Il diciottesimo di Giada - parte 2

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genere
tradimenti

Erano quasi le 5, ero ancora un po’ brilla e se mia mamma mi avesse vista così… mi avrebbe tirato tanta di quella merda che nessuno se lo potrebbe immaginare. Quindi decisi di aspettare lì fuori mezzoretta che mi passasse la sbornia e nel mentre ripensai a Lorenzo e alla serata…eccitandomi e ripensando alla promessa di farmi scopare da lui.

Dopo un po’ arriva a casa, (abitavo in una casetta a schiera che ha l’ingresso in comune con altre 3) il mio vicino, Matteo ancora bello carico dalla serata trascorsa e vedendomi lì fuori mi chiede cosa cavolo ci facessi a quell’ora e gli dissi che non potevo tornare a casa mezza ubriaca… Così mi disse: “Vuoi venire dentro da me?”
Matteo è un ragazzo simpatico, che conoscevo fin quando ero piccola visto che era mio vicino di casa (ha 32 anni) e che mi aveva fatto l’animatore al grest quando ero più piccola. Così accettai pur di non stare fuori.

Mi fa entrare a casa sua e mi dice di fare come se fossi a casa mia, lui in tanto andava a farsi una doccia visto che era lercio. Lui si lava e si “veste” era in verità in boxer e lasciava vedere il suo bel corpo scolpito (ma non eccessivamente, da essere brutto), mi chiede se avessi bisogno di qualcosa, ma declino l’offerta.

“Annachiara, io vado a dormire: sono a pezzi. Se vuoi dormire purtroppo o vieni a letto con me o ho solo il divano. Mentre se non hai sonno fai pure quello che vuoi”
“In verità sono stanca anch’io… quasi quasi se mi lasci sfrutto il tuo letto” non l’avevo detto con malizia, era solo una constatazione perché stare sul divano non mi eccitava per nulla…

“Forse è meglio che ti dia qualcosa di più comodo per dormire” era un suo modo gentile per dirmi che ero sporchissima, mi erano caduti un paio di drink addosso e puzzavo un po’ da alcol… e nel mentre tira fuori dall’armadio se avessi voluto mi avrebbe dato un paio di pantaloncini e una sua maglietta, io li presi volentieri. Senza pensarci su mi tolsi il vestito, tanto avevo l’intimo per cambiarmi lì…

“Ti sei divertita questa sera, maialina” mi disse in modo scherzoso e in quell’istante mi resi conto del piccolo dettaglio insignificante che avevo trascurato: le mie mutandine le aveva Lorenzo… “Eh, ma… no… non è come pensi…in ver…” stavo balbettando, mentre ero completamente rossa e cercavo di nascondermi.

“Guarda che non devi giustificarti, se non ti diverti e scopi alla tua età, chi dovrebbe farlo? E poi non è un brutto spettacolo” e si mise a ridere.
Mi rilassai un po’ nel mentre mi misi i pantaloncini che mi aveva dato e notai che a Matteo gli era venuto duro sotto ai boxer. Lo notai e non feci commenti, ma qualcosa dentro di me mi fece scaldare. Pensai: cazzo perché non mi sono fatta scopare prima…almeno ora sarei apposto e invece ho voglia.

Ci sdraiammo sul letto, lui era disteso di lato verso di me io invece supina, dopo poco mi misi di lato anch’io dandogli le spalle. Mi avvicinai piano piano a lui… finché i nostri corpi fossero uno attaccato all’altro… sentivo il suo corpo sul mio ed ero eccitata…volevo consumare quella voglia che mi ero portata appresso tutta la serata. Appoggiai il mio culetto su di lui all’altezza del suo membro. Lo lasciai lì fnché non lo sentii indurirsi così cominciai lentamente a strusciarmi. Lui aveva capito le mie intenzioni una mano sulle mie tette.

