La mia bimba, la mia ossessione-11
di
Satiro
genere
incesti
===LEGGETE DAL PRIM O CAPITOLO===
--Sì mia cara -disse a mia figlia tenendole affettuosamente una mano fra le sue - sì...la tua nonnina, ha conosciuto il sesso fin da piccola piccola, allora non circolavano giornalini e non c'era internet come oggi, le prime scene di sesso io le vidi dal vero.-
=Io conoscevo da sempre la sua troiaggine, ma mai m'aveva accennato al suo passato da ragazzina e perciò, molto interessato, mi apprestai ad ascoltarla.-
--All'epoca avrò avuto nove anni, quando una sera d'estate, nel nostro rione popolare, stavo giocando a nascondino, ero con un'amica, ci eravamo rannicchiate in un sottoscala dietro a delle casse e cartoni; Mentre eravamo la, vedemmo arrivare mia sorella Carla,
più grande dime,col suo fidanzato Franco; Furtivamente
si mettono ad amoreggiare lì a pochi passi da noi; Riconosciuta mia sorella m'ero molto arrabbiata, stavo per uscire e dirle che l'avrei spifferato a nostro padre, ma poi, vinta dalla curiosità, rimasi nascosta.Dopo esserci baciati, Franco le mise le mani sotto la gonna e mentre la mia amica divertita, frenava a stento le risa, vedemmo la prima scena di sesso della nostra vita; Lei glielo menava e lui la ricambiava con un ditalino; Carla poi si tolse gli slip
e pur nella semioscurità, dai loro movimenti , capimmo che stavano scopando; Per la primissima volta vedemmo quello che fra noi si chiamava "fare le porcherie". Abbiamo dovuto attendere che se ne andassero prima di sgusciare fuori dalla nostra tana; Stavamo lì per uscire, quando Franco è rientrato di corsa, aveva dimenticato gli occhiali; Ci scorse, ma voi, chiese da dove sbucate, poi capito che avevamo visto tutto, ci raccomandò di stare zitte e per comprare il nostro silenzio, ci dette 300 lire per comprarci i gelati. Noi tutte felici promettemmo, anche perchè a quei tempi il gelato per noi era un lusso; Quella sera rientrai a casa casualmente assieme a Carla; Sbirciai nella borsetta, gli slip erano lì; Carla sedette a tavola, cenò senza mutandine, io lo sapevo e dentro di me, me la ridevo. Il giorno dopo io e Ada ci appartammo dagli altri bambini, confabulando sulle cose del sesso; A conclusione lei disse "Non vedo l'ora di diventare grande...appena mi crescono le tette
mi trovo il moroso e lo voglio più grande di me" " Ma Daniele non ti piace?" " Mi piace sì, ma hai visto che pistolone lungo che ha Franco?" Due o tre giorni dopo Ada mi corse incontro "Vieni andiamo a comprarci un gelato". Franco le aveva dato altri soldi e per un bel mese, io e Ada ci cuccammo un sacco di gelati, ovviamente fra l'invidia del gruppo; AQuesto fatto ci ha unite ancora di più; Commentavamo spesso quello che avevamo visto, io ero più ingenua di lei, lei aveva dieci mesi più di me, era la capa; Vedeva spesso una sua cugina, da lei aveva imparato a toccarsi, a farsi i ditalini e quando lo spiegò anche a me, la sera stessa a letto ci provai, sì, provai un piccolo brividino, ma non tutto questo decantato piacere; Avevo anche insistito come diceva Ada, ma anche così zero; Lei continuava ad insistere dicendo che era bello
bellissimo, poi successe che un pomeriggio, noi due sole a casa sua, Ada più esperta, volle dimostrarmi la sua maturità " Vieni , ora ti faccio vedere come si fa"
e detto fatto si alza la gonna, tira di lato le mutandine e mi fa vedere dove va toccato. Vedessi Roberto com'era rossa la sua passerina, mi pare ancora di vederla; Se la menò veloce veloce; Fummo interrotte
da qualcuno che bussò, ma poi, tornata in salotto, mi fa " Dai fallo anche te ". Quella volta, sotto la sua guida provai un brivido più forte, più bello; Era la prima volta e mi piaque tanto che accettai subito la proposta di toccarci l'un l'altra; Mamma mia se ci penso; Le toccai la fichetta e le feci un ditalino, quella volta la cosa fu reciproca; Per due ore ci siamo divertite ridendo di noi stesse; Giurammo di non
far parola con nessuno, corsi però il rischio di diventare lesbica, meno male che Franco, il fidanzato di mia sorella, un pomeriggio che venne a casa nostra a prenderla ed era in anticipo, mi trovò sola; Mi sedusse facilmente, ero una bambina ancora; Con la scusa di richiedere il mio silenzio mi disse "Se continuerai ad essere brava, ti insegnerò a baciare, perchè tu non sei ancora capace vero? " Così da subito cominciò a darmi bacetti, prima sulle guance, poi sulla bocca: Mi chiese di aprirla, io la spalancai; Si mise a ridere " No così no..." Quel giorno imparai il bacio alla francese e imparai bene, certo che lui adulto, aveva 23 anni, fu un bel perverso a baciare me che ne avevo nove, una bambina ancora; Qualche tempo dopo capii che era un pedofiloe ne pagò le conseguenze.
