Dramma di un tradimento, se il bambino nasce nero?
di
Cuck 2012
genere
tradimenti
-COGLIONE!....COGLIONE!.....COGLIONE!.....sei proprio un grandissimo coglione....non basta che non sei stato capace di fare il marito....ma neanche il CORNUTO sei capace di fare!coglione...cogl...ne....cogl.....-
La donna dopo aver inveito contro il marito colpendolo sul petto con pugni sempre più deboli e urlandogli con tutta la rabbia che aveva in corpo,si era accasciata esausta sul divano.
Dopo aver ripreso fiato e col respiro ancora pesante,aveva continuato a parlagli con rabbia e rassegnazione al tempo stesso:
-Come hai potuto...come hai potuto...come è potuto succedere tutto questo....proprio un negro dovevi portarmi a casa...proprio un negro...un mandingo con un mostro così tra le cosce!-
Biascicava la donna come parlando tra se e se continuando poi con la sua piagnucolosa nenia:
-Roby....tu mi conosci da quando eravamo bambini...mi conosci...dovresti conoscermi...COGLIONE!
Ed io stupida che mi fido di te!
Ma quante seghe mi hai visto fare ai nostri amichetti che non avevamo neanche dieci anni.
E quanti pompini mi hai fatto fare ai tuoi compagni delle elementari e delle medie?!
Ma te lo ricordi chi mi ha sverginata....eh!te lo ricordi!?
Eh!COGLIONE....te lo ricordi il giorno che tuo padre ci aveva sorpresi nella tua cameretta mentre cercavo inutilmente di farti una sega?!
Io me lo ricordo come se fosse ora!
Frequentavamo la 2° media nella stessa classe a scuola.
Avevo fatto pompini a tutta la classe e...non solo la nostra ma...ero ancora vergine!
Quando tuo padre mi aveva vista alle prese col tuo pisellino era scoppiato in una fragorosa risata e subito,dopo avermi sollevata di peso,mi aveva fatta sedere sul letto ed abbassandosi la cerniera dei pantaloni mi aveva mostrato il suo cazzo che ancora molle era grande come il tuo e quello dei compagni messi insieme!
Era enorme...mostruoso...io ero una bambina e quel cazzo scuro ricoperto di vene e con la cappella rossa come un pomodoro mi sembrava gigantesco...paragonato poi al tuo e a quello dei tuoi amici era spropositato...ma non mi aveva fatto paura anzi!
Quando me lo ha messo in mano l'ho sentito crescere ed indurirsi in modo impressionante.
Non riuscivo neanche a stringerlo e con le sue contrazioni mi sfuggiva sempre di mano come se fosse una serpe.
"Ragazzina...io non sono mio figlio...non mi basta una sega...adesso prendilo in bocca che poi voglio provare la tua fichetta!"
Mi aveva detto col tono che rimbomba ancora nei miei orecchi mentre non riesco a dimenticare il bagliore dei suoi occhi e la sua bocca ai margini della quale scorgevo un filo di bava.
Sarebbe bastato un mio grido e tutto sarebbe finito lì!
In quello stesso momento però è esplosa in tutta la sua oscena vogliosa trasgressività la troia che covava in me sin dalla mia nascita e che tu stesso mi avevi aiutata a svelare.
Davanti ai tuoi occhi stupiti e con la disinvoltura di una provetta ninfomane,ho spompinato tuo padre,mi sono fatta leccare la fica godendo come un'ossessa e poi sverginare.
Ricordi?Prima che se ne andasse,l'ho succhiato ancora facendolo godere nella mia bocca e bevendo come se l'avessi sempre fatto,la sua sborra.
Persino tuo padre mi guardava con aria stralunata mentre mi leccavo le labbra e gli ripulivo il cazzo con la lingua dopo aver ingoiato tutto quello che mi aveva spruzzato in bocca.
