Quella porca di mamma ad Halloween
di
MammaTroia.com
genere
incesti
Visto che siamo vicini ad Halloween, condivido un vecchio racconto pubblicato sul sito mammatroia.com nel lontano 2009.
Quella porca di mamma ad Halloween
Non dimenticherò mai quella sera del 31 ottobre, quando in famiglia avevamo deciso di festeggiare Halloween e andare in un locale vestiti di tutto punto, con costumi fatti davvero bene presi dal negozio dello zio.
Ognuno si era portato a casa due costumi per scegliere quello che vestiva meglio con comodità, tanto, essendo di proprietà di un parente, non avevamo nessun problema.
Io scelsi il costume da zombie e da Frankenstein, papà quello di Papa e di vescovo, mamma quello di suora e infermiera (tutti e due molto sexy).
Il programma era di cenare e poi spassarsela tutta la notte sperando di divertirci. Optammo per una cena leggera, ma non mancò il vino, che però quella sera fece più effetto del solito, forse proprio a causa della mangiata veloce e più light, io stesso che normalmente ne bevevo un bicchiere scarso, avevo difficoltà ad indossare il costume da zombie, comunque alla fine completai quasi tutto tranne la cerniera del calzoni che non ne voleva sapere di funzionare a dovere, così mi diressi presso la camera dei miei per chiedere consiglio a mia madre, se cambiare il costume con l’altro o se c’era qualche trucchetto per risolvere il problema.
Mentre mi avvicinavo alla stanza da letto dei miei cominciai a sentire i loro discorsi:
– Devi espiare alle tue colpe e ai tuoi peccati, hai proferito sconcezze dopo la tua ultima confessione?
– Si signor vescovo, mi è capitato…
– Allora devi santificare la tua bocca col divino obelisco della saggezza!
Divino obelisco della saggezza? Ma che cazzo sta dicendo papà, pensai! Il vino deve avergli dato alla testa! Non feci in tempo ad entrare che mi bloccai sull’uscio della porta appena vidi mia madre, vestita da suora, inginocchiata a sbocchinare l’uccello di mio padre, che a sua volta era col costume da vescovo. Non potei fare che altro che accovacciarmi e spiarli.
– Brava, brava, adesso che la bocca è purificata dobbiamo pensare al resto.
Mi madre si alzò la tonaca e sotto aveva delle bellissime calze a rete ed era senza mutande! Mio padre la fece girare e cominciò a scoparla alla pecorina. Era buffo vederlo tutto vestito col costume da vescovo e il solo cazzo di fuori mentre impalava la mamma, lei, tra l’altro, doveva godere parecchio, perché gridava ed incitava in una maniera mai vista neanche in un film porno.
Ad un certo punto mio padre tutto in una volta pronunciò:
– E’ in arrivo la tua santa benedizione!!!
Tirò fuori l’uccello dalla fica di mia madre e cominciò a spruzzare un sacco si sborra dal cazzo, imbrattando tutto il costume di mamma, che ansimando disse:
– Oh no! non solo non sono venuta e ho ancora voglia, ma mi hai anche sporcato tutto il costume che volevo indossare stasera!
– Scusa cara, ma non sono riuscito a resistere, conciata così mi hai fatto arrapare da morire! Mettiti l’altro vestito, poi quando torniamo ti rivesti nuovamente da suora che di do la benedizione finale. Adesso si è fatto un po’ troppo tardi e non vorrei che ci togliessero la prenotazione per darla ad altri.
– Hai ragione caro, forse è meglio che tu e Tommaso nel frattempo andiate, io prendo la Smart e vi raggiungo dopo.
Vedendo l’assenso di mio padre alla proposta della mamma, scappai subito nella mia camera per non farmi scoprire, dovevate vedermi, uno zombie che corre con il cazzo duro che gli esce dalla patta dei pantaloni, una scena da comiche!
Dopo un paio di minuti venne a chiamarmi mio padre per dirmi di andare, ma io dissi che l’avrei raggiunto con mamma perché avevo problemi con il mio costume e probabilmente sarei stato obbligato a cambiarmi e mettere l’altro.
