Il percorso di due amici cuck bsx ritrovatisi dopo anni - parte 3
di
babila
genere
prime esperienze
Per rispondere a Luca51, si con Gianna da molto tempo usiamo su di lei alcuni cazzi di gomma mentre scopiamo, non sono mai riuscito a capire se li usa anche da sola e lei ha sempre negato di farlo. Pensa che il primo lo abbiamo comprato da fidanzati, lei aveva 17 anni ed eravamo in vacanza dalle parti di Ravenna ospiti di amici di famiglia. Passando davanti ad un sexy shop mi sono fermato e ho cercato di farla entrare con me ma non ha voluto, si vergognava troppo. Sono entrato da solo e ho chiesto al commesso di vedere alcuni cazzi finti per regalarne uno alla mia fidanzata, quelli realistici mi avevano subito colpito, così ho valutato diverse misure, da piccolino - più piccolo del mio – a quello ad imitazione di Siffredi ma non riuscivo a decidermi. Quindi, ho chiesto di portarli fuori a farglieli vedere a Gianna che era in macchina parcheggiata a pochi metri.
Mentre diceva di prendere quello che volevo, non staccava gli occhi da quello grande, quindi, fu proprio quello che comprai. Da li a casa dei nostri amici fu un attimo, non vedevamo l’ora di provarlo, finalmente poteva provare la doppia in modo più realistico. Purtroppo, fu una grande delusione perché il cazzone faceva fatica ad entrarle in fica e le faceva male, per non parlare quando provavo a mettere il mio dietro. Ma nei giorni successivi rimediammo comprandone uno di giusta misura.
Tornando a me e Giulio, la prima esperienza era stata molto eccitante ma ero anche un po’ deluso; mi aveva promesso che mi avrebbe fatto il culo se mi fossi presentato con il perizoma di mia moglie, che aveva voglia di prendermelo in bocca, invece niente. Insomma, ero pieno di fantasie non realizzate e mi segavo ogni volta che ci pensavo; due giorni di seghe e notti a pensare al prossimo incontro. Finalmente il giorno, per prima cosa mi depilo completamente culo e cazzo, poi mi faccio un clistere sotto la doccia direttamente con il tubo riempiendo il mio intestino più volte di seguito e lasciando uscire tutto fino ad ottenere acqua pulita; infine, mi metto una bella dose di preparazione H con la cannula e di nuovo il perizoma. Sono pronto.
Prendo lo scooter e mi dirigo verso casa di Giulio con il perizoma infilato tra le chiappe a farmi sentire un po’ zoccola. Arrivato, Giulio mi accoglie come se niente fosse mai accaduto, parliamo dei lavori che ha da fare e più tardi mi invita ad entrare. Mi siedo sul divano, il perizoma mi tira e mi eccita, Giulio mette di nuovo un video gay e iniziamo a toccarci reciprocamente, poi a spogliarci freneticamente e una volta liberati dei pantaloni, a masturbarci. Volevo che mi girasse di schiena e mi prendesse, mi ero portato i preservativi anche se non lo avrei fermato se lo avesse fatto senza. Niente, continuavamo a segarci tranquillamente fino a quando Giulio mi chiese se avessi piacere di prenderlo in bocca. Io quasi indispettito risposi che non ne avevo voglia ma non era vero. Continuavo a segarlo e a guardare lui e il suo cazzo piuttosto che il video, Giulio era più rilassato e ad un certo punto di nuovo l’invito, io di nuovo evito fino a quando me lo chiede di nuovo. Sapeva che ne ero attratto e che non lo avevo mai fatto prima, quindi conosceva il mio punto debole. “dai Marco, non devi vergognarti, prova, magari ti piace, non ti preoccupare, ti guido io, non è difficile”. Abbassai la testa e ad occhi chiusi lo presi in bocca; che strana sensazione, era caldo e bagnaticcio, vellutato e morbido. Mi è sembrata una cosa delicatissima come non immaginavo, aveva un sapore leggermente salato, un odore delicato. Mentre lo leccavo delicatamente e provavo ad accoglierlo in bocca spingendo giù in gola Giulio sembrava goderne e io non potevo fare a meno di segarmi. Continuai a fare quello che mi sembrava essere un buon lavoro immaginando che Giulio potesse venirmi in bocca. La cosa mi eccitava e mi spaventava, volevo arrivare in fondo ma forse mi sarei tolto all’ultimo. Mentre pensavo a farlo venire Giulio mi fermava dicendomi che dovevo essere più delicato e usare più saliva, ma io di saliva non ne avevo più per l’eccitazione. Sollevai la testa ma poco dopo venni come uno scemo lasciando lui a cazzo dritto. Gli chiesi se mi volesse venire dietro ma rispose che non voleva rovinare il nostro rapporto di amicizia andando troppo oltre i suoi limiti con un rapporto anale, non so cosa volesse dire perché non capisco la differenza tra un rapporto anale e un pompino che dal mio punto di vista è qualcosa di più coinvolgente cerebralmente, un atto di sottomissione cerebrale. A quel punto Giulio fini con una sega in solitaria mostrandomi un certo disappunto. Tornati in noi mi disse che non era stata per lui una bella esperienza e io gli chiesi di potermi riscattare, che non mi sarei neanche toccato e che mi sarei dedicato solo a lui, se mi avesse perdonato, staremo a vedere la prossima volta.