"Puttanella...questa è la prima lezione....sei già una brava bocchinara.... ma ora che ti ho aperto la fichetta ho da insegnarti molte cose ancora!"
Aveva detto tuo padre prima di andarsene lasciandomi vicina a te con la fichetta piena e dolorante in una pozza di sangue e sperma e con la bocca ancora intrisa del sapore della sua sborra.
Ricordi che per alleviare il mio dolore avevi voluto leccarmi la cosina e dopo mi avevi anche baciata in bocca.
Hai forse dimenticato che da quel giorno avevo smesso di toccarti e di far divertire i nostri compagni di giochi ed ero io stessa ad andare a cercare tuo padre affinché mantenesse la promessa di insegnarmi altre cose?
E tuo padre aveva mantenuto la promessa e dopo alcune altre volte in cui mi aveva chiavata e mi aveva sborrato in bocca,mi aveva rotto anche il culetto.
C'eri anche tu no...il giorno che dopo avermi leccato il buchino ed averlo lubrificato col la vasellina, tenendomi in braccio mi aveva fatto calare sul suo palo dritto sino a rompermi ed entrarmi dentro sino allo stomaco!
Quel giorno mentre mi impalava tremavo tutta e credevo davvero di morire ma piuttosto che chiedergli di smettere ed apparirgli come una bimbetta frignona,mentre mi scendevano le lacrime,soffocavo le mie urla mordendogli le labbra e facendolo sanguinare.
"Sei davvero una cagnetta mi aveva detto mentre dal mio culo scendevano rivoli di sperma rosso e dalle sue labbra colavano gocce di sangue."
------------------------------------------------
Roby...tu lo sai da sempre che non riesco a resistere e che,alla vista di un bel cazzone mi si scatena una voglia incontrollabile di averlo per sbocchinarlo e farmi chiavare come una vera cagna!
Ti rendi conto in che situazione sono adesso....siamo adesso!...perché non credere di uscirne indenne se la cosa dovesse esplodere!-
IL marito con l'aria costernata le si era seduto accanto e con tocco leggero cercava di consolarla con lievi carezze e con parole che non riusciva a pronunciare.
Effettivamente era accaduta una cosa piuttosto grave.
L'amante della moglie che con l'assenso del marito aveva deciso di ingravidarla,dovendosi assentare per motivi di lavoro per tre settimane e avendole già fatto sospendere da alcuni giorni l'assunzione della pillola,aveva raccomandato al marito di vegliare sulla fedeltà della moglie.
---------------------------------------------
La donna per sua stessa ammissione era una ninfomane e dunque non riusciva a controllare la sua voglia di cazzo.
Col marito non aveva mai avuto alcun rapporto sessuale e dunque non poteva essere lui la soluzione per le sue smanie.
Anche il bambino che avevano non era frutto del rapporto col marito ma era figlio di suo suocero.
Persino il matrimonio era stato deciso dal padre del marito il giorno stesso in cui aveva appreso che la ragazzina(allora aveva 17 anni)era stata ingravidata da lui.
Il suocero aveva addirittura sostituito il figlio per tutta la luna di miele ed anche nel periodo di gravidanza era stato lui a soddisfare le continue perverse voglie della giovanissima nuora.
--------------------------------------------
Naturalmente il marito non aveva alcuna possibilità di contenere le smanie sessuali della moglie e così ogni sera,armato di preservativi l'accompagnava a caccia di qualche maschio che la potesse soddisfare.
Un giorno all'uscita dal metrò,aveva visto un nero dall'aria piuttosto vigorosa che vendeva accendini.
Conoscendo bene i gusti della moglie,aveva pensato di farle una sorpresa e di invitarlo a casa per l'ora di cena.
La moglie aveva già predisposto tutto per uscire quella sera e farsi accompagnare in quel locale dove lei trovava sempre qualcuno di suo gradimento.
-Amore...apparecchia tre posti a tavola che c'è una sorpresa per te!-
Aveva detto il marito con aria complice rientrando a casa.