Mio padre andò via, così cercai nuovamente di chiudere la cerniera, ma adesso c’era anche il problema dell’erezione, così decisi che forse era meglio spararsi una bella sega e rimettere le cose a posto, andai in bagno ma mi accorsi troppo tardi che c’era mamma, già vestita da infermiera e in procinto di truccarsi. Era uno spettacolo, indossava delle scarpe bianche lucide con un tacco altissimo, ma grosso, calze a rete bianche, una mini vertiginosa, penso fosse di latex e il top lasciava intravedere un seno maestoso nonostante mia madre non abbia mai avuto delle tette grandi, probabilmente il costume era fatto apposta per evidenziarne le forme.
– Ehi Tommaso, che fai qui, pensavo fossi andato via con papà!
– Scusa mamma, ma ho qualche problema con il costume, non riesco a chiudere la cerniera e non sapevo se cambiarmi o meno.
– Fai una prova facendo scorrere sulla cerniera una candela, ne trovi qualcuna lì nell’armadietto di fianco alla scatola delle garze e cerotti.
Mentre cercavo la candela, potevo vedere il suo riflesso allo specchio, si era già messo un rossetto rosso fuoco lucido sulle labbra e adesso si apprestava a truccarsi gli occhi. Io intanto avevo trovato la candela e stavo provando questo trucchetto che mi sapeva tanto da rimedia della nonna. Purtroppo l’erezione non era certo passata ed ero un po’ spaventato che mamma se ne accorgesse. Mi venne un colpo quando incrociai il suo sguardo nello specchio e disse:
– Fai vedere a me va! Se no rischi di fare danni!
Mi spintonò e mi fece di botto sedere sul water, ma quella posizione non fece altro che far uscire dritto dritto il mio cazzo fuori dal buco della cerniera, 23 centimetri di carne per la prima volta alla vista di mia madre, che esclamò:
– Alla faccia dell’uccellone e che è successo! Guarda che avevo detto di scorrere la candela sulla cerniera, mica di farti una pippa!
– Mamma, così mi imbarazzi…
– Tu sarai forse imbarazzato, ma il tuo coso mi sembra bello sveglio! Se non lo calmi difficilmente sarai in grado di uscire, conviene che ti masturbi, su fai in fretta che dobbiamo andare.
– Va bene mamma, vado di là…
– No, no, no, che bisogno c’è, ormai ti ho visto, so anche che devi fare, fallo direttamente qui, apri la tazza del water e trastullati pure.
Questa decisione mi fece capire la porcaggine di mia madre, forse era soltanto l’effetto del vino, fatto sta che mi costrinse a masturbarmi in bagno a pochi metri da lei che nel frattempo finiva di truccarsi. Ogni tanto vedevo dal riflesso che buttava l’occhio sul mio cazzo, che non ne voleva sapere di venire nonostante il liquido precoitale uscisse copioso. Decisi allora di lasciarmi andare e farmi la sega come se fossi in intimità e aumentare l’eccitazione per sborrare il prima possibile. Una cosa che mi fa impazzire è bagnarmi di saliva le punte delle dita della mano e massaggiarmi la cappella. Il tutto stava funzionando, anche se cominciava a distrarmi il respiro di mia madre, intuivo che si stava eccitando molto nel vedermi eseguire quella masturbazione, così decisi di esagerare emettendo dei sospiri di godimento che normalmente non facevo, potevo scorgere il viso di mia madre diventare sempre più rosso. Poi diedi il colpo di grazia, stava uscendo un bel po’ di liquido precoitale, così lo raccolsi con le dita dell’altra mano e lo portai alla mia bocca assaporandolo con doverosa lussuria facendomi notare platealmente, al che la mamma non resistette:
– Ma che stai facendo Tommaso? Ti lecchi la sborra?
– No mamma, questo non è sperma, è il liquido precoitale che solitamente serve a lubrificare il pene durante l’atto sessuale.
– Va beh! una cosa o l’altra, sempre in bocca te lo sei messo!
– E che c’è di male? E’ buonissimo, mi piace tantissimo sentirlo in bocca mentre mi masturbo.
– Davvero? A tuo padre ho fatto dei pompini, ma non ho mai sentito niente del genere…
– Forse papà non ne produce abbastanza, so che ci sono donne che hanno secchezza vaginale, magari vale anche per gli uomini.