Intanto oltre a cuccarmi gelati gratis, mi piaceva anche a farmi baciare, mi sentivo più grande, in più ero felice di rubare il fidanzato a quella stronza di mia sorella; Lui, Franco, un pomeriggio m'invitò d'andarlo a trovare nel suo laboratorio, lui era un meccanico odontoiatrico, insomma costruiva protesi dentarie. Confesso che ci andai volentieri, dopo un bel gelato, mi baciò a lungo, mi piaceva sentire i suoi ansiti, i suoi fremiti; Quella volta chiuse a chiave la porta e insistendo che non facessi parola con nessuno nemmeno con Ada, quella volta oltre che a baciarmi ha cominciato a toccarmi e palparmi il culetto
Devo dire che pur avendo solo nove anni, ero un pò in sovrappeso, avrò pesato sui 35-40 kili, ricordo ancora i complimenti che mi fece dicendomi"Mamma mia...sei messa bene sai, sei una donnina, senti che belle gambe che hai...belle lisce..." Intanto mi toccava, mi accarezzava arrivando anche alla passerina; Io che già conoscevo quei brividi, lo lasciai fare, mi piaquero e fu quello il primo ditalino che mi fece un uomo; Mi calò le mutandine, io in piedi, lui seduto, mi ha accarezzato tutto il culetto, il pancino, poin dopo un bel pò di carezze piacevolissime, arrivò a solleticarmi il grilletino col polpastrello; Pochi minuti e riprovai quei brividi che ben conoscevo; Non mi pare d'aver emesso dei liquidi, a quell'età credo non sia possibile,forse una goccina. Quel dì mi dette qualche liretta in più del solito raccomandandosi di tenerli solo per me.Quando veniva a casa nostra a prendere Carla, mi dava di quelle occhiate che mi trapassavano da parte a parte, prò il segreto che ci univa, aveva per me un peso enorme, infatti non seppi tenerlo e con Ada mi scaricai il cuore, e lei mi tempestò di domande.Franco era un bel ragazzone, tarchiato, aitante, amava il nuoto, mi mostrò delle sue foto fatte in piscina, era un bel figo come si direbbe oggi.Io me ne innamorai cominciando ad odiare mia sorella Carla, ma era difficile andarlo a trovare,
i miei giustamente, volevano sempre sapere dov'ero; Riuscii adare da lui solo tre volte da sola, già la seconda mi mostrò il suo pisellone e la terza lo feci venire con la mia primissima sega; Quando però svelai il mio segreto ad Ada, anche lei confessò di avere avuto altri incontri con lui. Franco era un drittone,
scopava mia sorella e si divertiva anche con noi due.
" Oggi ci andiamo assieme, vuoi?" mi chiese Ada, accettai subito, si doveva però di fingere d'essere state brave e aver tenuto per noi il nostro segreto.Lui aveva capito tutto e, credo non le dispiacesse troppo avere due troiette tutte per lui. E' stato quello un periodo che tutti i miei sogni di bambina crollarono, mi attiravano troppo quei giochi;
Eravamo nel suo laboratorio, era sempre sorridente e questo ci induceva alla confidenza e alla sicurezza; Dopo aver dato un baciotto sulle guance ad ogni una, ci fece sedere sulle sue cosce, era Ada che lo attirava di più, di certo perchè aveva già un pò di seno, io invece ero ancora liscia e di questo ne soffrivo assai; Morsa da un poco di gelosia , li vidi baciarsi, lui capì il mio stato d'animo e poco dopo baciò anche me; Ci invitò poi a toglierci le mutandine.