La donna senza commentare e sapendo che di un solo tipo di sorpresa poteva trattarsi,era corsa in camera a prepararsi con l'aria da puttana come se avessero dovuto già uscire.
Minigonna senza mutande e camicetta leggera senza reggiseno.
Calze velate nere e reggicalze rosse su scarpe dai vertiginosi tacchi a spillo.
Un trucco pesante da vera baldracca!
Quando il nero ha varcato la soglia,la donna ha sgranato gli occhi ed è rimasta a guardarlo come incantata dall'improvvisa apparizione di quello che a lei pareva la visione di un mitico mandingo.
Il marito era dietro di lei immobile.
La donna come guidata da una forza superiore,si è stretta a lui e senza neanche salutare il negrone si è inginocchiata e dopo avergli estratto il randello ha cominciato a succhiarlo con inusitata passione.
Lo reggeva con due mani come fosse uno strumento a fiato e mentre lo succhiava,con le dita ne verificava la durezza,la nodosità del gambo e la consistenza dei gonfi testicoli.
Il nero le teneva le mani dietro la testa e ad ogni affondo con una spinta pelvica le martellava l'ugola e le corde vocali con colpi netti e profondi che provocavano schiocchi secchi come scudisciate.
Nonostante i dolorosi affondi,lei continuava a spompinarlo sino a che,come in un conato di vomito,si è staccata dall'enorme intruso mentre dalle sue labbra schizzavano potenti getti di sperma che imbrattavano ogni cosa intorno ai loro corpi.
-A me no piace dona che sputa mia sbora...mia sbora bona tuta bere!-
Aveva grugnito con voce tonante e italiano incerto il maschione.
Lei come in preda ad una smania bramosa,continuava a succhiargli il cazzo e ripulirlo per abbassarsi alla fine,a leccare i residui che imrattavano i pantaloni,le scarpe ed il pavimento.
Durante la cena servita dal marito,lei era seduta accanto al nero e con la minigonna tirata sulle cosce,si faceva accarezzare la fica offerta già senza mutande.
Lui aveva ancora il cazzo fuori che si ergeva come un totem con la cappella che spuntava oltre il piano del tavolo.
Lei godeva alle sue carezze ed a sua volta gli stringeva il gambo muovendo nervosamente la mano mentre tutto il corpo era scosso da un tremito smanioso.
Di tanto in tanto lei gli offriva la bocca che veniva riempita da una sorta di cazzo umido e mulinante mentre la sua lingua veniva risucchiata ed espulsa con lo stesso ritmo di una ventosa.
Erano baci osceni in cui le lingue si intrecciavano,le salive schiumavano nelle bocche ancora piene di cibo e inebriante vino spumante.
Benché fossero solo loro due a dare spettacolo,quella che doveva essere una tranquilla cena in famiglia si era trasformata in un orgiastico baccanale.
Il negro un po' brillo era oramai impaziente e smanioso ed anche la donna fremeva oscenamente dal desiderio di sentirsi in corpo quell'incredibile mazza da baseball.
L'unico ancora lucido in quella deriva dei sensi era il marito il quale però,aveva inutilmente cercato di far indossare il preservativo allo scatenato stallone prima di iniziare la monta.
Il negro l'aveva chiavata ed inculata per tutta la notte sborrandole due volte nella fica ed una nel buco del culo oscenamente sfondato.
-----------------------------------------------
Al mattino quando a mente lucida la donna aveva ripensato a quanto era successo,aveva cominciato a preoccuparsi coinvolgendo anche il marito nel suo stato d'animo.
Per tutti i giorni successivi non aveva più cercato maschi dai quali farsi chiavare.
La preoccupazione che il nero avesse potuto ingravidarla le spegneva ogni desiderio e poi aveva la fica e il buco del culo infiammati e non voleva farsi trovare così dall'amante al suo ritorno.