In quel momento mi resi conto di avere la mamma in pugno, ero sicuro di averle fatto scattare la molla della curiosità, forse stavo solo sognando ad occhi aperti, ma volevo spingerla ad assaggiare il sapore del mio cazzo, così feci di tutto per far uscire dell’altro liquido precoitale e poi chiedere:
– Mmmh, ne è uscito ancora mamma, non è che vuoi toglierti la curiosità e assaggiarlo?
La tonalità di rosso del viso di mia madre se mai poteva essere, diventò ancora più porpora, sembrava dovesse esplodere da un momento all’altro:
– Non è cosa che una madre dovrebbe fare, ma la situazione è surreale… io qui in bagno vestita come una troia, mentre il proprio figlio zombie si sta segando davanti a lei… forse ho bevuto troppo, ma un assaggino lo voglio dare.
Stavo per raccogliere il liquido per farlo assaggiare a mia madre quando lei mi fermò:
– No, aspetta Tommaso! Fammelo leccare direttamente dalla fonte.
Non credevo alle mie orecchie! Mamma voleva leccarmi il cazzo! Ebbi un sussulto, ebbi l’impressione che il mio uccello fosse cresciuto di un paio di centimetri per l’eccitazione. Mia madre non attese la risposta, chiuse il water, mi fece risedere e si abbassò per avere il mio pene all’altezza del viso, avvicino la bocca e diede una leccata tra il frenulo e l’uretra raccogliendo con la lingua gran parte del liquido precoitale assaporandolo:
– Mmmh, ma lo sai che hai ragione? è davvero buono!
A questo punto prese il mio cazzo in mano e cominciò a segarmi lei, era bravissima! Appena usciva un po’ di liquido faceva uscire la lingua e lo leccava tutto.
– Mmmh, davvero delizioso!
A questo punto da vero porco dissi:
– E non hai sentito ancora il sapore della mia sborra!
– Cosa? vuoi dire che lo sperma è ancora meglio?
– Certamente! Almeno il mio lo è di sicuro, non è che sia esperto di altri cazzi oltre il mio. Ma a papà non lo hai mai fatto l’ingoio? Non ti è mai venuto in bocca o in faccia?
– Ma che stai dicendo Tommaso? Sembra che tu stia dicendo se mettere o meno il formaggio sulla pasta!
– Scusa mamma, non volevo… pensavo che in una coppia affiatata come la vostra avesse sperimentato già tutto…
– Abbiamo fatto le nostre sperimentazioni, ma questa non è mai uscita fuori né da me, né da tuo padre…
– Beh, c’è sempre una prima volta, non è vero signora infermiera?
– Già! Adesso la tua infermiera troia ti fa un bel prelievo di sperma!
Detta questa frase mia madre si avventò sul cazzo e cominciò a farmi un succoso pompino, mamma mia (è proprio il caso di dirlo…) quanto era brava! Quanto avrei dato per avere in quel momento una videocamera per immortalare quell’attimo! Mi sarei accontentato anche di registrare il solo audio del rumore del suo bocchino, era fenomenale! Non avevo mai visto una simile voracità, riusciva a far sparire tutti e 23 i miei centimetri di pisellone arrapato.
– Quanto sei troia mamma, stai facendo un bocchino a tuo figlio, non ti vergogni? Leccami un po’ i coglioni, fai ribollire lo sperma che poi ne esce di più e ti disseterai più facilmente!
– In questo momento non sono una madre, sono una puttana succhiacazzi che vuole assaggiare il tuo nettare, adesso mi mangio le tue palle così mi darai più succo da bere!
La pronta risposta porca di mia madre fece salire alle stelle la mia eccitazione, la sua lingua sui testicoli ebbe l’effetto finale e venni improvvisamente, neanche io me ne resi conto… ad oggi penso di aver fatto la mia più copiosa sborrata!
