I tre puntini

di
genere
tradimenti

Avevo appena finito di pranzare, quando squilla il cellulare. un numero che non conosco, e in genere non rispondo mai a numeri sconosciuti, ma quella volta, vuoi perchè avevo da poco fatto cambi di gestore luce e gas, risposi.
Dall'altra parte una voce maschile che chiedeva informazioni circa l'annuncio di vendita di un appartamento zona Eur Marconi. Risposi con un tono divertito che non avevo nessun appartamento da vendere e abitavo dall'altra parte di Roma.
Ma subito dopo arrivò un messaggio "Spero che chi mi risponderà abbia la stessa bella voce e sia così gentile". Risposi con un "Grazie". Mi lasciò un po' spiazzata, ma non nascondo che mi mise di buon umore. Arrivò un altro messaggio " Purtroppo no, era un uomo e pure sgorbutico". Per non sembrare maleducata, risposi con l' emoticon che ride.
Dopo qualche minuto un altro messaggio. " Ho visto la foto del profilo Whatsapp. Ho avuto il piacere di parlare con una donna che alla bella voce unisce una bellezza ricercata". Anche qui risposi con un "Grazie". Seguì un altro messaggio " Sono sposato, non ho alcuna intenzione di importunarti o di instaurare una relazione, ma volevo solo dirti quello che mi è passato per la mente vedendo la tua foto". Ironicamente risposi "No, infatti, cercavi proprio casa!" seguita dalla faccina che ride. Rispose "Beh! Se sei anche ironica, forse ci ripenso"
Passarono tre giorni e di nuovo un messaggio "Che fai di bello nella vita?". Risposi, raccontando molto poco di me. Sono un tipo riservato con le persone che mi conoscono, figurarsi con un estraneo.
Ma poi non rimase così estraneo... I messaggi si fecero più frequenti e più caldi.
"Come sei vestita? Cosa porti sotto? perchè non mi fai vedere qualcosa?"
All' inizio ero reticente, non sapevo chi ci fosse dall'altra parte e se avesse messo in rete le mie foto? Poi mi tranquillizzò dicendo che eliminava subito le nostre conversazioni per paura che il telefono andasse nelle mani della moglie o dei figli. Mi fidai, anche perchè aveva preso delle precauzioni: quando volevamo parlare ci mandavamo un segnale, un messaggio di tre puntini e si aspettava la risposta.
Quei tre puntini diventarono quasi un appuntamento fisso, soprattutto la sera. io in camera da letto in attesa di mio marito che era rimasto in salone al pc e lui sul divano, mentre moglie e figli dormivano.
iniziai a inviare qualche foto osè. Io sdraiata nel letto in lingerie nera, in babydoll, e poi qualche video mentre mi tocco il seno e mi masturbo,mentre mangio un ghiacciolo succhiandolo come fosse altro, mentre lui scriveva tutto quello che avrebbe voluto farmi... Aveva una certa ossessione per i piedi, non feticista ma gli piacevano!
Ma lui ancora non si era mai fatto vedere. All'inizio mi eccitava l'idea dello sconosciuto, ma poi ha iniziato ad infastidirmi e ho iniziato a chiedermi e a chiedergli il perchè di tanta ritrosia a mostrarsi. Non ottenni risposta e nemmeno una foto.
Un giorno, avevo accompagnato mia figlia a casa del ragazzo, mi arrivò di nuovo il messaggio con i tre puntini. Risposi che non potevo, ero fuori casa. Seguì questa risposta" Lo so. Ti vedo". Cosa? Dove stava? Mi guardavo intorno, ma non potevo riconoscerlo. Sapevo solo che era alto e moro! Iniziai a guardare chiunque avesse un cellulare in mano...ma nulla.
Non so se avrei voluto incontrarlo, cosa gli avrei detto? Come avrei reagito al suo aspetto? Quindi decisi di rientrare in macchina e tornare a casa.
Mentre ero di spalle per aprire la portiera, mi sento cingermi i fianchi. Resto immobile, non mi giro e sento la sua voce calda dire "Sono l'uomo senza volto (così lo chiamavo in chat), sono qui , se vuoi puoi girarti...sono pronto a farmi vedere".