Quando Giorgio(questo il nome del suo fidanzato)dopo una settimana era tornato,hanno ripreso l'intensa attività sessuale che caratterizzava il loro rapporto.
La settimana successiva lei avrebbe dovuto avere le sue cose ed il ritardo l'aveva preoccupata al punto che aveva fatto il test di gravidanza risultato positivo.
Il nero le aveva sborrato dentro senza preservativo quindici giorni prima mentre il suo amante aveva ripreso a chiavarla da una settimana.
Le probabilità che il figlio fosse del negro erano dunque ben oltre il 50% e la cosa aveva gettato la donna nel panico ed ogni giorno che passava lei diventava sempre più inquieta ed aggressiva nei confronti del marito ritenuto responsabile di quel disastroso evento.
In accordo col marito avevano deciso che avrebbe abortito e mentre cercavano di organizzare la cosa nel modo più sicuro e segreto possibile,l'amante notando anche lui il ritardo delle mestruazioni,aveva comperato un kit per fare il test risultato,ovviamente,positivo.
Ne sono seguiti giorni di festeggiamenti per la lieta notizia.
-Roby...da oggi ti occupi tu della cura e della salute di tua moglie che porta in grembo mio figlio.
Voglio sperare che tu faccia tutto il possibile per renderle piacevole questo periodo.
Non voglio neanche pensare cosa ti potrebbe accadere se vi fossero problemi causati dalla tua stupidità...ricordati sempre...li dentro c'è mio figlio...nostro figlio!
Naturalmente io non farò mancare a tua moglie la sua quotidiana razione di cazzo e di sborra...lo sai anche tu quanto ne sia golosa la porca!-
Una risata fragorosa aveva accompagnato la sua ultima frase accolta però dalla donna e dal marito in modo alquanto freddo.
-Guarda Roby che mi sono informato con il ginecologo,anche se incinta può essere chiavata sino all'ultimo giorno ed è questo che io intendo fare per ringraziarla del fatto che mi regalerà il nostro primo bambino!-
---------------------------------------------------
Giorgio era un tipo piuttosto rude e spiccio nei modi.
All'occorrenza era anche aggressivo e manesco e l'amore che stava crescendo nei confronti del futuro nascituro,preoccupava ogni giorno di più la donna e suo marito.
-Come hai potuto....come hai potuto portarmi in casa quel negro?!
Sei un bastardo...non potevi pensarci prima che non avrei saputo resistere!?
Eppoi...proprio uno con un cazzo così dovevi portarmi...enorme...bello...pieno...porco e instancabile proprio come piacciono a me!
Roby....ho paura...come facciamo se nasce nero...poveri noi...Giorgio ci ucciderà!-
Come promesso Giorgio l'aveva chiavata ogni giorno e la stava montando anche nel momento in cui sono iniziate le doglie.
--------------------------------------
L'infermiera uscendo dalla sala parto,con un sorriso smagliante rivolgendosi al marito in sala d'aspetto in compagnia di Giorgio,gli aveva detto:
-Complimenti....è un bel bambino nero....-
Con un grido soffocato Roby era svenuto e l'infermiera aveva dovuto chiamare
un medico per farlo rinvenire.
Anche la mamma in sala parto era ansiosa di sapere com'era il bimbo e la levatrice:
-Bellissimo....non abbiamo mai visto un bambino così nero........-
Anche la mamma dopo aver gridato "Oddioooooo!" aveva perduto i sensi.
-Complimenti....è un bellissimo bambino nero...ha già i capelli neri...occhi azzurri e una bellissima pelle bianca liscia come il velluto...il suo bambino!-
Stava finendo questa frase l'infermiera quando Roby era svenuto e mentre lo diceva,guardava Giorgio anche lui bruno con gli occhi azzurri!
"Che puttana!"