Roberto...Laura , pensate, un adulto, un uomo era riuscito a sedurci entrambe "Da brave...su alzatevi le gonne " ci disse accucciandosi ai nostri piedi; Ridendo alzammo le nostre gonnelline, noi tremavamo, ma anche la sua espressione cambiò, divenne tutto rosso
deglutiva e sudava, quando poi ci sfilò le mutandine, ansava come un mantice; Emozionatissime anche noi ci guardavamo tutte tese e rosse in faccia.Ada mi fissava a bocca aperta, poi, prendendoci da sotto le ascelle, ci mise tutte e due a sedere sul bancone, avvicinò una sedia e lì seduto, cominciò da lei baciandola fra le cosce; Rimasi stupefatta quando lo vidi leccarle la passerina; Sapevo già di queste cose, ma vederle dal vivo fu per me una cosa grande assai; Lui leccava la sua piccola e glabra fessura, guardando con tinuamente me, credo per vedere la mia reazione o l'eventuale gelosia; Ada, lo seppi poi, era la seconda volta che si godeva quelle delizie e io, avendo da poco fatto pipì, ero contrariata, pensavo non lo facesse anche a me; Grande fu lo stupore, quando passò a leccare anche me " No, no Franco...non sono pulita..ho appena fatto pipì " Dissi vergognandomi, lui rispose che non gli importava " Ti lavo io " disse affondando la lingua nella mia piccola fichetta; Beh non ho più dimenticato
quel leccaggio, mi pareva impossibile che fosse così sporcaccione da leccare la mia pipì; Mi lavò veramente la fessurina, provando sempre quei brividi, ma molto
molto più piacevoli. Quando andavamo da Franco, i miei sapevano che ero da Ada e i suoi, da me; All'epoca non c'erano i telefonini e questo ci agevolava; Per alcuni mesi sgattaiolavamo da lui e lì imparammo quasi tutto
con tutta la nostra gioia ed entusiasmo; Ci abbuffammo di gelati ridendo e beffeggiando i nostri amichetti.-
= Mia madre buttò l'occhio sul mio sesso che aveva alzato la testa, quel racconto mi aveva eccitato mio malgrado, mi pareva vedere queste due puttanelle che ,ancora bambine, giocano come i grandi.-
= Sarà stata anche la sua bravura nel descrivere certe scene, ma sopratutto dal contatto fisico col corpicino della mia Laura, certo che il mio lui, come il periscopio del sottomarino,aveva alzato la testolina; Ritornai a suggerle una tettina mentre lei mi accarezzava dolcemente il viso; Dolcezze infinite.-
= Riprese il racconto, io ne ero però meno attento.-
--Se oggi mi vedete una porca ciò è dovuto a quei primi passi, confesso però che se tornassi indietro, rifarei tutto come allora, mi spiace come andò a finire
la storia; Mio padre, a casa nostra, ci beccò mentre stavo facendogli un pompino, come un'ossesso
lo prese a botte, calci, pugni e presa una bottiglia gliela stava spaccando in testa e l'avrebbe ammazzato
se Carla non le avesse bloccato la mano; Non lo vidi più, dissero che finì in galera con l'accusa di pedofilia, credo abbia subito una grave condanna; Io essendo bambina me la cavai con un grande ramanzina e da allora, mia sorella mi ha sempre vista di malocchio.
-- Ma ti ha sverginata? - Chiesi
-- Io no, Ada sì - rispose - lei era più vecchia di me
che poi avendo assistito e avendola vista soffrire dal male, mi opposi energicamente, però lui tentò più volte di violentarmi, non cedetti...certo che sì, si è divertito con noi per quasi un anno, ma pagò e duramente quel piacere.-
= Quella notte ero troppo spossato e inutile fu il magistrale lavoro di bocca di mia madre, il mio cazzo non ne volle sapere; La porcellona se ne andò soddisfatta ugualmente, a lei bastava giocare un poco con un cazzo, sono certo che solo menandosela da sola riesce a raggiungere l'orgasmo.-
= Laura, certamente con uno sforzo mentale, prima che la nonna uscisse le chiese.
