Sesso con l'amico di mio figlio
di
Caso chiuso per oggi
genere
etero
Salve a tutti, mi chiamo Pina e ho 57 anni, madre di due figli, una di 35 e uno di 25. Sono vedova da 2 anni ormai e vivo sola con mio figlio Tiberio. Abbiamo una casa molto grande lasciataci in eredità da mio marito per cui Tiberio invita spesso amici a casa. In particolare uno, Antonio che è il suo migliore amico. Viene spesso a casa, ed ormai è diventato di famiglia, tanto che a volte me lo ritrovo in casa anche se mio figlio ancora deve arrivare.
Non sono più un ragazzina ma desidero ancora una vita sessuale attiva. I pochi uomini che ho conosciuto dopo mio marito erano dei tipi alquanto mosci per cui quelli della mia età li vado a scartare spesso e volentieri.
Antonio ha 25 anni come mio figlio, un bellissimo ragazzo con capelli scuri ed occhi chiari, va in palestra ed ha un sorriso ammaliante. Più volte mi è capitato di chiacchierare con lui e di notare un certo feeling. Anche il modo in cui ci guardiamo non passa inosservato.
Una sera capitò la coincidenza perfetta. Antonio era stato a cena da noi, un pò di vino a tavola alleggerì l'aria. Poco dopo finito di mangiare, stavamo vedendo la tv prima che cominciassi a sparecchiare quando Gaia, la fidanzata di mio figlio, lo chiama chiedendogli di andarla a prendere a lavoro perchè la macchina l'aveva lasciate in panne.
Lei lavori a una decina di kilometri da casa nostra per cui ci sarebbe voluta almeno un'ora tra andata e ritorno. Mentre mio figlio si preparava a scendere chiesi ad Antonio se gli avesse fatto piacere darmi una mano a fare i piatti mentre aspettavamo il ritorno di mio figlio.
Dopo neanche pochi minuti che stuzzicavo Antonio mentre lavavamo i piatti, mi prese e mi baciò, sbattendomi al muro. Infilò le mani nei miei jeans per stringermi il culo e tenendomi per le chiappe mi alzò di peso, sempre continuando a baciarmi.
Mi portò in braccio fino alla mia camera e mi gettò sul letto. Lui in piedi davanti a me si tolse la maglia ed io gli slacciai i pantaloni. Il suo pene si eresse dinanzi a me. Non potei fare a meno di pensare che era davvero un bel cazzone grosso. Lo cominciai a toccare con le mani, tastando dalla punta alla base dell'asta con una mano, con l'altra gli accarezzavo le palle. Antonio mi invitò a prenderglielo in bocca, mi avvicinai e baciai la capocchia, schiusi le labbra e assaporai la punta del cazzo, poi me lo misi in bocca finchè riuscivo a mettermelo. Spinsi con la testa indietro e di nuovo in avanti, cominciai anche a succhiare. Antonio mi mise una mano tra i capelli e mi guidò nei movimenti che più gli piacevano. Mi stavo bagnando tantissimo, alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi mentre succhiavo. Improvvisamente mi fece fermare e in un secondo mi denudò di maglia e jeans. Slacciò con un solo colpo il mio reggiseno e la mia terza abbondante uscì allo scoperto. Non perse tempo che mi leccò e baciò le tette soffermandosi sui capezzoli. Mi leccava un seno e con la mano mi palpava l'altro, alternandosi per vari minuti. Sotto ero diventata un fiume. Si accorse toccandomi di quanto ero bagnata e quanto erano fradice le mie mutande. La sua mano si infilò negli slip e cominciò a masturbarmi lentamente tastando il mio clitoride. Continuava a baciarmi e leccarmi i seni, salendo poi al collo fino ai lobi delle orecchie e scendendo lentamente. Scese fino alla pancia e poi ancora giù. Con un movimento mi tolse le mutande e mi fece stendere schiena a letto. Infilò la testa tra le mie gambe e prese a leccarmi voracemente,La mia figa leggermente pelosa non lo turbava mentre la leccava famelico. Lo desiderai così tanto che impazzii e glielo dissi. ORA BASTA LECCARE, SCOPAMI.
Antonio rimase un secondo sorpreso, non si aspettava che fossi così arrapata, ma si riprese bene: mi sorrise e si spostò su di me. Dopo aver messo il preservativo mi infilò il suo cazzo duro nella fica. Una volta dentro cominciò a muoversi e a scoparmi fortemente. Gli strinsi le gambe intorno al bacino e le braccia intorno al collo graffiando leggermente la sua schiena. Mi accarezzò le gambe salendo fino alle chiappe, con le quali si aiutò a scoparmi. Dopo qualche minuto così ebbi un orgasmo e gemetti ad alta voce. Antonio mi chiese di cambiare posizione e mi fece mettere a pecora. Mi penetrò nuovamente tenendomi per i fianchi e riprese a fottermi. Mi schiaffeggiò il culo facendomi eccitare sempre più e muovendosi dentro e fuori di me sempre più veloce. LA PROSSIMA VOLTA TI DEVO SCOPARE QUESTO CULONE MERAVIGLIOSO mi disse tra un gemito e l'altro.
Mi fece cambiare posizione un'ultima volta, stavolta si stese sul letto ed io su di lui a cavalcioni. Mi teneva le chiappe mentre io lo cavalcavo. Avvicinò il busto al mio e ci baciammo, mi leccò ancora i seni e finalmente venni una seconda volta. Sentii che anche lui era venuto perchè avvertii un liquido caldo da dentro i profilattici.
