Trio mancato
di
goldenoro69$
genere
trio
Nel condominio dove abito per qualsiasi problema si rivolgono a me, se sono in grado di risolvere il problema va bene altrimenti consiglio su chi eventualmente chiamare.
Grazie al mio altruismo forse qualcuno ne approfitta, il problema è che non sono capace a dire di no. Tra l'altro è un condominio multirazziale dove risiedono senegalesi, rumeni, albanesi ed egiziani tutte famiglie che si sono integrate molto bene. Di famiglie italiane ne siamo rimaste solo quattro. Tra queste c'è la famiglia di Corrado, come si dice "uomo di esemplari virtù" sposato con Sonia e con due figli piccoli. Lui lavora al comune mentre Sonia all'Agenzia delle entrate. Sto salendo in macchina per recarmi al lavoro e vedo Sonia impegnata a mettere in moto la sua macchina e noto che è in difficoltà. Quindi la raggiungo la faccio scendere e provo io. Quando è scesa ha mostrato un paio di gambe straordinarie protette da calze nere che ne aumentavano la bellezza e non riuscii a non guardarle. Lei sorrise, comunque aprii il cofano vidi un filo distaccato, lo ricollegai e misi in moto tranquillamente. Senza pensare mi diede un bacio sulle labbra che non finiva più, la guardai lungamente mentre risaliva in macchina e per premio la minigonna salì ancora più su scoprendo perfino il perizoma. Mamma mia che visione stupenda ed il cervello inviò l'impulso al cazzo che subito rispose. Sonia guardandolo sorrise ancora.
L'ho giudicata sempre una famiglia esemplare, sempre d'accordo, sempre in compagnia, sempre con i bambini anche se a volte mi colpiva l'audacia nel vestire di Sonia.
La mattina successiva lo stesso problema, aprii il cofano e non c'era nessun filo distaccato. Non c'erano soluzioni al problema quindi mi offrii di accompagnarla anche perché il suo ufficio si trovava sulla strada che dovevo percorrere.
Aveva cambiato abito però sempre gambe scoperte e calze nere. Ripensando alla situazione del giorno precedente il cazzo ripartì autonomamente mostrando la sua forma sotto i pantaloni. Lei guardandolo sorrise. Chiesi di Corrado e mi informò che in quella settimana faceva il turno dalle quattordici alle ventidue, poi tanto per dire qualcosa accennai alla sua fortuna di avere una moglie così bella. Mi guardò come se avessi bestemmiato e rispose "Magari la sua sarà fortuna ma non è la mia" Aspettava una mia domanda ma non sapevo cosa dire e restai in silenzio. Proseguì con un proverbio "Non tutto è oro quello che luccica" "Sonia mi sorprendi" "Quando me lo ha proposto sono rimasta sorpresa anch'io" "E' un depravato ed io per i bambini ho sopportato e sopporto ancora ma non so fino a quando" Nel frattempo siamo arrivati davanti al suo ufficio e le dissi se potevo passare a riprenderla "Devi passare a riprendermi che finiamo il discorso" Tutta la giornata la testa non pensava altro che alla sua situazione" "Ed è subito sera" il titolo di una poesia di Quasimodo. L'attesi sotto il suo ufficio ed appena salì in macchina iniziò una filippica interminabile proprio per sfogarsi" A te Corrado sembra una persona per bene, si può definire perbene uno che gode a far scopare la moglie da un suo amico? E questo non sarebbe neanche il peggiore dei problemi perché almeno godo e piace anche a me, ma che lui si fa trovare vestito da donna, lecca la sua sborra nella mia figa, ed a volte lo spompina lui direttamente"? "Sonia sono stravolto" "Lo sono stata anch'io quando ha mostrato i primi segni" Desideravo un uomo con le palle, mi è capitato un uomo che lecca le palle degli altri" "Sonia scusami ma una figa come
