Cazzi e figa tutti in riga.

di
genere
incesti

Un particolare della mia famiglia segnò per sempre il mio carattere e forse anche la mia vita. Dopo anni di matrimonio i miei genitori ogni giorno trovavano (forse cercavano) gli argomenti per discutere. A volte a bassa voce altre volta urlavano. Per me ormai era una normalità. Il motivo che scatenava queste liti (questo lo capii man mano che crescevo) erano le frequenti visite a casa nostra di un amico di papà. Io da piccolo lo chiamavo zio (seppi dopo che avrei dovuto chiamarlo papà) e molto spesso dormiva a casa nostra. Gerardo, questo il suo nome, disponeva di tutti, era lui che decideva, mamma soprattutto e papà dipendevano dalla sua bocca. Ormai grande mi rendevo conto della situazione ed anch'io subivo gli influssi dello zio Gerardo. Una sera senza di lui volli sapere da mamma e papà perché questo signore dominava tutti. Fu mamma a svelarmi i segreti della famiglia.
Lo zio Gerardo dormiva da noi perché era un collega di papà che veniva da un'altra città e non avendo dove appoggiarsi papà d'accordo con mamma, decisero di ospitarlo. Ospitarlo al punto di farlo dormire nello stesso letto. Mamma che, usufruendo di una possibilità del genere, cioè quella di dormire fra due uomini, ne approfittò subito e dopo un anno nacqui io. Sempre mamma che racconta, disse che papà era molto contento di questa relazione a tre e che a volte anche lui usufruiva della dotazione dello zio Gerardo. Questa ultima verità mi sconvolse non poco perché realizzai che i miei genitori venivano soddisfatti sessualmente dallo stesso uomo. Il tempo passava ed ero diventato maggiorenne mentre mamma aveva trentaquattro anni e papà trentasette. Spesso la sera mentre mamma andava a letto papà e Gerardo giocavano a carte in cucina ed una sera che andai a bere trovai papà che succhiava il cazzo allo zio Gerardo. Quella scena fece parte della mia vita sempre e mi chiedevo cosa provasse papà a comportarsi in quel modo. Nella mia testa diventò un pensiero fisso, come può un uomo che dispone cdi una figa bellissima come mamma ridursi a succhiare un cazzo, che era enorme, ma sempre un cazzo era. In assenza dei genitori cominciai a ronzare attorno allo zio Gerardo come un ape fa col fiore. Non ci volte molto ad assaporare quel cazzo. Il paradosso si verificò quando Gerardo vide il mio cazzo, che seppure non grande come il suo, faceva la sua figura e lo volle succhiare.
In quel momento rientrarono loro, ed invece di scandalizzarsi assistettero con interesse alla scena e, mi dissero dopo, poteva essere l'inizio della sottomissione dello zio Gerardo ai loro voleri. Il carattere dello zio Gerardo non si cambiava facilmente, emergeva sempre la sua autorità al punto di volere tutti i componenti della famiglia a sua disposizione, La prima sera che successe mi chiamarono nella loro camera e li trovai tutti nudi e mi obbligarono a mettermi come loro. Non capii bene per quale riflesso incondizionato il mio cazzo ebbe un'erezione paurosa. Mamma a gambe larghe reclamava un cazzo dei tre disponibili e papà eccitato al massimo la infilzò come uno spiedo mentre lo zio Gerardo volle succhiare il mio cazzo fino a farmi venire. Anche mamma e papà urlarono il loro godimento nell'amplesso. Dopo una pausa con commenti sconci su quanto accaduto, mamma mi volle vicino e mi chiese se mi sentissi di farle provare il mio cazzo acconsentii e chiesi un minuto per riavermi. "Ci penso io" disse mamma e avvolse il cazzo con quella bocca calda che lo fece rinvenire in pochi secondi. Lo zio Gerardo preso dalla scena ed eccitandosi obbligò papà a succhiare il suo cazzo. La sensazione irripetibile fu quella di essere tutti a contatto tra noi aumentando l'eccitazione al massimo e producendo una sborrata cosmica da parte di tutti. Nei giorni successivi il clima in casa nostra cambiò radicalmente, tutti eravamo innamorati di tutti. La sorpresa doveva ancora arrivare e causò un cataclisma nella nostra famiglia perché io e mamma ne venimmo a conoscenza solo il giorno prima. Gerardo e papà vollero lasciare la nostra casa per vivere insieme ed avrebbero lasciato la casa l'indomani. Ci assicurarono la posizione economica ed io e mamma ci rassegnammo neanche troppo dispiaciuti. Ci venne automatico il comportamento e nello stesso giorno che loro andarono via mamma mi disse "Stasera dobbiamo godere come mai abbiamo fatto" Effettivamente fu una notte indimenticabile.
Nelle sere successive a mamma cominciarono a mancare tutti quei cazzi e disse che avrebbe dovuto trovarli al più presto.
C'era un ragazzo, Mauro che abitava nella casa a fianco della nostra con cui ci salutavamo soltanto senza frequentazioni che aveva la passione della bici usciva quasi tutte le sere, cercai di farmi coinvolgere in quella passione. In parte ci riuscii e sempre più spesso veniva a casa dove mamma si faceva trovare sempre meno vestita. Mauro perse letteralmente per mamma ed ormai era più il tempo che passava con noi che a casa dei suoi genitori. Un giorno gli confessammo del nostro rapporto incestuoso e pensavamo che avrebbe rinunciato alle nostre frequentazioni, invece ne fu particolarmente felice, e mamma ancora di più perché aveva un cazzo da far paura. Lei sempre disposta a ricevere anche due cazzi contemporaneamente da quel giorno, se possibile diventò ancora più troia.
Volle provare la doppia penetrazione che fino ad allora aveva rifiutato. Si preparò magistralmente con clisteri e lavaggi. Mauro disse che un culo di quel genere, era un premio per chi lo avesse iniziato. Nonostante lubrificazioni e dilatazioni inziali mamma sentiva dolore e rinunciò definitivamente. "Poco male" disse "Vuol dire che li metterete tutti nella figa" Trovammo la posizione ideale e fu un trionfo di sborra emessa dai nostri cazzi. Mamma godeva e ci faceva godere in maniera sublime ogni giorno inventandone una nuova. Mauro si stabilì a casa nostra nonostante le proteste della sorella che protestava si, solo per invidia di vivere in quella casa e non ci volle molto perché io ed Evelina iniziammo la vita in comune dilatando le nostre passioni sessuali.
scritto il
2022-04-24
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