Il pisellino della zia.
di
goldenoro69$
genere
incesti
Poco dopo la mia nascita, mamma ha dovuto riprendere il lavoro e chi si occupava di me era la zia Marisa. Lei aveva diciotto anni quattro meno di mamma e provvedeva a darmi da mangiare, cambiare il pannolino e tutte le altre cure che può richiedere un neonato. Man mano che crescevo volevo stare sempre di più con la zia e meno con mamma. Mi chiamava "pisellino" mentre io la chiamavo Isa e poi zia Isa era più comodo. Successe che mi diplomai e la zia mi chiamava sempre pisellino anche davanti ai miei compagni i quali a volte mi prendevano in giro salvo poi a costringermi a tirare fuori il cazzo e far vedere il pisellone. La zia Marisa aveva anche provveduto alla mia pulizia ma fino a quando non acquistai una mia autonomia, pertanto aveva perso il senso della misura del pisellino. Un pomeriggio ero sul letto e non so per quale motivo ero eccitato ed il cazzo mostrava tutta la sua grandezza. Ero vestito comunque si vedeva solo la forma ed entrò la zia Marisa che parlava di altro e quando girò gli occhi verso il mio cazzo smise di parlare.
"Zia stai bene"? "Si si sto bene" Non toglieva più gli occhi dal mio cazzo. "Zia perché mi guardi? mi fai vergognare" "Tesoro della zia e pensare che ti chiamavo pisellino, altro che pisellino, restando sempre tra i legumi era meglio chiamarlo fava". Va detto che la zia si era sposata con Arturo, che era un suo ex compagno di scuola. Nessuno era d'accordo che sposasse Arturo perché lei, era una bellissima ragazza, mentre lui di bello aveva solo i soldi, e forse lei scelse proprio quello.
Dopo quella dimostrazione della grandezza del mio cazzo la zia Marisa aumentò di colpo la frequenza delle visite a casa nostra e quando poteva si avvicinava sempre di più.
Successivamente lo confessò che mi stava vicino per eccitarmi e voleva rivedere la forma del mio cazzo. Non pensavo arrivasse a tanto anche se il cazzo nella mia famiglia era come il sale nella minestra, non mancava mai.
Un pomeriggio ero seduto sulla poltrona ed arrivò lei e si mise subito attaccata a me. Ero con i pantaloncini corti e non che lei fosse molto vestita, però gesticolava ed a volte toccava la mia gamba, prima la toglieva subito e dopo la tratteneva un pò di più.
"Zia non puoi immaginare quando ti voglio bene ma se mi tocchi, non io, ma il mio "pisellino diventa accrescitivo" "Ah ah ah e se diventa accrescitivo come si chiama" "Zia si chiama pisellone" "e se dispregiativo"? " Zia sarebbe cazzaccio ma preferisco chiamarlo cazzo" Altra risata sguaiata ed appoggiò la mano proprio sul cazzo che in un batter d'occhio divenne signor cazzo. Tesoro della zia liberalo un pochino fai vedere alla zia se si ricorda come è fatto" Di fatto tirai giù i pantaloncini ed il primo commento fu "E' il doppio di quello dello zio Arturo" "Zia tesoro non sai quante volte l'ho baciato e se lo baciassi anche ora che diresti" ? "Zia per il bene che ti voglio lo puoi considerare di tua proprietà" "Sei il tesoro della zia" Lo impugnò delicatamente e se lo passava sul viso e la sua espressione di colpo cambiò, era arrivata al massimo dell'eccitazione e lo mise in bocca roteandola attorno al glande e con la lingua agiva sul meato uretrale. "Zia forse non lo sai ma se continui così far poco la tua bocca sarà piena di sborra" Senza interrompere il magistrale pompino mi fece segno con la mano che voleva la sborra in bocca. In un attimo mi liberai di una quantità esagerata di sborra, esagerata anche per lei che non riuscì ad ingoiarla tutta e ne riversò un bel pò sulla mia pancia e subito dopo la raccolse con la lingua. "Tesoro della zia cosa mi hai fatto"!!! "Lo zio Arturo ne espelle due gocce soltanto tu invece per poco non mi soffocavi, e che buon sapore. Sei proprio il tesoro della zia" "Ma che fa, rimane duro" ? "Zia dimentichi che ho diciotto anni" "Oh tesoro mio tanto abbiamo ancora un pò di tempo ora la zia ti fa un regalo, anzi me lo faccio io un regalone" E piano piano si spogliò restando nuda e pretese che lo facessi anch'io e mentre ero seduto si mise a cavallo sul cazzo che più entrava e più mi stringeva "Zia mi strozzi" "Dai spingi toccami lo stomaco, mamma che bello, spingi spingi oh ancora fammi venire dai eccoooo!!! eccoo!! ecco! tesoro della zia io sto in paradiso ora, non ti lascio più andare" "Zia è stato bellissimo!!! Grazie zia!!! Zia queste sensazioni vanno rivissute spesso" "Tesoro della zia tutte le volte che vuoi". "Tesoro di zia come cazzo ho fatto ad accontentarmi dello zio Arturo con un cazzo insignificante" "Il tuo cazzo è unico" " Zia anch'io ho goduto tantissimo, la tua figa parla. Ho scopato qualche ragazza ma come la usi tu non ha paragone" "Lo zio Arturo non immaginerà mai che io e te scopiamo quindi posso venire tutte le volte che vuoi anche perché il pomeriggio sei sempre solo" "Devo trovare qualche mia amica che si fa scopare dallo zio Arturo perché a me quella specie di cazzo mi fa pure schifo" "Cerca di non scopare troppo con le ragazze, lascialo per la zia quel ben di Dio" "D'accordo zia come vuoi" " Tesoro della zia ora che sappiamo come si fa un pomeriggio trascorriamo tutte le ore a scopare e se vuoi la zia ti da anche il culo. Ma che dico anche il culo, i do tutto e dobbiamo provare anche la spagnola che voglio bere la tua sborra dal seno" "Zia ora penso sempre a te" Tesoro e chi può dimenticare, anch'io penso sempre a te" "Ciao cazzo" "ciao figa a domani".