te? mamma mia, non mi viene altro da dire". "Depravati per depravati voglio scopare con te per ringraziarti della tua disponibilità" "Sonia non mi sento di contraccambiare questa proposta, chi vuole scopare con me lo deve fare perché mi desidera non per ringraziarmi" "Be mettila come vuoi, io ti ho sempre desiderato ed ho invidiato tua moglie che, lei si ha avuto fortuna ad incontrare uno come te. Bene allora voglio scopare con te perché ti desidero e vorrei farlo davanti a Corrado" "Tu sei matta da legare" "Matta da legare ? Sapessi quante volte mi ha chiesto di coinvolgerti" Non riuscivo più a connettere, arrivammo a casa e mi confessò "La macchina partiva è che dovevo sfogarmi con qualcuno. Domani la macchina non parte ancora". A casa mia moglie chiese perché ero taciturno, diedi la colpa ad un mal di testa. La mattina successiva mi aspettava salì in macchina e..."Ho parlato con Corrado, se per te va bene sabato pomeriggio vieni a casa con la scusa che un computer non funziona" Risposi solo "Ci provo". Il sabato pomeriggio squillò il telefono e Corrado mi chiedeva se potevo intervenire perché aveva un lavoro urgente da fare" Appena entrai in casa Corrado mi avvisò "Non ti meravigliare di nulla" Ero senza parole, ci accomodammo in salotto, i bambini dai nonni, bevemmo un ottimo caffè rilassandoci e parlando tranquillamente precisò "So che Sonia ti ha raccontato tutto, ma forse non ti ha detto come abbiamo iniziato" "Che cazzo dici stronzo"? replicò Sonia "Una sera tornando a casa lei era nel nostro letto a farsi scopare da un collega. Dopo una momentanea riflessione tra lo scandalo e l'eccitazione che provai vedendoli, scelsi la seconda possibilità e li invitai a continuare suscitando la perplessità ad entrambi. Poi il vortice mi travolse e mi accorsi di voler continuare a farla scopare da altri. Tante volte abbiamo pensato a te ma la vergogna ci ha sopraffatti". "Ragazzi oggi non sono in grado di sostenere una scopata fatta in questo modo, vedremo in seguito, vi voglio bene" e rientrai in casa mia. Provammo altre tre volte ma non fui mai in grado di sottostare alle loro voglie.
Grazie al mio altruismo forse qualcuno ne approfitta, il problema è che non sono capace a dire di no. Tra l'altro è un condominio multirazziale dove risiedono senegalesi, rumeni, albanesi ed egiziani tutte famiglie che si sono integrate molto bene. Di famiglie italiane ne siamo rimaste solo quattro. Tra queste c'è la famiglia di Corrado, come si dice "uomo di esemplari virtù" sposato con Sonia e con due figli piccoli. Lui lavora al comune mentre Sonia all'Agenzia delle entrate. Sto salendo in macchina per recarmi al lavoro e vedo Sonia impegnata a mettere in moto la sua macchina e noto che è in difficoltà. Quindi la raggiungo la faccio scendere e provo io. Quando è scesa ha mostrato un paio di gambe straordinarie protette da calze nere che ne aumentavano la bellezza e non riuscii a non guardarle. Lei sorrise, comunque aprii il cofano vidi un filo distaccato, lo ricollegai e misi in moto tranquillamente. Senza pensare mi diede un bacio sulle labbra che non finiva più, la guardai lungamente mentre risaliva in macchina e per premio la minigonna salì ancora più su scoprendo perfino il perizoma. Mamma mia che visione stupenda ed il cervello inviò l'impulso al cazzo che subito rispose. Sonia guardandolo sorrise ancora.
L'ho giudicata sempre una famiglia esemplare, sempre d'accordo, sempre in compagnia, sempre con i bambini anche se a volte mi colpiva l'audacia nel vestire di Sonia.
La mattina successiva lo stesso problema, aprii il cofano e non c'era nessun filo distaccato. Non c'erano soluzioni al problema quindi mi offrii di accompagnarla anche perché il suo ufficio si trovava sulla strada che dovevo percorrere.
