La mia bimba, la mia ossessione-6
di
Satiro
genere
incesti
====Leggete dal primo capitolo====
==Quando poco dopo mia madre uscì dal bagno, mi disse.
---Sono proprio matta vero Roberto?...Hai una madre matta, tutta matta.-
---Sì...è vero ma sei una donna come avrei voluto fosse stata mia moglie e - continuai, indicando una foto incorniciata della mia bambina - come vorrei lo fosse anche lei.
---Tranquillizzati, tranquillizzati, tua figlia lo è...lo è .- Magari, pensai allontanandomi.-
==Il continuo martellamento che tutti subiamo nel corso delle nostre giornate, ci impedisce spesso di trovare un momento di rilassamento per potere pensare e analizzare i nostri problemi quotidiani, io la mia nicchia l'avevo ormai scoperta da tempo, la trovo in quei pochi minuti che resto seduto nella tazza del water; Quel giorno vi soggiornai qualche minuto in più;
Ponderavo sull'imprevisto lavoretto di bocca che mi aveva appena fatto la mamma; Il piacere avuto era però ombrato da un non so che, di amaro.-
==Sulla soglia, mentre mi accingevo ad uscire, glielo feci capire e forse mia madre l'aveva già intuito, non se ne addolorò più di tanto, anzi, quando le dissi che mentre me lo succhiava, immaginavo fosse Laura a farlo,
mi rispose alla sua maniera.-
---Beh Roberto, vorrà dire che al prossimo...ti chiamerò papà, contento? - non potei replicare, un amico mi stava chiamando.-
==Anche durante la cena serale, l'aria che circolava non era la solita, Laura lo notò subito.
---Siete strani stasera...c'è qualcosa che non va?...che non so? -
---Sì tesoro mio...c'è che non sai quanto bene ti voglio - risposi allegramente e attirandomela a sedere sulla coscia; Le accarezzai vistosamente una tettina -
tu non sai quanto adoro queste tettine qui...questa bocca...tutto adoro di te, anche quello che c'è qui dentro, indicandole la testa.-
---Anch'io Lauretta ti voglio tanto bene.- disse mia madre curvandosi su di noi soffermandosi con un bacio sulla sua bocca di rose; Con una fulminate occhiata, la feci desistere e tornare a spentolare.-
---Lauretta, amore, hai visto...anche la nonna non ha resistito...ha voluto baciare questa fragolina - dissi
vellicandole col polpastrello il labbro inferiore...-
---Credo, papà sia un pochino lesbica - continuò lei, in un sussurro di complicità.
==Al nostro ridacchiare, mia madre, quasi risentita per esserne esclusa .
---State ridendo per un baciotto che ho dato ad una donna?...Sappiate miei cari che io amo e ho sempre amato i maschietti, salvo...-aggiunse tornando vicino a noi per ribaciare la nipotina sulla guancia - salvo qualche eccezzione - Ridemmo tutti.-
==Quella sera, la mia bimba, quando tornò in salotto,
non indossava la tutina da notte, ma una camiciola bianca, lunga con le spalline strette; La notte Laura non portava mai il reggiseno e quella camicia, dal generoso balconcino, mi offriva la visione del piccolo petto in tutto il suo splendore.-
==Seppi più tardi, fu mia madre che, mettendo al bucato la tutina, costrinse la nipote ad usare la camicia e questo per aver sentito le mie lamentele per la difficoltà di toglierle le mutandine.-
==L'innata timidezza della mia piccola, la metteva sempre in imbarazzo anche se sapevamo come sarebbero andate le nostre cose.-
==Da una ventina di giorni in quà, era quasi un appuntamento, un elettrizzante appuntamento ma Laura doveva avere sempre una scusa per venire in salotto;
Cercava,ma fingeva, un libro nella nostra piccola biblioteca, indugiava nello sceglielo, infine ne scelse uno.-
---Vieni qui...dai amore vieni - l'invitai, picchiettando col palmo il sedile del divano; Lei stringendosi la petto il volume,disse.-
---Questa sera voglio leggermi un poco questo .-
==Me lo mostrò "Le piccole donne crescono" di Louisa May Alcott.- Mi misi a ridere .-
---Ma no angelo mio...vieni quà...ti insegna il tuo papà a crescere, vieni ti insegno io...io .- continuai
poi mentalmente mentre appena seduta incollavo la bocca alla sua - si, pensavo, ti insegno io...vedrai come ti piacerà succhiarmi la cappella...ora mia succhi la lingua, ma quando me lo spompinerai ti si allagherà la passera...vedrai.-
==Intanto gustavo la sua dolce boccuccia e questi pensieri perversi, cozzavano con l'angelico visino da bambina della mia Laura che frenava non poco il forte desiderio che avevo di strapazzarla;Suggevo la deliziosa linguetta e il godimento che ne traevo, era talmente appagante da sovverchiare la mia naturale attrazione fisica.
