Simonetta

di
genere
trans

Simonetta… Simonetta… che bellissima ed unica avventura, che penso non si ripeterà più.
Anno domini 2007. Fatti realmente accaduti. Nomi di finzione.
Gironzolando su sito di incontri, incomincio a chattare con una certa Simonetta, di Padova, della quale si vede solo una foto del profilo: una bella brunetta dagli occhi languidi. In verità, da quasi subito avevo avuto l’impressione che ci fosse sicuramente qualcosa che non filava per il verso giusto, ma siccome era comunque molto simpatica, mai eccessivamente volgare, ho continuato a chattare con lei. Ad un certo punto Simonetta si decide a dirmi la verità e mi confessa che era un ragazzo di 25 anni, originario di Catania, laureato, di buona famiglia, che faceva il mediatore linguistico a Padova e che ogni tanto ritornava, in ferie, a Catania dalla sua famiglia, che però non era assolutamente a conoscenza del suo problemino: a lui non piacevano le donne, ma solamente gli uomini e che quando poteva, amava travestirsi da donna, a suo dire, da bella donna.
Devo questo punto precisare che io e Peppa, fra i nostri sogni da realizzare, avevamo inserito anche quello di avere un incontro a tre, con un travestito che fosse passivo con gli uomini ed ancora attivo con le donne.
Tante volte ci eravamo spinti in avventure fantasmagoriche e sinceramente ora avevamo la possibilità di realizzare questo desiderio; così ho cominciato a filtrare con Simonetta, incominciando a prendere discorsi pesanti, ma pesanti, ai quali nessuno dei due si sottraeva. Quando ne parlavo con Peppa lei sbrodolava che era un piacere e parla parla si arriva all’estate e finalmente riusciamo a fissare un appuntamento con Simonetta. Abbiamo il problema della location che brillantemente superiamo decidendo di utilizzare la villetta estiva di campagna dello zio (porcone) di Peppa , che era rientrato a Milano, dove viveva e lavorava.
Il dardo è tratto. Peppa ci aspetta a casa dello zio, bardata come un troione, perizoma e gonnellina, capelli tirati su.. è una bella figa che si deve comunque confrontare con questa Simonetta, con la quale ho appuntamento ad una stazione di servizio lungo la statale. Puntuale come un orologio svizzero, Simonetta si presenta a bordo della Panda del proprio padre: scende dall’auto e mi si presenta un bel ragazzo, alto cm 180, di corporatura magra, con un bel viso incorniciato in capelli corti ricci; ha un tono di voce normale e comunque andiamo subito in sintonia; scambiamo due chiacchere e ci avviamo, ognuna con la propria macchina, verso casa dello zio (porcone ed incestuoso). Lungo il percorso chiamo subito Peppa e la rendo edotta: sento la sua voce che si incrina, un po' per la paura, un po' per la novità, ma soprattutto per l’eccitazione. Lei sognava di essere comunque scopata da due cazzi quella sera e di vedermi inculare un uomo.