Il primo schizzo fu un razzo, uscì fuori e disegnò una parabola pazzesca arrivando dall’altra parte della stanza colpendo lo specchio, mia madre si accorse che stava succedendo qualcosa e lasciò la leccata alle palle, in quel momento partì il secondo schizzo che la colpì violentemente alla fronte facendo un rumore simile ad uno schiaffo sordo, il terzo schizzo finalmente le finì direttamente nella bocca, tenuta oscenamente aperta dopo aver capito quello che stava succedendo. Poi arrivò il quarto, il quinto e sesto, sembrava un tiro a segno, con mamma che cercava di bere tutto il possibile. Gli schizzi erano terminati, ma lo sperma continuava ad eruttare dalla punta del cazzo, lento e denso colava verso tutta la lunghezza del mio pene e ogni volta veniva raccolto lascivamente dalla lingua di mia madre, che lo ingoiava immediatamente. Adesso teneva stretta con la mano la base del mio pisellone e quando vide che dal prepuzio non usciva più nulla, con il pollice cominciò fare pressione su tutta l’uretra, dal basso verso l’alto, la mossa ebbe effetto, un grosso grumo bianco di sborra comincio a sgorgare, questa volta non usò la lingua, ma poggiò le sue labbra morbide sulla punta e cominciò a succhiare, mi sentì quasi male in quel momento, il cazzo era ancora durissimo, ma ormai il piacere si era trasformato in dolore:
– Mamma basta! Mi fai male!
– Ne voglio ancora, la tua sborra è così buona e ne andata sprecata tanta…
E si voltò mostrandomi la grossa macchia sullo specchio che colava ancora. Allora aiutandomi con la mano, cominciai a raccogliere lo sperma che aveva in fronte, sui capelli e sulla faccia portandoglielo in bocca. Finalmente aveva lasciato la presa sul cazzo e succhiava le mie dita, finito di pulire il suo viso, si alzò di colpo e si diresse verso lo specchio su e cominciò a leccarlo tutto. Era uno spettacolo sconvolgente, in quel momento mia madre sembrava una drogata. Piegandosi alla ricerca nel lavandino di altro sperma notai il suo sedere nudo e la sua bellissima fighetta con una leggera peluria. Il mio cazzo era ancora in tiro, allora decisi di farla completa, mi alzai, le presi i fianchi e la penetrai in figa da dietro. Lei ebbe un sussulto, un attimo di esitazione, non si aspettava questa mossa. Continuando a pomparla avvicinai la mia bocca al suo orecchio e le dissi:
– Ti sto preparando un altra dose di sborra calda, questa volta non andrà sprecato nulla!
E così fu… magari il prossimo Halloween vi farò sapere come è continuata la serata. Si! perché poi siamo andati al locale dove ci aspettava papà, ma mamma non era ancora sazia…
Avevo creato un mostro!!!
Quella porca di mamma ad Halloween
Non dimenticherò mai quella sera del 31 ottobre, quando in famiglia avevamo deciso di festeggiare Halloween e andare in un locale vestiti di tutto punto, con costumi fatti davvero bene presi dal negozio dello zio.
Ognuno si era portato a casa due costumi per scegliere quello che vestiva meglio con comodità, tanto, essendo di proprietà di un parente, non avevamo nessun problema.
Io scelsi il costume da zombie e da Frankenstein, papà quello di Papa e di vescovo, mamma quello di suora e infermiera (tutti e due molto sexy).
Il programma era di cenare e poi spassarsela tutta la notte sperando di divertirci. Optammo per una cena leggera, ma non mancò il vino, che però quella sera fece più effetto del solito, forse proprio a causa della mangiata veloce e più light, io stesso che normalmente ne bevevo un bicchiere scarso, avevo difficoltà ad indossare il costume da zombie, comunque alla fine completai quasi tutto tranne la cerniera del calzoni che non ne voleva sapere di funzionare a dovere, così mi diressi presso la camera dei miei per chiedere consiglio a mia madre, se cambiare il costume con l’altro o se c’era qualche trucchetto per risolvere il problema.
Mentre mi avvicinavo alla stanza da letto dei miei cominciai a sentire i loro discorsi:
– Devi espiare alle tue colpe e ai tuoi peccati, hai proferito sconcezze dopo la tua ultima confessione?
– Si signor vescovo, mi è capitato…
– Allora devi santificare la tua bocca col divino obelisco della saggezza!
Divino obelisco della saggezza? Ma che cazzo sta dicendo papà, pensai! Il vino deve avergli dato alla testa! Non feci in tempo ad entrare che mi bloccai sull’uscio della porta appena vidi mia madre, vestita da suora, inginocchiata a sbocchinare l’uccello di mio padre, che a sua volta era col costume da vescovo. Non potei fare che altro che accovacciarmi e spiarli.
– Brava, brava, adesso che la bocca è purificata dobbiamo pensare al resto.