==Anche mia figlia era tutta presa nel vortice dei baci
tanto che la buonanotte che ci augurò mia madre lasciandoci, la percepimmo come una voce lontana che si dissolve nell'etere, come l'eco.-
---Fammi vedere queste tettine gioia mia, - dissi, abbassandole una spallina, e la collinetta che sgusciò fuori era un capolavoro della natura, liscia, morbida, priva di qualsiasi imperfezione; La fragoletta poi del capezzolino, ebbe la forza di attirare le mie labbra su di lei; Che indescrivibile piacere provai nel suggere quella gemma:
==Il tempo si era fermato,il mondo lo percepivo come una cosa vuota e remota, il mio mondo era tutto lì su quella collinetta di carne fresca, piccola e al contempo grande d'acchè occupava tutto me stesso;
==Stringevo con le dita la carnina per far emergere la puntina del capezzolino che ciucciavo, mordevo con le labbra, dandole anche più di qualche morsettino con i denti.-
---Papà no!...mi fai male...-
---Sì tesoro mio...ti mangio, ti mangio...-borbottai tornando a succhiare quel gioiello; Sono passato poi a giocare e suggere anche l'altro senino e per una quindicina di minuti, tanto che la tettina destra l'avevo fatta diventare tutta rossa e lucida di saliva
Come petting avevo forse esagerato, ma era molto difficile staccarsi da quei tesori.
==Anche durante quel pascermi di libido, qualche capatina gliela feci nel suo prezioso inguine; Le cercai la passerina, poi mentre la baciavo, scesi con una mano sulle cosce, sulla pelle nuda, di velluto.
==Attirandomela un pochino addosso risalii lungo tutta la coscia sinistra, arrivando ad avere in mano l'intera natica:-
==Forse Lauretta l'immaginava o se la sentiva che quella sera non era come le altre, perchè appena accennai di toglierle le mutandine, cominciò sommessamete a lamentarsi.-
---No, papà noooo...-
==Conoscevo questa nenia, amche mia figlia, come tutte le donne, vuole, ma non vuole darlo a vedere, infatti con poche moine, non mi ci volle molto a calagliele; Il punto critico era nel farle sollevare il bacino ma, sempre lamentandosi, la mia bimba,sostenendosi al collo, mi permise con qualche difficoltà ad abbassargliele; Volle fare la preziosa e stringendo le gambette, le bloccò alle ginocchia.
==Ancor prima che le toccassi la fica, tornai a palpare ancora le mammelline, lei ne approffittò per tirarsi ancora un pochino su le mutandine.
