Angela
di
Cannaalvento
genere
trans
Angela la conobbi a una festa per la libertà sessuale. Suonavo quella sera e quando sono di lavoro cerco di non dare attenzioni particolari a nessuno, ma lei mi colpì da subito. Non era vestita in maniera provocante, ne svestita come molte altre, ma si notava in mezzo a tutti. Ballava da sola,vestita,tra chiappe e tette al vento. Notai subito un rigonfiamento nei jeans e mi venne da ridere, non so perché, mi sembrò però ancora più attraente. Durante l'intervallo la cercai ma non trovandola mi fermai a parlare con una morettina, di Mestre, si chiamava Roberta, lesbica mi disse subito, al che gli risposi che non mi era mai importato con chi la gente andasse a letto. Studiava medicina a Padova, aveva venticinque anni e viveva assieme alla sua ragazza, Corinne, una francese di dieci anni più di lei. Nel casino generale, cercai Angela ancora un poco ma non trovandola ritornai sul palco per ricominciare a suonare. Roberta rimase li sotto per tutto il tempo fino all'intervallo successivo, quando mi portò da bere. Gli dissi che mi piaceva e che avrei voluto conoscerla un po. Lo dissi sinceramente, guardando i suoi occhi azzurri. Mi baciò teneramente sulla bocca,un bacio casto, senza lingua.Uscimmo fuori dal locale, dove sembrava di essere in un set porno, tra gente che si baciava , succhiava, montava. Fummo attratti da una bionda che stava spompinando sei o sette ragazzi. Era inginocchiata sull'erba a seno scoperto e con le mani segava mentre in bocca aveva un bell'uccello.Ci fermammo qualche momento per vedere almeno una sborrata che non tardò ad arrivare. Con la mano continuò il movimento mentre partivano degli schizzi direttamente sul suo viso e sulle tette. Qualche secondo dopo un ragazzo gli spruzzò sui capelli e quello in bocca venne copiosamente subito dopo. Io avevo l'uccello talmente in tiro che Roberta ridendo me lo sfiorò. Andammo poco distanti e ci baciammo mentre si apriva la camicia mostrandomi due meloni invitanti. Glieli presi tra le mani succhiando con tanta saliva. I capezzoli erano gonfi e turgidi. Li sfiorai con la lingua, poi ritornai alla sua bocca. Roberta era invitante ma avevo il pensiero di dover ricominciare a suonare per cui con tutta la mia volontà mi staccai da lei. Gli dissi che ci saremmo potuti vedere alla fine della serata e la potevo accompagnare a casa se voleva. Mentre stavamo rientrando ,qualcosa catturò il mio interesse. Angela ,da sola,stava fumando una sigaretta mentre era al cellulare. Avevo Roberta di fianco per cui non feci niente e rientrai. Suonai quei quaranta minuti con gli occhi sulla porta,ma lei non rientrò più. Alla fine Roberta mi raggiunse dicendomi che gli spiaceva un casino ma che preferiva tornare da sola,non se la sentiva di tradire la sua Corinne. Nemmeno tanto dispiaciuto smontai con gli altri membri del gruppo il palco, e intorno all'una e mezza andai alla macchina. Con enorme sorpresa trovai Angela dentro la macchina posteggiata dietro la mia. Continuava a mettere in moto senza risultato. - Ciao, hai qualche problema con la macchina,non si accende?- gli dissi aprendogli la portiera. Da vicino era veramente bella,con un fisico abbondante,grossi seni,labbra carnose,e uno sguardo da tigre . Mi presentai poi mi offrii di portarla a casa. L'indomani saremmo ritornati lì con un meccanico per aggiustare il guasto. Quando mi disse di si il cuore mi saltò in gola,e la vista del suo culo fasciato dai jeans mi ipnotizzò. In macchina parlammo di tutto un po',mi disse che era in Italia da quasi dieci anni,che era stata insieme a un imprenditore di nome e aveva frequentato per un certo periodo gente piena di soldi. Mi disse poi che dopo una delusione importante si era allontanata da quel mondo e ora faceva dei lavori come modella per uno studio di fotografia. Fino a quando il fisico regge,e me lo disse con un sorriso che mi sciolse. Arrivati a casa,mi fece entrare e notai subito che l'appartamento era piccolo ma pulito e ordinato. Mi fece accomodare sul divano e tornò con due bicchieri,per brindare a un incontro,mi disse. Bevemmo guardandoci negli occhi,poi si tolse le scarpe e mi disse di mettermi in libertà. Sparí in corridoio e sentii subito dopo l'acqua che scorreva,si stava facendo la doccia. Mi eccitai all'inverosimile e la seguii in bagno. La vista del suo corpo mi fece l'effetto di una scossa elettrica,aveva un seno bellissimo,sodo,pieno,con un culo bellissimo. La pelle,liscia sembrava coperta di olio,ma quello che aveva in mezzo alle gambe mi tolse il fiato. Il suo pene era grosso,scuro,e