Mi madre si alzò la tonaca e sotto aveva delle bellissime calze a rete ed era senza mutande! Mio padre la fece girare e cominciò a scoparla alla pecorina. Era buffo vederlo tutto vestito col costume da vescovo e il solo cazzo di fuori mentre impalava la mamma, lei, tra l’altro, doveva godere parecchio, perché gridava ed incitava in una maniera mai vista neanche in un film porno.
Ad un certo punto mio padre tutto in una volta pronunciò:
– E’ in arrivo la tua santa benedizione!!!
Tirò fuori l’uccello dalla fica di mia madre e cominciò a spruzzare un sacco si sborra dal cazzo, imbrattando tutto il costume di mamma, che ansimando disse:
– Oh no! non solo non sono venuta e ho ancora voglia, ma mi hai anche sporcato tutto il costume che volevo indossare stasera!
– Scusa cara, ma non sono riuscito a resistere, conciata così mi hai fatto arrapare da morire! Mettiti l’altro vestito, poi quando torniamo ti rivesti nuovamente da suora che di do la benedizione finale. Adesso si è fatto un po’ troppo tardi e non vorrei che ci togliessero la prenotazione per darla ad altri.
– Hai ragione caro, forse è meglio che tu e Tommaso nel frattempo andiate, io prendo la Smart e vi raggiungo dopo.
Vedendo l’assenso di mio padre alla proposta della mamma, scappai subito nella mia camera per non farmi scoprire, dovevate vedermi, uno zombie che corre con il cazzo duro che gli esce dalla patta dei pantaloni, una scena da comiche!
Dopo un paio di minuti venne a chiamarmi mio padre per dirmi di andare, ma io dissi che l’avrei raggiunto con mamma perché avevo problemi con il mio costume e probabilmente sarei stato obbligato a cambiarmi e mettere l’altro.
Mio padre andò via, così cercai nuovamente di chiudere la cerniera, ma adesso c’era anche il problema dell’erezione, così decisi che forse era meglio spararsi una bella sega e rimettere le cose a posto, andai in bagno ma mi accorsi troppo tardi che c’era mamma, già vestita da infermiera e in procinto di truccarsi. Era uno spettacolo, indossava delle scarpe bianche lucide con un tacco altissimo, ma grosso, calze a rete bianche, una mini vertiginosa, penso fosse di latex e il top lasciava intravedere un seno maestoso nonostante mia madre non abbia mai avuto delle tette grandi, probabilmente il costume era fatto apposta per evidenziarne le forme.
– Ehi Tommaso, che fai qui, pensavo fossi andato via con papà!
– Scusa mamma, ma ho qualche problema con il costume, non riesco a chiudere la cerniera e non sapevo se cambiarmi o meno.
– Fai una prova facendo scorrere sulla cerniera una candela, ne trovi qualcuna lì nell’armadietto di fianco alla scatola delle garze e cerotti.
Mentre cercavo la candela, potevo vedere il suo riflesso allo specchio, si era già messo un rossetto rosso fuoco lucido sulle labbra e adesso si apprestava a truccarsi gli occhi. Io intanto avevo trovato la candela e stavo provando questo trucchetto che mi sapeva tanto da rimedia della nonna. Purtroppo l’erezione non era certo passata ed ero un po’ spaventato che mamma se ne accorgesse. Mi venne un colpo quando incrociai il suo sguardo nello specchio e disse:
– Fai vedere a me va! Se no rischi di fare danni!
Mi spintonò e mi fece di botto sedere sul water, ma quella posizione non fece altro che far uscire dritto dritto il mio cazzo fuori dal buco della cerniera, 23 centimetri di carne per la prima volta alla vista di mia madre, che esclamò:
– Alla faccia dell’uccellone e che è successo! Guarda che avevo detto di scorrere la candela sulla cerniera, mica di farti una pippa!
– Mamma, così mi imbarazzi…
– Tu sarai forse imbarazzato, ma il tuo coso mi sembra bello sveglio! Se non lo calmi difficilmente sarai in grado di uscire, conviene che ti masturbi, su fai in fretta che dobbiamo andare.
– Va bene mamma, vado di là…
– No, no, no, che bisogno c’è, ormai ti ho visto, so anche che devi fare, fallo direttamente qui, apri la tazza del water e trastullati pure.
