Storia di incesti amore e corna 2
di
Cuck 2012
genere
tradimenti
In questo capitolo,ho deciso di continuare il racconto in prima persona e,spero proprio di riuscire a trasmettere a coloro che avranno piacere a continuare nella lettura,il mio stato d'animo e le meravigliose sensazioni che mia moglie riesce a farmi vivere.
Quando,dopo un'ultima carezza allo specchio ed un mio muto ma entusiastico cenno di assenso,Simona si è diretta con passo sicuro,verso la porta dove io ero già pronto a risparmiarle la fatica di aprirla.
Lo sguardo che mi ha lanciato mentre usciva,mi ha provocato un brivido che,partendo dalla schiena,ha attraversato come una scudisciata tutto il mio corpo.
Persino il mio minuscolo membro,inutilmente turgido,si è contratto provocandomi una fitta di dolore ed un grido che fortunatamente sono riuscito a soffocare evitando che anche Simona se ne accorgesse.
Mentre camminava col passo altero di una dea verso l'ascensore,io ero fermo davanti all'uscio incantato da quella sublime visione.
Ero completamente nudo e totalmente incurante del fatto che qualche condomino del nostro palazzo mi potesse vedere in quello stato per di più,con la lucente cintura di castità in bella mostra.
Devo confessare che,per quanto impegno e bravura possa mettere nella descrizione di Simona,non riuscirò mai a rendere l'idea di quanto sia affascinante e sensuale la sua figura.
Persino la sua bellezza che pure è notevole nella sua presenza fisica statuaria e nei lineamenti del volto duri ma armoniosi al tempo stesso,non regge il confronto col suo fascino magnetico.
Peccato che non possa mostrarne una foto.
Ne ho una in modo particolare che esalta i suoi tratti mediterranei ed i folti capelli scuri,gli occhi verdi e le labbra tumide e rosse che creano un'incredibile contrasto con la pelle bianca.
Simona è certamente frutto dell'incrocio delle mille razze- africane,arabe,latine e nordiche- che nei secoli hanno dominato la sua terra d'origine nel profondo sud italiano.
Quando Simona si prepara aiutata da me per andare da qualche suo amante,mostra come fosse una bambina che si appresta a realizzare un desiderio a lungo covato,tutta la sua felicità.
Ad ogni passagio dei preparativi,la sua gioia aumenta e con essa,l'eccitazione che avvolge come un'alone invisibile tutto il suo corpo.
Quel giorno aveva indossato un perizoma di organza leggerissimo e tale era la sua eccitazione che,quando davanti allo specchio ha sollevato la minigonna per un'ultimo controllo,il minuscolo indumento era talmente imbevuto di umori da apparire completamente invisibile.
La riga di peli scuri che le avevo lasciato depilandola,attraversava perfettamente in mezzo il ricamo a tralcio di foglioline e fiori fuxia che parevano anch'esse sortire dalla pelle chiara a decorarle magistralmente,il candido e levigato monte di venere.
Era gioiosa Simona quando si preparava per i suoi maschi ma,forse lo era ancora di più perchè sapeva di rendermi felice con le sue trasgressioni che vivevamo in perfetta,complice simbiosi.
Tutto questo lei lo sapeva e per ciò,mi teneva sempre aggiornato in tempo reale sui suoi programmi senza mai nascondermi nulla.
Quando poi,doveva incontrarsi con Rino,era sempre particolarmente euforica;è facile dunque capire con quanto entusiasmo si preparasse a quell'incontro dopo dieci giorni di attesa.
La sera che abbiamo conosciuto Rino,eravamo da pochi giorni tornati dal viaggio di nozze e,la nostra piccola casa non era ancora completamente arredata.
Soprattutto la cucina non era ancora perfettamente agibile e dunque,per i primi giorni,la sera siamo andati a cena in un risorantino vicino casa.
La prima sera Rino era in un tavolo accanto al nostro in compagnia di una graziosa biondina.
Per tutto il tempo Rino e Simona si sono scambiati occhiate sensuali e sorrisi complici senza tuttavia parlarsi.
