Cinzia e la sua famiglia.

di
genere
incesti

Davanti ad un bar vidi un gruppo di 5 o 6 ragazzi in compagnia di una ragazza vestita in modo discinto. Pensai che non era quello il modo per una ragazza sola dare spago ad un gruppo di ragazzi che probabilmente avevano solo l'intento di scoparsela. Comunque era una mia riflessione e proseguii immaginando che se avessi avuto una sorella oppure una figlia in quelle condizioni probabilmente non l'avrei accettato. Forse quella ragazza abitava da poco dalle mie parti perché la incontravo sempre più spesso ed iniziammo con un ciao fino a quando le chiesi se ci prendevamo un caffè insieme. Cinzia si dimostrò molto simpatica e loquace, restai affascinato dal suo modo di parlare e mi parve meno sprovveduta di quanto pensassi. Ci incontravamo sempre più spesso, forse volutamente, ed iniziammo a frequentarci. Parlava della sua famiglia, non ne era molto fiera, le chiesi perché quel suo modo di vestire così discinta, rispose che si sentiva libera e le piaceva farsi notare perché si riteneva molto bella ed infatti lo era. Immaginava di vivere con un uomo che la pensasse come lei amante della libertà in una vita semplice senza eccessi. Mi piaceva sempre di più e notai che non era insensibile alla mia presenza. Iniziammo una vera e propria relazione. Venne subito al sodo proponendomi la convivenza, io lavoravo ma non avevo un grosso salario che ci consentisse di vivere autonomamente e lei disse che avrebbe trovato un'occupazione, ed infatti così fece. In tre mesi riuscimmo a rispettare i programmi di convivenza. Era una delizia quel tipo di vita, nel nostro piccolo e nel nostro poco oltre al lavoro la maggior parte del tempo lo passavamo a fare l'amore. Si scopava in qualsiasi modo sul letto, in piedi, in giardino ovunque sentivamo il desiderio di unirci. Lei sempre poco vestita, anche sul lavoro mi raccontava che alcuni colleghi non si nascondevano, anzi erano abbastanza espliciti nel dirle che l'avrebbero scopata volentieri. Lei divertita li smontava con un sorriso ed aveva piacere di sentirsi desiderata. Anche a me piaceva che la desiderassero. Si spingeva sempre di più nelle sue nudità, non aveva necessità di grandi firme ed acquistavamo quello che serviva nei mercati rionali e poi lei interveniva modificandoli a suo piacere. Era eccitante anche per me vederla seminuda in qualsiasi posto si voltavano per ammirarla. Mi colse impreparato quando mi propose di fare l'amore in tre, restai disorientato da quella richiesta avvenuta senza nessun segno precedente. Cercavo di dissuaderla ma lei insisteva tanto e dopo un mese circa accettai la presenza di Giancarlo nel nostro letto. Il rapporto fu appagante per tutti, non aveva avuto preferenze, aveva scopato con entrambi in egual misura. Quando lui andò via mi chiese che impressione avevo ricevuto da quel ragazzo che si era comportato molto bene. Risposi "L'ho fatto per te e se hai goduto a me sta bene" "Giancarlo è mio fratello" Volevo parlare ma non usciva la voce, lei mi abbracciò forte, mi portò di nuovo sul letto e volle scopare e mi confessò che lo aveva fatto anche col padre. Dissi "Una follia" "Tutt'altro rispose lei è proprio bello".
Mi introdusse delicatamente nella sua famiglia e contrariamente all'idea che mi ero fatto in seguito alle sue indiscrezioni, notai che erano persone deliziose. L'incesto ? Avevano iniziato casualmente e ne ricevettero un piacere straordinario e la mia Cinzia cresciuta in quell'ambiente così libero mi coinvolse pienamente. Nelle riunioni, che avvenivano abbastanza spesso, noi uomini eravamo in maggioranza e facevamo godere Cinzia e la mamma in modo straordinario. Giancarlo poi era un ragazzo eccezionale, abbastanza taciturno, ma simpatico e non mi nascose le sue tendenze bisex. Lo invitai a dormire tutte le sere nel nostro letto, accettò volentieri ed a volte si litigavano il mio cazzo. Cinzia dopo queste rivelazioni si sentiva ancora più libera e mi diceva di amarmi alla follia e che per me avrebbe fatto qualsiasi cosa. Certo che se andavamo al mare, con lei seminuda nessun altro si permetteva di avvicinarla perché eravamo io e Giancarlo a proteggerla.
Arrivò un ragazzo nero e si sistemò a pochi metri da noi. Era uno spettacolo guardarlo, aveva tra le gambe qualcosa di grande. Cinzia e Giancarlo non avevano occhi che per lui ed appena entrò in acqua lo seguirono. Restai a guardare, fecero il bagno molto vicini, poi sparirono dietro la scogliera e dopo un'ora riapparvero tutti sorridenti raggiungendomi. Cinzia si era fatta scopare e Giancarlo subito dopo gli aveva fatto un pompino. Il nero salutò tutti ed andò via. Mi chiesero scusa Cinzia e Giancarlo, non le pretendevo affatto perché avevano goduto entrambi. Cinzia si rese conto che avevo piacere che qualche volta scopasse con altri e se vedeva un tipo interessante lo adulava fino a scoparselo.
scritto il
2022-06-26
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