Una lettera mai scritta così sono diventato totalmente schiavo 4
di
expoluca
genere
dominazione
ero terribilmente in imbarazzo... decoltè con tacco 8 (per fortuna non altissimo), calze autoreggenti coprenti, vestitino di pizzo nero con grembiulino bianco e in testa un cerchietto bianco per contornare la parrucca a caschetto nero modello Valentina Crepax. Anche Monica la nostra colf aveva un vestitino analogo, ma lei era davvero una bella ragazza anche se un pò piccolina. Le ospiti erano anche loro gran belle donne, il magistrato era una vera cavallona un pò giunonica ma anche lei si faceva guardare con piacere. Passavo tra loro porgendole i calici di prosecco e vassoi di tartine, ma sentivo i loro sguardi che mi squadravano, che seguivano, che mi deridevano. Claudia, la sorella di Gilda sembrava la più insistente con gli sguardi, Marta invece sembrava non considerarmi. Intanto Monica mi istruiva sulle cose da fare e soprattutto mi cazziava per i miei movimenti poco sensuali. Sembrava averci preso gusto a comandare... Dopo l'aperitivo in cui il prosecco sembrava scendere come l'acqua organizzammo due tavoli buffet con tante sfizioserie da mangiare. Io e Monica eravamo dietro ai tavoli per servire le pietanze del buffet ma devo dire che le ospiti facevano la fila al mio tavolo mentre quello di Monica era vuoto... Mentre servivo sentivo gli occhi addosso di tutte le commensali che mi squadravano con aria beffarda... Mi sentivo tremendamente umiliato ma allo stesso tempo ugualmente eccitato... Mentre le ospiti chiacchierando amabilmente consumavano la cena innaffiata da "qualche" litro di ottimo vino, io e Monica giravamo per raccogliere i piatti o per offrire fazzolettini e calici di vino.
Ad un certo punto Gilda chiama tutti a rapporto: Ragazze innanzitutto volevo ringraziarvi per aver accettato l'invito a questa strana cena. Ho chiamato qui le persone a me più vicine insieme a tre grandi amiche ma anche grandi professioniste alle quali chiederò probabilmente qualche consiglio o consulenza.
Siete tutte persone a me molto care e voglio con voi condividere questo momento particolare della mia vita. Ho trovato una LETTERA scritta da mio marito Luca che mi ha letteralmente sconvolto. Io ero intento a sparecchiare ma al suono di quelle parole sono rimasto fulminato. nel senso che ho sentito una scossa che mi attraversava dai piedi alla testa passando per i testicoli. Il cuore mi batteva forte, cercavo di ricordare, di capire a cosa si riferisse. Non avevo mai scritto una lettera a mia moglie se non quando ci stavamo innamorando. Che stava succedendo??? Ragazze sedetevi comode mentre le nostre serve ci porteranno ancora un pò di vino... Ero vestito da cameriera ma Gilda fino ad allora non mi aveva mai appellato come "serva".
Cara Gilda ti scrivo questa lettera per dirti ciò che non ho il coraggio di dirti in faccia. Sono innamorato di te da sempre, ma più il tempo passa e più questo mio sentimento cresce... Certo in questi anni non sono stato un bravo marito, anzi tuttaltro. Ho viaggiato molto nei miei locali ed ho approfittato della mia posizione e delle mie tante possibilità, su tutte quelle economiche per comportarmi davvero male nei tuoi riguardi. Ti ho tradito spesso e quasi sempre a pagamento visto che non sono nemmeno in grado di farmi apprezzare per altre qualità. Ho pagato donne per leccare i loro piedi, quelli che tu non mi concedevi... Ho pagato donne solo per essere umiliato perchè in fondo so che nella vita io non valgo un cazzo anzi un cazzetto visto la mia scarsa dotazione. Ora però che il mio amore per te continua a crescere mi sto rendendo conto di come possa essere diversa la tua posizione. Oltre essere bellissima sei una persona acculturata, sei un'artista, ed una grande professionista. Io sono un gestore di locali notturni e vicino a te ti faccio solo sfigurare. Mi rendo conto di non essere più alla tua altezza. Anzi di non esserlo mai stato, quindi ti ringrazio per l'amore che finora mi hai donato e che io non meritavo. E' giusto che tu abbia al tuo fianco una persona valida, un vero professionista, ed un uomo alfa vero, di quelli che ti fanno sentire la potenza del cazzo e non un ometto che sborra in 3 minuti solo che sente il tuo odore, o che sogna di strisciare sotto i tuoi piedi Io però non potrei mai perderti. Non potrei immaginare di non poterti vedere mai più, di non poter annusare i tuoi profumi, di non poter più andare nel bagno a segarmi con le tue calze di nylon o con le tue mutandine rubate nei panni sporchi... E sono pronto a mettere la mia vita, il mio corpo, e tutte le mie proprietà nelle tue mani... Sono pronto a regalarti Tutti i miei averi, tutti i miei soldi di cui non saprei più cosa farne. Sono pronto a mettere nelle tue mani il mio corpo che potrai utilizzare come meglio credi. Potrai seviziarlo come meglio credi. Potrai far di me tutto ciò che vorrai mentre io continuerò a servirti come una Dea. Potrai decidere se mi vorrai uomo o donna e se vorrai potrai anche evirarmi e trasformarmi nella tua puttana. Sarò la puttana e la serva di chiunque tu vorrai... potrai anche decidere se io debba vivere o morire e sarò pronto a firmare un documento in cui ti cedo la podestà del mio corpo e della mia vita... So di essere un uomo inutile, insulso, ma vorrei avere la possibilità di ringraziarti per questi splendidi anni in cui ti sei sacrificata accanto ad un ometto mezza sega come me... Ti prego... fammi diventare il tuo servo, il tuo cesso, ed il più grande cornuto della terra... Vorrei trascorrere il resto della mia vita come cesso, zerbino, e servo tuo e di chiunque tu voglia, voglio essere continuamente deriso ed umiliato ma soprattutto voglio che tutti sappiano quanto faccia schifo un insulso ometto come me... Voglio diventare totalmente schiavo.