Quando siamo tornati a casa,Simona mi ha preso la mano e portandola tra le sue cosce grondanti di umori,mi ha detto:
-Tesoro hai visto che effetto mi ha fatto quel bonazzo al ristorante!?
Peccato che fosse con quella là,stasera me lo sarei fatto volentieri!
Chissà se lo rivedremo ancora!-
La sera successiva,Rino era ancora là.
Ad una certa ora però,è uscito con la ragazza bionda e dopo pochi minuti è rientrato e,chiedendoci il permesso,si è seduto al nostro tavolo.
Da quel momento,hanno cominciato a parlare escludendomi completamente dalla loro conversazione.
I loro sguardi sono diventati ben presto languide stilettate,la loro voce scendendo di qualche tono è divenuta profonda e sensuale.
Davanti a me,muto,Rino e Simona non stavano più parlando ma,stavano già facendo l'amore.
Lui le stringeva le mani tra le sue e lei lo ricambiava accarezzandogli la gamba col piede nudo.
Quando Rino,forse d'accordo con Simona si è allontanato,lei stringendomi le mani e trafiggendo i miei occhi coi suoi scintillanti smeraldi mi ha detto:
-Amore...Rino mi vuole scopare ed io ho più voglia di lui di farmi chiavare ma come facciamo?
La nostra casa è così piccola e poi non c'è neanche un divano.
Lui non può portarmi a casa sua perchè abita con la madre ed io non voglio andare in un motel,mi sembrerebbe di essere una puttana.
Amore...perchè stasera non vai tu in albergo ed io e lui andiamo a casa?-
Prima che io le rispondessi,mi ha baciato sulle labbra e con gli occhi lucidi dalla gioia mi ha detto:
-Grazie amore,sapevo che mi avresti fatto questo regalo!-
Prima che Rino tornasse,io ero già uscito inseguito dagli sguardi dei presenti e dei camerieri che non capivano nè avrebbero potuto capire cosa stesse accadendo.
Mia moglie che già lo aveva fatto quando eravamo fidanzati,aveva ufficializzato anche da sposati,il mio ruolo di cuckold!
continua
Quando,dopo un'ultima carezza allo specchio ed un mio muto ma entusiastico cenno di assenso,Simona si è diretta con passo sicuro,verso la porta dove io ero già pronto a risparmiarle la fatica di aprirla.
Lo sguardo che mi ha lanciato mentre usciva,mi ha provocato un brivido che,partendo dalla schiena,ha attraversato come una scudisciata tutto il mio corpo.
Persino il mio minuscolo membro,inutilmente turgido,si è contratto provocandomi una fitta di dolore ed un grido che fortunatamente sono riuscito a soffocare evitando che anche Simona se ne accorgesse.
Mentre camminava col passo altero di una dea verso l'ascensore,io ero fermo davanti all'uscio incantato da quella sublime visione.
Ero completamente nudo e totalmente incurante del fatto che qualche condomino del nostro palazzo mi potesse vedere in quello stato per di più,con la lucente cintura di castità in bella mostra.
Devo confessare che,per quanto impegno e bravura possa mettere nella descrizione di Simona,non riuscirò mai a rendere l'idea di quanto sia affascinante e sensuale la sua figura.
Persino la sua bellezza che pure è notevole nella sua presenza fisica statuaria e nei lineamenti del volto duri ma armoniosi al tempo stesso,non regge il confronto col suo fascino magnetico.
Peccato che non possa mostrarne una foto.
Ne ho una in modo particolare che esalta i suoi tratti mediterranei ed i folti capelli scuri,gli occhi verdi e le labbra tumide e rosse che creano un'incredibile contrasto con la pelle bianca.
Simona è certamente frutto dell'incrocio delle mille razze- africane,arabe,latine e nordiche- che nei secoli hanno dominato la sua terra d'origine nel profondo sud italiano.
Quando Simona si prepara aiutata da me per andare da qualche suo amante,mostra come fosse una bambina che si appresta a realizzare un desiderio a lungo covato,tutta la sua felicità.
