Come mia madre ha svelato la mia indole cuckold- 1
di
Cuck 2012
genere
tradimenti
Ormai non sono più un giovanotto o forse...sarebbe meglio dire "giovinetta".
La mia è sempre stata una famiglia un po' strana e sin da ragazzino mi rendevo conto di vivere in un ambiente assolutamente diverso dalle famiglie dei miei amici e dei miei stessi compagni di scuola.
Quando andavo a casa degli altri i ruoli mi sembravano molto chiari:Il papà era sempre fuori per lavoro mentre la mamma si dedicava alla casa ed alla cura dei figli miei coetanei o anche più piccoli.
I ragazzi chi più chi meno,avevano tutti una fisionomia e caratteristiche fisiche che ricordavano sempre uno dei componenti della famiglia della mamma o del papà.
Da me era tutto diverso!
Io ero magrolino,longilineo,occhi azzurri,pelle chiara ed i capelli talmente biondi da farmi apparire quasi albino.
La sorella più grande di me era ben in carne e pur non essendo grassa,aveva forme piuttosto generose con un seno molto sviluppato e delle chiappe da far invidia alle sue amiche più grandi ed a certe formose soubrettes che vedevamo in tv.
I suoi capelli erano nerissimi ed intrecciati fitti come certi cespugli di more e la sua pelle liscia era di un color bruno chiaro.
La mia sorellina più piccola era rossiccia,carica di lentiggini e con l'aria che ricordava le protagoniste di certe ragazzine dei college inglesi.
L'ultima nata era decisamente scura e pur non essendo una negretta ne aveva molte caratteristiche somatiche.
Mia madre era la padrona indiscussa di casa mentre mio padre mite e completamente sottomesso,recitava un ruolo insignificante e subalterno.
La mia casa era un via vai di persone di ogni razza e colore che spesso si fermavano a cena o passavano la serata a conversare.
Generalmente quando tutti andavano via ce n'era sempre qualcuno che rimaneva(maschio naturalmente!)da noi e dormiva in camera con mia madre mentre mio padre,dopo aver sparecchiato e rassettato la cucina e il soggiorno,andava a dormire nella camera degli ospiti.
A volte prima di andare a dormire,bussava la porta della sua camera matrimoniale e chiedeva a mia madre se avesse bisogno di qualcosa.
Io già sapevo che negli alberghi il servizio funzionava così e dunque non mi stupivo se a volte dalla camera di mia madre sentivo vociare e ridere rumorosamente.
E non mi stupivo neanche quando le risa si trasformavano in rumori,gemiti e gridolini.
Mia madre però,non si dedicava solo ai suoi ospiti ma aveva un occhio ed un'attenzione particolare anche nei confronti dei suoi figli dei quali era capace di capire il carattere che si andava formando e la naturale vocazione di cui erano inconsapevoli portatori.
Nessuno ad eccezione di mio padre,poteva entrare nella sua camera quando si appartava con qualche "ospite".
Col tempo però,il suo atteggiamento nei miei confronti era cambiato e prima ancora che fossi adolescente,mi concedeva di partecipare ai suoi momenti di intimità.
Il mio inserimento nel mondo del sesso era avvenuto in modo naturale e non traumatico.
La prima volta che sono entrato nella sua camera l'uomo completamente nudo era disteso sul letto mentre mia madre che mi dava le spalle,indossava solo calze autoreggenti ed era china su di lui.
Dal movimento della sua testa non capivo bene cosa stesse facendo e solo quando mi sono accostato al fianco del letto,avevo potuto vedere che gli stava succhiando un grosso pistolino scuro e ricoperto di peli neri.
Scorgendomi con la coda dell'occhio,mia madre si era sfilato il "coso" di bocca e mi aveva chiesto di spogliarmi anch'io.
Poi mi aveva fatto salire sul letto e sedere con le gambe incrociate di fianco a loro.