--Nonna...quanti anni avevi quando la prima volta hai...fatto l'amore completamente? -
--E' una storia lunga...ve la racconterò un'altra volta
ora dormite...buonanotte...buonanotte...-
( continua )
--Sì mia cara -disse a mia figlia tenendole affettuosamente una mano fra le sue - sì...la tua nonnina, ha conosciuto il sesso fin da piccola piccola, allora non circolavano giornalini e non c'era internet come oggi, le prime scene di sesso io le vidi dal vero.-
=Io conoscevo da sempre la sua troiaggine, ma mai m'aveva accennato al suo passato da ragazzina e perciò, molto interessato, mi apprestai ad ascoltarla.-
--All'epoca avrò avuto nove anni, quando una sera d'estate, nel nostro rione popolare, stavo giocando a nascondino, ero con un'amica, ci eravamo rannicchiate in un sottoscala dietro a delle casse e cartoni; Mentre eravamo la, vedemmo arrivare mia sorella Carla,
più grande dime,col suo fidanzato Franco; Furtivamente
si mettono ad amoreggiare lì a pochi passi da noi; Riconosciuta mia sorella m'ero molto arrabbiata, stavo per uscire e dirle che l'avrei spifferato a nostro padre, ma poi, vinta dalla curiosità, rimasi nascosta.Dopo esserci baciati, Franco le mise le mani sotto la gonna e mentre la mia amica divertita, frenava a stento le risa, vedemmo la prima scena di sesso della nostra vita; Lei glielo menava e lui la ricambiava con un ditalino; Carla poi si tolse gli slip
e pur nella semioscurità, dai loro movimenti , capimmo che stavano scopando; Per la primissima volta vedemmo quello che fra noi si chiamava "fare le porcherie". Abbiamo dovuto attendere che se ne andassero prima di sgusciare fuori dalla nostra tana; Stavamo lì per uscire, quando Franco è rientrato di corsa, aveva dimenticato gli occhiali; Ci scorse, ma voi, chiese da dove sbucate, poi capito che avevamo visto tutto, ci raccomandò di stare zitte e per comprare il nostro silenzio, ci dette 300 lire per comprarci i gelati. Noi tutte felici promettemmo, anche perchè a quei tempi il gelato per noi era un lusso; Quella sera rientrai a casa casualmente assieme a Carla; Sbirciai nella borsetta, gli slip erano lì; Carla sedette a tavola, cenò senza mutandine, io lo sapevo e dentro di me, me la ridevo. Il giorno dopo io e Ada ci appartammo dagli altri bambini, confabulando sulle cose del sesso; A conclusione lei disse "Non vedo l'ora di diventare grande...appena mi crescono le tette
mi trovo il moroso e lo voglio più grande di me" " Ma Daniele non ti piace?" " Mi piace sì, ma hai visto che pistolone lungo che ha Franco?" Due o tre giorni dopo Ada mi corse incontro "Vieni andiamo a comprarci un gelato". Franco le aveva dato altri soldi e per un bel mese, io e Ada ci cuccammo un sacco di gelati, ovviamente fra l'invidia del gruppo; AQuesto fatto ci ha unite ancora di più; Commentavamo spesso quello che avevamo visto, io ero più ingenua di lei, lei aveva dieci mesi più di me, era la capa; Vedeva spesso una sua cugina, da lei aveva imparato a toccarsi, a farsi i ditalini e quando lo spiegò anche a me, la sera stessa a letto ci provai, sì, provai un piccolo brividino, ma non tutto questo decantato piacere; Avevo anche insistito come diceva Ada, ma anche così zero; Lei continuava ad insistere dicendo che era bello
bellissimo, poi successe che un pomeriggio, noi due sole a casa sua, Ada più esperta, volle dimostrarmi la sua maturità " Vieni , ora ti faccio vedere come si fa"
e detto fatto si alza la gonna, tira di lato le mutandine e mi fa vedere dove va toccato. Vedessi Roberto com'era rossa la sua passerina, mi pare ancora di vederla; Se la menò veloce veloce; Fummo interrotte
da qualcuno che bussò, ma poi, tornata in salotto, mi fa " Dai fallo anche te ". Quella volta, sotto la sua guida provai un brivido più forte, più bello; Era la prima volta e mi piaque tanto che accettai subito la proposta di toccarci l'un l'altra; Mamma mia se ci penso; Le toccai la fichetta e le feci un ditalino, quella volta la cosa fu reciproca; Per due ore ci siamo divertite ridendo di noi stesse; Giurammo di non
far parola con nessuno, corsi però il rischio di diventare lesbica, meno male che Franco, il fidanzato di mia sorella, un pomeriggio che venne a casa nostra a prenderla ed era in anticipo, mi trovò sola; Mi sedusse facilmente, ero una bambina ancora; Con la scusa di richiedere il mio silenzio mi disse "Se continuerai ad essere brava, ti insegnerò a baciare, perchè tu non sei ancora capace vero? " Così da subito cominciò a darmi bacetti, prima sulle guance, poi sulla bocca: Mi chiese di aprirla, io la spalancai; Si mise a ridere " No così no..." Quel giorno imparai il bacio alla francese e imparai bene, certo che lui adulto, aveva 23 anni, fu un bel perverso a baciare me che ne avevo nove, una bambina ancora; Qualche tempo dopo capii che era un pedofiloe ne pagò le conseguenze.