---No Lauretta...no, lasciami fare amore, sentirai quanto è bello.-
==Intanto ero riuscito a ricalargliele ancora giù, le detti un'occhiata fissandola,e le feci scivolare fino alle caviglie, togliendole.-
---Papà...cosa vuoi farmi...cosa.-
==Sapeva già la mia cocca cose le avrei fatto, certamente sapeva che si sarebbe arrivati a quel punto, sì il suo babbo le avrebbe leccato la passerina, ma lei doveva salvare le apparenze.-
---No papà no... - piagnucolò quando mi inginocchiai sul tappeto.-
---Fammi vedere il tuo Paradiso tesoro - implorai nel timore continuo di essere respinto più fermamente, invece, la piccola prendendo un cuscino e coprendosi il viso, lasciò a me l'appagante compito di svezzarla ai piaceri della sessualità.-
==Le gambette della mia bimba erano snelle fino alle ginocchia, poi s'ingrossavano armoniosamente e la pelle di raso dell'interno delle cosce, mi avrebbe bloccato lì per leccarle, baciarle beandomi del loro splendore, ma dovetti abbandonare quelle meraviglie attirato dal profumo e dalla vista del lucido boschetto di pelini neri; Il miracolo della fichettina di mia figlia era lì, davanti ai miei occhi, era mia, attendeva i miei baci, le carezze della mia limgua.-
==Rimasi estasiato davanti a quel nido d'amore,ero pietrificato.
---Mi vergogno papà...no...no.-
==Non potevo darle retta; Baciai con religiosità le ginocchia che lei forzando le teneva unite, la leggera carezza che feci poi sul tremante pancino, ebbe lo stesso potere delle magiche parole "Apriti sesamo" che nella fiaba di Alì Babà, aprì la porta ai 40 ladroni;
Lì, mi vidi schiudere le gambine della mia piccola, che mi davano il libero accesso al suo inestimabile tesoro, tesoro, che io ladro d'amore mi appresstavo a saccheggiare .
==A stento riuscii a frenare la brama che mi prese, intravidi, fra i radi pelini, le labbra bombate del suo piccolo sesso.-
==Impossibile descrivere anche in minima parte, l'erotismo di quella scena,e di quel che provai, sarei assai felice se anche ci riuscissi in una sola millesima parte; Era tutto troppo; Troppo eccitante questa splendida fanciulla discinta, seduta sul bordo del divano che, stesa all'indietro, si teneva per la vergogna, un cuscino premuto sul visino; Troppo eccitante la tettina che faceva capolino dalla camiciola e infine, l'immensamente eccitante la parte inferiore del suo corpicino, lasciato nudo dalla camiciola tirata su, sullo stomaco.
==Il viso di un padre, tra quelle coscette, avanzava distribuendo baci e leccatine su quella pelle fresca, avanzava attirato dal prezioso delta femminile,perenne meta dell'uomo.-
==Aveva appena fatto la doccia la mia Lauretta, e lì fra le cosce, la fessurina emanava un umido profumo che mi stordiva; Come un ubriaco avvolto dai fumi dell'alcool, vacilla, così ero io davanti alla fica di mia figlia.-
==Che indescrivibile emozione provai quando, con le labbra, incontrai i pelini; Una sensazione che, come una scarica elettrica, mi percorse la schiena.-
==Tenendole spalancate le gambette, diedi una prima leccatina con la lingua appuntita, assaggiando l'ambrosia del suo piacere; Lauretta era eccitata al massimo perchè, a quel tocco rispose con un balzo del bacino seguito da un lungo mugolio ovattato dal cuscino
==Dalla prima adolescenza, sono sempre stato innamorato delle ragazze, le ho sempre adorate e di passere ne ho leccato almeno una ventina, di loro ho ormai immagini sfocate dal tempo, ma quella della mia creatura rimarrà indelebile nel mio cuore e nel cervello fino alla morte.-
==Solcai, con la punta della lingua, le fragranti labbra di quella vergine nicchia, che gioia, che inebriante lussuria; Incollai l'intera bocca, lappando la fessurina e con la punta del naso le vellicai l'erto grilletto; Aggrappato alle cosce carnose, continuai a leccare, a leccare, palpai impastando i sodi glutei del culetto andando persino a sfiorarle la rosellina del buchetto.-
==Era un concerto d'amore,dove hanno partecipato tutti i miei cinque sensi: La vista, nel bearmi nel vedere tutta quella bellezza; L'olfatto, inebriandomi del profumo emanato dalla sua calda patatina; Il tatto, palpando e ripalpando quelle sode carni fresche; Il gusto assaporando gli umori che la sua dolce fica stillava e, cullato dai suoi mugolii, anche l'udito, insomma il tutto in un sinfonia di perversa libidine.-
==Questo impareggiabile concerto ha avuto la naturale conclusione con l'orgasmo della mia figlioletta; lei, quando capì che stava sprizzando "pipì" ha tentato di staccarmi ma, le ero talmente aggrappato, che vinta anche dal suo piacere, desistette, lasciandomi libare il suo nettare.-
==Quella sera ritenni non fosse ancora maturo il tempo per farle gustare il mio biberon, mi accontentai della ormai rituale, ma molto, goduriosa sega.