Questa decisione mi fece capire la porcaggine di mia madre, forse era soltanto l’effetto del vino, fatto sta che mi costrinse a masturbarmi in bagno a pochi metri da lei che nel frattempo finiva di truccarsi. Ogni tanto vedevo dal riflesso che buttava l’occhio sul mio cazzo, che non ne voleva sapere di venire nonostante il liquido precoitale uscisse copioso. Decisi allora di lasciarmi andare e farmi la sega come se fossi in intimità e aumentare l’eccitazione per sborrare il prima possibile. Una cosa che mi fa impazzire è bagnarmi di saliva le punte delle dita della mano e massaggiarmi la cappella. Il tutto stava funzionando, anche se cominciava a distrarmi il respiro di mia madre, intuivo che si stava eccitando molto nel vedermi eseguire quella masturbazione, così decisi di esagerare emettendo dei sospiri di godimento che normalmente non facevo, potevo scorgere il viso di mia madre diventare sempre più rosso. Poi diedi il colpo di grazia, stava uscendo un bel po’ di liquido precoitale, così lo raccolsi con le dita dell’altra mano e lo portai alla mia bocca assaporandolo con doverosa lussuria facendomi notare platealmente, al che la mamma non resistette:
– Ma che stai facendo Tommaso? Ti lecchi la sborra?
– No mamma, questo non è sperma, è il liquido precoitale che solitamente serve a lubrificare il pene durante l’atto sessuale.
– Va beh! una cosa o l’altra, sempre in bocca te lo sei messo!
– E che c’è di male? E’ buonissimo, mi piace tantissimo sentirlo in bocca mentre mi masturbo.
– Davvero? A tuo padre ho fatto dei pompini, ma non ho mai sentito niente del genere…
– Forse papà non ne produce abbastanza, so che ci sono donne che hanno secchezza vaginale, magari vale anche per gli uomini.
In quel momento mi resi conto di avere la mamma in pugno, ero sicuro di averle fatto scattare la molla della curiosità, forse stavo solo sognando ad occhi aperti, ma volevo spingerla ad assaggiare il sapore del mio cazzo, così feci di tutto per far uscire dell’altro liquido precoitale e poi chiedere:
– Mmmh, ne è uscito ancora mamma, non è che vuoi toglierti la curiosità e assaggiarlo?
La tonalità di rosso del viso di mia madre se mai poteva essere, diventò ancora più porpora, sembrava dovesse esplodere da un momento all’altro:
– Non è cosa che una madre dovrebbe fare, ma la situazione è surreale… io qui in bagno vestita come una troia, mentre il proprio figlio zombie si sta segando davanti a lei… forse ho bevuto troppo, ma un assaggino lo voglio dare.
Stavo per raccogliere il liquido per farlo assaggiare a mia madre quando lei mi fermò:
– No, aspetta Tommaso! Fammelo leccare direttamente dalla fonte.
Non credevo alle mie orecchie! Mamma voleva leccarmi il cazzo! Ebbi un sussulto, ebbi l’impressione che il mio uccello fosse cresciuto di un paio di centimetri per l’eccitazione. Mia madre non attese la risposta, chiuse il water, mi fece risedere e si abbassò per avere il mio pene all’altezza del viso, avvicino la bocca e diede una leccata tra il frenulo e l’uretra raccogliendo con la lingua gran parte del liquido precoitale assaporandolo:
– Mmmh, ma lo sai che hai ragione? è davvero buono!
A questo punto prese il mio cazzo in mano e cominciò a segarmi lei, era bravissima! Appena usciva un po’ di liquido faceva uscire la lingua e lo leccava tutto.
– Mmmh, davvero delizioso!
A questo punto da vero porco dissi:
– E non hai sentito ancora il sapore della mia sborra!
– Cosa? vuoi dire che lo sperma è ancora meglio?
– Certamente! Almeno il mio lo è di sicuro, non è che sia esperto di altri cazzi oltre il mio. Ma a papà non lo hai mai fatto l’ingoio? Non ti è mai venuto in bocca o in faccia?
– Ma che stai dicendo Tommaso? Sembra che tu stia dicendo se mettere o meno il formaggio sulla pasta!
