La macchia sul letto.

di
genere
tradimenti

La trovai a letto nuda.
Fu una sorpresa anche per lei. Tornai un'ora prima a casa perché dovevo fare controllare la macchina al meccanico. In un attimo il problema fu risolto.
Non mi aspettava così presto, trovandola in quel modo pensavo volesse scopare. Balbettava un pochino, mi accorsi che nascondeva qualcosa, volevo fare l'indifferente, mi tradì l'erezione. "Perché sei eccitato"?
"Ti ho trovato nuda come dovrei essere". Mi spogliai in un minuto, mi gettai sul suo corpo, allargò le gambe per ricevermi, dalla sua figa colava sborra. Finsi. "Perché sei così bagnata" "Sono eccitata anch'io, scopami forte". "Sei stupenda, questo profumo mi stordisce" "Dai scopami forte e sborrami dentro fammi sentire gli schizzi" "Sono eccitato, pensavo avessi scopato con un altro" "Se così fosse che faresti"? "Ti amerei ancora di più" "Sicuro"?
Se mi tradisci mi rendi felice"
"Bene. Lallo esci Ti vuol conoscere". Dalla finestra del balcone rientra un ragazzo nero come la pece con il cazzo penzoloni che superava di molto i venti centimetri.
Dopo il primo attimo di smarrimento mi venne automatico scendere dal corpo della mia adorata e consentire a Lallo di prendere il mio posto.
Il cazzo aveva ripreso forma e superava abbondantemente l'ombelico. Assistetti allo spettacolo porno più bello del mondo.
Mi feci una sega godibilissima, venni subito, mentre loro scopavano ne feci un'altra.
Nei rapporti con lei non avevo mai goduto così tanto. La sua figa era piena di sborra dalla prima scopata ora traboccava. Le gambe accavallate sulla schiena di Lallo per impedirgli di uscire. Lui era infinito pompava e sborrava, pompava e sborrava. Una macchina con un motore straordinario.
Lei non sapeva più che fare, era in trance. Li lasciai soli, chiusi la porta ed andai a farmi la doccia. Andai in cucina preparai una gustosa cena. Non sentendo più nulla entrai in camera, dormivano come angioletti.
Li svegliai, li pregai di non alzarsi perché li avrei serviti a letto, approvarono.
Ritirai le stoviglie e tornai in cucina. Misi tutto a posto ed in salotto guardai un po' la TV. Mi addormentai. Al risveglio andai in camera, la trovai vuota. Un biglietto sul tavolino dell'ingresso. -Ti amo torniamo stasera, io e Lallo andiamo nella sua casa oggi, mi vuol fare conoscere i suoi amici-.
Chissà come finirà quest'avventura.
La sera tornarono lei non riusciva a camminare Lallo la mise sul letto delicatamente, pensavo morisse. La sua espressione era di goduria illimitata.
Lallo stesso mi raccontò che l'avevano scopata in quattro, fu lei a chiederlo.
Lallo andò via chiedendomi scusa.
Dormii sulla poltrona per non disturbarla.
La mattina la salutai mi sussurrò
"Grazie amore, sono stata in paradiso".

scritto il
2022-09-26
7 . 9 K
visite
2
voti
valutazione
5.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La mia prima volta.

racconto sucessivo

La mamma e lo studio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.