Quel giorno di pioggia
di
Dani_F
genere
tradimenti
Non so dire esattamente come accadde, cioè non lo avevo premeditato ma accadde in maniera molto naturale.
Claudio è il marito di Anna. Anna e io eravamo legati da sempre, da quando eravamo bambine.
Claudio andava d'accordo con me, scherzava e rideva e io stavo bene con lui.
Un giorno accadde però che avevo una camicetta un po' troppo slacciata e lui guardò proprio lì … il mio seno, io lo vidi e lui vide che me ne accorsi… lo guardai e con calma riabbottonai meglio la camicia.. ma da quel momento qualcosa cambiò.
Cominciai a pensare a lui in maniera diversa, cominciai a osservarlo in maniera diversa, i particolari del suo fisico...le mani erano un po' ossute e grandi, le spalle erano spigolose e le ossa del viso pronunciate ..non so come accadde ma cominciai a pensare che fosse più dotato, mi imbarazza pensarlo ma un po alla volta mi convinsi avesse il pene grande. Quelle sue caratteristiche fisiche mi portarono a immaginare quello…. Non so… ogni volta che facevo l'amore con Diego, mio marito, il pensiero per qualche istante andava da Claudio e pensavo a come potesse essere.
Un giorno stavo aspettando un pullman e passò lì Claudio, in auto e mi offri un passaggio, accettai.
Arrivammo sotto casa mia che pioveva a dirotto… fermò l'auto e cominciammo a chiacchierare in attesa che si calmasse la pioggia.
Ero un po' a disagio, mentre parlavamo i miei pensieri tornavano a quella mia idea e da quando nacque in me quell’idea era la prima volta che rimanevo sola con lui.
Cominciai a eccitarmi un po' e mi sentivo in colpa per quella sensazione, nei confronti di Anna. Non so perché lo feci ma mentre parlavo, in maniera un po distratta, alzai la gonna di qualche centimetro su per le cosce, era veramente poco e non credevo neanche che lui se ne accorgesse.
Invece Claudio colse il segnale… appoggiò la mano sulla coscia scoperta, attese cautamente qualche secondo, voleva capire la mia reazione. Io stetti in silenzio, lo guardai… la sua mano sali di qualche centimetro sulla mia coscia e lui si avvicinò a me.. mi baciò sul collo, dolcemente, leggermente, un po dietro l’orecchio… " e… Anna?" Io dissi, quasi sottovoce…"non è qui" rispose lui a mezzavoce... “lo so, ma non è corretto”...”non è qui” ripetè lui... Continuò a baciarmi leggermente sul collo, a sfiorarmi con le labbra.... io ero li e accettavo queste coccole......dopo quelle settimane di pensieri fatti su di lui mi venne automatico portare la mia mano li… non lo so, era come se volessi scoprire se era una fantasia tutta mia oppure no.
Lo sentii subito eccitato già da fuori i pantaloni. Lui continuava a far scivolare le sue labbra sul mio collo... io slacciai qualche bottone dei suoi jeans, infilai la mano sotto i pantaloni, lo sentii sotto la stoffa sottile dei suoi slip, le mie dita sfioravano timidamente la stoffa, non era solo una fantasia, si sentiva bene ma alla mia mente non bastava ancora.
Lui mi respirava sul collo e sentivo li respiro diventare piu profondo, io avevo gli occhi chiusi... slacciai la cintura e gli ultimi bottoni….ora era il palmo della mia mano che sfiorava lievemente la stoffa degli slip, avanti e indietro seguendo la sagoma ben definita del suo pene, quando la mia mano arrivò all’elastico degli slip incontrò la sua carne, i suoi slip non riuscivano a contenere la sua eccitazione... allora aprii gli occhi e abbassai lo sguardo, il suo pene usciva dall’elastico degli slip... abbassai i suoi slip e lo liberai.
Sentii il suo respiro diventare più forte... presi coraggio e lo afferrai con la mano... era grande, molto grande, molto piu di Diego... cominciai a far correre la mia mano lungo il pene ... Claudio cominciò a respirare con la bocca.
Nessuno dei due parlava e lui continuava a tenere le sue labbra sul mio collo.
Feci cadere un po di saliva suo glande e con la mano la spalmai sull’asta... il suo respiro si faceva sempre piu pesante.
Continuai lentamente il mio lavoro...
Daniela non resisto piu sto per venire...
Si, lo so...lasciati andare, voglio vedere che esce...
Dopo un secondo sentii il suo viso spingere sul mi collo, la sua mano serrare la mia spalla, dalla sua gola arrivo un SIIII profondo, il suo bacino spinse in avanti e sentii il pene ingrossarsi di piu nella mia mano... il tutto accadde assieme e una frazione di tempo dopo uscì dalla cima del suo pene la sua essenza, il primo fu un fiotto vigoroso e abbondante che arrivo alla mia spalla, il secondo uguale e ne sentii un po sul collo, il terzo e il quarto piu bassi ... il quinto si limitò a sgorgare e scendere lungo il glande arrivando alla mia mano...
Si stacco da me... la mia mano intanto continuava il suo massaggio... ci guardammo...lui sorrise lievemente.. "forse è meglio che Anna e Diego non vengano a sapere che mi hai accompagnata a casa oggi” gli dissi...”si..meglio” rispose lui.