---Queste amore...sono fra le gioie del sesso che possiamo godere...ce ne sono tante altre sai?-
==Lauretta annuì, era tutta frastornata; Le chiesi coccolandola.-
---Laura, dimmi...ti è piaciuto? -
---Sì...- bisbigliò, nascondendosi il visetto sul collo
==Allora io volli che mi guardasse direttamente negli occhi, così le bloccai il viso con le mani e schermando naso con naso, fra il serio e il faceto.-
---Amore, non ti devi vergognare, capito? Guardami bene, guardami negli occhi e rispondimi, ti è piaciuto?
---Sì...- rispose abbassando le palpebre.-
---Quanto? -
---Tanto! -
---Ora ripeti con me, papà mi è piaciuto tanto.- e lei.
---Papà mi è piaciuto tanto tanto.- e quel "tanto" detto in più, mi dette lo slancio per impossessarmi ancora della sua bocca in un lungo e affettuosissimo e
riconoscente bacio, Placati i sensi, la tenni più stretta per sentirla più mia.-
---Ho sonno papà...vado a nanna...-
==Mi dette un bacino leggero come il tocco di una farfalla e in silenzio se ne andò.
==La tv andava a vuoto, la mia mente si perdeva in una osmosi tra sogno e realtà.-
( continua )
==Quando poco dopo mia madre uscì dal bagno, mi disse.
---Sono proprio matta vero Roberto?...Hai una madre matta, tutta matta.-
---Sì...è vero ma sei una donna come avrei voluto fosse stata mia moglie e - continuai, indicando una foto incorniciata della mia bambina - come vorrei lo fosse anche lei.
---Tranquillizzati, tranquillizzati, tua figlia lo è...lo è .- Magari, pensai allontanandomi.-
==Il continuo martellamento che tutti subiamo nel corso delle nostre giornate, ci impedisce spesso di trovare un momento di rilassamento per potere pensare e analizzare i nostri problemi quotidiani, io la mia nicchia l'avevo ormai scoperta da tempo, la trovo in quei pochi minuti che resto seduto nella tazza del water; Quel giorno vi soggiornai qualche minuto in più;
Ponderavo sull'imprevisto lavoretto di bocca che mi aveva appena fatto la mamma; Il piacere avuto era però ombrato da un non so che, di amaro.-
==Sulla soglia, mentre mi accingevo ad uscire, glielo feci capire e forse mia madre l'aveva già intuito, non se ne addolorò più di tanto, anzi, quando le dissi che mentre me lo succhiava, immaginavo fosse Laura a farlo,
mi rispose alla sua maniera.-
---Beh Roberto, vorrà dire che al prossimo...ti chiamerò papà, contento? - non potei replicare, un amico mi stava chiamando.-
==Anche durante la cena serale, l'aria che circolava non era la solita, Laura lo notò subito.