Quando ero entrato nella stanza si udiva solo lo schiocco di saliva delle labbra di mia madre ed il respiro pesante dell'uomo che stava succhiando.
Stando sul letto potevo percepire il respiro dell'uomo farsi sempre più pesante sino a divenire veri e propri rantoli mentre dalla bocca di mia madre,sortivano mugulii sempre più affannosi.
D'un tratto l'uomo che accompagnava il movimento della testa di mia madre con le mani,l'aveva stretta a se ed irrigidendosi sulle gambe aveva cominciato a sbuffare e rantolare rumorosamente sino a gridare-Godo...godo...sborrooo...sborrooo...!-
Dalla bocca di mia madre uscivano suoni sordi e strozzati come chi sta soffocando e quando finalmente accompagnata da un respiro profondo si era staccata,dalla sua bocca colavano copiosi rivoli di crema bianca e filosa.
Poi mentre mia madre,tenendo le pupille incredibilmente dilatate fisse sui miei occhi aveva cominciato a leccarlo,il "coso" che sino a quel momento mi era apparso grosso e duro come un ramo nodoso,si stava sgonfiando come un palloncino bagnato.
-Pulcino..ti è piaciuto lo spettacolo della mamma?-
Mi aveva chiesto sollevando il busto e stringendomi sulle sue prosperose mammelle e poi:
-Pulcino di mamma...quello che hai visto si chiama pompino e devi sapere che tutti i maschi ne vanno pazzi!-
Naturalmente,lei leggeva perfettamente nei miei occhi la mia curiosità e senza che le facessi domande,lei stessa mi dava le risposte:
-Cucciolo lo so che vuoi sapere che cos'è quella cremina...e so anche che sei curioso di sapere come mai quest'uomo ha un pistolone così grosso e duro.-
Dopo aver esaudito dettagliatamente tutte le mie curiosità,si era seduta anche lei con le gambe incrociate di fronte a me e prendendomi la testa tra le sue mani,aveva appoggiato le labbra sulle mie e mettendomi la lingua in bocca mi aveva fatto assaporare il gusto salato della cremina bianca.
segue
La mia è sempre stata una famiglia un po' strana e sin da ragazzino mi rendevo conto di vivere in un ambiente assolutamente diverso dalle famiglie dei miei amici e dei miei stessi compagni di scuola.
Quando andavo a casa degli altri i ruoli mi sembravano molto chiari:Il papà era sempre fuori per lavoro mentre la mamma si dedicava alla casa ed alla cura dei figli miei coetanei o anche più piccoli.
I ragazzi chi più chi meno,avevano tutti una fisionomia e caratteristiche fisiche che ricordavano sempre uno dei componenti della famiglia della mamma o del papà.
Da me era tutto diverso!
Io ero magrolino,longilineo,occhi azzurri,pelle chiara ed i capelli talmente biondi da farmi apparire quasi albino.
La sorella più grande di me era ben in carne e pur non essendo grassa,aveva forme piuttosto generose con un seno molto sviluppato e delle chiappe da far invidia alle sue amiche più grandi ed a certe formose soubrettes che vedevamo in tv.
I suoi capelli erano nerissimi ed intrecciati fitti come certi cespugli di more e la sua pelle liscia era di un color bruno chiaro.
La mia sorellina più piccola era rossiccia,carica di lentiggini e con l'aria che ricordava le protagoniste di certe ragazzine dei college inglesi.
L'ultima nata era decisamente scura e pur non essendo una negretta ne aveva molte caratteristiche somatiche.
Mia madre era la padrona indiscussa di casa mentre mio padre mite e completamente sottomesso,recitava un ruolo insignificante e subalterno.
La mia casa era un via vai di persone di ogni razza e colore che spesso si fermavano a cena o passavano la serata a conversare.
Generalmente quando tutti andavano via ce n'era sempre qualcuno che rimaneva(maschio naturalmente!)da noi e dormiva in camera con mia madre mentre mio padre,dopo aver sparecchiato e rassettato la cucina e il soggiorno,andava a dormire nella camera degli ospiti.