Passarono pochi secondi, ma a me sembrò un' eternità. Mi giro? E se poi non mi piace, lo capirà dalla mia faccia!?! Ormai ero lì, mi girai e mi trovai di fronte un uomo alto, robusto ma non grasso nè palestrato, moro, occhi marroni, labbra carnose e spalle larghe!
Niente male davvero e gli dissi subito, per sdrammatizzare la situazione e perchè non sapevo cos'altro dire se non mandarla sul ridere "Sei pure troppo bello! Mi metti in soggezione!".
Lasciai la macchina parcheggiata lì e lo seguii. Mi portò in un locale, piccolo e accogliente. Si sedette di fianco a me, e la sua mano, coperta dalla tovaglia, iniziò ad accarezzarmi la coscia, poi sempre più internamente e sempre più su. Portavo un paio di jeans, non erano proprio l'ideale. Poi fui io a mettere la mia mano sotto la tovaglia e trovai un bel pacco gonfio. Ci guardammo, finimmo il vino, ci alzammo e uscimmo. Fu là fuori, appoggiati ad un muro che iniziò a toccarmi tutta. Le sue mani prendevano tutto il mio seno, e poi passavano a toccare il culo e lo stringevano, mentre con la lingua perlustrava tutta la mia bocca. Non potevo far altro che cedere, ma lì per strada, no. Glielo dissi, e senza perdere tempo mi portò in un alberghetto lì vicino. Ho pensato che dovesse conoscere bene quei posti, ma poi questo pensiero sparì, in realtà non mi interessava nemmeno e non so neanche perché mi sia venuto in mente!
E in quella camera tutte le nostre chat divennero realtà. Mi prese in tutti i modi possibili ed io mi abbuffai del suo cazzo ( avrei dovuto dire pene, ma non avrebbe reso bene l'idea). in piedi davanti al letto mi sfilò subito i jeans e mi disse " come avrei voluto fare quando mi hai mandato quella foto a seno nudo davanti lo specchio e con la tua mano che si infilava nel jeans". Poi si chinò, io sempre in piedi ed iniziò a leccarmi la fica. Non resistetti, mi lasciai cadere sul letto, aprii ancora di più le gambe per sentire meglio la sua lingua. Mentre continuava, mi tolsi maglietta e reggiseno. Allontanai la sua faccia, solo perchè adesso volevo avere il suo cazzo in bocca. Era grosso, duro e lo volevo. Lo iniziai a succhiare, a sentire la mia bocca piena e gli giravo intorno con la lingua. Allora disse "questo ghiacciolo non finisce, prendine finchè vuoi". E io lo presi ancora più avidamente. E arrivò fino in fondo, fino alle lacrime e fino a squirtare. Eravamo nella classica posizione del 69 e lo inondai letteralmente.
Allora mi girò e in una mano teneva la mia fica bagnata mentre con l'altra mi accarezzava l'ano, sentii scivolarci dentro un dito e lo sentii ruotare come per allargare il buco, poi due dita, poi tre...Allora con le mie cercai di allargarlo ancora di più. Tolse le dita ed entrò il suo cazzo grosso e duro. La mia schiena si inarcò perché volevo sentirlo fino in fondo. Si muoveva in modo regolare, su e giù e ognivolta che andava giù era sempre più forte, sentivo la spinta e mi piaceva. Mi alzai in piedi. Lui dietro che spingeva, e con una mano mi toccava la fica bagnata e con l'altra i capezzoli duri e dritti come due soldatini sull'attenti. Mi piegai in avanti e sentii la spinta finale e il suo caldo sperma nel culo. E continuò ancora...fino a che non lo tolse e allora gli feci un ultimo regalo: lo presi di nuovo in bocca perchè volevo sentire il sapore del suo sperma e venne di nuovo

Adesso l'Uomo senza volto, un volto ce l'aveva, ma ironia della sorte era ancora senza nome. Non glielo chiesi e non ci furono mai più i tre puntini.
di
scritto il
2022-04-24
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