La mia prima volta.

di
genere
incesti

Una compagna di classe non aveva altri argomenti da discutere se non il sesso, per lei la materia più importante era lo studio del corpo. Ero un pochino attratta dai suoi discorsi ma non volevo espormi, anche se dentro di me avevo una voglia matta. In casa, nonostante fossimo abbastanza grandi, io e mio fratello, più grande di me di due anni, dormivamo nella stessa camera ed i nostri letti erano divisi da un semplice pannello di cartongesso. Lui aveva il letto più vicino alla porta mentre io dopo il pannello. Un pomeriggio mamma non c'era, rientrai all'improvviso e lo trovai che si stava masturbando. Ci bloccammo entrambi ma dopo un attimo di smarrimento scoppiammo a ridere.
Forse era vicino all'eiaculazione ed il cazzo restò dritto, non provò neanche a rimetterlo dentro anzi cercava di tenerlo bene in evidenza. Fu più forte di me, mi avvicinai presi il cazzo con una mano e dopo soltanto due accenni di masturbazione sborrò sulla mia mano. Fu bellissimo vedere mio fratello godere, di sborra non ne era uscita tanta, ricordandomi i discorsi della mia compagna che diceva sempre che avrebbe voluto bere litri di sborra, assaggiai quella di mio fratello sulla mia mano. Era buonissima, aveva un sapore speciale, leccai tutta la mano ed addirittura ne era rimasta una goccia sul suo cazzo, leccai anche quella. Lui in estasi aveva gli occhi chiusi fino a quando lo pregai di rimettersi a posto perché poteva rientrare mamma. Fu l'inizio di un percorso senza ritorno.
Ebbi la felice idea di raccontare l'episodio alla mia compagna di classe che ascoltò rapita tutta la storia tanto che mi chiese di frequentare la nostra casa con la scusa dello studio, confessò subito che avrebbe voluto masturbare mio fratello e che avrebbe voluto fargli anche un pompino. Nella mia testa si insinuarono tanti pensieri, non sapevo se coinvolgere mio fratello e dividerlo con lei, però gliene parlai. Figuriamoci se rifiutava, c'era solo la difficoltà di restare soli. Passarono diversi giorni, poi fu lei ad invitarci nella sua casa in assenza dei suoi genitori. Aveva preparato la sua cameretta in modo da renderla accogliente ed appena arrivammo ci accolse con un bacio sulla bocca ad entrambi, non perse temo era eccitatissima volle che insieme spogliassimo mio fratello, poi ci spogliammo noi due con mio fratello disteso sul letto iniziammo a baciarci mentre lui aveva raggiunto una bella erezione poi prese in bocca il cazzo mentre io osservavo, lo bagnò accuratamente con la saliva e con una mossa sorprendente sali sul suo corpo e accolse il cazzo nella figa. Sorpresa di mio fratello ed anche la mia. Altro che pompino questa troia lo stava scopando in maniera animalesca. mio fratello sborrò nella figa senza avvisarla, lei non era ancora venuta mi fece avvicinare e senza far uscire il cazzo cominciammo a baciarci furiosamente e finalmente raggiunse l'orgasmo, poi fece distendere me al fianco di mio fratello mi leccò la figa fino a farmi venire. Ora stavamo realizzando quello che era successo, lei non era protetta e le conseguenze erano facilmente immaginabili. Preoccupati ma soddisfatti ci rivestimmo e col solito bacio sulla bocca ci lasciammo con l'impegno di rivederci presto. Da quel giorno, anche in presenza dei nostri genitori eravamo sempre insieme anche se solo per studiare, ma se avevamo la fortuna di restare soli ci univamo in meravigliose azioni sessuali. Passò forse poco più di un mese, a lei non tornava il ciclo e cominciammo a preoccuparci, ma con le preoccupazioni non cambiavano le cose e quando lo comunicò alla mamma lei volle sapere cosa era successo. Raccontò tutta la storia e venne fuori una mezza bolgia perché furono informati anche i nostri genitori. Dopo i primi screzi e qualche discussione animata, rendendoci conto che non era quella la soluzione del problema, accettarono tutti di proseguire con la gravidanza. Riacquistammo armonia tra noi e tra le famiglie con la conseguenza di restare soli e la libertà di fare quello che volevamo tanto ormai non c'era più nulla da temere. Più che mio fratello ero io ad essere innamorata di Camilla, questo il suo nome, con mio fratello scopava anche in mia presenza ma a me piaceva la sua bocca e la sua figa. Se avevamo occasione di restare sole riuscivamo a godere in maniera eccezionale. Ero il tratto d'unione tra loro due fino a quando mio fratello, futuro padre del mio nipotino, prese coscienza di quello che stava succedendo. I nostri rapporti proseguivano sempre più spinti fino alla nascita di Michael che rasserenò tutti rendendoci più felici che mai. I nonni si litigavano il bambino, volevano tenerlo sempre loro lasciandoci ampia libertà. La soluzione la trovammo quando i genitori di Camilla disponendo di un grosso salone riuscirono ad arredare una camera per loro tre. Già dalla prima sera senza mio fratello e Camilla, mi mancava tutto, la notte non chiusi occhio ed alla mattina andai direttamente da loro, approfittando della domenica, e dissi chiaramente che senza di loro non potevo vivere. I genitori di Camilla si meravigliarono non poco della mio amore per loro, ma con la scusa di amare il bambino, che poi era verissimo, riuscii a far metter una poltrona letto nella camera e restare con loro. Ci accorgemmo veramente di essere innamorati tra noi, Camilla usufruiva del rapporti lesbici con me e di quelli etero con mio fratello, era in estasi continua. Una domenica a pranzo con la presenza di tutti rivelammo la nostra vera situazione. L'avevano capita tutti, non fu una sorpresa. La famiglia di Camilla ad insaputa di tutti trovò un villino che acquistò immediatamente, mise in vendita l'appartamento dove stavano e riservò una camera con un letto a tre piazze per noi con una splendida culla per il bambino. Finimmo le scuole, ci iscrivemmo all'università ma Giorgio mio fratello, non ne volle sapere ed iniziò a lavorare con una discreta retribuzione tale da renderli indipendenti economicamente. Il brutto doveva ancora venire perché Camilla frequentando l'università conobbe un ragazzo che cominciò a frequentare e perse la testa per lui, in pratica facendo riemergere la sua ninfomania.
Giorgio mio fratello dal tradimento di Camilla non era affatto preoccupato i nostri rapporti comunque proseguivano quindi se Camilla si faceva qualche scopata extra non ci dava fastidio. Una notte Camilla disse di voler dormire a casa del ragazzo, nessuno di noi si oppose e dormimmo solo io e Giorgio. Il bambino dormiva nella culla e noi ci unimmo in una scopata straordinaria, forse per la situazione, forse per il ricordo della prima masturbazione ma anche perché amavamo la stessa donna nonostante le scappatelle di questa. Fu tutto bellissimo ed al rientro di Camilla rivelammo quello che avevamo fatto. La sua risposta fu raggelante, "Ho dormito nella casa di Augusto ma lui vive in affitto con quattro suoi compagni di studio mi hanno fatto godere in maniera irripetibile, mi hanno scopata tutti, ho ancora la figa in fiamme, è stato meraviglioso. La sera a letto ci raccontò tutto nei minimi particolari e mentre io e Giorgio stavamo scopando sotto i suoi occhi si masturbava. Poi leccò ripulì la mia figa e d anche il cazzo di Giorgio. In seguito le cose non cambiarono, lei appena vedeva un cazzo se ne doveva appropriare.
scritto il
2022-09-26
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