Ad ogni passagio dei preparativi,la sua gioia aumenta e con essa,l'eccitazione che avvolge come un'alone invisibile tutto il suo corpo.
Quel giorno aveva indossato un perizoma di organza leggerissimo e tale era la sua eccitazione che,quando davanti allo specchio ha sollevato la minigonna per un'ultimo controllo,il minuscolo indumento era talmente imbevuto di umori da apparire completamente invisibile.
La riga di peli scuri che le avevo lasciato depilandola,attraversava perfettamente in mezzo il ricamo a tralcio di foglioline e fiori fuxia che parevano anch'esse sortire dalla pelle chiara a decorarle magistralmente,il candido e levigato monte di venere.
Era gioiosa Simona quando si preparava per i suoi maschi ma,forse lo era ancora di più perchè sapeva di rendermi felice con le sue trasgressioni che vivevamo in perfetta,complice simbiosi.
Tutto questo lei lo sapeva e per ciò,mi teneva sempre aggiornato in tempo reale sui suoi programmi senza mai nascondermi nulla.
Quando poi,doveva incontrarsi con Rino,era sempre particolarmente euforica;è facile dunque capire con quanto entusiasmo si preparasse a quell'incontro dopo dieci giorni di attesa.
La sera che abbiamo conosciuto Rino,eravamo da pochi giorni tornati dal viaggio di nozze e,la nostra piccola casa non era ancora completamente arredata.
Soprattutto la cucina non era ancora perfettamente agibile e dunque,per i primi giorni,la sera siamo andati a cena in un risorantino vicino casa.
La prima sera Rino era in un tavolo accanto al nostro in compagnia di una graziosa biondina.
Per tutto il tempo Rino e Simona si sono scambiati occhiate sensuali e sorrisi complici senza tuttavia parlarsi.
Quando siamo tornati a casa,Simona mi ha preso la mano e portandola tra le sue cosce grondanti di umori,mi ha detto:
-Tesoro hai visto che effetto mi ha fatto quel bonazzo al ristorante!?
Peccato che fosse con quella là,stasera me lo sarei fatto volentieri!
Chissà se lo rivedremo ancora!-
La sera successiva,Rino era ancora là.
Ad una certa ora però,è uscito con la ragazza bionda e dopo pochi minuti è rientrato e,chiedendoci il permesso,si è seduto al nostro tavolo.
Da quel momento,hanno cominciato a parlare escludendomi completamente dalla loro conversazione.
I loro sguardi sono diventati ben presto languide stilettate,la loro voce scendendo di qualche tono è divenuta profonda e sensuale.
Davanti a me,muto,Rino e Simona non stavano più parlando ma,stavano già facendo l'amore.
Lui le stringeva le mani tra le sue e lei lo ricambiava accarezzandogli la gamba col piede nudo.
Quando Rino,forse d'accordo con Simona si è allontanato,lei stringendomi le mani e trafiggendo i miei occhi coi suoi scintillanti smeraldi mi ha detto:
-Amore...Rino mi vuole scopare ed io ho più voglia di lui di farmi chiavare ma come facciamo?
La nostra casa è così piccola e poi non c'è neanche un divano.
Lui non può portarmi a casa sua perchè abita con la madre ed io non voglio andare in un motel,mi sembrerebbe di essere una puttana.
Amore...perchè stasera non vai tu in albergo ed io e lui andiamo a casa?-
Prima che io le rispondessi,mi ha baciato sulle labbra e con gli occhi lucidi dalla gioia mi ha detto:
-Grazie amore,sapevo che mi avresti fatto questo regalo!-
Prima che Rino tornasse,io ero già uscito inseguito dagli sguardi dei presenti e dei camerieri che non capivano nè avrebbero potuto capire cosa stesse accadendo.
Mia moglie che già lo aveva fatto quando eravamo fidanzati,aveva ufficializzato anche da sposati,il mio ruolo di cuckold!
continua
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Storia di incesti amore e cornaracconto sucessivo
Storia di incesti amore e corna 3-Il matrimonio
Commenti dei lettori al racconto erotico