Mentre Gilda leggeva quelle parole le ospiti mi gurdavano sempre più esterrefatte, poi sempre più schifate, ma anche spesso divertite... io ero immobile come una statua, come uno stoccafisso congelato ma super eccitato... Non avevo mai scritto quella lettera ma li c'erano dettagliatamente elencati tutti i miei sogni... Che Grande donna pensavo... ha capito tutto pur non avendomi mai dato la possibilità di esprimere neppure lontanamente le mie perverse passioni. Intanto avevo tutti gli occhi puntati su di me... che fare??? Mi ribello giurando di non aver mai scritto quella lettera? o ammettere le mie responsabilità ed accettare in silenzio la decisione di Gilda... Pochi istanti che mi sembravano infiniti, con gli occhi increduli delle ospiti che mi pressavano. Ero sconvolto e anche un pò incazzato, ma terribilmente eccitato. Non avevo altre possibilità... mi aveva incastrato alla grande... Così dal fondo della stanza dove ero cristallizzato mi sono inginocchiato a terra guardandola da lontano, ho abbassato la testa e la faccia al pavimento e con la lingua a terra ho attraversato tutta la stanza fino a giungere al suo cospetto. Poco prima di arrivare alla ambita meta strisciando a terra e leccando il pavimento ho sentito un tacco che mi saliva sulla schiena. Dopo il tacco amche la punta della scarpa, il peso di un corpo e subito il secondo piede ma soprattutto il secondo tacco. Pochi passi sulla schiena ed io inerme a terra. Poi tutto il peso su di un tacco e subito dopo ricompariva il secondo sulla mia testa che mi schiacciava come un verme... Cosa pensi mi disse Marta colei che mi stava schiacciando??? che sia così semplice raggiungere i piedi della tua amata Dea... Sappi lurido verme che Gilda è la mia compagna, e tu prima di arrivare a lei dovrai passare sul mio cadavere. AHAHAHAHAHA Anzi faaciamo che passo prima io sul tuo che facciamo prima.
Da quel momento cominciò la nottata più lunga della mia vita (che vi racconterò nel dettaglio al prossimo episodio, e dal giorno dopo la mia nuova vita che vivrò totalmente da schiavo.
Ad un certo punto Gilda chiama tutti a rapporto: Ragazze innanzitutto volevo ringraziarvi per aver accettato l'invito a questa strana cena. Ho chiamato qui le persone a me più vicine insieme a tre grandi amiche ma anche grandi professioniste alle quali chiederò probabilmente qualche consiglio o consulenza.
Siete tutte persone a me molto care e voglio con voi condividere questo momento particolare della mia vita. Ho trovato una LETTERA scritta da mio marito Luca che mi ha letteralmente sconvolto. Io ero intento a sparecchiare ma al suono di quelle parole sono rimasto fulminato. nel senso che ho sentito una scossa che mi attraversava dai piedi alla testa passando per i testicoli. Il cuore mi batteva forte, cercavo di ricordare, di capire a cosa si riferisse. Non avevo mai scritto una lettera a mia moglie se non quando ci stavamo innamorando. Che stava succedendo??? Ragazze sedetevi comode mentre le nostre serve ci porteranno ancora un pò di vino... Ero vestito da cameriera ma Gilda fino ad allora non mi aveva mai appellato come "serva".
