La sorella di Denise porta un indiano in casa per farle provare il sesso di quel paese.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
Denise aveva invitato a pranzo la sorella Alba, lei sapeva perfettamente come stavamo in casa, quindi quando il campanello della porta squillò, aprì la porta ma si trovò davanti Michele un vedovo che abitava solo al quarto piano. Per poco non svenne trovandosi quella figa davanti senza nulla indosso, cominciò a balbettare senza farci capire il motivo della sua visita. Era curvo ed appoggiandosi la porta ci fece capire che aveva un forte mal di schiena. Lo accompagnai sul divano lo feci distendere e con quattro movimenti lo rimisi in piedi. Non sapeva come ringraziarci e tornò nel suo appartamento. Denise dopo quell'esperienza mise una corta vestaglietta e quando suonarono alla porta di nuovo, apparve Alba "Avete cambiato abitudini"? Raccontammo cosa era successo e ci spogliammo di nuovo. Alba frequentava la nostra casa proprio per stare nuda. Proposi di mangiare fuori, si oppose fermamente proprio Alba "Non ha senso, vengo qui per stare nuda e mi devo rivestire per mangiare fuori, non avete nulla in casa"? "In casa c'è tutto pensavo di non impegnarvi in cucina".
"Dai non è un problema, ci arrangiamo". Suonarono ancora alla porta, Alba disse "Apro io" "Ragazzi vi presento Amod" "Ci fai la sorpresa? Chi è questo bel ragazzo?" Disse Denise "L'ho fatto venire per presentarvelo, nulla di serio scopiamo perché lo fa molto bene ed usa sistemi del suo paese, mi manda in estasi appena lo vedo, voglio farlo provare a Denise" "Ragazzi se sono di troppo esco, non vorrei dare fastidio" Rispose Alba "Ed a me chi mi scopa"? "Amod cosa deve fare"? "Amod scopa Denise e tu scopi me" "Avete organizzato a mia insaputa" "Denise era all'oscuro di tutto, si tratta di una mia idea, anche per far cambiar cazzo a questa povera ragazza". Amod per tutto il tempo era rimasto in silenzio, Alba lo invitò a spogliarsi, lui dapprima cercò di rifiutare perché la sua religione non lo consentiva ma dietro le minacce di Alba che gli disse perfino che l'avrebbe evirato, si spogliò con una tale lentezza ed in modo sensuale che Denise sembrava rapita. Il cazzo come grandezza era uguale al mio, pensai che forse aveva qualche dote nascosta. Intanto volle preparare il pranzo, guardando nel frigo si rese conto di quello che era disponibile, preparò una bontà nel vero senso della parola. Mangiammo avidamente senza appesantirci perché avevamo il pomeriggio di sesso. Dopo aver gustato un ottimo caffè sempre preparato da Amod, ci impegnammo tutti a sistemare la cucina e dopo esserci lavati i denti andammo in camera. Dalla borsa tirò fuori alcune stecche, una di queste l'accese ed immediatamente un odore inebriante si sparse nella camera. Alba subito cominciò a succhiarmi il cazzo. Denise distesa a gambe allargate, offrendo una meravigliosa immagine della sua figa ricevette da Amod alcuni massaggi con un olio dallo stesso odore della stecca. Cominciò a gemere sempre più forte, partì dal collo per arrivare ai piedi transitando per il seno, la pancia, la figa, le gambe. Denise sembrava impazzita, urlava il suo piacere. Alba che si era immedesimata ai massaggi di Amod si mise con violenza il mio cazzo nella figa ed in un minuto venimmo assieme. Il bello doveva ancora venire perché quando Amod mise il cazzo nella figa di Denise, disse che aveva dolore per quanto era grosso e che non lo sopportava. L'avevo visto che il cazzo era uguale al mio mi meravigliavo delle esagerate urla di Denise fino a quando Amod fu costretto ad uscire dalla figa. Come cazzo aveva fatto ad entrarci, era paurosamente enorme. Denise piangendo mi venne sopra ed abbracciandomi stretto non mi lasciò un attimo. Alba approfittò subito dell'occasione infilandosi tranquillamente quel mastodontico cazzo nella figa, solo con urla di piacere.
