Non voglio ritrovare il tuo nome pt 1
di
SimoMD
genere
tradimenti
"Buongiorno Gianluca. Abbiamo parlato già molte volte e so di quanto siano profonde in te le motivazioni che ti spingono a questo gesto estremo. Adesso ti chiedo solo di ripercorrerle per l'ultima volta, perché rivivendole tu possa capire se sei ancora motivato a farlo. Ok? Sentiti libero, chiudi gli occhi e sfogati".
Non so spiegarti la sofferenza che mi porta vederla innamorata di un altro. Mi svuota dentro, mi corrode gli organi interni. È una tortura pensare ai suoi tradimenti, è come un trapano che mi lacera la pelle, scava la carne ed arriva alle ossa . Poi esce, sceglie un altro punto del corpo e ricomincia a farmi male. Seguo il movimento rotatorio della punta e mi piace vedere zampillare il sangue anche se fa male, sono spettatore ed attore di questa scena. Dolore e godimento. Questo è Alice per me. Eppure non riesco a lasciarla e dimenticarla, non so farlo, mi sembra innaturale. Non posso fare a meno di lei, del suo odore, della sua voce e della sua presenza nel mio raggio visivo. Piango, soffro, mi dispero e sto male tutte le volte che esce con "le amiche" o che ha un'ora di lezione e non so con chi. Soprattutto tutte le volte che lui è qui in casa nostra , a possedere quel corpo che bramo. Pur di tenerla qui, lascio calpestare la mia dignità o quel poco che ne rimane. Mi occupo della casa e dei bambini alleggerendola di tutto. La tratto come una Regina ma Sono trasparente ai suoi occhi e comunque è una sensazione che preferisco al senso di disprezzo che sento quelle rare volte che cerco un contatto fisico. Così ho smesso e ho trovato un modo alternativo per godere di lei. Mi masturbo, continuamente. Ossessivamente. Quando dorme e mi sfiora. Quando gira per casa seminuda. Quando chatta sul divano col suo toyboy. E soprattutto quando la posso spiare nascosto nel mio studio. Ho riempito casa di microcamere e le so spiare il cellulare come un bravo hacker. È diventata la mia droga. Come in una sorta di truman show, è il mio Alice show quotidiano. Non mi basta mai, come del resto non mi è mai stato sufficiente un giorno fatto di 24 ore per riversarle tutto l'amore e la passione che ho sempre provato per lei. Io e mia moglie siamo giovani. 42 anni io, affermato nel mio lavoro di informatico che ci fa vivere decisamente sopra la media. 38 anni lei, con la passione da sempre per il rock ed ora apprezzata insegnante di chitarra. Me ne sono innamorato vedendola in un pub suonare in una cover band dei led zeppelin. Sfrontata, ribelle, trasgressiva e così è rimasta la sua anima anche oggi da adulti e genitori di due splendidi bambini . Proprio come allora, col suo look punk ed i capelli blu e argento. Vera anima rock. Così lontana da quello che è diventata negli ultimi anni. Ma si era solo nascosta, non è mai cambiata. Forse la vita matrimoniale ha iniziato ad andarle stretta ed ha trovato nel tradirmi una boccata d'aria per non farsi soffocare dalla normalità. "il matrimonio è una rovina. passi le giornate tutte uguali, ti preoccupi di quel che c'è da pagare, di far crescere i figli, fingi di essere veramente felice e di avere amici veri. Per arrivare un giorno a litigare con un'amica per un invito non fatto, con la mamma di qualche compagno di classe del figlio per qualche spinta di troppo o trovarsi nel letto con un uomo col quale scopi una volta al mese quando è tanto. No, non farò mai questa fine". Me le ricorderò sempre queste parole. Me le disse mentre ci bevevamo la nostra prima birra insieme, la sera stessa che la vidi per la prima volta. Come dimenticare quella sera. Entrai nel solito pub con i miei amici. Lei e la sua amica Veronica sul palco eseguivano "going to California" in versione acustica.Mi ritrovai a fissarla estasiato dall'energia atomica che rilasciava quello sguardo fiero in sfida col mondo, a prima vista piccolina nel suo metro e sessantacinque che diventava una gigante appena ti fermavi