---Siete strani stasera...c'è qualcosa che non va?...che non so? -
---Sì tesoro mio...c'è che non sai quanto bene ti voglio - risposi allegramente e attirandomela a sedere sulla coscia; Le accarezzai vistosamente una tettina -
tu non sai quanto adoro queste tettine qui...questa bocca...tutto adoro di te, anche quello che c'è qui dentro, indicandole la testa.-
---Anch'io Lauretta ti voglio tanto bene.- disse mia madre curvandosi su di noi soffermandosi con un bacio sulla sua bocca di rose; Con una fulminate occhiata, la feci desistere e tornare a spentolare.-
---Lauretta, amore, hai visto...anche la nonna non ha resistito...ha voluto baciare questa fragolina - dissi
vellicandole col polpastrello il labbro inferiore...-
---Credo, papà sia un pochino lesbica - continuò lei, in un sussurro di complicità.
==Al nostro ridacchiare, mia madre, quasi risentita per esserne esclusa .
---State ridendo per un baciotto che ho dato ad una donna?...Sappiate miei cari che io amo e ho sempre amato i maschietti, salvo...-aggiunse tornando vicino a noi per ribaciare la nipotina sulla guancia - salvo qualche eccezzione - Ridemmo tutti.-
==Quella sera, la mia bimba, quando tornò in salotto,
non indossava la tutina da notte, ma una camiciola bianca, lunga con le spalline strette; La notte Laura non portava mai il reggiseno e quella camicia, dal generoso balconcino, mi offriva la visione del piccolo petto in tutto il suo splendore.-
==Seppi più tardi, fu mia madre che, mettendo al bucato la tutina, costrinse la nipote ad usare la camicia e questo per aver sentito le mie lamentele per la difficoltà di toglierle le mutandine.-
==L'innata timidezza della mia piccola, la metteva sempre in imbarazzo anche se sapevamo come sarebbero andate le nostre cose.-
==Da una ventina di giorni in quà, era quasi un appuntamento, un elettrizzante appuntamento ma Laura doveva avere sempre una scusa per venire in salotto;
Cercava,ma fingeva, un libro nella nostra piccola biblioteca, indugiava nello sceglielo, infine ne scelse uno.-
---Vieni qui...dai amore vieni - l'invitai, picchiettando col palmo il sedile del divano; Lei stringendosi la petto il volume,disse.-
---Questa sera voglio leggermi un poco questo .-
==Me lo mostrò "Le piccole donne crescono" di Louisa May Alcott.- Mi misi a ridere .-
---Ma no angelo mio...vieni quà...ti insegna il tuo papà a crescere, vieni ti insegno io...io .- continuai
poi mentalmente mentre appena seduta incollavo la bocca alla sua - si, pensavo, ti insegno io...vedrai come ti piacerà succhiarmi la cappella...ora mia succhi la lingua, ma quando me lo spompinerai ti si allagherà la passera...vedrai.-
==Intanto gustavo la sua dolce boccuccia e questi pensieri perversi, cozzavano con l'angelico visino da bambina della mia Laura che frenava non poco il forte desiderio che avevo di strapazzarla;Suggevo la deliziosa linguetta e il godimento che ne traevo, era talmente appagante da sovverchiare la mia naturale attrazione fisica.
==Anche mia figlia era tutta presa nel vortice dei baci
tanto che la buonanotte che ci augurò mia madre lasciandoci, la percepimmo come una voce lontana che si dissolve nell'etere, come l'eco.-
---Fammi vedere queste tettine gioia mia, - dissi, abbassandole una spallina, e la collinetta che sgusciò fuori era un capolavoro della natura, liscia, morbida, priva di qualsiasi imperfezione; La fragoletta poi del capezzolino, ebbe la forza di attirare le mie labbra su di lei; Che indescrivibile piacere provai nel suggere quella gemma:
==Il tempo si era fermato,il mondo lo percepivo come una cosa vuota e remota, il mio mondo era tutto lì su quella collinetta di carne fresca, piccola e al contempo grande d'acchè occupava tutto me stesso;
==Stringevo con le dita la carnina per far emergere la puntina del capezzolino che ciucciavo, mordevo con le labbra, dandole anche più di qualche morsettino con i denti.-
---Papà no!...mi fai male...-
---Sì tesoro mio...ti mangio, ti mangio...-borbottai tornando a succhiare quel gioiello; Sono passato poi a giocare e suggere anche l'altro senino e per una quindicina di minuti, tanto che la tettina destra l'avevo fatta diventare tutta rossa e lucida di saliva
Come petting avevo forse esagerato, ma era molto difficile staccarsi da quei tesori.