Aveva pensato tra se e se l'infermiera mentre la levatrice rivolgendosi a Giorgio gli aveva detto:
-Complimenti il suo bambino ha proprio i suoi occhi!-
Roby che aveva ripreso i sensi,dopo un profondo sospiro di sollievo aveva detto tra se e se:
-Cornuto...hai un secondo bellissimo bambino con un diverso papà!-
fine
La donna dopo aver inveito contro il marito colpendolo sul petto con pugni sempre più deboli e urlandogli con tutta la rabbia che aveva in corpo,si era accasciata esausta sul divano.
Dopo aver ripreso fiato e col respiro ancora pesante,aveva continuato a parlagli con rabbia e rassegnazione al tempo stesso:
-Come hai potuto...come hai potuto...come è potuto succedere tutto questo....proprio un negro dovevi portarmi a casa...proprio un negro...un mandingo con un mostro così tra le cosce!-
Biascicava la donna come parlando tra se e se continuando poi con la sua piagnucolosa nenia:
-Roby....tu mi conosci da quando eravamo bambini...mi conosci...dovresti conoscermi...COGLIONE!
Ed io stupida che mi fido di te!
Ma quante seghe mi hai visto fare ai nostri amichetti che non avevamo neanche dieci anni.
E quanti pompini mi hai fatto fare ai tuoi compagni delle elementari e delle medie?!
Ma te lo ricordi chi mi ha sverginata....eh!te lo ricordi!?
Eh!COGLIONE....te lo ricordi il giorno che tuo padre ci aveva sorpresi nella tua cameretta mentre cercavo inutilmente di farti una sega?!
Io me lo ricordo come se fosse ora!
Frequentavamo la 2° media nella stessa classe a scuola.
Avevo fatto pompini a tutta la classe e...non solo la nostra ma...ero ancora vergine!
Quando tuo padre mi aveva vista alle prese col tuo pisellino era scoppiato in una fragorosa risata e subito,dopo avermi sollevata di peso,mi aveva fatta sedere sul letto ed abbassandosi la cerniera dei pantaloni mi aveva mostrato il suo cazzo che ancora molle era grande come il tuo e quello dei compagni messi insieme!
Era enorme...mostruoso...io ero una bambina e quel cazzo scuro ricoperto di vene e con la cappella rossa come un pomodoro mi sembrava gigantesco...paragonato poi al tuo e a quello dei tuoi amici era spropositato...ma non mi aveva fatto paura anzi!
Quando me lo ha messo in mano l'ho sentito crescere ed indurirsi in modo impressionante.
Non riuscivo neanche a stringerlo e con le sue contrazioni mi sfuggiva sempre di mano come se fosse una serpe.
"Ragazzina...io non sono mio figlio...non mi basta una sega...adesso prendilo in bocca che poi voglio provare la tua fichetta!"
Mi aveva detto col tono che rimbomba ancora nei miei orecchi mentre non riesco a dimenticare il bagliore dei suoi occhi e la sua bocca ai margini della quale scorgevo un filo di bava.
Sarebbe bastato un mio grido e tutto sarebbe finito lì!
In quello stesso momento però è esplosa in tutta la sua oscena vogliosa trasgressività la troia che covava in me sin dalla mia nascita e che tu stesso mi avevi aiutata a svelare.
Davanti ai tuoi occhi stupiti e con la disinvoltura di una provetta ninfomane,ho spompinato tuo padre,mi sono fatta leccare la fica godendo come un'ossessa e poi sverginare.
Ricordi?Prima che se ne andasse,l'ho succhiato ancora facendolo godere nella mia bocca e bevendo come se l'avessi sempre fatto,la sua sborra.
Persino tuo padre mi guardava con aria stralunata mentre mi leccavo le labbra e gli ripulivo il cazzo con la lingua dopo aver ingoiato tutto quello che mi aveva spruzzato in bocca.
"Puttanella...questa è la prima lezione....sei già una brava bocchinara.... ma ora che ti ho aperto la fichetta ho da insegnarti molte cose ancora!"