Sono un’ipocrita? Ho detto a Lorenzo di no per non fare la troia e ora mi concedevo così easy. C’era un motivo, un motivo istintivo e radicato. Non so se qualcuno è mai stato animato, ma succede spesso d’avere un animatore preferito e innamorarsi di lui…e sotto sotto desiderare un giorno di essere sua unito con la voglia pregressa eccomi lì sdraiata a fianco a lui con una sua mano sulle tette e l’altra che pian pianino scendeva sul mio ventre per poi infilarsi sotto i pantaloncini.

Avvicinai maggiormente il mio culetto al suo corpo per sentire la sua erezione sotto ai boxer. La sua mano era tra le mie gambe, gemevo al contatto delle sue dita al mio sesso. Dopo un paio di minuti in quella posizione un po’ scomoda gli chiedo di spogliarmi. Mi piace un sacco vedere il mio uomo con il desiderio negli occhi mentre mi toglie i vestiti. Si vedeva che era esperto a slacciare reggiseni perché in un attimo ero nuda, glielo feci notare e mi rispose “Teso, e non solo quello sono esperto a fare”
E la sua testa scivola tra le mie gambe umide a leccare i miei umori e… a farmi urlare sapeva dove mettere la lingua e le dita come se fosse la decima volta che mi scopava. Continuava ad alternare leccate, lavori con le dita, roteando ed entrando, in modo che non mi abituassi alla stimolazione e continuassi a godere.

Gli chiedo il suo cazzo, volevo assaggiarglielo un po’ prima che mi penetrasse. Si toglie i boxer ed esce un salsicciotto gonfio, stavo per inginocchiarmi davanti a lui, ma mi dice di stare sdraiata e si mette di fianco a me così che io potessi succhiarglielo e nel mentre lui poteva, a piacimento giocare con la mia figa o le tette.

Lo presi in bocca, era un po’ scomoda come posizione, ma volevo fargli un bel bocchino così mi impegnai a lavorarglielo con la lingua e aiutandomi con le mani e la bocca. In un momento mi tiene ferma la testa e mi scopa in bocca facendomi sbavare parecchio…poi mi lascia continuare il mio lavoretto.

“Lorenzo, ti prego prendimi” era quasi una supplica, ma non potevo più resistere lo volevo dentro. Non capivo più niente, l’unica cosa che c’era nella mia mente era il cazzo di Lorenzo e la mia figa che lo desiderava. Mi misi al bordo del letto con le gambe aperte, lui era lì davanti a me con il cazzo il mano pronto a fare il misfatto.
“Annachiara, guardami negli occhi, voglio vedere la tua faccia, i tuoi occhi mentre ti entro dentro, voglio vedere tutto il tuo piacere e la fatica a farti penetrare” mentre me lo diceva lo fissavo negli occhi. Aveva una faccia soddisfatta. Sento la sua cappella farsi strada tra le mie labbra, urlo… era grossa e la mia figa stretta. Continua ad entrare non si ferma mai, io gemevo di piacere lo sento tutto dentro… tutta la sua potenza, quando comincia a fottermi mi manca il fiato dal piacere, ogni suo colpo un mio gemito… non sarei resistita molto e lui lo sapeva. Non aumentò molto il ritmo, si limitò a stimolarmi anche con le mani e quello fu il colpo di grazia… in poco ebbi un profondo orgasmo e colai di umori.

Mi lasciò riprendermi, mi misi a pecorina e gli dissi: “Finiscimi! Voglio portarti all’estremo anche te…prendimi quanto forte vuoi”
“Non pensavo fossi così troia” e mi mise il cazzo dentro, cominciò a fottermi forte mi stava distruggendo, ma sapevo che non sarebbe durato molto.
Mi tira fuori il cazzo, “sto per venire” io mi metto davanti a lui, gli do giusto due pompate e la mia bocca si riempie del suo seme. Era molto e così qualche goccia mi esce dalla bocca, il resto lo ingoio e gli mostro la bocca vuota. Ci sdtraiamo sul letto stremati dalla nottata e dalla scopata, lo bacio in bocca e gli dico “Grazie”

Continua…

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scritto il
2022-06-04
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