Confidenze di gabriella , finale
di
gabriellamoglie
genere
prime esperienze
Così nel tempo zio Ostwald mi aveva aperto un mondo di sensazioni proibite dalla mia famiglia, che io di nascosto avevo assaporato con lui. Dopo qualche anno, conobbi Martin. Era un bravo ragazzo, timido, insicuro e gentile che mi piaceva molto. Ancora non sapevo che sarebbe diventato il mio futuro maritino. Ogni volta che uscivamo insieme era sempre molto cortese ed educato con me. Si vergognava di tutto e si limitava a qualche bacio fuggente sulla guancia, solo di affetto. Ma non mi importava, con lo zio avevo tutto quello che mi serviva come donna, anche di più. Avevo notato inoltre un atteggiamento diverso della famiglia, meno rigido. Mamma, sembrava diversa, meno conformista, vestivo più femminile e più moderno. Di zio ora parlava bene, non era più considerato un demonio da tutti. Quando si decise il mio matrimonio con Martin, non ci furono grosse resistenze alla presenza dello zio libertino. Si arrivò addirittura a sceglierlo come mio testimone, con le motivazioni della sua classe, dell’eleganza e dell’importanza che aveva raggiunto in paese. Io non potevo che esserne felice, mi solleticava l’idea che fosse lui a portarmi alle nozze. Lui che aveva fatto di me una donna completa, quella che ora sono. Si stabilì dunque una data e una cerimonia in comune, zio partecipò sempre alle riunioni famigliari per organizzare l’evento. Martino accettava tutto quello che proponevamo, sorridendo sempre ed essendo disponibile a ogni richiesta. All’ultima riunione lo zio mi disse all’orecchio che si sarebbe occupato personalmente del mio addio al nubilato. Vedrai quanto ti farò felice quel giorno, mi promise a bassa voce. Infatti, aggiunse che il sabato precedente le nozze domenicali, sarebbe venuto a prendermi a casa per festeggiare il mio ultimo giorno da nubile. Alle 17 di sabato, puntuale suonava a casa, mia mamma lo salutava con affetto e anche mio padre gli sorrise, un po' triste, mentre mi diceva di divertirmi e di non fare troppo tardi. Dopo un bacio sulla guancia salgo in auto con lui e ci avviamo verso la sua villetta, subito fuori del paese. Ci saranno sorprese oggi per te, mi promette lo zio, più di quante tu possa immaginare. Rideva sotto i baffi, mi guardava, ammiccava; io ero eccitata ed emozionata, conoscendolo bene. Arriviamo in casa, parcheggiamo nel box e da lì saliamo a casa. Lui mi porta in cucina dove mi mostra quello che ha preparato per un’apericena, sul tavolo e in frigo. Una sfilza di leccornie di regione. Ero senza parole, lo seguivo meravigliata di quanto ci tenesse a me. Naturalmente, mi aggiunge, le sorprese non finiscono qui…e mi sorride con una faccia misteriosa e divertita. Noi passiamo in salone e in quel momento suona il campanello. Siediti comoda, mi dice lo zio mentre vado ad aprire la porta. Mi sistemo su una poltrona e sento lo scalpiccio di passi nell’ingresso accompagnati da saluti e risate. Dopo poco vedo entrare mio zio in salone seguito da 2 signori. Loro sono vestiti elegantemente, in abiti classici, sembrano ad occhio suoi coetanei. Lo zio poggia le bottiglie che gli avevano portato i due e me li presenta. Questi sono due miei cari amici, amici di una vita, due persone simpatiche e discrete. Frequentiamo lo stesso circolo e ci alleniamo insieme da tempo. Il primo, continua lo zio, è Daniel, è un medico, abbiamo fatto insieme il militare ed è molto cordiale. Il sig. Daniel mi si avvicina, mi prende la mano e me la bacia, mi sorride affermando che sono molto affascinante. Poi si siede e zio mi presenta il secondo: questo è Luca, è un avvocato di successo