Restammo tutto il pomeriggio sul letto, Denise non volle più scopare perché aveva dolore alla figa, mentre la troia di Alba ridusse Amod come uno straccio, faticava ad alzarsi dal letto. Ci confessò poi la troia che per abituarsi alla misura del cazzo dritto di Amod aveva dovuto scoparci tutti i
giorni per un mese. "Brutta stronza" le dissi "Non potevi avvisarla" "Pensavo che lo sopportasse facilmente visti i suoi trascorsi. Andarono via. Restammo senza scopare io e Denise per una settimana, le dicevo che comunque avremmo recuperato il tempo perso.
"Dai non è un problema, ci arrangiamo". Suonarono ancora alla porta, Alba disse "Apro io" "Ragazzi vi presento Amod" "Ci fai la sorpresa? Chi è questo bel ragazzo?" Disse Denise "L'ho fatto venire per presentarvelo, nulla di serio scopiamo perché lo fa molto bene ed usa sistemi del suo paese, mi manda in estasi appena lo vedo, voglio farlo provare a Denise" "Ragazzi se sono di troppo esco, non vorrei dare fastidio" Rispose Alba "Ed a me chi mi scopa"? "Amod cosa deve fare"? "Amod scopa Denise e tu scopi me" "Avete organizzato a mia insaputa" "Denise era all'oscuro di tutto, si tratta di una mia idea, anche per far cambiar cazzo a questa povera ragazza". Amod per tutto il tempo era rimasto in silenzio, Alba lo invitò a spogliarsi, lui dapprima cercò di rifiutare perché la sua religione non lo consentiva ma dietro le minacce di Alba che gli disse perfino che l'avrebbe evirato, si spogliò con una tale lentezza ed in modo sensuale che Denise sembrava rapita. Il cazzo come grandezza era uguale al mio, pensai che forse aveva qualche dote nascosta. Intanto volle preparare il pranzo, guardando nel frigo si rese conto di quello che era disponibile, preparò una bontà nel vero senso della parola. Mangiammo avidamente senza appesantirci perché avevamo il pomeriggio di sesso. Dopo aver gustato un ottimo caffè sempre preparato da Amod, ci impegnammo tutti a sistemare la cucina e dopo esserci lavati i denti andammo in camera. Dalla borsa tirò fuori alcune stecche, una di queste l'accese ed immediatamente un odore inebriante si sparse nella camera. Alba subito cominciò a succhiarmi il cazzo. Denise distesa a gambe allargate, offrendo una meravigliosa immagine della sua figa ricevette da Amod alcuni massaggi con un olio dallo stesso odore della stecca. Cominciò a gemere sempre più forte, partì dal collo per arrivare ai piedi transitando per il seno, la pancia, la figa, le gambe. Denise sembrava impazzita, urlava il suo piacere. Alba che si era immedesimata ai massaggi di Amod si mise con violenza il mio cazzo nella figa ed in un minuto venimmo assieme. Il bello doveva ancora venire perché quando Amod mise il cazzo nella figa di Denise, disse che aveva dolore per quanto era grosso e che non lo sopportava. L'avevo visto che il cazzo era uguale al mio mi meravigliavo delle esagerate urla di Denise fino a quando Amod fu costretto ad uscire dalla figa. Come cazzo aveva fatto ad entrarci, era paurosamente enorme. Denise piangendo mi venne sopra ed abbracciandomi stretto non mi lasciò un attimo. Alba approfittò subito dell'occasione infilandosi tranquillamente quel mastodontico cazzo nella figa, solo con urla di piacere.
Restammo tutto il pomeriggio sul letto, Denise non volle più scopare perché aveva dolore alla figa, mentre la troia di Alba ridusse Amod come uno straccio, faticava ad alzarsi dal letto. Ci confessò poi la troia che per abituarsi alla misura del cazzo dritto di Amod aveva dovuto scoparci tutti i
giorni per un mese. "Brutta stronza" le dissi "Non potevi avvisarla" "Pensavo che lo sopportasse facilmente visti i suoi trascorsi. Andarono via. Restammo senza scopare io e Denise per una settimana, le dicevo che comunque avremmo recuperato il tempo perso.
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