Quella Porca di Mamma ad Halloween 2

di
genere
incesti

Questo breve seguito è stato scritto ben 4 anni dopo il primo racconto e pubblicato sul sito mammatroia.com nel 2013, lo propongo anche su questo qui!

La visione da dietro di mia madre mentre leccava la sborra dallo specchio era uno spettacolo troppo eccitante e dopo averle sussurrato all’orecchio la frase, non le lasciai tempo di reagire e la penetrai all’istante. Sapevo che prima mio padre era venuto troppo presto non riuscendo a farla godere a dovere, mentre io essendo già venuto sarei stato più resistente, anche se la sua fica calda e l’eccitazione poteva giocarmi qualche brutto scherzo. Ma la situazione era molto calda anche per lei, perché venne quasi subito e riuscii a farle avere un secondo orgasmo prima di riempirla di sperma l’utero.

“Cazzo non dovevi venirmi dentro!”

“Ma se prendi la pillola…”

“Schiocchino, non è per quello, volevo farmi un’altra bevuta di seme dal mio adorato figliolo porco.”

“Meno male che sono io il porco… Dai mamma facciamo tardi, dobbiamo raggiungere papá. Ma che c’è oltre a noi dei parenti?”

“Gli zii sicuro, non so cosa ha deciso la nonna.”

Ero proprio curioso di vedere il travestimento di nonna, anche se lo spettacolo sarebbe arrivato dalla zia tettona, quante seghe mi sono sparato l’estate mentre prendeva il sole in topless…
Salimmo in macchina e dopo neanche 20 minuti eravamo già arrivati. Mamma era bellissima, si era truccata tanto e sembrava un troione da strada, ma fu niente quando vidi la zia vestita da catwoman: tacchi vertiginosi, costume attillatissimo con una generosa apertura sul seno, ci avrei parcheggiato la bicicletta lá in mezzo e pure qualcos’altro… Quanto sognavo di farmi fare una bella spagnola con le sue tettone sode! Ballava attorniata da tanti maschietti arrapati, mentre suo marito, il fratello di mio padre, si trovava insieme a lui con la nonna seduti al divanetto, si erano messi piuttosto appartati, la nonna era in mezzo ai due figli ed era vestita da cappuccetto rosso. Devo dire che la ringiovaniva parecchio e anche lei metteva in mostra un bel davanzale, non ci avevo mai fatto caso. Mio zio invece era vestito da vampiro e devo dire che nella penombra del locale faceva davvero paura, sembrava un vero succhia sangue, anche perché aveva optato per un look alla nosferatu, quindi più propenso al terrore che non all’intrigante. Sul tavolino erano presenti un bel po’ di bottiglie di alcolici e dopo essermi avvicinato, la gran parte erano già vuote. Mi si avvicinò mia zia e prendendomi per mano mi invitò a ballare con lei.
Su fammi compagnia, quei due si mantengono malapena in piedi per quanto hanno bevuto, ho lasciato la nonna a tenerli d’occhio per non farli bere più.
Accettai di buon grado di partecipare al ballo, in questo modo potevo avere un bel primo piano di quelle splendide tette sode ben in vista. Ballava con molto fervore e io ero ipnotizzato dal movimento oscillatorio del suo seno, la zia lo aveva notato e non faceva nulla per evitare di farsi ammirare, anzi, usava la coda del suo travestimento per essere ancora più sexy.

“Sei scatenata zia, ma non ti stanchi? Io sono arrivato da poco e ho già il fiatone…”

“Guarda un simpatico giovanotto mi ha offerto una mentina, ha detto che era energetica ed è vero, mi sento benissimo! Ballerei per ore!”

Altro che mentina, chissà che porcheria le avevano fatto mandare giù… Mentre ballavo cercai con lo sguardo i miei, vedevo mamma che sbaciucchiava papà, ma lui non sembrava rispondere molto, probabile che fosse finito ko come lo zio, che aveva la testa reclinata all’indietro, con la nonna che cercava con dei buffetti di svegliarlo.
La zia vedendomi distratto mi fece girare di scatto verso di lei e mi girò in tondo, agitando di tanto in tanto il suo torace facendo sbattere tra di loro le sue tette. Se ci avessi messo in mezzo delle noci le avrei aperte senza problemi… Mamma nel frattempo si era attaccata alla bottiglia e beveva quello che era rimasto sul tavolino, mentre la nonna era riuscita a svegliare lo zio, solo che lui non ci stava capendo un cazzo e le palpava le tette, forse pensava fosse la moglie, che invece mi stava facendo mosse sempre più spinte. Stavo diventando strabico, un occhio era fisso ai meloni di mia zia e l’altro a mia nonna, che si era fatta prendere dalla situazione e stava facendosi succhiare il capezzolo dal figlio ubriaco.

