La testimone di nozze
di
Jolly roger
genere
tradimenti
Una afosa giornata di luglio, un matrimonio di amici veri, di quelli che uccideresti per loro…. La villa, teatro di questo importante giorno è a pochi km da casa mia….. io? Sono Michele, 40 anni, Veneto, sposato da 15 anni e felice papà di un ragazzino e una bimba. Una vita sempre di corsa, lavoro, impegni dei figli, palestra, tragedie della moglie e chi più ne ha ne metta. Ma torniamo a noi! Sabato di luglio, il caldo non molla e siamo a un matrimonio, io faccio da testimone a Marco, amico d’infanzia…. Abbiamo fatto dall asilo alle superiori sempre assieme…. Ci chiamavano i gemelli, dove c’era uno c’era l’altro. Chiara, la sposa, una donna veramente bella, determinata… di quelle che non mollano mai è riuscita a spostare per la terza volta il matrimonio per varie cause e finalmente ci siamo. Un rito pagano, molto toccante e intriso d’amore. Ed è lì che ho conosciuto Monica, la testimone della sposa. Una donna sui 45 anni, sposata con un rompicoglioni intontito e due figlie che disprezzano il padre…. Quando ho parlato dieci minuti con lui ho capito il perché, un cafone arrogante. Insomma abbiamo seguito la cerimonia e fatto il nostro dovere. Monica, visibilmente brilla, faceva battute sul fatto che anche io e lei in qualche modo eravamo legati, ovviamente non mi lasciavo perdere l’occasione per ribattere a tono e scherzosamente abbiamo continuato per un po’, la cosa era talmente innocente che mia moglie ci scherzava su pure lei, chiedendo espressamente di portarle via un marito rompipalle come me….. la giornata è trascorsa tra scherzi, vino, cibo, vino, karaoke, vino e insomma un matrimonio in piena regola. Nel pomeriggio, avendo bisogno di andare in bagno mi staccai dalla manica di matti che cantava a squarciagola canzoni dei cartoni animati anni 80 e andai nell unico bagno a disposizione per gli ospiti. Ovviamente c’era coda e aspettai il mio turno. Poco dopo arrivò Monica e palesemente ubriaca mi chiese se poteva passare davanti perché non la teneva più….la feci passare e dopo qualche attimo il bagno si liberò…. Entrò e non chiuse nemmeno la porta e mi chiese se potevo aiutarla perché il bagno era in condizioni pietose e non voleva appoggiarsi alla tavoletta…. Li cominciò a diventarmi duro, era imbarazzante e eccitante, ma pensai che fosse il caso di chiamare qualche donna a darle una mano, ma non feci in tempo a dire nulla che mi tirò dentro e la aiutai a liberarsi dal vestito per poter urinare senza appoggiarsi….. le tenevo le mani e intanto osservavo quel corpo, un po’ robustino, probabilmente le gravidanze avevano lasciato il segno, però le tette erano belle e sode, fasciate nel vestito e tutto sommato la figura da vedere è piacevole. La sto ancora tenendo con le mani e quando finisce si libera e si alza da quella posizione di squat per non toccare la tavoletta. Il vestito è tirato tutto su sopra la vita e scopro che non porta le mutande e anche che non è bionda, e in un momento di eccitazione le dico”beh ho la prova che non sei bionda” e rido leggermente. Lei senza scomporsi mi dice” è da stamattina che penso a come poter stare sola con te un momento”. Avevo il cazzo duro come il marmo e l’astinenza prolungata dai rapporti con mia moglie mi ha fatto andare in fuori giri…. Mi sono venute in mente una serie di posizioni da fare, riempirle ogni buco e venire su quelle meravigliose tette…. Ma eravamo in un bagno e pure maleodorante…. Ma ecco!!!! Un bacio, le lingue che si intrecciano e le mani che si insinuano dappertutto….. sento che mi massaggia il cazzo senza tirarlo fuori dai pantaloni e io mi addentro con