Aveva detto tuo padre prima di andarsene lasciandomi vicina a te con la fichetta piena e dolorante in una pozza di sangue e sperma e con la bocca ancora intrisa del sapore della sua sborra.
Ricordi che per alleviare il mio dolore avevi voluto leccarmi la cosina e dopo mi avevi anche baciata in bocca.
Hai forse dimenticato che da quel giorno avevo smesso di toccarti e di far divertire i nostri compagni di giochi ed ero io stessa ad andare a cercare tuo padre affinché mantenesse la promessa di insegnarmi altre cose?
E tuo padre aveva mantenuto la promessa e dopo alcune altre volte in cui mi aveva chiavata e mi aveva sborrato in bocca,mi aveva rotto anche il culetto.
C'eri anche tu no...il giorno che dopo avermi leccato il buchino ed averlo lubrificato col la vasellina, tenendomi in braccio mi aveva fatto calare sul suo palo dritto sino a rompermi ed entrarmi dentro sino allo stomaco!
Quel giorno mentre mi impalava tremavo tutta e credevo davvero di morire ma piuttosto che chiedergli di smettere ed apparirgli come una bimbetta frignona,mentre mi scendevano le lacrime,soffocavo le mie urla mordendogli le labbra e facendolo sanguinare.
"Sei davvero una cagnetta mi aveva detto mentre dal mio culo scendevano rivoli di sperma rosso e dalle sue labbra colavano gocce di sangue."
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Roby...tu lo sai da sempre che non riesco a resistere e che,alla vista di un bel cazzone mi si scatena una voglia incontrollabile di averlo per sbocchinarlo e farmi chiavare come una vera cagna!
Ti rendi conto in che situazione sono adesso....siamo adesso!...perché non credere di uscirne indenne se la cosa dovesse esplodere!-
IL marito con l'aria costernata le si era seduto accanto e con tocco leggero cercava di consolarla con lievi carezze e con parole che non riusciva a pronunciare.
Effettivamente era accaduta una cosa piuttosto grave.
L'amante della moglie che con l'assenso del marito aveva deciso di ingravidarla,dovendosi assentare per motivi di lavoro per tre settimane e avendole già fatto sospendere da alcuni giorni l'assunzione della pillola,aveva raccomandato al marito di vegliare sulla fedeltà della moglie.
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La donna per sua stessa ammissione era una ninfomane e dunque non riusciva a controllare la sua voglia di cazzo.
Col marito non aveva mai avuto alcun rapporto sessuale e dunque non poteva essere lui la soluzione per le sue smanie.
Anche il bambino che avevano non era frutto del rapporto col marito ma era figlio di suo suocero.
Persino il matrimonio era stato deciso dal padre del marito il giorno stesso in cui aveva appreso che la ragazzina(allora aveva 17 anni)era stata ingravidata da lui.
Il suocero aveva addirittura sostituito il figlio per tutta la luna di miele ed anche nel periodo di gravidanza era stato lui a soddisfare le continue perverse voglie della giovanissima nuora.
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Naturalmente il marito non aveva alcuna possibilità di contenere le smanie sessuali della moglie e così ogni sera,armato di preservativi l'accompagnava a caccia di qualche maschio che la potesse soddisfare.
Un giorno all'uscita dal metrò,aveva visto un nero dall'aria piuttosto vigorosa che vendeva accendini.
Conoscendo bene i gusti della moglie,aveva pensato di farle una sorpresa e di invitarlo a casa per l'ora di cena.
La moglie aveva già predisposto tutto per uscire quella sera e farsi accompagnare in quel locale dove lei trovava sempre qualcuno di suo gradimento.
-Amore...apparecchia tre posti a tavola che c'è una sorpresa per te!-
Aveva detto il marito con aria complice rientrando a casa.
La donna senza commentare e sapendo che di un solo tipo di sorpresa poteva trattarsi,era corsa in camera a prepararsi con l'aria da puttana come se avessero dovuto già uscire.