tremendamente lungo. Gli pendeva arrivando a metà coscia. Mi guardò intensamente mentre si insaponava le boccie . Mi spogliai e la raggiunsi. Ci abbracciamo e iniziammo a baciarci,mentre con la coscia sentivo il suo uccello sulla mia pelle. Mi baciò e leccò i capezzoli mentre con una mano prese in mano il mio uccello. Lo segò piano,mentre mi baciava il collo,le orecchie,i lobi, per poi ritornare ai capezzoli. Quando lo prese in bocca per poco non feci un infarto. Lei non succhiava,avvolgeva tutta la bocca,la lingua,le guance,attorno al Cazzo,stimolando con colpettino la cappella,il filetto. Era strepitosa, mi stava facendo il più bel pompino della mia vita. Poi mi baciò di nuovo con intensità,spense l'acqua e mi asciugò lentamente con un asciugamano. L'interno cosce gli portò via un po' di tempo, perché lo prese di nuovo in bocca e mentre me lo succhiava,con le mani mi asciugava piano l'interno cosce,le chiappe,il buco del culo. Poi mi prese per mano e mi portò in camera da letto. Mi fece sdraiare a schiena in giù,mi alzò le gambe e mi leccò lo scroto,il buchetto per svariati minuti. Si alternava tra la cappella e buco del culo con infinita maestria e senza lesinare in saliva,massaggi,usando le dita per massaggiare le palle,la prostata, il filetto del glande. Stavo impazzendo dal piacere ma quando si prese in mano il suo uccello un poco di paura la provai. Si bagnò la cappella con un tubetto di lubrificante,mi leccò ancora un poco,poi mi sollevò ancora un poco di schiena fino ad avere il buco del culo che guardava il soffitto. Quando appoggiò la punta volevo solamente essere impalato da lei,non mi interessava ciò che avrei provato. Mi sorrise e piano mi spinse il suo uccello dentro. Mi segava con la mano sinistra e il mio cazzo era gonfio all'inverosimile. Il suo era lungo e per tre quarti non era entrato. Mi prese l'uccello in bocca,spinse ancora un poco. Volevo morire,un piacere così intenso non lo potevo nemmeno immaginare. Mi pompava con regolarità,il suo cazzo me lo sentivo dentro,mai avrei pensato una simile sensazione,mi massaggiava la pancia addirittura. Non capivo più niente,immaginavo che dovevo avere un buco del culo dilatato che ci poteva entrare un braccio di una ragazza e pensai un attimo a Roberta. Mi venne da sorridere mentre Angela mi stava succhiando ,segando e inculando contemporaneamente. Con un urlo liberatorio venni con uno schizzo colossale. Mi sorpassò andando a schiantarsi sul muro,il secondo sul cuscino,poi in faccia,un poco anche in bocca mi finì. Angela era meravigliata e continuò con foga a possedermi,e la vista di lei ,il suo enorme pene che scivolava dentro di me,e le sue tette che sobbalzavano in maniera ossessiva mi fecero venire per la seconda volta. Stavolta Angela fu veloce ad ingoiare dopo il primo schizzo. Lo tenne in bocca mandando giù tutto,poi lo pulí finché lo aveva ancora in bocca. Me lo restituí , senza un filo di sborra e moscio. Poi come a comando si prese il suo con la mano destra,lo estrasse piano piano, una sensazione bellissima,e mi si accoccolò di fianco. La sua cappella era veramente grossa,non capivo come aveva potuto entrarmi nel culo. Lo presi in bocca,e non è una frase fatta,ma feci veramente fatica,e lo guardai negli occhi mentre si segava. La sborra mi inondò la bocca,lo estrassi mentre a intervalli di un paio di secondi mi sborrava con un getto potente. Cum blast ,non avevo mai visto niente del genere tranne nei video. La sborra,cremosa,densa,usciva dal suo cazzo come fosse una pompa. Mi coprí letteralmente con credo otto,dieci schizzi. Il sapore era salato ma non cattivo,per cui quello che avevo in bocca lo mandai giù,chiudendo gli occhi e con un poco di difficoltà,ma lo feci contento di dargli piacere. Il letto era completamente bagnato e sporco di sborra. Ritornammo poco dopo a farci una doccia,dove mi fece un altro pompino con ingoio. Non mi chiese di incularlo ne io n ebbi voglia, ma quell'incontro fu l'inizio di una frequentazione assidua. Ci vedemmo per un paio di mesi,e imparai da Angela come fare godere un uomo e una donna. Lei era un mix fantastico,un corpo fatto apposta per fare all'amore. Ci lasciammo quando mi disse che per un'opportunità di lavoro,un set fotografico per un film hard,partiva per la Francia. Non ci siamo più rivisti,ma la porto nel cuore,e anche un po' nel culo,che dopo di lei,prendo tutto quello che voglio.
2
voti
voti
valutazione
5
5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il bacioracconto sucessivo
Tra moglie e marito...mi ci ficco
Commenti dei lettori al racconto erotico