le dita nella sua figa già abbondantemente bagnata…. Due dita si infilano in quel orifizio bramoso di essere violato, lei ansima e si stringe a me, sento che la cosa le piace e probabilmente sta per venire ma si stacca e di punto in bianco esce dal bagno senza dire nulla. Aspetto alcuni istanti, valuto se farmi una sega o no e in quello apre la porta la sposa che mi vede un po’ stranito ma passo indenne dicendo che il troppo vino faceva effetto. Lascio il bagno con i pensieri a mille e il cazzo pronto a esplodere, ma ovviamente a un matrimonio ci sono tante cose da fare per cui i pensieri cambiano e il fratellino torna a riposare in cuccia. La festa continua e verso sera mio figlio mi implora di portarlo a casa perché gli amici lo aspettavano per
Fare serata, mi convince e avvisiamo mia moglie che ci allontaniamo il tempo di fare andata e ritorno. Lei acconsente anche perché si sta divertendo tanto e l’alcol da il suo contributo. Stiamo andando alla macchina e Monica ci intercetta e mi chiede, visto che aveva spudoratamente sentito che andavo a casa, un passaggio fino casa sua che è vicina a casa mia, guardo mio figlio e mi sale il terrore che non faccia la piazzata Monica su cosa c’era successo in bagno. Fortunatamente mio figlio non fa storie e nel tragitto regna il silenzio. A un tratto mi chiede di lasciarlo lì vicino che gli amici in moto passano per di la e lo caricano per la serata. Siamo soli io e Monica, un po’ imbarazzato perché dal momento del bagno non ci siamo nemmeno incrociati e non so che dire. Mi faccio coraggio e comincio con le solite frasi banali, bella la festa belli gli sposi etc etc lei annuisce e parla del più e del meno ma senza toccare l’argomento sesso. Arriviamo a casa sua e mi dice che farà presto, deve prendere delle medicine e poi torna subito. Palesemente una scusa, L’avermi chiesto un aiuto a aprire la porta che da ubriaca non ci riusciva. Mi ritrovo seduto su un divano in pelle, grande come il mio letto matrimoniale, in attesa che mi porti un bicchiere di acqua ghiacciato e nel mentre osservo la bella casa, Monica si siede sulle mie gambe guardandomi in faccia e appoggiando la sua figa contro il mio cazzo imprigionato nei pantaloni….. addio, ogni inibizione sparisce, lingue che si intrecciano, mani che esplorano e fantasie che volano libere…. Monica libera il mio cazzo e avidamente lo assaggia, lo lecca con devozione, lo infila fino in gola e il non riempirle l’esofago è stato un esercizio molto difficile. Per non capitolare subito ci avvinghiamo in un 69 dove esploro entrambi i suoi orefizi e noto che geme particolarmente quando le passo la lingua e la infilo nel culetto…. Beh se è così propositiva perche non cominciare proprio da lì? La faccio mettere a pecora, il culo ben alto, maestoso su quel divano enorme, il viso appoggiato al cuscino e io che le prendo i fianchi per posizionarla meglio. Uno spettacolo vedere quella figa e quel culo pronti lì per accogliere il mio cazzo, sputo su quel buchetto bramoso e appoggio e strofino il mio cazzo tra le natiche, sto per venire ma voglio tenermi…. Infilo un dito e sento che la strada è stretta, ci gioco un po’ e quando sento il culo un po’ più dilatato aggiungo un secondo dito, questo le fa tirare una parolaccia ma subito dopo chiede di continuare….. faccio il bastardo, voglio sentirmi dire che nel suo culo vuole il mio cazzo che le piace e mi vuole dentro di lei…. Dopo alcuni momenti decido che posso anche fare a meno delle suppliche e punto la cappella sul buchetto, spingo un po’ ma trovo parecchia resistenza, allargo le natiche e, per quanto può servire, sputo di nuovo sul buchetto.