e vedrai che ti piacerà di sicuro. Devo infatti ammettere che entrambi sono uomini interessanti, sicuramenti belli, sulla cinquantina, uno con baffi folti e l’altro con un pizzetto di gusto quasi militare. Sono entrambi ben piazzati, tonici e si vede che fanno sport regolarmente, come del resto lo zio. Il sig. Daniel mi porta con la mano a sedermi sul divano vicino a lui, dall’altro lato viene lo zio. Così iniziamo a parlare amichevolmente, mentre Luca si siede davanti a noi. Dopo circa una mezzora di risate e di loro amene storielle, in cui siamo un’allegra compagnia, zio mi consiglia di salire sopra, in camera sua e di cambiarmi per la festa. Metti solo quello che ti ho messo sul letto, aggiunge, come sempre! Mi viene un brivido improvviso a questa sua frase, mi irrigidisco, ma lui mi consola subito. Con viso sereno mi dice di non preoccuparmi, di essere allegra, loro sono cari amici e uomini esperti, mi avrebbero certamente aiutato. Incerta mi alzo sulle gambe, molto dubbiosa mi avvio verso le scale, sento i loro sguardi che mi seguono. Gli uomini riprendono a parlare amichevolmente, io salgo al piano superiore. Apro con timore la porta della stanza e vedo degli indumenti sul letto. Distinguo una camicetta bianca con fiorellini, una minigonna rosa, corta e ampia, una busta di calze autoreggenti sempre bianche, con riga dorata dietro e due sandali con tacco dello stesso colore. Non trovo né reggiseno, né slip e so che lo zio vuole che metta solo quello che ha preparato lui. Mi spoglio davanti alla specchiera, fino a restare completamente nuda. Mi guardo la fighetta, è tutta depilata, liscia come vuole lo zio. Ho un leggero brivido mentre indosso le calze velate sulle gambe, osservo la riga, controllo che siano dritte e ben tese sulle cosce. Anche i capezzoli mi si sono drizzati e si strofinano delicatamente sul tessuto della camicetta. Quindi mi piego, mi tiro su la gonna rosa e vedo che oltre ad essere corta ed ampia ha anche due spacchi profondi di lato. Mentre mi siedo per calzare le scarpe, dalla mini si vedono le mie gambe con le calze, attraverso i lembi laterali. Mi alzo in piedi, i tacchi mi fanno più alta, un po’ incerta, se mi muovo con i piedi. Cerco di trovare un po' di coraggio all’idea di tornare in salone da loro, così agghindata. Alla fine, nell’imbarazzo più completo apro la porta e vado verso lo scalone che porta al salone. Mi appoggio alla ringhiera per scendere e gli uomini, da sotto, mi notano; sento i loro sguardi penetrarmi. Mi fanno tutti i complimenti per la mia bellezza, mentre cerco di scendere, tenendo una mano davanti sulla gonna, per non farla muovere troppo. Lo zio mi viene a prendere per mano e mi fa attraversare il salone, mi porta davanti a loro due. Vedete che bella donna è mia nipote ? dice trionfante. Con un sorriso si pone dietro di me ed inizia a slacciarmi i bottoni della camicetta. Il mio seno si scopre, prima in parte, poi tutto libero . Le mani di zio lo prendono da dietro, alzano le tette, esibendole e stringendole un poco. Che ne dite cari amici della mia nipotina, chiede ai due. Nuova bordata di complimenti mi raggiunge, mentre loro mi ammirano il seno gonfio, con i capezzoli che si sono drizzati. Dopo un tempo che ritiene sufficiente lui mi fa girare su me stessa, mi alza la minigonna piano fino sulla schiena, infine mi piega in avanti. Cara, mi aggiunge, apri un poco le gambe e piega le ginocchia, così ti mostri bene nella tua bellezza ai miei amici. Ho il cuore a mille ad immaginare quei due che mi scrutano il culetto e le cosce con le sole calze bianche. In quella postura anche la mia fica si schiude ed è