Intanto oltre a cuccarmi gelati gratis, mi piaceva anche a farmi baciare, mi sentivo più grande, in più ero felice di rubare il fidanzato a quella stronza di mia sorella; Lui, Franco, un pomeriggio m'invitò d'andarlo a trovare nel suo laboratorio, lui era un meccanico odontoiatrico, insomma costruiva protesi dentarie. Confesso che ci andai volentieri, dopo un bel gelato, mi baciò a lungo, mi piaceva sentire i suoi ansiti, i suoi fremiti; Quella volta chiuse a chiave la porta e insistendo che non facessi parola con nessuno nemmeno con Ada, quella volta oltre che a baciarmi ha cominciato a toccarmi e palparmi il culetto
Devo dire che pur avendo solo nove anni, ero un pò in sovrappeso, avrò pesato sui 35-40 kili, ricordo ancora i complimenti che mi fece dicendomi"Mamma mia...sei messa bene sai, sei una donnina, senti che belle gambe che hai...belle lisce..." Intanto mi toccava, mi accarezzava arrivando anche alla passerina; Io che già conoscevo quei brividi, lo lasciai fare, mi piaquero e fu quello il primo ditalino che mi fece un uomo; Mi calò le mutandine, io in piedi, lui seduto, mi ha accarezzato tutto il culetto, il pancino, poin dopo un bel pò di carezze piacevolissime, arrivò a solleticarmi il grilletino col polpastrello; Pochi minuti e riprovai quei brividi che ben conoscevo; Non mi pare d'aver emesso dei liquidi, a quell'età credo non sia possibile,forse una goccina. Quel dì mi dette qualche liretta in più del solito raccomandandosi di tenerli solo per me.Quando veniva a casa nostra a prendere Carla, mi dava di quelle occhiate che mi trapassavano da parte a parte, prò il segreto che ci univa, aveva per me un peso enorme, infatti non seppi tenerlo e con Ada mi scaricai il cuore, e lei mi tempestò di domande.Franco era un bel ragazzone, tarchiato, aitante, amava il nuoto, mi mostrò delle sue foto fatte in piscina, era un bel figo come si direbbe oggi.Io me ne innamorai cominciando ad odiare mia sorella Carla, ma era difficile andarlo a trovare,
i miei giustamente, volevano sempre sapere dov'ero; Riuscii adare da lui solo tre volte da sola, già la seconda mi mostrò il suo pisellone e la terza lo feci venire con la mia primissima sega; Quando però svelai il mio segreto ad Ada, anche lei confessò di avere avuto altri incontri con lui. Franco era un drittone,
scopava mia sorella e si divertiva anche con noi due.
" Oggi ci andiamo assieme, vuoi?" mi chiese Ada, accettai subito, si doveva però di fingere d'essere state brave e aver tenuto per noi il nostro segreto.Lui aveva capito tutto e, credo non le dispiacesse troppo avere due troiette tutte per lui. E' stato quello un periodo che tutti i miei sogni di bambina crollarono, mi attiravano troppo quei giochi;
Eravamo nel suo laboratorio, era sempre sorridente e questo ci induceva alla confidenza e alla sicurezza; Dopo aver dato un baciotto sulle guance ad ogni una, ci fece sedere sulle sue cosce, era Ada che lo attirava di più, di certo perchè aveva già un pò di seno, io invece ero ancora liscia e di questo ne soffrivo assai; Morsa da un poco di gelosia , li vidi baciarsi, lui capì il mio stato d'animo e poco dopo baciò anche me; Ci invitò poi a toglierci le mutandine.