– Scusa mamma, non volevo… pensavo che in una coppia affiatata come la vostra avesse sperimentato già tutto…
– Abbiamo fatto le nostre sperimentazioni, ma questa non è mai uscita fuori né da me, né da tuo padre…
– Beh, c’è sempre una prima volta, non è vero signora infermiera?
– Già! Adesso la tua infermiera troia ti fa un bel prelievo di sperma!
Detta questa frase mia madre si avventò sul cazzo e cominciò a farmi un succoso pompino, mamma mia (è proprio il caso di dirlo…) quanto era brava! Quanto avrei dato per avere in quel momento una videocamera per immortalare quell’attimo! Mi sarei accontentato anche di registrare il solo audio del rumore del suo bocchino, era fenomenale! Non avevo mai visto una simile voracità, riusciva a far sparire tutti e 23 i miei centimetri di pisellone arrapato.
– Quanto sei troia mamma, stai facendo un bocchino a tuo figlio, non ti vergogni? Leccami un po’ i coglioni, fai ribollire lo sperma che poi ne esce di più e ti disseterai più facilmente!
– In questo momento non sono una madre, sono una puttana succhiacazzi che vuole assaggiare il tuo nettare, adesso mi mangio le tue palle così mi darai più succo da bere!
La pronta risposta porca di mia madre fece salire alle stelle la mia eccitazione, la sua lingua sui testicoli ebbe l’effetto finale e venni improvvisamente, neanche io me ne resi conto… ad oggi penso di aver fatto la mia più copiosa sborrata!
Il primo schizzo fu un razzo, uscì fuori e disegnò una parabola pazzesca arrivando dall’altra parte della stanza colpendo lo specchio, mia madre si accorse che stava succedendo qualcosa e lasciò la leccata alle palle, in quel momento partì il secondo schizzo che la colpì violentemente alla fronte facendo un rumore simile ad uno schiaffo sordo, il terzo schizzo finalmente le finì direttamente nella bocca, tenuta oscenamente aperta dopo aver capito quello che stava succedendo. Poi arrivò il quarto, il quinto e sesto, sembrava un tiro a segno, con mamma che cercava di bere tutto il possibile. Gli schizzi erano terminati, ma lo sperma continuava ad eruttare dalla punta del cazzo, lento e denso colava verso tutta la lunghezza del mio pene e ogni volta veniva raccolto lascivamente dalla lingua di mia madre, che lo ingoiava immediatamente. Adesso teneva stretta con la mano la base del mio pisellone e quando vide che dal prepuzio non usciva più nulla, con il pollice cominciò fare pressione su tutta l’uretra, dal basso verso l’alto, la mossa ebbe effetto, un grosso grumo bianco di sborra comincio a sgorgare, questa volta non usò la lingua, ma poggiò le sue labbra morbide sulla punta e cominciò a succhiare, mi sentì quasi male in quel momento, il cazzo era ancora durissimo, ma ormai il piacere si era trasformato in dolore:
– Mamma basta! Mi fai male!
– Ne voglio ancora, la tua sborra è così buona e ne andata sprecata tanta…
E si voltò mostrandomi la grossa macchia sullo specchio che colava ancora. Allora aiutandomi con la mano, cominciai a raccogliere lo sperma che aveva in fronte, sui capelli e sulla faccia portandoglielo in bocca. Finalmente aveva lasciato la presa sul cazzo e succhiava le mie dita, finito di pulire il suo viso, si alzò di colpo e si diresse verso lo specchio su e cominciò a leccarlo tutto. Era uno spettacolo sconvolgente, in quel momento mia madre sembrava una drogata. Piegandosi alla ricerca nel lavandino di altro sperma notai il suo sedere nudo e la sua bellissima fighetta con una leggera peluria. Il mio cazzo era ancora in tiro, allora decisi di farla completa, mi alzai, le presi i fianchi e la penetrai in figa da dietro. Lei ebbe un sussulto, un attimo di esitazione, non si aspettava questa mossa. Continuando a pomparla avvicinai la mia bocca al suo orecchio e le dissi:
– Ti sto preparando un altra dose di sborra calda, questa volta non andrà sprecato nulla!
E così fu… magari il prossimo Halloween vi farò sapere come è continuata la serata. Si! perché poi siamo andati al locale dove ci aspettava papà, ma mamma non era ancora sazia…
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