Aveva cambiato abito però sempre gambe scoperte e calze nere. Ripensando alla situazione del giorno precedente il cazzo ripartì autonomamente mostrando la sua forma sotto i pantaloni. Lei guardandolo sorrise. Chiesi di Corrado e mi informò che in quella settimana faceva il turno dalle quattordici alle ventidue, poi tanto per dire qualcosa accennai alla sua fortuna di avere una moglie così bella. Mi guardò come se avessi bestemmiato e rispose "Magari la sua sarà fortuna ma non è la mia" Aspettava una mia domanda ma non sapevo cosa dire e restai in silenzio. Proseguì con un proverbio "Non tutto è oro quello che luccica" "Sonia mi sorprendi" "Quando me lo ha proposto sono rimasta sorpresa anch'io" "E' un depravato ed io per i bambini ho sopportato e sopporto ancora ma non so fino a quando" Nel frattempo siamo arrivati davanti al suo ufficio e le dissi se potevo passare a riprenderla "Devi passare a riprendermi che finiamo il discorso" Tutta la giornata la testa non pensava altro che alla sua situazione" "Ed è subito sera" il titolo di una poesia di Quasimodo. L'attesi sotto il suo ufficio ed appena salì in macchina iniziò una filippica interminabile proprio per sfogarsi" A te Corrado sembra una persona per bene, si può definire perbene uno che gode a far scopare la moglie da un suo amico? E questo non sarebbe neanche il peggiore dei problemi perché almeno godo e piace anche a me, ma che lui si fa trovare vestito da donna, lecca la sua sborra nella mia figa, ed a volte lo spompina lui direttamente"? "Sonia sono stravolto" "Lo sono stata anch'io quando ha mostrato i primi segni" Desideravo un uomo con le palle, mi è capitato un uomo che lecca le palle degli altri" "Sonia scusami ma una figa come
te? mamma mia, non mi viene altro da dire". "Depravati per depravati voglio scopare con te per ringraziarti della tua disponibilità" "Sonia non mi sento di contraccambiare questa proposta, chi vuole scopare con me lo deve fare perché mi desidera non per ringraziarmi" "Be mettila come vuoi, io ti ho sempre desiderato ed ho invidiato tua moglie che, lei si ha avuto fortuna ad incontrare uno come te. Bene allora voglio scopare con te perché ti desidero e vorrei farlo davanti a Corrado" "Tu sei matta da legare" "Matta da legare ? Sapessi quante volte mi ha chiesto di coinvolgerti" Non riuscivo più a connettere, arrivammo a casa e mi confessò "La macchina partiva è che dovevo sfogarmi con qualcuno. Domani la macchina non parte ancora". A casa mia moglie chiese perché ero taciturno, diedi la colpa ad un mal di testa. La mattina successiva mi aspettava salì in macchina e..."Ho parlato con Corrado, se per te va bene sabato pomeriggio vieni a casa con la scusa che un computer non funziona" Risposi solo "Ci provo". Il sabato pomeriggio squillò il telefono e Corrado mi chiedeva se potevo intervenire perché aveva un lavoro urgente da fare" Appena entrai in casa Corrado mi avvisò "Non ti meravigliare di nulla" Ero senza parole, ci accomodammo in salotto, i bambini dai nonni, bevemmo un ottimo caffè rilassandoci e parlando tranquillamente precisò "So che Sonia ti ha raccontato tutto, ma forse non ti ha detto come abbiamo iniziato" "Che cazzo dici stronzo"? replicò Sonia "Una sera tornando a casa lei era nel nostro letto a farsi scopare da un collega. Dopo una momentanea riflessione tra lo scandalo e l'eccitazione che provai vedendoli, scelsi la seconda possibilità e li invitai a continuare suscitando la perplessità ad entrambi. Poi il vortice mi travolse e mi accorsi di voler continuare a farla scopare da altri. Tante volte abbiamo pensato a te ma la vergogna ci ha sopraffatti". "Ragazzi oggi non sono in grado di sostenere una scopata fatta in questo modo, vedremo in seguito, vi voglio bene" e rientrai in casa mia. Provammo altre tre volte ma non fui mai in grado di sottostare alle loro voglie.
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