==Anche durante quel pascermi di libido, qualche capatina gliela feci nel suo prezioso inguine; Le cercai la passerina, poi mentre la baciavo, scesi con una mano sulle cosce, sulla pelle nuda, di velluto.
==Attirandomela un pochino addosso risalii lungo tutta la coscia sinistra, arrivando ad avere in mano l'intera natica:-
==Forse Lauretta l'immaginava o se la sentiva che quella sera non era come le altre, perchè appena accennai di toglierle le mutandine, cominciò sommessamete a lamentarsi.-
---No, papà noooo...-
==Conoscevo questa nenia, amche mia figlia, come tutte le donne, vuole, ma non vuole darlo a vedere, infatti con poche moine, non mi ci volle molto a calagliele; Il punto critico era nel farle sollevare il bacino ma, sempre lamentandosi, la mia bimba,sostenendosi al collo, mi permise con qualche difficoltà ad abbassargliele; Volle fare la preziosa e stringendo le gambette, le bloccò alle ginocchia.
==Ancor prima che le toccassi la fica, tornai a palpare ancora le mammelline, lei ne approffittò per tirarsi ancora un pochino su le mutandine.
---No Lauretta...no, lasciami fare amore, sentirai quanto è bello.-
==Intanto ero riuscito a ricalargliele ancora giù, le detti un'occhiata fissandola,e le feci scivolare fino alle caviglie, togliendole.-
---Papà...cosa vuoi farmi...cosa.-
==Sapeva già la mia cocca cose le avrei fatto, certamente sapeva che si sarebbe arrivati a quel punto, sì il suo babbo le avrebbe leccato la passerina, ma lei doveva salvare le apparenze.-
---No papà no... - piagnucolò quando mi inginocchiai sul tappeto.-
---Fammi vedere il tuo Paradiso tesoro - implorai nel timore continuo di essere respinto più fermamente, invece, la piccola prendendo un cuscino e coprendosi il viso, lasciò a me l'appagante compito di svezzarla ai piaceri della sessualità.-
==Le gambette della mia bimba erano snelle fino alle ginocchia, poi s'ingrossavano armoniosamente e la pelle di raso dell'interno delle cosce, mi avrebbe bloccato lì per leccarle, baciarle beandomi del loro splendore, ma dovetti abbandonare quelle meraviglie attirato dal profumo e dalla vista del lucido boschetto di pelini neri; Il miracolo della fichettina di mia figlia era lì, davanti ai miei occhi, era mia, attendeva i miei baci, le carezze della mia limgua.-
==Rimasi estasiato davanti a quel nido d'amore,ero pietrificato.
---Mi vergogno papà...no...no.-
==Non potevo darle retta; Baciai con religiosità le ginocchia che lei forzando le teneva unite, la leggera carezza che feci poi sul tremante pancino, ebbe lo stesso potere delle magiche parole "Apriti sesamo" che nella fiaba di Alì Babà, aprì la porta ai 40 ladroni;
Lì, mi vidi schiudere le gambine della mia piccola, che mi davano il libero accesso al suo inestimabile tesoro, tesoro, che io ladro d'amore mi appresstavo a saccheggiare .
==A stento riuscii a frenare la brama che mi prese, intravidi, fra i radi pelini, le labbra bombate del suo piccolo sesso.-
==Impossibile descrivere anche in minima parte, l'erotismo di quella scena,e di quel che provai, sarei assai felice se anche ci riuscissi in una sola millesima parte; Era tutto troppo; Troppo eccitante questa splendida fanciulla discinta, seduta sul bordo del divano che, stesa all'indietro, si teneva per la vergogna, un cuscino premuto sul visino; Troppo eccitante la tettina che faceva capolino dalla camiciola e infine, l'immensamente eccitante la parte inferiore del suo corpicino, lasciato nudo dalla camiciola tirata su, sullo stomaco.
