Il primo ingoio
di
Cannaalvento
genere
gay
Tanti anni fa avevo l’abitudine di frequentare i cinema porno. Per chi non ci è mai entrato o per chi è giovane e non ha fatto in tempo, cerco un po' di spiegare cosa fosse il cinema porno. Innanzitutto era frequentato in gran parte da anziani , era l’alternativa al bar. Poi vi erano i gay, che nei bagni facevano ammucchiate di gruppo con gli anziani che fungevano da spettatori…uno spettacolo nello spettacolo, perché sul grande schermo non dimentichiamo che le scene pornografiche avevano un effetto inimmaginabile ai giorni nostri, abituati agli schermi del pc. Poi vi erano i solitari, come il sottoscritto, che si sedevano e eccitati iniziavano a menarsi. Infine, ma molto raramente , vi erano coppie, dove la donna spesso era oggetto di proposte di ogni tipo, tipo il tizio che sedeva vicino e gli mostrava l’uccello , o la gente accanto a loro ritta in piedi accanto al muro che si segava. Io come ripeto ho frequentato per alcuni anni questi cinema e ricordo chiaramente la prima volta che ho bevuto della sborra. Mi stavo segando seduto con i pantaloni alle ginocchia, e come sempre, c’era la fila dei pensionati che si limitavano a guardare. Ad un tratto uno si avvicina e si siede accanto a me. Senza chiedere, senza salutare, mi prende l’uccello e inizia a menarmelo, molto lentamente , poi si avvicina con la testa al mio uccello e lo inghiotte completamente. Doveva piacergli molto perché lo faceva lentamente, con amore. Quando venni lo tenne tutto nella bocca ingoiando la sborra che , non per vantarmi , era molto copiosa. Poi mi ha pulito con il suo fazzoletto, mi ha dato un bacio sulla cappella e se ne è andato. Molto eccitato da quel pompino, mi sono alzato e sono salito al piano superiore, dove andavo poche volte per la verità , e mi sono seduto nell’ultima fila in fondo, vicino al muro. Era un chiaro invito a fare sesso. Infatti pochi minuti dopo, si è avvicinato alle mie spalle in piedi un quarantenne, che ha tirato fuori il suo cazzo e me lo ha appoggiato sulla spalla. Senza vergogna mi sono girato quel tanto che bastava per prenderglielo in mano e portarmelo alla bocca. Era la prima volta che prendevo un cazzo in bocca. Era grosso, ma veramente grosso, riuscivo a malapena a tenerlo in bocca tanto era largo. Pulsava ed era durissimo,mi sembrava di spompinare Rocco . Come dicevo era la prima volta e mi sono prodigato di leccare , leccare senza stancarmi, tutta l’asta poi il glande, i coglioni gonfi , poi rimettevo in bocca e cercavo di muovere la testa ma era veramente difficile, troppo grosso. In preda a una smania pazzesca , con il cazzo in bocca mi sono slacciato i pantaloni e mi sono tirato fuori il mio che era più duro del marmo. Anche se pochi minuti prima avevo sborrato ero ancora in tiro, d’altronde a quel tempo riuscivo a venire tre volte consecutivamente, e per invitare qualcuno dei numerosi guardoni che si erano formato attorno a noi, l’ho lasciato in bella vista , ritornando con le mani al palo di carne che mi stavo gustando. Si sono seduti subito in due, ai miei lati, quello di destra me l’ha preso in mano mentre quello di sinistra in bocca. Non capivo più niente, ero teso come una corda di violino, sentivo che avrei resistito molto poco così mi sono sfilato il cazzo dalla bocca e me lo sono appoggiato alle labbra. Ho iniziato a menarlo sempre più velocemente con la bocca semiaperta appoggiata sulla cappella. Quello che mi segava ha lasciato il cazzo all’altro che ha continuato imperterrito a mangiarmi il cazzo mentre e ha iniziato a leccarmi il lobo dell’orecchio . Ormai ero giunto al capolinea. Mugolando di piacere ho dato la possibilità al tipo che me lo mangiava di tirarlo fuori dalla bocca e un secondo dopo ho fatto quattro schizzi di sborra impressionanti, il primo di almeno 40 centimetri. In quell’istante ho sentito un liquido molto salato riempirmi la bocca e ho mandato in gola. Non ho avuto il coraggio di ingoiare tutto per cui continuando a segarlo me lo sono sfilato dalla bocca che schizzava come una fontana. Il tizio che avevo di fianco a me con la bocca sul mio orecchio, ha preso la cappella in bocca e ha finito il lavoro. In pochi secondi si sono allontanati tutti e tre mentre io sono rimasto sulla poltroncina del cinema , sfinito, esausto. La bocca era bagnata ancora di sborra e con la lingua mi succhiai i denti per pulirmeli . La prossima volta vi racconterò quando con un flauto di legno ho perso la verginità del mio culo. A presto
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