Minigonna senza mutande e camicetta leggera senza reggiseno.
Calze velate nere e reggicalze rosse su scarpe dai vertiginosi tacchi a spillo.
Un trucco pesante da vera baldracca!
Quando il nero ha varcato la soglia,la donna ha sgranato gli occhi ed è rimasta a guardarlo come incantata dall'improvvisa apparizione di quello che a lei pareva la visione di un mitico mandingo.
Il marito era dietro di lei immobile.
La donna come guidata da una forza superiore,si è stretta a lui e senza neanche salutare il negrone si è inginocchiata e dopo avergli estratto il randello ha cominciato a succhiarlo con inusitata passione.
Lo reggeva con due mani come fosse uno strumento a fiato e mentre lo succhiava,con le dita ne verificava la durezza,la nodosità del gambo e la consistenza dei gonfi testicoli.
Il nero le teneva le mani dietro la testa e ad ogni affondo con una spinta pelvica le martellava l'ugola e le corde vocali con colpi netti e profondi che provocavano schiocchi secchi come scudisciate.
Nonostante i dolorosi affondi,lei continuava a spompinarlo sino a che,come in un conato di vomito,si è staccata dall'enorme intruso mentre dalle sue labbra schizzavano potenti getti di sperma che imbrattavano ogni cosa intorno ai loro corpi.
-A me no piace dona che sputa mia sbora...mia sbora bona tuta bere!-
Aveva grugnito con voce tonante e italiano incerto il maschione.
Lei come in preda ad una smania bramosa,continuava a succhiargli il cazzo e ripulirlo per abbassarsi alla fine,a leccare i residui che imrattavano i pantaloni,le scarpe ed il pavimento.
Durante la cena servita dal marito,lei era seduta accanto al nero e con la minigonna tirata sulle cosce,si faceva accarezzare la fica offerta già senza mutande.
Lui aveva ancora il cazzo fuori che si ergeva come un totem con la cappella che spuntava oltre il piano del tavolo.
Lei godeva alle sue carezze ed a sua volta gli stringeva il gambo muovendo nervosamente la mano mentre tutto il corpo era scosso da un tremito smanioso.
Di tanto in tanto lei gli offriva la bocca che veniva riempita da una sorta di cazzo umido e mulinante mentre la sua lingua veniva risucchiata ed espulsa con lo stesso ritmo di una ventosa.
Erano baci osceni in cui le lingue si intrecciavano,le salive schiumavano nelle bocche ancora piene di cibo e inebriante vino spumante.
Benché fossero solo loro due a dare spettacolo,quella che doveva essere una tranquilla cena in famiglia si era trasformata in un orgiastico baccanale.
Il negro un po' brillo era oramai impaziente e smanioso ed anche la donna fremeva oscenamente dal desiderio di sentirsi in corpo quell'incredibile mazza da baseball.
L'unico ancora lucido in quella deriva dei sensi era il marito il quale però,aveva inutilmente cercato di far indossare il preservativo allo scatenato stallone prima di iniziare la monta.
Il negro l'aveva chiavata ed inculata per tutta la notte sborrandole due volte nella fica ed una nel buco del culo oscenamente sfondato.
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Al mattino quando a mente lucida la donna aveva ripensato a quanto era successo,aveva cominciato a preoccuparsi coinvolgendo anche il marito nel suo stato d'animo.
Per tutti i giorni successivi non aveva più cercato maschi dai quali farsi chiavare.
La preoccupazione che il nero avesse potuto ingravidarla le spegneva ogni desiderio e poi aveva la fica e il buco del culo infiammati e non voleva farsi trovare così dall'amante al suo ritorno.
Quando Giorgio(questo il nome del suo fidanzato)dopo una settimana era tornato,hanno ripreso l'intensa attività sessuale che caratterizzava il loro rapporto.