totalmente visibile ai due. Dopo poco mi fa rialzare e poi, finalmente, mi fa sedere sulla poltrona. Dopo l’esibizione non so cosa dire, sono tutta rossa, imbarazzata, quando suona di nuovo il campanello. Zio mi lascia seduta e va ad aprire. Dopo pochi istanti torna seguito da un ragazzo, appena appare alla luce riconosco Martin, il mio fidanzato che lo segue a testa bassa. Timido e insicuro, come sempre, segue e ascolta lo zio che lo presenta a tutti come il mio prossimo sposo. Risata generale e una selva di congratulazioni, pacche sulle spalle e auguri lo seppellisce. Io cerco di coprirmi, alla meno peggio e non ho il coraggio di guardarlo, ma zio me lo mette nella poltrona vicino alla mia. Cara Gabriella, ho pensato che il futuro maritino non possa mancare alla tua festa, poi si gira verso di lui, lo ammonisce severo: tu devi stare zitto, guardare e fare solo quello che ti dico io. Martin lo ascolta con timore e fa un cenno di assenso con la testa. Su brindiamo dice lo zio, dobbiamo festeggiare gli sposi e dice a Martino di servire a tutti il vino frizzante presente sul tavolo. Lui in modo molto goffo serve i due amici, lo zio e per ultima me. Lo zio gli dice di bere anche lui e con gli occhi bassi ubbidisce. Dopo due giri di bevute e di brindisi generali al matrimonio torna a sedersi. Ora vieni qui davanti a noi mi dice zio che si era accomodato nel divano con gli amici. Mi alzo tutta rossa e mi sistemo in piedi, in attesa del peggio. Lo zio con la mano infilata in uno spacco della mia gonna mi carezza una coscia fino al pube, scoprendo una gamba. Poi mi chiede di rislacciare lentamente la camicetta. Lo sguardo dei tre segue la mia mano che apre un bottone dopo l’altro, fino ad aprirli tutti. Con la mano zio mi fa segno di avvicinarmi a loro. Appena lo faccio con delicatezza mi prende i lembi della camicia, togliendola e gettandola via. Il mio seno è di nuovo tutto esposto agli sguardi dei tre che mi riempiono di lodi. A turno si alzano, si avvicinano e mi palpano le mammelle. A volte stringendole, altre giocando con i capezzoli duri, che spesso tirano o stimolano con le dita. Si sono tutti alzati, mi circondano toccandomi il petto; zio mi porta le braccia dietro la schiena, tirandole, perché io spinga i seni in avanti, a loro disposizione. Vedo di lato Martin che mi guarda le tette, sbalordito, non aveva mai visto il mio seno nudo e lo fissa imbambolato. Brava nipotina mi dice lo zio, ora appoggiati con i gomiti sul tavolo. Appena l’ho fatto sento delle mani maschili che mi tirano su, completamente la minigonna. Altre dita mi obbligano ad aprire le cosce. La mia figa è adesso, di nuovo, tutta visibile, liscia come mi aveva insegnato lo zio. Sento delle dita che me la toccano, mentre altre esplorano il culetto, palpando con energia le natiche. Daniel chiama Martin e gli dice di guardare bene, per la prima volta la fica di sua moglie, Lui la tiene bene aperta con le mani, tirando con le dita le piccole labbra; Il ragazzo me la osserva impietrito, quasi con un mix di timore e eccitazione. In piedi dietro di me, timoroso come sempre, guarda nei particolari tutto il mio sesso col respiro affannato. Infine lo zio lo rimanda la suo posto. Luca mi fa alzare e sedere sul divano, si mette davanti a me e si apre la zip dei pantaloni. IL suo grosso membro esce fuori di scatto, lui me lo appoggia sulle labbra. Zio mi dice di far vedere come sono diventata brava con la bocca, con i suoi insegnamenti. Io rassegnata, ma anche eccitata dalla situazione apro la bocca e comincio a succhiarlo piano. La tua ragazza è veramente brava nei pompini precisa Luca. Poi sempre rivolto