non ti basto io?.-
--Sicuro che mi basti, sicuro...solo che, anche se il pranzo è eccellente, non mi si può saziare.-
=Non seppe replicare, anche se notai un certo disappunto.Dovendo andare a letto, ripresi su la mia piccola, sollevandola di peso; La portai in camera, e lì, senza passare prima per il bagno, me la spogliai del tutto; Cinque minuti dopo la chiavao con un'irruente pecorina; Artigliato agli stretti fianchi, aumentando costantemente il ritmo, la pistonavo ch'era un piacere, il godimento era alle stelle.
--Aaahhh Lauretta mia che bello...che bello...ti sto chiavando amore, ti sto chiavando...sono il tuo papà e ti sto scopando...siii...siii.-
=Poi dando ascolto al mio mai sopito sadismo, infierii
con spinte sempre più violente, urlando oscenità mai dette prima.
--Ecco piccola, ti sfondo la fica...mi senti? E' il cazzo di tuo padre sai? Il cazzone del tuo papà che ti spacca la fica...siii siii ecco...ecco vengooo...siii..
ti sborro dentro, siii cara siii, ti innondo l'utero godi anche te, anche te...-
=Le ultime mie parole giunsero affievolite dallo sforzo
alle orecchie della mia figlioletta, che si procurò l'orgasmo sditalinandosi nei tre minuti che le rimasi dentro dopo aver sborrato; Ero sfinito, avevo pompato per venti minuti, venti minuti di colpi su colpi, venti minuti impagabilie indimenticabili; Le avevo sborrato proprio in fondo infondo, chiacciando la cappella sul piccolo utero e quando, ci accasciammo giù
un denso rivolo di sperma fluiva dall'arrossata fica.-
--Papà - mi chiese dopo un breve rilassamento - papà, ma cosa avevi questa sera? Non sei mai stato così focoso, ho avuto un pò di paura sai?-
--Ma cosa dici, non devi mai temere nulla da me..ti amo sai, e tanto...sai invece perchè ero così? Spero non ti arrabbi se ti dico che pensavo di avere qui con noi Ilaria, si tua cugina, l'immaginavo fosse sotto di te a 69 e che, quelle tue toccatine che ti davi alla fichetta e che mi hai toccato anche le palle, fossero leccatine della sua linguetta...mi perdoni vero questi pensierini.-
--Si... però sei stato molto violento...-
--E' vero...quel pensiero mi tolse il raziocinio che ho sempre usato e che ben conosci.
=Il giorno dopo, al mio rientro a casa dal mio breve Joggin settimanale, sento un parlottare, m'affaccio alla cameretta di mia figlia, le mie donne, sono lì, c'è anche Ilaria, mia madre dice ad alta voce.
--Ohh ecco il nostro maschiotto...eh si ragazze mie, eh sì...lui è rimasto l'unico uomo delle nostre famiglie. bisogna trattarlo con i guanti bianchi.-
=Sorrido e saluto e cogliendo poi la palla al balzo -
--Bene, bene, se è così e se sono così importante, pretendo che qualcuna venga a lavarmi la schiena.-
=Ostentando spocchia, m'avvio al bagno.
--Va là furbone - dice mia madre seguendomi- vengo io.-
=Due minuti dopo sono sotto lo scroscio della doccia
con la mamma che lavandomi, se la ride; Le volgo le spalle, lei mi passa la spugna, sento nonostante l'acqua, un ridacchiare; Volgo di colpo la testa, sulla porta le ragazze se la stanno ridendo a tutto spiano; Fingo un disappunto che non ho, anzi mi fa piacere che la mia nipotina possa vedermi il culo, visto che so che a loro piace.
--Andate via...- grido - attente che mi volto sapete?-
e lo faccio, loro fuggono, ma non tanto rapidamente; Vidi bene l'indirizzo dei loro sguardi, io, ed è ovvio, ho guardato solo Ilaria.
=Tornato poi in salotto, coperto solo dall'accappatoio
con fare sa superuomo, mi metto assiso su una poltrona,
mia madre, parlando a tutte e due, ma era solo par Ilaria che esordì, dicendo.-
--Avete visto ragazze, il pisello del mio bambino?
l'avete visto?...L'ho fatto bene vero? ho impiegato nove mesi sapete?.-
--Non abbiamo visto niente - esce così Lauretta guardando la cugina per cercarne la condivisione - E' vero Ilaria che non si è visto niente?- E ride.-
--E' vero, non abbiamo visto niente...- conferma l'altra ridacchiando pure lei.
--Non c'è problema - dico io alzandomi e accennando di aprire l'accappatoio; Loro si voltano dall'altra parte.
--Dai ragazze, non fate le bambine...so bene che vi piacerebbe vederlo...su dai Roberto, mostraglielo.
=Non avevo nessunissima intenzione di farlo, ma la situazione insolita, mi spinse ad osare.
=Apersi le falde mettendo in bella mostra il mio uccello che, aveva cominciato a prendere forma;Loro non si voltarono e fu nuovamente mia madre che le invitò a girarsi;Addirittura forzò loro le teste, raccomandandosi però di non far parola con nessuno.
--Guai se Ima lo viene a sapere, mi ammazza.
=L'espressione stupita di Ilaria e quella sboccata di mia figlia, furono talmente belle, che forse indugiai un pò troppo a coprirmi; Mia nipote lo aveva visto benissimo anche se si era messo le mani sul viso.-
--Mamma, credo non sia il primo che vedono, tranquilla non le abbiamo messe in crisi, anzi...-
=Poi anch'io mi raccomandai l'assoluto silenzio; L'allegria scaturita, si trascinò in cucina e durante la cena, fu una risata dietro l'altra, il tutto arricchito da barzellette vertenti quasi tutte sul sesso maschile.-
=Non so se vidi giusto, ma quell'evento lo paragonai al lavoro ai fianchi usato dai pugili per fiaccare l'avversario.
=Ilaria, la mia piccola e bella nipotina, aveva ricevuto un bel colpo e dovrebbe con pochi altri ben assestati, cedere, cadere al tappeto, che nel mio desiderio è il mio letto.
=Due giorni di seguito restò nostra ospite, e quando restammo noi tre, portai a letto Lauretta, portandola a cavalluccio come quand'era piccolina, rovesciandola poi nel nostro talamo. Fu l'inizio di una nottata d'amore improntata a recuperare il perduto.
=Dopo l'avvio di baci, le succhiai le meravigliose tettine, però me le calava lei in bocca, stando sopra di me col busto e spostandosi in un'onda lussuriosa, offriva alla mia bocca alternado i suoi due peziosi gioielli; Da sotto, in quella posizione, avevano un gusto nuovo, forse ancora più buono; Continuammo con uno splendido 69 con lei sempre sopra, durante il quale le detti un paio di morsi alle sode chiappette.
=Una ventina di affondi alla missionaria, poi una lunga pecorina, godendo infine nel culetto.
=Tre volte io venni, lei credo qualcuno in più, perchè i continui incitamenti, i mugolii i fremiti che le scuoterono il corpicino, rendevano difficile il capirlo
=La fichetta, mi disse tornando dal bagno, le bruciava
--Stasera sei stato un toro - mi disse prima di addormantarsi.
--Per forza, tesoro mio, abbiamo avuto 72 ore di stinenza...per forza.-
--Se dovesse partecipare anche Ilaria, tu che fai..schianti? -
--Non temere Lauretta, non temere...senti, metti la mano qui...le senti?...Lì mia cara c'è ancora energia
non sono palle....io, le chiamo "verità"
=Ci addormentammo ridenti e felici.-
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