La settimana successiva lei avrebbe dovuto avere le sue cose ed il ritardo l'aveva preoccupata al punto che aveva fatto il test di gravidanza risultato positivo.
Il nero le aveva sborrato dentro senza preservativo quindici giorni prima mentre il suo amante aveva ripreso a chiavarla da una settimana.
Le probabilità che il figlio fosse del negro erano dunque ben oltre il 50% e la cosa aveva gettato la donna nel panico ed ogni giorno che passava lei diventava sempre più inquieta ed aggressiva nei confronti del marito ritenuto responsabile di quel disastroso evento.
In accordo col marito avevano deciso che avrebbe abortito e mentre cercavano di organizzare la cosa nel modo più sicuro e segreto possibile,l'amante notando anche lui il ritardo delle mestruazioni,aveva comperato un kit per fare il test risultato,ovviamente,positivo.
Ne sono seguiti giorni di festeggiamenti per la lieta notizia.
-Roby...da oggi ti occupi tu della cura e della salute di tua moglie che porta in grembo mio figlio.
Voglio sperare che tu faccia tutto il possibile per renderle piacevole questo periodo.
Non voglio neanche pensare cosa ti potrebbe accadere se vi fossero problemi causati dalla tua stupidità...ricordati sempre...li dentro c'è mio figlio...nostro figlio!
Naturalmente io non farò mancare a tua moglie la sua quotidiana razione di cazzo e di sborra...lo sai anche tu quanto ne sia golosa la porca!-
Una risata fragorosa aveva accompagnato la sua ultima frase accolta però dalla donna e dal marito in modo alquanto freddo.
-Guarda Roby che mi sono informato con il ginecologo,anche se incinta può essere chiavata sino all'ultimo giorno ed è questo che io intendo fare per ringraziarla del fatto che mi regalerà il nostro primo bambino!-
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Giorgio era un tipo piuttosto rude e spiccio nei modi.
All'occorrenza era anche aggressivo e manesco e l'amore che stava crescendo nei confronti del futuro nascituro,preoccupava ogni giorno di più la donna e suo marito.
-Come hai potuto....come hai potuto portarmi in casa quel negro?!
Sei un bastardo...non potevi pensarci prima che non avrei saputo resistere!?
Eppoi...proprio uno con un cazzo così dovevi portarmi...enorme...bello...pieno...porco e instancabile proprio come piacciono a me!
Roby....ho paura...come facciamo se nasce nero...poveri noi...Giorgio ci ucciderà!-
Come promesso Giorgio l'aveva chiavata ogni giorno e la stava montando anche nel momento in cui sono iniziate le doglie.
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L'infermiera uscendo dalla sala parto,con un sorriso smagliante rivolgendosi al marito in sala d'aspetto in compagnia di Giorgio,gli aveva detto:
-Complimenti....è un bel bambino nero....-
Con un grido soffocato Roby era svenuto e l'infermiera aveva dovuto chiamare
un medico per farlo rinvenire.
Anche la mamma in sala parto era ansiosa di sapere com'era il bimbo e la levatrice:
-Bellissimo....non abbiamo mai visto un bambino così nero........-
Anche la mamma dopo aver gridato "Oddioooooo!" aveva perduto i sensi.
-Complimenti....è un bellissimo bambino nero...ha già i capelli neri...occhi azzurri e una bellissima pelle bianca liscia come il velluto...il suo bambino!-
Stava finendo questa frase l'infermiera quando Roby era svenuto e mentre lo diceva,guardava Giorgio anche lui bruno con gli occhi azzurri!
"Che puttana!"
Aveva pensato tra se e se l'infermiera mentre la levatrice rivolgendosi a Giorgio gli aveva detto:
-Complimenti il suo bambino ha proprio i suoi occhi!-
Roby che aveva ripreso i sensi,dopo un profondo sospiro di sollievo aveva detto tra se e se:
-Cornuto...hai un secondo bellissimo bambino con un diverso papà!-
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