Situazione inaspetta 2

di
genere
incesti

Osservavo Marco è la sua abilità di lavorare il sesso della madre con la punta della lingua. Anna aveva gli occhi chiusi e continuava a tenere la testa del figlio con due mani. Il bacino si muoveva in avanti e indietro. Ogni volta che di inarcava vedevo che lei spingeva la testa di Marco verso di lei così che la sua lingua penetrasse sempre più in profondità dentro di lei. Io osservavo sempre più eccitato. Credo che tutto durò circa mezz’ora (avevo ormai perso la cognizione del tempo). Di certo so che Anna venne almeno tre volte prima di spingere via il figlio. “Non te lo aspettavi vero?” Pronunciò queste parole ancora ansimando. “ ti avviso che siamo solo all’aperitivo”sussurrò sorridendo. Marco era ancora seduto per terra e sul viso portava le tracce del mio sperma che ormai si era mischiato con gli umori della madre. Anna si era ripresa ed alzandosi ci suggerì di trasferirci in camera da letto. Appena varcatone la soglia rimasi stupito dalle dimensioni del letto e sbalordito dal fatto che fosse tutta specchiata. Anna ordinò al figlio di spogliarsi e contemporaneamente si tolse tutto anche lei. Io la osservavo : donna un po’ in sovrappeso ma con un bellissimo ed abbondante seno ed un grosso e sodo culo. Tutto ciò mentre lei rovistava in un cassetto estraendone un grosso strap on . “È ora che Marco goda anche lui” pronunciò questa frase sorridendo… “ e tu che fai ancora vestito. Spogliati! “ mi disse con fare perentorio. Marco nel frattempo si era messo a pecorina, pregustando quello che lo attendeva. Anna, una volta indossato lo strap on si avvicinò al figlio e gli diede due sculacciate. Poi appoggiò la punta del fallo al suo culo e gli domandò: “vuoi che te lo sfondi anche stasera?” “ siiii “ fu la risposta. Girandosi verso di me mi fece cenno di avvicinarmi. “Guarda come lo prende bene ormai” e spinse con forza un cazzo di plastica lungo almeno 30cm, di circonferenza non molto grande tutto dentro Marco. Ed ebbe inizio la monta del figlio da parte della madre. Li sentivo entrambi ansimare e questo non faceva altro che indurmi di nuovo l’erezione. Ero di fianco ad Anna. Mi guardò prima in viso e poi più in basso e di nuovo in viso. Aveva una espressione indefinita che stava tra l’estasi e la supplica. Forse avevo capito. Mi spostai dietro di lei, iniziai a baciarla sul collo mentre le mie mani passavano sotto le sue braccia e raggiungevano il suo seno. Iniziai a strizzare i suoi capezzoli tra pollice ed indice mentre appoggiavo il mio bacino al suo culo. Il mio cazzo si era insinuato tra le natiche. Mi avvicinai al suo orecchio sussurrandole “ ora ti monto consuocera!” . Sentendo questa frase fu presa da una eccitazione tale che le spinte per inculare il figlio divennero poderose. Marco gemeva ed ogni gemito sembrava una richiesta di essere sfondato sempre di più. Posizionai la mia cappella all’ingresso della sua vulva e fu lei ad infilarsi il mio cazzo con il movimento che eseguiva per soddisfare il figlio. La sua figa grondava di umori… era calda ed accogliente… mi piaceva rimanere fermo e vedere entrare ed uscire il mio bastone senza dover muovere il bacino. Iniziai a sculacciarla. Gli specchi mi permettevano di osservare tutto ciò che avveniva da vari punti di vista. Vedevo il culo di Marco che accoglieva tutto il dildo senza problemi, vedevo che con una mano si stava segando, vedevo le tette di Anna che sballottavano ad ogni spinta, vedevo i capezzoli turgidi e rigidi per l’eccitazione. Tutto contribuiva al piacere! Il mio sguardo cadde sul culo di Anna, sulle sue chiappe grosse e sode ed una voglia improvvisa mi prese: appoggia le mani ed scostai le natiche per… Anna si bloccò. “ no non lì! Nessuno lo ha mai avuto” non so cosa mi prese, ma quel rifiuto mi privò di ogni controllo. Appoggiai la punta del mio cazzo sul suo forellino, la bloccai mettendole una amo sulla nuca e costringendola a piegarsi ed iniziai a spingere con lentezza. Ero lubrificato dai suoi stessi umori. Tutto ciò aveva creato una situazione strana per cui il figlio aveva infilato nel culo tutto la strap on e non poteva muoversi. La madre era a novanta appoggiata alla sua schiena e ansimava lamentandosi del dolore e bruciore che sentiva mentre le infilavo il mio cazzo nel suo culo vergine. “ è troppo largo !’” Sussurrava ansimando. Io osservavo la mia grossa cappella che si faceva strada. Nel momento in cui entrò del tutto mi accorsi che Anna gemeva ma non si lamentava più. Era giunto il momento: con un colpo secco lo spinsi fino in fondo ed inizia a stantiuffare. Anna dopo un urlo di dolore dovuto al primo colpo inizio’ ad emettere gemiti di piacere misto a dolore. Il mio movimento creava una reazione a catena: ogni mio colpo nel culo della madre generava un colpo nel culo del figlio . Vedevo che aveva ripreso a segarsi, quindi stava godendo. L’idea che praticamente stavo sofomizzando due persone contemporaneamente portava la mia eccitazione alle stelle. Questa eccitazione si traduceva in maggior vigore nelle spinte! Anna nel frattempo aveva smesso di gemere. Il suo ansimare mi dava l’impressione che iniziasse a piacerle. E quando Marco, col viso girato sul fianco pronunciò la frase “ mamma ti vedo! Finalmente hanno sfondato anche il tuo culo!!! Sto per venireee” , Anna gli rispose” siii me li stanno sfondando e sto godendo come una trioiaaa . Consuocero riempimi della tua sborra che non c’è la faccio più! “ nel sentire quelle parole il mio cazzo esplose inondando l’intestino della consuocera. Quando lo ritirai vidi colare la crema bianca da forellino. A quel punto anche lei riuscì a liberare il culo del figliodallo strap on. e Marco riuscì finalmente a sdraiarsi. Aveva le mani ed il pube sporchi della sua sborra. La mamma premurosamente lo ripulì con la sua lingua. Ci distendemmo sul letto tutti e tre guardando lo specchio posizionato sul soffitto.
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2022-06-08
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