Cara Gilda ti scrivo questa lettera per dirti ciò che non ho il coraggio di dirti in faccia. Sono innamorato di te da sempre, ma più il tempo passa e più questo mio sentimento cresce... Certo in questi anni non sono stato un bravo marito, anzi tuttaltro. Ho viaggiato molto nei miei locali ed ho approfittato della mia posizione e delle mie tante possibilità, su tutte quelle economiche per comportarmi davvero male nei tuoi riguardi. Ti ho tradito spesso e quasi sempre a pagamento visto che non sono nemmeno in grado di farmi apprezzare per altre qualità. Ho pagato donne per leccare i loro piedi, quelli che tu non mi concedevi... Ho pagato donne solo per essere umiliato perchè in fondo so che nella vita io non valgo un cazzo anzi un cazzetto visto la mia scarsa dotazione. Ora però che il mio amore per te continua a crescere mi sto rendendo conto di come possa essere diversa la tua posizione. Oltre essere bellissima sei una persona acculturata, sei un'artista, ed una grande professionista. Io sono un gestore di locali notturni e vicino a te ti faccio solo sfigurare. Mi rendo conto di non essere più alla tua altezza. Anzi di non esserlo mai stato, quindi ti ringrazio per l'amore che finora mi hai donato e che io non meritavo. E' giusto che tu abbia al tuo fianco una persona valida, un vero professionista, ed un uomo alfa vero, di quelli che ti fanno sentire la potenza del cazzo e non un ometto che sborra in 3 minuti solo che sente il tuo odore, o che sogna di strisciare sotto i tuoi piedi Io però non potrei mai perderti. Non potrei immaginare di non poterti vedere mai più, di non poter annusare i tuoi profumi, di non poter più andare nel bagno a segarmi con le tue calze di nylon o con le tue mutandine rubate nei panni sporchi... E sono pronto a mettere la mia vita, il mio corpo, e tutte le mie proprietà nelle tue mani... Sono pronto a regalarti Tutti i miei averi, tutti i miei soldi di cui non saprei più cosa farne. Sono pronto a mettere nelle tue mani il mio corpo che potrai utilizzare come meglio credi. Potrai seviziarlo come meglio credi. Potrai far di me tutto ciò che vorrai mentre io continuerò a servirti come una Dea. Potrai decidere se mi vorrai uomo o donna e se vorrai potrai anche evirarmi e trasformarmi nella tua puttana. Sarò la puttana e la serva di chiunque tu vorrai... potrai anche decidere se io debba vivere o morire e sarò pronto a firmare un documento in cui ti cedo la podestà del mio corpo e della mia vita... So di essere un uomo inutile, insulso, ma vorrei avere la possibilità di ringraziarti per questi splendidi anni in cui ti sei sacrificata accanto ad un ometto mezza sega come me... Ti prego... fammi diventare il tuo servo, il tuo cesso, ed il più grande cornuto della terra... Vorrei trascorrere il resto della mia vita come cesso, zerbino, e servo tuo e di chiunque tu voglia, voglio essere continuamente deriso ed umiliato ma soprattutto voglio che tutti sappiano quanto faccia schifo un insulso ometto come me... Voglio diventare totalmente schiavo.
Mentre Gilda leggeva quelle parole le ospiti mi gurdavano sempre più esterrefatte, poi sempre più schifate, ma anche spesso divertite... io ero immobile come una statua, come uno stoccafisso congelato ma super eccitato... Non avevo mai scritto quella lettera ma li c'erano dettagliatamente elencati tutti i miei sogni... Che Grande donna pensavo... ha capito tutto pur non avendomi mai dato la possibilità di esprimere neppure lontanamente le mie perverse passioni. Intanto avevo tutti gli occhi puntati su di me... che fare??? Mi ribello giurando di non aver mai scritto quella lettera? o ammettere le mie responsabilità ed accettare in silenzio la decisione di Gilda... Pochi istanti che mi sembravano infiniti, con gli occhi increduli delle ospiti che mi pressavano. Ero sconvolto e anche un pò incazzato, ma terribilmente eccitato. Non avevo altre possibilità... mi aveva incastrato alla grande... Così dal fondo della stanza dove ero cristallizzato mi sono inginocchiato a terra guardandola da lontano, ho abbassato la testa e la faccia al pavimento e con la lingua a terra ho attraversato tutta la stanza fino a giungere al suo cospetto. Poco prima di arrivare alla ambita meta strisciando a terra e leccando il pavimento ho sentito un tacco che mi saliva sulla schiena. Dopo il tacco amche la punta della scarpa, il peso di un corpo e subito il secondo piede ma soprattutto il secondo tacco. Pochi passi sulla schiena ed io inerme a terra. Poi tutto il peso su di un tacco e subito dopo ricompariva il secondo sulla mia testa che mi schiacciava come un verme... Cosa pensi mi disse Marta colei che mi stava schiacciando??? che sia così semplice raggiungere i piedi della tua amata Dea... Sappi lurido verme che Gilda è la mia compagna, e tu prima di arrivare a lei dovrai passare sul mio cadavere. AHAHAHAHAHA Anzi faaciamo che passo prima io sul tuo che facciamo prima.
Da quel momento cominciò la nottata più lunga della mia vita (che vi racconterò nel dettaglio al prossimo episodio, e dal giorno dopo la mia nuova vita che vivrò totalmente da schiavo.
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