==Il viso di un padre, tra quelle coscette, avanzava distribuendo baci e leccatine su quella pelle fresca, avanzava attirato dal prezioso delta femminile,perenne meta dell'uomo.-
==Aveva appena fatto la doccia la mia Lauretta, e lì fra le cosce, la fessurina emanava un umido profumo che mi stordiva; Come un ubriaco avvolto dai fumi dell'alcool, vacilla, così ero io davanti alla fica di mia figlia.-
==Che indescrivibile emozione provai quando, con le labbra, incontrai i pelini; Una sensazione che, come una scarica elettrica, mi percorse la schiena.-
==Tenendole spalancate le gambette, diedi una prima leccatina con la lingua appuntita, assaggiando l'ambrosia del suo piacere; Lauretta era eccitata al massimo perchè, a quel tocco rispose con un balzo del bacino seguito da un lungo mugolio ovattato dal cuscino
==Dalla prima adolescenza, sono sempre stato innamorato delle ragazze, le ho sempre adorate e di passere ne ho leccato almeno una ventina, di loro ho ormai immagini sfocate dal tempo, ma quella della mia creatura rimarrà indelebile nel mio cuore e nel cervello fino alla morte.-
==Solcai, con la punta della lingua, le fragranti labbra di quella vergine nicchia, che gioia, che inebriante lussuria; Incollai l'intera bocca, lappando la fessurina e con la punta del naso le vellicai l'erto grilletto; Aggrappato alle cosce carnose, continuai a leccare, a leccare, palpai impastando i sodi glutei del culetto andando persino a sfiorarle la rosellina del buchetto.-
==Era un concerto d'amore,dove hanno partecipato tutti i miei cinque sensi: La vista, nel bearmi nel vedere tutta quella bellezza; L'olfatto, inebriandomi del profumo emanato dalla sua calda patatina; Il tatto, palpando e ripalpando quelle sode carni fresche; Il gusto assaporando gli umori che la sua dolce fica stillava e, cullato dai suoi mugolii, anche l'udito, insomma il tutto in un sinfonia di perversa libidine.-
==Questo impareggiabile concerto ha avuto la naturale conclusione con l'orgasmo della mia figlioletta; lei, quando capì che stava sprizzando "pipì" ha tentato di staccarmi ma, le ero talmente aggrappato, che vinta anche dal suo piacere, desistette, lasciandomi libare il suo nettare.-
==Quella sera ritenni non fosse ancora maturo il tempo per farle gustare il mio biberon, mi accontentai della ormai rituale, ma molto, goduriosa sega.
---Queste amore...sono fra le gioie del sesso che possiamo godere...ce ne sono tante altre sai?-
==Lauretta annuì, era tutta frastornata; Le chiesi coccolandola.-
---Laura, dimmi...ti è piaciuto? -
---Sì...- bisbigliò, nascondendosi il visetto sul collo
==Allora io volli che mi guardasse direttamente negli occhi, così le bloccai il viso con le mani e schermando naso con naso, fra il serio e il faceto.-
---Amore, non ti devi vergognare, capito? Guardami bene, guardami negli occhi e rispondimi, ti è piaciuto?
---Sì...- rispose abbassando le palpebre.-
---Quanto? -
---Tanto! -
---Ora ripeti con me, papà mi è piaciuto tanto.- e lei.
---Papà mi è piaciuto tanto tanto.- e quel "tanto" detto in più, mi dette lo slancio per impossessarmi ancora della sua bocca in un lungo e affettuosissimo e
riconoscente bacio, Placati i sensi, la tenni più stretta per sentirla più mia.-
---Ho sonno papà...vado a nanna...-
==Mi dette un bacino leggero come il tocco di una farfalla e in silenzio se ne andò.
==La tv andava a vuoto, la mia mente si perdeva in una osmosi tra sogno e realtà.-
( continua )
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