a guardarla. Da quel momento e per sempre mi è rimasta addosso la stessa stupenda vibrazione che provi quando ti accorgi che hai trovato qualcosa che non sapevi nemmeno di cercare. Di lì è stato tutto un vortice. Pochi minuti e ci ritrovammo in bagno. Sembrava volesse mangiarmi il cazzo per quanta passione ci metteva. Guardavo quei suoi occhi neri vogliosi e godevo come solo lei ha saputo fare in vita mia. Anche dopo, quando ho fatto le mie cazzate con altre ragazze , mai nessuna ha saputo darmi lo stesso piacere sessuale. Siamo cresciuti insieme e diventati una coppia affiatata che rispettava l'essenza del partner. L'ho accompagnata nella sua costante ricerca di adrenalina andando ben oltre i miei limiti. Ma ero ben felice di farlo , cazzo se lo ero! Non ho mai desiderato cambiare una virgola di lei e non ho mai perso un secondo utile a baciarla, toccarla e a scoparci fino a sentirmi totalmente privo di forze. Anni bellissimi nei quali son riuscito anche a convincerla di sposarmi e mettere su famiglia. Credevo di aver trovato il paradiso in terra e non mi accorgevo invece di quanto fosse difficile per Alice fare una vita standard da moglie modello. Nel corso degli anni ha iniziato un po' a spegnersi. Così per ravvivarla le consigliai di dare lezioni private di chitarra, vista la passione per la musica. Funzionò ed è stata la mia rovina. Perché la passione per la musica riaccese anche quella per il cazzo.
Con la nascita del secondo figlio diventammo una coppia più freddina, da pochi rapporti al mese, a volte neanche uno. Così lontani dalla coppia che accostava in autostrada e scopava senza problemi. Lo facevamo ovunque. Ci piaceva andare vicino i binari, ci spogliavamo e fottevamo aspettando il passaggio dei treni divertendoci a salutarli. Ma Con le lezioni di musica ad Alice tornò l'energia di cui mi ero innamorato, mi risvegliai anche io e il sesso tra noi tornò ad essere una bomba. Poi di colpo non lo facevamo già più,di nuovo. Sentii subito puzza di bruciato e divenni paranoico, perché la vedevo felice ma lontana da me. Ho iniziato a spiarla seminando casa di telecamere. E fu l'inizio della fine.
Non so spiegarti la sofferenza che mi porta vederla innamorata di un altro. Mi svuota dentro, mi corrode gli organi interni. È una tortura pensare ai suoi tradimenti, è come un trapano che mi lacera la pelle, scava la carne ed arriva alle ossa . Poi esce, sceglie un altro punto del corpo e ricomincia a farmi male. Seguo il movimento rotatorio della punta e mi piace vedere zampillare il sangue anche se fa male, sono spettatore ed attore di questa scena. Dolore e godimento. Questo è Alice per me. Eppure non riesco a lasciarla e dimenticarla, non so farlo, mi sembra innaturale. Non posso fare a meno di lei, del suo odore, della sua voce e della sua presenza nel mio raggio visivo. Piango, soffro, mi dispero e sto male tutte le volte che esce con "le amiche" o che ha un'ora di lezione e non so con chi. Soprattutto tutte le volte che lui è qui in casa nostra , a possedere quel corpo che bramo. Pur di tenerla qui, lascio calpestare la mia dignità o quel poco che ne rimane. Mi occupo della casa e dei bambini alleggerendola di tutto. La tratto come una Regina ma Sono trasparente ai suoi occhi e comunque è una sensazione che preferisco al senso di disprezzo che sento quelle rare volte che cerco un contatto fisico. Così ho smesso e ho trovato un modo alternativo per godere di lei. Mi masturbo, continuamente. Ossessivamente. Quando dorme e mi sfiora. Quando gira per casa seminuda. Quando chatta sul divano col suo toyboy. E soprattutto quando la posso spiare nascosto nel mio studio. Ho riempito casa di microcamere e le so spiare il cellulare come un bravo hacker. È diventata la mia droga. Come in una sorta di truman show, è il mio Alice show quotidiano. Non mi basta mai, come del resto non mi è mai stato sufficiente un giorno fatto di 24 ore per riversarle tutto l'amore e la passione che ho sempre provato per lei. Io e mia moglie siamo giovani. 