Mentre diceva di prendere quello che volevo, non staccava gli occhi da quello grande, quindi, fu proprio quello che comprai. Da li a casa dei nostri amici fu un attimo, non vedevamo l’ora di provarlo, finalmente poteva provare la doppia in modo più realistico. Purtroppo, fu una grande delusione perché il cazzone faceva fatica ad entrarle in fica e le faceva male, per non parlare quando provavo a mettere il mio dietro. Ma nei giorni successivi rimediammo comprandone uno di giusta misura.
Tornando a me e Giulio, la prima esperienza era stata molto eccitante ma ero anche un po’ deluso; mi aveva promesso che mi avrebbe fatto il culo se mi fossi presentato con il perizoma di mia moglie, che aveva voglia di prendermelo in bocca, invece niente. Insomma, ero pieno di fantasie non realizzate e mi segavo ogni volta che ci pensavo; due giorni di seghe e notti a pensare al prossimo incontro. Finalmente il giorno, per prima cosa mi depilo completamente culo e cazzo, poi mi faccio un clistere sotto la doccia direttamente con il tubo riempiendo il mio intestino più volte di seguito e lasciando uscire tutto fino ad ottenere acqua pulita; infine, mi metto una bella dose di preparazione H con la cannula e di nuovo il perizoma. Sono pronto.
Prendo lo scooter e mi dirigo verso casa di Giulio con il perizoma infilato tra le chiappe a farmi sentire un po’ zoccola. Arrivato, Giulio mi accoglie come se niente fosse mai accaduto, parliamo dei lavori che ha da fare e più tardi mi invita ad entrare. Mi siedo sul divano, il perizoma mi tira e mi eccita, Giulio mette di nuovo un video gay e iniziamo a toccarci reciprocamente, poi a spogliarci freneticamente e una volta liberati dei pantaloni, a masturbarci. Volevo che mi girasse di schiena e mi prendesse, mi ero portato i preservativi anche se non lo avrei fermato se lo avesse fatto senza. Niente, continuavamo a segarci tranquillamente fino a quando Giulio mi chiese se avessi piacere di prenderlo in bocca. Io quasi indispettito risposi che non ne avevo voglia ma non era vero. Continuavo a segarlo e a guardare lui e il suo cazzo piuttosto che il video, Giulio era più rilassato e ad un certo punto di nuovo l’invito, io di nuovo evito fino a quando me lo chiede di nuovo. Sapeva che ne ero attratto e che non lo avevo mai fatto prima, quindi conosceva il mio punto debole. “dai Marco, non devi vergognarti, prova, magari ti piace, non ti preoccupare, ti guido io, non è difficile”. Abbassai la testa e ad occhi chiusi lo presi in bocca; che strana sensazione, era caldo e bagnaticcio, vellutato e morbido. Mi è sembrata una cosa delicatissima come non immaginavo, aveva un sapore leggermente salato, un odore delicato. Mentre lo leccavo delicatamente e provavo ad accoglierlo in bocca spingendo giù in gola Giulio sembrava goderne e io non potevo fare a meno di segarmi. Continuai a fare quello che mi sembrava essere un buon lavoro immaginando che Giulio potesse venirmi in bocca. La cosa mi eccitava e mi spaventava, volevo arrivare in fondo ma forse mi sarei tolto all’ultimo. Mentre pensavo a farlo venire Giulio mi fermava dicendomi che dovevo essere più delicato e usare più saliva, ma io di saliva non ne avevo più per l’eccitazione. Sollevai la testa ma poco dopo venni come uno scemo lasciando lui a cazzo dritto. Gli chiesi se mi volesse venire dietro ma rispose che non voleva rovinare il nostro rapporto di amicizia andando troppo oltre i suoi limiti con un rapporto anale, non so cosa volesse dire perché non capisco la differenza tra un rapporto anale e un pompino che dal mio punto di vista è qualcosa di più coinvolgente cerebralmente, un atto di sottomissione cerebrale. A quel punto Giulio fini con una sega in solitaria mostrandomi un certo disappunto. Tornati in noi mi disse che non era stata per lui una bella esperienza e io gli chiesi di potermi riscattare, che non mi sarei neanche toccato e che mi sarei dedicato solo a lui, se mi avesse perdonato, staremo a vedere la prossima volta.
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