"Zia stai bene"? "Si si sto bene" Non toglieva più gli occhi dal mio cazzo. "Zia perché mi guardi? mi fai vergognare" "Tesoro della zia e pensare che ti chiamavo pisellino, altro che pisellino, restando sempre tra i legumi era meglio chiamarlo fava". Va detto che la zia si era sposata con Arturo, che era un suo ex compagno di scuola. Nessuno era d'accordo che sposasse Arturo perché lei, era una bellissima ragazza, mentre lui di bello aveva solo i soldi, e forse lei scelse proprio quello.
Dopo quella dimostrazione della grandezza del mio cazzo la zia Marisa aumentò di colpo la frequenza delle visite a casa nostra e quando poteva si avvicinava sempre di più.
Successivamente lo confessò che mi stava vicino per eccitarmi e voleva rivedere la forma del mio cazzo. Non pensavo arrivasse a tanto anche se il cazzo nella mia famiglia era come il sale nella minestra, non mancava mai.
Un pomeriggio ero seduto sulla poltrona ed arrivò lei e si mise subito attaccata a me. Ero con i pantaloncini corti e non che lei fosse molto vestita, però gesticolava ed a volte toccava la mia gamba, prima la toglieva subito e dopo la tratteneva un pò di più.
"Zia non puoi immaginare quando ti voglio bene ma se mi tocchi, non io, ma il mio "pisellino diventa accrescitivo" "Ah ah ah e se diventa accrescitivo come si chiama" "Zia si chiama pisellone" "e se dispregiativo"? " Zia sarebbe cazzaccio ma preferisco chiamarlo cazzo" Altra risata sguaiata ed appoggiò la mano proprio sul cazzo che in un batter d'occhio divenne signor cazzo. Tesoro della zia liberalo un pochino fai vedere alla zia se si ricorda come è fatto" Di fatto tirai giù i pantaloncini ed il primo commento fu "E' il doppio di quello dello zio Arturo" "Zia tesoro non sai quante volte l'ho baciato e se lo baciassi anche ora che diresti" ? "Zia per il bene che ti voglio lo puoi considerare di tua proprietà" "Sei il tesoro della zia" Lo impugnò delicatamente e se lo passava sul viso e la sua espressione di colpo cambiò, era arrivata al massimo dell'eccitazione e lo mise in bocca roteandola attorno al glande e con la lingua agiva sul meato uretrale. "Zia forse non lo sai ma se continui così far poco la tua bocca sarà piena di sborra" Senza interrompere il magistrale pompino mi fece segno con la mano che voleva la sborra in bocca. In un attimo mi liberai di una quantità esagerata di sborra, esagerata anche per lei che non riuscì ad ingoiarla tutta e ne riversò un bel pò sulla mia pancia e subito dopo la raccolse con la lingua. "Tesoro della zia cosa mi hai fatto"!!! "Lo zio Arturo ne espelle due gocce soltanto tu invece per poco non mi soffocavi, e che buon sapore. Sei proprio il tesoro della zia" "Ma che fa, rimane duro" ? "Zia dimentichi che ho diciotto anni" "Oh tesoro mio tanto abbiamo ancora un pò di tempo ora la zia ti fa un regalo, anzi me lo faccio io un regalone" E piano piano si spogliò restando nuda e pretese che lo facessi anch'io e mentre ero seduto si mise a cavallo sul cazzo che più entrava e più mi stringeva "Zia mi strozzi" "Dai spingi toccami lo stomaco, mamma che bello, spingi spingi oh ancora fammi venire dai eccoooo!!! eccoo!! ecco! tesoro della zia io sto in paradiso ora, non ti lascio più andare" "Zia è stato bellissimo!!! Grazie zia!!! Zia queste sensazioni vanno rivissute spesso" "Tesoro della zia tutte le volte che vuoi". "Tesoro di zia come cazzo ho fatto ad accontentarmi dello zio Arturo con un cazzo insignificante" "Il tuo cazzo è unico" " Zia anch'io ho goduto tantissimo, la tua figa parla. Ho scopato qualche ragazza ma come la usi tu non ha paragone" "Lo zio Arturo non immaginerà mai che io e te scopiamo quindi posso venire tutte le volte che vuoi anche perché il pomeriggio sei sempre solo" "Devo trovare qualche mia amica che si fa scopare dallo zio Arturo perché a me quella specie di cazzo mi fa pure schifo" "Cerca di non scopare troppo con le ragazze, lascialo per la zia quel ben di Dio" "D'accordo zia come vuoi" " Tesoro della zia ora che sappiamo come si fa un pomeriggio trascorriamo tutte le ore a scopare e se vuoi la zia ti da anche il culo. Ma che dico anche il culo, i do tutto e dobbiamo provare anche la spagnola che voglio bere la tua sborra dal seno" "Zia ora penso sempre a te" Tesoro e chi può dimenticare, anch'io penso sempre a te" "Ciao cazzo" "ciao figa a domani".
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