PINA MI FAI IMPAZZIRE, ERA TANTO CHE VOLEVO FARLO MA NON AVEVO IL CORAGGIO DI PROVARCI, TI VA DI RIFARLO;
ECCOME! risposi io.
Ma non avemmo tempo quella sera, magari un'altra sicuramente.
Non sono più un ragazzina ma desidero ancora una vita sessuale attiva. I pochi uomini che ho conosciuto dopo mio marito erano dei tipi alquanto mosci per cui quelli della mia età li vado a scartare spesso e volentieri.
Antonio ha 25 anni come mio figlio, un bellissimo ragazzo con capelli scuri ed occhi chiari, va in palestra ed ha un sorriso ammaliante. Più volte mi è capitato di chiacchierare con lui e di notare un certo feeling. Anche il modo in cui ci guardiamo non passa inosservato.
Una sera capitò la coincidenza perfetta. Antonio era stato a cena da noi, un pò di vino a tavola alleggerì l'aria. Poco dopo finito di mangiare, stavamo vedendo la tv prima che cominciassi a sparecchiare quando Gaia, la fidanzata di mio figlio, lo chiama chiedendogli di andarla a prendere a lavoro perchè la macchina l'aveva lasciate in panne.
Lei lavori a una decina di kilometri da casa nostra per cui ci sarebbe voluta almeno un'ora tra andata e ritorno. Mentre mio figlio si preparava a scendere chiesi ad Antonio se gli avesse fatto piacere darmi una mano a fare i piatti mentre aspettavamo il ritorno di mio figlio.
Dopo neanche pochi minuti che stuzzicavo Antonio mentre lavavamo i piatti, mi prese e mi baciò, sbattendomi al muro. Infilò le mani nei miei jeans per stringermi il culo e tenendomi per le chiappe mi alzò di peso, sempre continuando a baciarmi.
Mi portò in braccio fino alla mia camera e mi gettò sul letto. Lui in piedi davanti a me si tolse la maglia ed io gli slacciai i pantaloni. Il suo pene si eresse dinanzi a me. Non potei fare a meno di pensare che era davvero un bel cazzone grosso. Lo cominciai a toccare con le mani, tastando dalla punta alla base dell'asta con una mano, con l'altra gli accarezzavo le palle. Antonio mi invitò a prenderglielo in bocca, mi avvicinai e baciai la capocchia, schiusi le labbra e assaporai la punta del cazzo, poi me lo misi in bocca finchè riuscivo a mettermelo. Spinsi con la testa indietro e di nuovo in avanti, cominciai anche a succhiare. Antonio mi mise una mano tra i capelli e mi guidò nei movimenti che più gli piacevano. Mi stavo bagnando tantissimo, alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi mentre succhiavo. Improvvisamente mi fece fermare e in un secondo mi denudò di maglia e jeans. Slacciò con un solo colpo il mio reggiseno e la mia terza abbondante uscì allo scoperto. Non perse tempo che mi leccò e baciò le tette soffermandosi sui capezzoli. Mi leccava un seno e con la mano mi palpava l'altro, alternandosi per vari minuti. Sotto ero diventata un fiume. Si accorse toccandomi di quanto ero bagnata e quanto erano fradice le mie mutande. La sua mano si infilò negli slip e cominciò a masturbarmi lentamente tastando il mio clitoride. Continuava a baciarmi e leccarmi i seni, salendo poi al collo fino ai lobi delle orecchie e scendendo lentamente. Scese fino alla pancia e poi ancora giù. Con un movimento mi tolse le mutande e mi fece stendere schiena a letto. Infilò la testa tra le mie gambe e prese a leccarmi voracemente,La mia figa leggermente pelosa non lo turbava mentre la leccava famelico. Lo desiderai così tanto che impazzii e glielo dissi. ORA BASTA LECCARE, SCOPAMI.
Antonio rimase un secondo sorpreso, non si aspettava che fossi così arrapata, ma si riprese bene: mi sorrise e si spostò su di me. Dopo aver messo il preservativo mi infilò il suo cazzo duro nella fica. Una volta dentro cominciò a muoversi e a scoparmi fortemente. Gli strinsi le gambe intorno al bacino e le braccia intorno al collo graffiando leggermente la sua schiena. Mi accarezzò le gambe salendo fino alle chiappe, con le quali si aiutò a scoparmi. Dopo qualche minuto così ebbi un orgasmo e gemetti ad alta voce. Antonio mi chiese di cambiare posizione e mi fece mettere a pecora. Mi penetrò nuovamente tenendomi per i fianchi e riprese a fottermi. Mi schiaffeggiò il culo facendomi eccitare sempre più e muovendosi dentro e fuori di me sempre più veloce. LA PROSSIMA VOLTA TI DEVO SCOPARE QUESTO CULONE MERAVIGLIOSO mi disse tra un gemito e l'altro.
Mi fece cambiare posizione un'ultima volta, stavolta si stese sul letto ed io su di lui a cavalcioni. Mi teneva le chiappe mentre io lo cavalcavo. Avvicinò il busto al mio e ci baciammo, mi leccò ancora i seni e finalmente venni una seconda volta. Sentii che anche lui era venuto perchè avvertii un liquido caldo da dentro i profilattici.
PINA MI FAI IMPAZZIRE, ERA TANTO CHE VOLEVO FARLO MA NON AVEVO IL CORAGGIO DI PROVARCI, TI VA DI RIFARLO;
ECCOME! risposi io.
Ma non avemmo tempo quella sera, magari un'altra sicuramente.
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Commenti dei lettori al racconto erotico