A volte prima di andare a dormire,bussava la porta della sua camera matrimoniale e chiedeva a mia madre se avesse bisogno di qualcosa.
Io già sapevo che negli alberghi il servizio funzionava così e dunque non mi stupivo se a volte dalla camera di mia madre sentivo vociare e ridere rumorosamente.
E non mi stupivo neanche quando le risa si trasformavano in rumori,gemiti e gridolini.
Mia madre però,non si dedicava solo ai suoi ospiti ma aveva un occhio ed un'attenzione particolare anche nei confronti dei suoi figli dei quali era capace di capire il carattere che si andava formando e la naturale vocazione di cui erano inconsapevoli portatori.
Nessuno ad eccezione di mio padre,poteva entrare nella sua camera quando si appartava con qualche "ospite".
Col tempo però,il suo atteggiamento nei miei confronti era cambiato e prima ancora che fossi adolescente,mi concedeva di partecipare ai suoi momenti di intimità.
Il mio inserimento nel mondo del sesso era avvenuto in modo naturale e non traumatico.
La prima volta che sono entrato nella sua camera l'uomo completamente nudo era disteso sul letto mentre mia madre che mi dava le spalle,indossava solo calze autoreggenti ed era china su di lui.
Dal movimento della sua testa non capivo bene cosa stesse facendo e solo quando mi sono accostato al fianco del letto,avevo potuto vedere che gli stava succhiando un grosso pistolino scuro e ricoperto di peli neri.
Scorgendomi con la coda dell'occhio,mia madre si era sfilato il "coso" di bocca e mi aveva chiesto di spogliarmi anch'io.
Poi mi aveva fatto salire sul letto e sedere con le gambe incrociate di fianco a loro.
Quando ero entrato nella stanza si udiva solo lo schiocco di saliva delle labbra di mia madre ed il respiro pesante dell'uomo che stava succhiando.
Stando sul letto potevo percepire il respiro dell'uomo farsi sempre più pesante sino a divenire veri e propri rantoli mentre dalla bocca di mia madre,sortivano mugulii sempre più affannosi.
D'un tratto l'uomo che accompagnava il movimento della testa di mia madre con le mani,l'aveva stretta a se ed irrigidendosi sulle gambe aveva cominciato a sbuffare e rantolare rumorosamente sino a gridare-Godo...godo...sborrooo...sborrooo...!-
Dalla bocca di mia madre uscivano suoni sordi e strozzati come chi sta soffocando e quando finalmente accompagnata da un respiro profondo si era staccata,dalla sua bocca colavano copiosi rivoli di crema bianca e filosa.
Poi mentre mia madre,tenendo le pupille incredibilmente dilatate fisse sui miei occhi aveva cominciato a leccarlo,il "coso" che sino a quel momento mi era apparso grosso e duro come un ramo nodoso,si stava sgonfiando come un palloncino bagnato.
-Pulcino..ti è piaciuto lo spettacolo della mamma?-
Mi aveva chiesto sollevando il busto e stringendomi sulle sue prosperose mammelle e poi:
-Pulcino di mamma...quello che hai visto si chiama pompino e devi sapere che tutti i maschi ne vanno pazzi!-
Naturalmente,lei leggeva perfettamente nei miei occhi la mia curiosità e senza che le facessi domande,lei stessa mi dava le risposte:
-Cucciolo lo so che vuoi sapere che cos'è quella cremina...e so anche che sei curioso di sapere come mai quest'uomo ha un pistolone così grosso e duro.-
Dopo aver esaudito dettagliatamente tutte le mie curiosità,si era seduta anche lei con le gambe incrociate di fronte a me e prendendomi la testa tra le sue mani,aveva appoggiato le labbra sulle mie e mettendomi la lingua in bocca mi aveva fatto assaporare il gusto salato della cremina bianca.
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