al mio fidanzato gli dice: guarda come se la cava bene con le labbra e con la lingua, sei un uomo fortunato. Istintivamente comincio a succhiarlo con ritmo, lo lecco, perdo ogni remora e lo sento indurirsi sempre di più nella bocca. Con la coda dell’occhio vedo che è arrivato vicino anche il pene di Daniel, meno grosso ma più lungo. Mi ha visto che mi davo da fare e ne approfitta. Infatti, me lo strofina sul viso e lo avvicina spesso alle mie labbra anche lui. Mi sento eccitata nel vedermi con 2 grossi membri maturi vicini alla mia bocca, quindi li prendo in mano, li carezzo, fino alle palle, poi comincio a succhiarli, alternandomi tra loro due. Sembra che i maschi apprezzino la mia opera, li sento gemere e infine dirmi che sono brava nel sesso orale. Quindi vedo Daniel che scansa il suo amico, me lo infila tra le labbra e mi prende la testa con le mani. Con decisione inizia un movimento continuo per spingerlo in fondo, nella mia gola. Mi sento soffocare anche perché capisco che lui lentamente riesce a penetrare sempre più e a scivolare in profondità. Luca mi viene alle spalle del divano e cingendomi con le braccia mi afferra il seno, torturandomi di nuovo i capezzoli con le dita. Mi sento bagnare tutta sotto, i capezzoli mi trasmettono vibrazioni che mi eccitano molto. Mentre Daniel continua la sua scopata nella mia bocca sento lo zio che invita il mio fidanzato a spogliarsi e a mostrarsi anche lui nudo a tutti. Dopo qualche debole protesta Martin cede e si rassegna. Sento che si spoglia dei vestiti, restando nudo come un verme e coprendosi con le mani il pube. Guarda come se la cava bene la tua mogliettina, gli dice lo zio: su da bravo maritino inizia a segarti quel pisellino che hai, vedrai come ti piacerà farlo. I maschi guardano il minuscolo attrezzo del mio ragazzo e ridono di gusto. Lui cerca di protestare, non se lo vuole toccare; poi lo vedo sedersi di lato a noi e a guardarmi da vicino mentre succhio Daniel. Poco dopo Luca da dietro mi solleva e mi fa sdraiare sul tavolo, mi solleva del tutto la gonna e mi allarga le cosce. Dopo essersi spogliato del tutto, si inserisce tra le mie gambe in piedi e strofina il lungo pene sulla mia vagina umida. Lo zio intanto prende per un braccio Martin e me lo sistema accanto alla tavola; qui vedi bene come Gabriella è brava a farsi scopare. Lui tutto rosso mi guarda e vedo il pisellino che si alza un po'. Sono troppo eccitata, sconvolta che prendo il bastone del maschio e me lo faccio entrare dentro, a metà della sua lunghezza, avvolgendolo con le mie pareti interne e i miei umori. Mi sento tutta penetrata dal maschio, provo un acuto piacere in basso e lungo tutta la schiena. Lui ne approfitta, spinge molto il pisello; mi sono tutta aperta, sono un lago, lo voglio sentire fino in fondo. Ora ne ho veramente bisogno. Martin si tocca il cosino diventato duro. IL maschio adulto mi penetra senza trovare resistenza, inizia quindi ad assestarmi forti colpi consecutivi, strappandomi sospiri e urletti di piacere. Tutto il suo grosso pene scompare dentro di me, lo sento picchiare forte contro il mio utero. Il piacere cresce, mi sento tutta sua, una femmina in calore . Con la coda dell’occhio vedo Martin che si sega il pisellino, mentre mi vede tutta penetrata. Lo zio lo conforta e gli dice che i mariti devono sempre guardare le mogli scopare con altri, più maschi, è quello il loro divertimento. Luca ne approfitta per umiliarlo, mi prende per il bacino, alzandolo, lo inclina verso Martin e mi apre di più le gambe. Scopandomi così, nella nuova posizione il futuro maritino non si perde nessun dettaglio della penetrazione