42 anni io, affermato nel mio lavoro di informatico che ci fa vivere decisamente sopra la media. 38 anni lei, con la passione da sempre per il rock ed ora apprezzata insegnante di chitarra. Me ne sono innamorato vedendola in un pub suonare in una cover band dei led zeppelin. Sfrontata, ribelle, trasgressiva e così è rimasta la sua anima anche oggi da adulti e genitori di due splendidi bambini . Proprio come allora, col suo look punk ed i capelli blu e argento. Vera anima rock. Così lontana da quello che è diventata negli ultimi anni. Ma si era solo nascosta, non è mai cambiata. Forse la vita matrimoniale ha iniziato ad andarle stretta ed ha trovato nel tradirmi una boccata d'aria per non farsi soffocare dalla normalità. "il matrimonio è una rovina. passi le giornate tutte uguali, ti preoccupi di quel che c'è da pagare, di far crescere i figli, fingi di essere veramente felice e di avere amici veri. Per arrivare un giorno a litigare con un'amica per un invito non fatto, con la mamma di qualche compagno di classe del figlio per qualche spinta di troppo o trovarsi nel letto con un uomo col quale scopi una volta al mese quando è tanto. No, non farò mai questa fine". Me le ricorderò sempre queste parole. Me le disse mentre ci bevevamo la nostra prima birra insieme, la sera stessa che la vidi per la prima volta. Come dimenticare quella sera. Entrai nel solito pub con i miei amici. Lei e la sua amica Veronica sul palco eseguivano "going to California" in versione acustica.Mi ritrovai a fissarla estasiato dall'energia atomica che rilasciava quello sguardo fiero in sfida col mondo, a prima vista piccolina nel suo metro e sessantacinque che diventava una gigante appena ti fermavi a guardarla. Da quel momento e per sempre mi è rimasta addosso la stessa stupenda vibrazione che provi quando ti accorgi che hai trovato qualcosa che non sapevi nemmeno di cercare. Di lì è stato tutto un vortice. Pochi minuti e ci ritrovammo in bagno. Sembrava volesse mangiarmi il cazzo per quanta passione ci metteva. Guardavo quei suoi occhi neri vogliosi e godevo come solo lei ha saputo fare in vita mia. Anche dopo, quando ho fatto le mie cazzate con altre ragazze , mai nessuna ha saputo darmi lo stesso piacere sessuale. Siamo cresciuti insieme e diventati una coppia affiatata che rispettava l'essenza del partner. L'ho accompagnata nella sua costante ricerca di adrenalina andando ben oltre i miei limiti. Ma ero ben felice di farlo , cazzo se lo ero! Non ho mai desiderato cambiare una virgola di lei e non ho mai perso un secondo utile a baciarla, toccarla e a scoparci fino a sentirmi totalmente privo di forze. Anni bellissimi nei quali son riuscito anche a convincerla di sposarmi e mettere su famiglia. Credevo di aver trovato il paradiso in terra e non mi accorgevo invece di quanto fosse difficile per Alice fare una vita standard da moglie modello. Nel corso degli anni ha iniziato un po' a spegnersi. Così per ravvivarla le consigliai di dare lezioni private di chitarra, vista la passione per la musica. Funzionò ed è stata la mia rovina. Perché la passione per la musica riaccese anche quella per il cazzo.
Con la nascita del secondo figlio diventammo una coppia più freddina, da pochi rapporti al mese, a volte neanche uno. Così lontani dalla coppia che accostava in autostrada e scopava senza problemi. Lo facevamo ovunque. Ci piaceva andare vicino i binari, ci spogliavamo e fottevamo aspettando il passaggio dei treni divertendoci a salutarli. Ma Con le lezioni di musica ad Alice tornò l'energia di cui mi ero innamorato, mi risvegliai anche io e il sesso tra noi tornò ad essere una bomba. Poi di colpo non lo facevamo già più,di nuovo. Sentii subito puzza di bruciato e divenni paranoico, perché la vedevo felice ma lontana da me. Ho iniziato a spiarla seminando casa di telecamere. E fu l'inizio della fine.
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