Ripunto il cazzo, deciso a vincere. Spingo forte e una parte del cazzo affonda in quelle viscere meravigliiose, le scappa un gridolino di dolore e un “cazzo che male”, cerco di essere il più convincente possibile e le dico che tra poco le piacerà. Quando sento che si sta allargando comincio a muovermi con calma, gli affondi la fanno saltare ma continua a voler essere inculata….. abbiamo preso il ritmo il suo culetto ormai mi accoglie con piacere e quando mi fermo è lei che continua a impalarsi il culo sul mio cazzo alla velocità che vuole. Sento che sto per venire e prendo in mano la situazione, mi alzo sopra di lei e le faccio spingere in su il culo, le pompate sono profonde, le palle sbattono sulla figa copiosamente bagnata, aumento il ritmo e non ascolto le suppliche di fermarmi, ecco ci siamo, il primo schizzo, in profondità come a voler entrare e rimanere nell intestino, il secondo e gli altri mentre continuo a muovermi nel culo, lo sperma fa un po’ da lubrificante per cui è più facile muoversi…. Finito di riempirle il culetto mi accascio di fianco a lei. Sta ancora con il culo alto e vedo il risultato del mio lavoro, un buco spanato boccheggiante pieno di sperma. Mi eccita vedere Monica che si masturba la figa in un estasi totale. A un tratto mi chiede un fazzoletto e mi stupisce perché lo usa come tappo e mi dice” voglio tenerti dentro di me per un po’” detto, fatto. Ci baciamo e abbracciamo nudi, con un lavoro certosino mi pulisce con la lingua e mi confessa che questa è stata la prima volta in 47 anni che dava il culo, suo marito glielo ha chiesto per anni ma non voleva mai, oggi ha deciso che avrebbe provato e la cosa le piace. Rimango spiazzato, nemmeno mia moglie era vergine di culo e saper di essere stato il primo ha fatto uno strano effetto, la libido è tornata prepotente ma il tempo trascorso era troppo….. ci ricomponiamo e torniamo alla festa. Parcheggiatal la macchina raggiungiamo il gruppo, dove metà dormiva al fresco del laghetto tra cui mia moglie e mia figlia. Prima di salutarci Monica mi sussurra che per il resto della notte mi terra’ in lei….. ovviamente abbiamo scambiato i numeri e ci saranno altri incontri
Fare serata, mi convince e avvisiamo mia moglie che ci allontaniamo il tempo di fare andata e ritorno. Lei acconsente anche perché si sta divertendo tanto e l’alcol da il suo contributo. Stiamo andando alla macchina e Monica ci intercetta e mi chiede, visto che aveva spudoratamente sentito che andavo a casa, un passaggio fino casa sua che è vicina a casa mia, guardo mio figlio e mi sale il terrore che non faccia la piazzata Monica su cosa c’era successo in bagno. Fortunatamente mio figlio non fa storie e nel tragitto regna il silenzio. A un tratto mi chiede di lasciarlo lì vicino che gli amici in moto passano per di la e lo caricano per la serata. Siamo soli io e Monica, un po’ imbarazzato perché dal momento del bagno non ci siamo nemmeno incrociati e non so che dire. Mi faccio coraggio e comincio con le solite frasi banali, bella la festa belli gli sposi etc etc lei annuisce e parla del più e del meno ma senza toccare l’argomento sesso. Arriviamo a casa sua e mi dice che farà presto, deve prendere delle medicine e poi torna subito. Palesemente una scusa, L’avermi chiesto un aiuto a aprire la porta che da ubriaca non ci riusciva. Mi ritrovo seduto su un divano in pelle, grande come il mio letto matrimoniale, in attesa che mi porti un bicchiere di acqua ghiacciato e nel mentre osservo la bella casa, Monica si siede sulle mie gambe guardandomi in faccia e appoggiando la sua figa contro il mio cazzo imprigionato nei pantaloni….. addio, ogni