della moglie. Il suo viso stravolto e sudato è a 20 cm dai nostri sessi, con la mano se lo mena. Suona di nuovo il campanello. Zio si reca all’ingresso, io vorrei ritirami , scappare, ma mi viene impedito di muovermi da Luca che continua a scoparmi con energia infinita. Zio entra nel salone seguito da una donna matura che non vedo. Ma lei mi si avvicina dall’altro lato di Martin e mi bacia sulla guancia. Oddio mia madre! Vorrei morire mentre Luca si ferma con il pene profondamente infisso nella mia fica. Lei mi sorride, mi dice brevemente che lo zio ha organizzato tutto e di non preoccuparmi. La vedo truccata molto bene con un tailleur nero corto che non le conoscevo. Capisco che sotto ha solo reggiseno calze e slip. Non avevo nessuna memoria di un simile abbigliamento in lei. Lei sempre così schiva, pudica e riservata, ora era una specie di dark lady. Sono interdetta quando noto il lembo della gonna di mamma salire lentamente. Dietro di lei zio la spinge delicatamente in avanti, a sdraiarsi sul tavolo, vicino a me. La donna si fa appoggiare al piano del tavolo, mentre spiega che da qualche mese si vede anche lei con lo zio. Sai, mi dice, il papà è consapevole e consenziente con loro due. Preferisce che la moglie scopi con il fratello, aggiunge, che non con un estraneo. Mentre parla lo zio le ha sollevato del tutto la gonna ,tolta la giacca e il reggiseno di pizzo nero. Le grosse mammelle di mamma sono ora appoggiate sul tavolo. Lo zio dietro le abbassa il perizoma e la penetra attraverso le cosce che lei ha spalancato. Mamma chiude gli occhi e apre la bocca, vedo che le piace essere scopata. Restando sdraiata sul tavolo, nuda con lo slip spostato su una natica si lascia scopare dal maschio. Luca, vista la scena, riprende con forza i suoi affondi ,io non resisto più, ho un orgasmo e anche lui dopo poco, mi scarica dentro il suo sperma a larghi fiotti. Vedo anche qualche gocciolina cadere sulla mia pancia proveniente dal pisellino di Martin, che non ha smesso mai di segarsi. Luca lo estrae, mi sento piena di liquidi, ma prima di poter reagire Daniel si avvicina e mi penetra con un colpo secco. Lui si carica le mie gambe sulle spalle e comincia ad affondare i colpi del membro dentro di me. Mi sento di nuovo tutta posseduta, eccitata ;accanto a me mia mamma sospira e si gode il pisellone dello zio che la martella. Lo zio le porta una coscia sul tavolo per entrare più in profondità nella sua fica. Quindi la scopa con colpi regolari e portati fino alla radice del membro. Passano pochi minuti di questa situazione, Martin, mi accarezza il viso e si guarda lo spettacolo pornografico che gli offriamo. Quando alla fine, quasi in contemporanea, i due uomini si scaricano nelle nostre vagine. Siamo sconvolte, spettinate, piene di sperma e restiamo a cosce larghe quando i due escono. Martin si precipita con il suo fazzoletto ad asciugare tutto il liquido bianco che esce dalla mia fica. Il succo dei due maschi che sono venuti dentro è veramente molto e lui fatica a tamponarlo. La voce di zio si alza decisa “signori e signore tutti alle docce, ci sono 3 bagni, poi in cucina ci aspetta un buffet importante” Seguiamo i suoi consigli e ci ritroviamo dopo una mezzora in cucina intorno al tavolo di legno, seduti sulle panche . Siamo tutti nudi. .Io sono in braccio a Daniele, ma lascio le gambe sulle cosce di Luca, mamma in braccio allo zio e Martino ci serve tutti, sempre un po' goffo. Strani pensieri mi frullano in testa …. Ma mi sento molto bene
ringrazio mio marito per l'aiuto
commenti a acacmc@virgilio.it premettere gabriella
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