Claudio è il marito di Anna. Anna e io eravamo legati da sempre, da quando eravamo bambine.
Claudio andava d'accordo con me, scherzava e rideva e io stavo bene con lui.
Un giorno accadde però che avevo una camicetta un po' troppo slacciata e lui guardò proprio lì … il mio seno, io lo vidi e lui vide che me ne accorsi… lo guardai e con calma riabbottonai meglio la camicia.. ma da quel momento qualcosa cambiò.
Cominciai a pensare a lui in maniera diversa, cominciai a osservarlo in maniera diversa, i particolari del suo fisico...le mani erano un po' ossute e grandi, le spalle erano spigolose e le ossa del viso pronunciate ..non so come accadde ma cominciai a pensare che fosse più dotato, mi imbarazza pensarlo ma un po alla volta mi convinsi avesse il pene grande. Quelle sue caratteristiche fisiche mi portarono a immaginare quello…. Non so… ogni volta che facevo l'amore con Diego, mio marito, il pensiero per qualche istante andava da Claudio e pensavo a come potesse essere.
Un giorno stavo aspettando un pullman e passò lì Claudio, in auto e mi offri un passaggio, accettai.
Arrivammo sotto casa mia che pioveva a dirotto… fermò l'auto e cominciammo a chiacchierare in attesa che si calmasse la pioggia.
Ero un po' a disagio, mentre parlavamo i miei pensieri tornavano a quella mia idea e da quando nacque in me quell’idea era la prima volta che rimanevo sola con lui.
Cominciai a eccitarmi un po' e mi sentivo in colpa per quella sensazione, nei confronti di Anna. Non so perché lo feci ma mentre parlavo, in maniera un po distratta, alzai la gonna di qualche centimetro su per le cosce, era veramente poco e non credevo neanche che lui se ne accorgesse.
Invece Claudio colse il segnale… appoggiò la mano sulla coscia scoperta, attese cautamente qualche secondo, voleva capire la mia reazione. Io stetti in silenzio, lo guardai… la sua mano sali di qualche centimetro sulla mia coscia e lui si avvicinò a me.. mi baciò sul collo, dolcemente, leggermente, un po dietro l’orecchio… " e… Anna?" Io dissi, quasi sottovoce…"non è qui" rispose lui a mezzavoce... “lo so, ma non è corretto”...”non è qui” ripetè lui... Continuò a baciarmi leggermente sul collo, a sfiorarmi con le labbra.... io ero li e accettavo queste coccole......dopo quelle settimane di pensieri fatti su di lui mi venne automatico portare la mia mano li… non lo so, era come se volessi scoprire se era una fantasia tutta mia oppure no.
Lo sentii subito eccitato già da fuori i pantaloni. Lui continuava a far scivolare le sue labbra sul mio collo... io slacciai qualche bottone dei suoi jeans, infilai la mano sotto i pantaloni, lo sentii sotto la stoffa sottile dei suoi slip, le mie dita sfioravano timidamente la stoffa, non era solo una fantasia, si sentiva bene ma alla mia mente non bastava ancora.
Lui mi respirava sul collo e sentivo li respiro diventare piu profondo, io avevo gli occhi chiusi... slacciai la cintura e gli ultimi bottoni….ora era il palmo della mia mano che sfiorava lievemente la stoffa degli slip, avanti e indietro seguendo la sagoma ben definita del suo pene, quando la mia mano arrivò all’elastico degli slip incontrò la sua carne, i suoi slip non riuscivano a contenere la sua eccitazione... allora aprii gli occhi e abbassai lo sguardo, il suo pene usciva dall’elastico degli slip... abbassai i suoi slip e lo liberai.
Sentii il suo respiro diventare più forte... presi coraggio e lo afferrai con la mano... era grande, molto grande, molto piu di Diego... cominciai a far correre la mia mano lungo il pene ... Claudio cominciò a respirare con la bocca.
Nessuno dei due parlava e lui continuava a tenere le sue labbra sul mio collo.
Feci cadere un po di saliva suo glande e con la mano la spalmai sull’asta... il suo respiro si faceva sempre piu pesante.
Continuai lentamente il mio lavoro...
Daniela non resisto piu sto per venire...
Si, lo so...lasciati andare, voglio vedere che esce...
Dopo un secondo sentii il suo viso spingere sul mi collo, la sua mano serrare la mia spalla, dalla sua gola arrivo un SIIII profondo, il suo bacino spinse in avanti e sentii il pene ingrossarsi di piu nella mia mano... il tutto accadde assieme e una frazione di tempo dopo uscì dalla cima del suo pene la sua essenza, il primo fu un fiotto vigoroso e abbondante che arrivo alla mia spalla, il secondo uguale e ne sentii un po sul collo, il terzo e il quarto piu bassi ... il quinto si limitò a sgorgare e scendere lungo il glande arrivando alla mia mano...
Si stacco da me... la mia mano intanto continuava il suo massaggio... ci guardammo...lui sorrise lievemente.. "forse è meglio che Anna e Diego non vengano a sapere che mi hai accompagnata a casa oggi” gli dissi...”si..meglio” rispose lui.
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