Io avevo preso una cenetta da asporto, lume di candela e prosecco, ma appena siamo entrati n casa, Simonetta si è subito defilata, asserendo di aver cenato e che soprattutto aveva bisogno di parecchio tempo per prepararsi, così io e Peppa abbiamo lautamente cenato, facendo fuori di gusto i prosecco e caricando un po' le batterie con una bella limonata. Dopo almeno mezz’ora, si apre la porta ed esce fuori una figa tremenda: visino da gheisa, gonnellina corta e tacco bestiale, ben truccata… ci ha lasciato senza parole davvero. Siamo andati in camera da letto ed abbiamo subito rotto gli indugi.. l’abbiamo messa in mezzo ed abbiamo incominciato a baciarla a turno. Io sono subito andato sul suo bel culetto, tondo, liscio e prominente.. Peppa è invece subito andata sul davanti, sperando di trovare un bel cazzone, ma in verità Simonetta ci spiegò subito che pur avendo un signor cazzo, da moscio, non si alzava assolutamente e lei provava solo dei coiti anali. Peppa però non si dava per vinta e dopo averglielo scappellato ha incominciato a menarglielo e poi se lo è preso in bocca; glielo ha ciucciato a lungo, con la speranza che si indurisse, ma niente. Ha preso allora il mio cazzo in bocca ed ha incominciato un signor pompino, eccitata come una porca dal fatto che aveva due cazzi per le mani e perché mi vedeva baciare quella figa che poi non era una figa ma era un bel ragazzo con un bel cazzo, anche se moscio. Simonetta senza dire niente si mette in ginocchio e incomincia a succhiarmi il cazzo in un modo sublime, facendomi provare delle sensazioni ma provate prima. Io ho guardato Peppa e gli ho fatto notare che potenza di pompino mi stava facendo. Era eccitante da morire baciare la mia donna mentre un ragazzo/a mi faceva un pompino con i fiocchi. Poi si sono messe sedute sul letto, una accanto all’altra ed hanno incominciato a succhiarmi la minchia, alternandosi e baciandosi fra di loro. Esperienza travolgente che mai più ho provato. Una libido bestiale. Ho visto Simonetta eccitarsi un casino e Peppa cercare di approfittarne subito, mettendo il suo cazzo in bocca, con la speranza mai sopita di vederlo indurire. Ad un certo punto ho anche visto che il cazzo di Simonetta dava qualche segno di risveglio e Peppa agitarsi in tutti i modi, addirittura facendomi capire che avrebbe voluto che io l’aiutassi, magari menandogli io il cazzo a Simonetta, se non addirittura avrebbe voluto che gli facessi io un pompino. Peppa avrebbe voluto farsi scopare da un altro mentre mi ciucciava la minchia, avrebbe voluto avere due cazzi tutti per lei…. Niente da fare. A quel punto Simonetta si avvicina al mio orecchio e mi dice, dolcissima: fammi vedere, falla godere, io ti voglio aiutare. Prende per i fianchi Peppa e la fa mettere alla pecorina, per leccargli la figa sbrodolante. Poi prende il mio cazzo in mano e, dopo avermelo un’altra volta succhiato per bene, lo spinge dentro la figa di Peppa ed incomincia a dare il ritmo ai miei colpi, accompagnandomi con le mani sulle reni. Accarezzava le spalle di Peppa, mi toccava le palle mentre la prendevo da dietro.. ad un certo punto Peppa si allunga con le braccia e tira verso di se Simonetta, facendola mettere davanti a lei, con le gambe aperte. Mentre la sbattevo a pecorina, Peppa si è messa un'altra volta il cazzo di Simonetta che, pur moscio, ripeto, era di considerevole misura, ed ha incominciato a leccargli le palle e.. lecca lecca, la sua bella lingua e scesa su buchino di Simonetta che era ancora abbastanza stretto… Peppa gli ha infilato la lingua dentro il culo ed ha continuato a fare dentro e fuori, con le palle che gli sbattevano sulla faccia e con i mio cazzo dentro la figa, sbrodolante come non mai. Abbiamo continuato un bel po' così, fino a quando abbiamo goduto tutti e tre insieme… io gli ho goduto dentro la figa, riempendola, e Simonetta ha avuto uno di quei coiti anali di cui diceva, contorcendosi come un serpente e toccandosi il basso ventre. Ci siamo quindi rivestiti, abbiamo fatto quattro chiacchere come vecchia amici, siamo saliti ognuno sulla propria auto e siamo rientrati ognuno alle proprie abitazioni. Una serata che ha lasciato un segno indelebile nei nostri animi ed ogni tanto io e Peppa ne parliamo e godiamo pensandoci. Simonetta è rientrata dopo qualche giorno a Padova. Ci siamo sentiti per un altro po' di tempo ed abbiamo cercato di organizzare un altro incontro, ma non se ne fece più nulla perché penso che Simonetta non sia più tornata a casa dei suoi a Catania. Che goduria, solo al pensiero. Mi farebbe tanto piacere sapere che Simonetta in qualche modo potrebbe venire a contatto con questo racconto: bacio.
scritto il
2022-09-13
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