Situazione inaspettata 1
di
Furio
genere
incesti
Il fratello di mia nuora mi ha sempre insinuato il dubbio sulle sue tendenze sessuali. La mia sensazione propendeva per l’omosessualità e pensavo che questo fosse il motivo per cui si fosse trasferito a Madrid per completare il percorso universitario è una volta laureato avesse deciso di rimanerci permanentemente. La mia consuocera, cinquantacinquenne giunonica, periodicamente si recava a trovarlo fermandosi anche per una settimana. Io ironizzavo con lei accusandola di avere una relazione con un torero, altro che accudire il figlio! Quando per lavoro mi toccò di recarmi a Madrid in coincidenza con una delle sue visite al figlio, venutane a conoscenza mi invitò a cena a casa del figlio. Per ovvi motivi non potevo esimermi per cui alle 21 suonavo alla porta dell’appartamento. Marco (il figlio) mi fece accomodare: era un bilocale con il valore aggiunto di una ampia terrazza con il tavolo apparecchiato per la cena. Mia consiocera mi aveva salutato distrattamente perché presa a cucinare. Ci disse di accomodarci che tutto era pronto. La cena risultò piacevole anche grazie al buon vino che accompagnava i piatti. Giunti al dessert Anna (la consuocera) si alzò’ per prepare la creme brûlé. Mentre sorseggiavo l’ennesimo bicchiere di vino, Marco inavvertitamente(?) fece cadere una posata sotto il tavolo. Per raccoglierla si inginocchiò sparendo alla mia vista. Improvvisamente una mano si posò sulla mia patta tastando come per valutarne il contenuto. Ero basito, non sapevo come comportarmi e , forse complice il vino, non tentai di ritirarmi. Ne frattempo la mano aveva iniziato a slacciarmi la cintura per abbassare più agevolmente là zip. E ora si stava introducendo sotto le mie mutande e iniziava a stringere la mia asta. È in quel momento che Marco parlò: “ mmm un cazzo nodoso e con una bella circonferenza proprio come piace a me!” Immediatamente dopo delle labbra calde avvolsero la mia cappella. Ero
Frastornato dalla situazione, non sapevo che fare, sentire una lingua che stuzzicava il mio cazzo non mi dispiaceva per nulla ma al tempo stesso ero preoccupato dalla presenza della consuocera. Che si palesò proprio nel momento in cui stavo per allontanare suo figlio. Eilà vi state divertendo di già senza di me?! La frase pronunciata da Anna mi lasciò senza fiato… mentre Marco riprendeva a dpompinarmi con assoluta abilità, la madre si accomodò sulla sedia, slacciò la vestaglia che indossava rimanendo in intimo nero (mai me lo sarei aspettato), reggiseno e slip semitrasparenti. “Rilassati e goditi la serata” furono le sue parole mentre allargava le gambe e iniziava a masurbarsi con lentezza. Intravedevo le sue dita che iniziavano a stuzzicare il clitoride per poi introdursi nella sua figa per due, tre colpi e poi tornare a stimolare il clito. L’altra mano si alternava sui suoi seni prosperosi, i capezzoli venivano strizzati tra pollice e indice a turno. La mia eccitazione era arrivata ad un livello mai raggiunto. Ero ipnotizzato da mia consuocera, dalle sue dita che entravano ed uscivano dalla sua figa con sempre maggior foga . All’inizio era due, poi tre ed ora erano quattro dita che sparivano per poi riapparire. Avevo ormai perso ogni freno inibitorio, per cui, dopo aver posato le mie mani sulla testa di Marco, gli imponevo ritmo spingendogli il mio cazzo fino in gola. Quando Anna ansimando sibilò “vengooooo” non riuscii a trattenermi e mi svuotai completamente nella bocca di Marco. Fu a quel punto che lo vidi riemergere con la sborra che gli colava dagli angoli della bocca. “Mmmm buona e cremosa come piace” disse rivolgendosi a sua madre e, rimanendo sempre a quattro zampe, si avvicinò a lei che, a gambe aperte , lo aspettava. Quando la vidi prendere la testa del figlio per spingerla tra le cosce iniziai ad eccitarmi di nuovo.
Frastornato dalla situazione, non sapevo che fare, sentire una lingua che stuzzicava il mio cazzo non mi dispiaceva per nulla ma al tempo stesso ero preoccupato dalla presenza della consuocera. Che si palesò proprio nel momento in cui stavo per allontanare suo figlio. Eilà vi state divertendo di già senza di me?! La frase pronunciata da Anna mi lasciò senza fiato… mentre Marco riprendeva a dpompinarmi con assoluta abilità, la madre si accomodò sulla sedia, slacciò la vestaglia che indossava rimanendo in intimo nero (mai me lo sarei aspettato), reggiseno e slip semitrasparenti. “Rilassati e goditi la serata” furono le sue parole mentre allargava le gambe e iniziava a masurbarsi con lentezza. Intravedevo le sue dita che iniziavano a stuzzicare il clitoride per poi introdursi nella sua figa per due, tre colpi e poi tornare a stimolare il clito. L’altra mano si alternava sui suoi seni prosperosi, i capezzoli venivano strizzati tra pollice e indice a turno. La mia eccitazione era arrivata ad un livello mai raggiunto. Ero ipnotizzato da mia consuocera, dalle sue dita che entravano ed uscivano dalla sua figa con sempre maggior foga . All’inizio era due, poi tre ed ora erano quattro dita che sparivano per poi riapparire. Avevo ormai perso ogni freno inibitorio, per cui, dopo aver posato le mie mani sulla testa di Marco, gli imponevo ritmo spingendogli il mio cazzo fino in gola. Quando Anna ansimando sibilò “vengooooo” non riuscii a trattenermi e mi svuotai completamente nella bocca di Marco. Fu a quel punto che lo vidi riemergere con la sborra che gli colava dagli angoli della bocca. “Mmmm buona e cremosa come piace” disse rivolgendosi a sua madre e, rimanendo sempre a quattro zampe, si avvicinò a lei che, a gambe aperte , lo aspettava. Quando la vidi prendere la testa del figlio per spingerla tra le cosce iniziai ad eccitarmi di nuovo.
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