Roberto...Laura , pensate, un adulto, un uomo era riuscito a sedurci entrambe "Da brave...su alzatevi le gonne " ci disse accucciandosi ai nostri piedi; Ridendo alzammo le nostre gonnelline, noi tremavamo, ma anche la sua espressione cambiò, divenne tutto rosso
deglutiva e sudava, quando poi ci sfilò le mutandine, ansava come un mantice; Emozionatissime anche noi ci guardavamo tutte tese e rosse in faccia.Ada mi fissava a bocca aperta, poi, prendendoci da sotto le ascelle, ci mise tutte e due a sedere sul bancone, avvicinò una sedia e lì seduto, cominciò da lei baciandola fra le cosce; Rimasi stupefatta quando lo vidi leccarle la passerina; Sapevo già di queste cose, ma vederle dal vivo fu per me una cosa grande assai; Lui leccava la sua piccola e glabra fessura, guardando con tinuamente me, credo per vedere la mia reazione o l'eventuale gelosia; Ada, lo seppi poi, era la seconda volta che si godeva quelle delizie e io, avendo da poco fatto pipì, ero contrariata, pensavo non lo facesse anche a me; Grande fu lo stupore, quando passò a leccare anche me " No, no Franco...non sono pulita..ho appena fatto pipì " Dissi vergognandomi, lui rispose che non gli importava " Ti lavo io " disse affondando la lingua nella mia piccola fichetta; Beh non ho più dimenticato
quel leccaggio, mi pareva impossibile che fosse così sporcaccione da leccare la mia pipì; Mi lavò veramente la fessurina, provando sempre quei brividi, ma molto
molto più piacevoli. Quando andavamo da Franco, i miei sapevano che ero da Ada e i suoi, da me; All'epoca non c'erano i telefonini e questo ci agevolava; Per alcuni mesi sgattaiolavamo da lui e lì imparammo quasi tutto
con tutta la nostra gioia ed entusiasmo; Ci abbuffammo di gelati ridendo e beffeggiando i nostri amichetti.-
= Mia madre buttò l'occhio sul mio sesso che aveva alzato la testa, quel racconto mi aveva eccitato mio malgrado, mi pareva vedere queste due puttanelle che ,ancora bambine, giocano come i grandi.-
= Sarà stata anche la sua bravura nel descrivere certe scene, ma sopratutto dal contatto fisico col corpicino della mia Laura, certo che il mio lui, come il periscopio del sottomarino,aveva alzato la testolina; Ritornai a suggerle una tettina mentre lei mi accarezzava dolcemente il viso; Dolcezze infinite.-
= Riprese il racconto, io ne ero però meno attento.-
--Se oggi mi vedete una porca ciò è dovuto a quei primi passi, confesso però che se tornassi indietro, rifarei tutto come allora, mi spiace come andò a finire
la storia; Mio padre, a casa nostra, ci beccò mentre stavo facendogli un pompino, come un'ossesso
lo prese a botte, calci, pugni e presa una bottiglia gliela stava spaccando in testa e l'avrebbe ammazzato
se Carla non le avesse bloccato la mano; Non lo vidi più, dissero che finì in galera con l'accusa di pedofilia, credo abbia subito una grave condanna; Io essendo bambina me la cavai con un grande ramanzina e da allora, mia sorella mi ha sempre vista di malocchio.
-- Ma ti ha sverginata? - Chiesi
-- Io no, Ada sì - rispose - lei era più vecchia di me
che poi avendo assistito e avendola vista soffrire dal male, mi opposi energicamente, però lui tentò più volte di violentarmi, non cedetti...certo che sì, si è divertito con noi per quasi un anno, ma pagò e duramente quel piacere.-
= Quella notte ero troppo spossato e inutile fu il magistrale lavoro di bocca di mia madre, il mio cazzo non ne volle sapere; La porcellona se ne andò soddisfatta ugualmente, a lei bastava giocare un poco con un cazzo, sono certo che solo menandosela da sola riesce a raggiungere l'orgasmo.-
= Laura, certamente con uno sforzo mentale, prima che la nonna uscisse le chiese.
--Nonna...quanti anni avevi quando la prima volta hai...fatto l'amore completamente? -
--E' una storia lunga...ve la racconterò un'altra volta
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