inibizione sparisce, lingue che si intrecciano, mani che esplorano e fantasie che volano libere…. Monica libera il mio cazzo e avidamente lo assaggia, lo lecca con devozione, lo infila fino in gola e il non riempirle l’esofago è stato un esercizio molto difficile. Per non capitolare subito ci avvinghiamo in un 69 dove esploro entrambi i suoi orefizi e noto che geme particolarmente quando le passo la lingua e la infilo nel culetto…. Beh se è così propositiva perche non cominciare proprio da lì? La faccio mettere a pecora, il culo ben alto, maestoso su quel divano enorme, il viso appoggiato al cuscino e io che le prendo i fianchi per posizionarla meglio. Uno spettacolo vedere quella figa e quel culo pronti lì per accogliere il mio cazzo, sputo su quel buchetto bramoso e appoggio e strofino il mio cazzo tra le natiche, sto per venire ma voglio tenermi…. Infilo un dito e sento che la strada è stretta, ci gioco un po’ e quando sento il culo un po’ più dilatato aggiungo un secondo dito, questo le fa tirare una parolaccia ma subito dopo chiede di continuare….. faccio il bastardo, voglio sentirmi dire che nel suo culo vuole il mio cazzo che le piace e mi vuole dentro di lei…. Dopo alcuni momenti decido che posso anche fare a meno delle suppliche e punto la cappella sul buchetto, spingo un po’ ma trovo parecchia resistenza, allargo le natiche e, per quanto può servire, sputo di nuovo sul buchetto.
Ripunto il cazzo, deciso a vincere. Spingo forte e una parte del cazzo affonda in quelle viscere meravigliiose, le scappa un gridolino di dolore e un “cazzo che male”, cerco di essere il più convincente possibile e le dico che tra poco le piacerà. Quando sento che si sta allargando comincio a muovermi con calma, gli affondi la fanno saltare ma continua a voler essere inculata….. abbiamo preso il ritmo il suo culetto ormai mi accoglie con piacere e quando mi fermo è lei che continua a impalarsi il culo sul mio cazzo alla velocità che vuole. Sento che sto per venire e prendo in mano la situazione, mi alzo sopra di lei e le faccio spingere in su il culo, le pompate sono profonde, le palle sbattono sulla figa copiosamente bagnata, aumento il ritmo e non ascolto le suppliche di fermarmi, ecco ci siamo, il primo schizzo, in profondità come a voler entrare e rimanere nell intestino, il secondo e gli altri mentre continuo a muovermi nel culo, lo sperma fa un po’ da lubrificante per cui è più facile muoversi…. Finito di riempirle il culetto mi accascio di fianco a lei. Sta ancora con il culo alto e vedo il risultato del mio lavoro, un buco spanato boccheggiante pieno di sperma. Mi eccita vedere Monica che si masturba la figa in un estasi totale. A un tratto mi chiede un fazzoletto e mi stupisce perché lo usa come tappo e mi dice” voglio tenerti dentro di me per un po’” detto, fatto. Ci baciamo e abbracciamo nudi, con un lavoro certosino mi pulisce con la lingua e mi confessa che questa è stata la prima volta in 47 anni che dava il culo, suo marito glielo ha chiesto per anni ma non voleva mai, oggi ha deciso che avrebbe provato e la cosa le piace. Rimango spiazzato, nemmeno mia moglie era vergine di culo e saper di essere stato il primo ha fatto uno strano effetto, la libido è tornata prepotente ma il tempo trascorso era troppo….. ci ricomponiamo e torniamo alla festa. Parcheggiatal la macchina raggiungiamo il gruppo, dove metà dormiva al fresco del laghetto tra cui mia moglie e mia figlia. Prima di salutarci Monica mi sussurra che per il resto della notte mi terra’ in lei….. ovviamente abbiamo scambiato i numeri e ci saranno altri incontri
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