“Ma ti distrai ancora? Non ti piacciono le tette di zia?”

“Oh, si, certo che mi piacciono, ma nonna…”

“Cosa? Ti piacciono di più le tette di nonna?”

“No, non dicevo questo, guarda là…”

“Oh cazzo! Mio marito deve essere proprio sbronzo… meglio che vado a fermarlo prima che si scopi sua madre sul divano”

Mentre zia andava, mamma veniva barcollando verso di me, anche lei aveva bevuto troppo.

“Caro devo andare a fare una mega pisciata. Mi accompagni?”

“Certo mamma andiamo”

Fuori al bagno delle donne però non ci facevano entrare, c’era un tipo enorme e palestrato, sembrava una guardia del corpo.

“Non si può entrare il bagno è fuori uso, dovete andare nell’altro”

Si riferiva a quello degli uomini, mentre a me puzzava la storia del problema, ero sicuro che dentro ci fosse qualche pezzo grosso che si stesse scopando qualche troia.
Andammo verso l’altro bagno e c’era una bella fila di persone, cercavamo di aspettare il momento giusto, ma era sempre pieno di maschi.

“Caro non ce la faccio più, rischio di farmela addosso, entriamo lo stesso”

Dentro mi sorpresi di trovare pulito e non la solita latrina dei bagni maschili, solo che non c’erano porte… a parte la fila dei vespasiani, le uniche tre cabine erano appunto senza chiusura frontale, con un solo water e due turche.

“Aspettiamo che si liberi il water che piscio lì, magari tu mettiti davanti così mi copri”

Durante l’attesa mamma guardava gli uomini che urinavano nei vespasiani. Qualcuno intimorito si accucciava per non farsi vedere, ma la maggior parte non facevano molto per nascondersi, anzi, scrollavano il loro pene più del normale, fino a farlo mandare quasi in erezione. Complice l’abbigliamento di mi madre, un tipo si era messo addirittura a farsi una sega, me lo fece notare proprio mamma:

“Uh, guarda quello lì se lo sta menando mentre mi guarda, sono davvero così eccitante?”

“Tu lo sei sempre mamma, poi con questo abbigliamento sei molto provocante, questo però non giustifica quel porco”

“Ma no caro, è colpa mia, sono vestita da troia e lo faccio venire duro, poi guarda dove sono! Unica donna nel bagno degli uomini, sono io che provoco”

“Mamma che dici? Sei ubriaca, stai facendo un discorso assurdo!”

“No, sono una donna e capisco queste situazioni, dovrei porre rimedio e aiutare questi poveri maschietti eccitati!”

Qualcuno doveva aver sentito perché lo vedevo annuire.

“Guarda, sta sborrando!!”

“Shh non urlare mamma!!”

Ma già più di un tizio si accarezzava la patta nell’attesa che si liberasse un vespasiano e guardava con occhi avidi il corpo di mia madre.

“Ecco, si è liberato il water, vado a pisciare!!”

Cerco di posizionarmi per impedire la visuale, ma gli occhi erano troppi e da troppe angolazioni per nascondere completamente la vista di mia madre nell’atto di urinare. Poi lo faceva in maniera davvero rumorosa, il suo getto colpiva direttamente l’acqua del water e lo faceva con molta forza. Il tempo sembrava non passare mai, così come la pisciata, ma fortunatamente dal rumore sempre più basso capivo che era sul finire. Qualche tizio si era addirittura abbassato per vedere di trovare una visuale migliore, io davo le spalle a mia madre e mi girai verso di lei per vedere se aveva finito. Con una mano sembrava si accarezzasse la fica, mentre con l’altra era alla ricerca di qualcosa.

“Cosa stai cercando mamma?”

“Non c’è la carta igienica, non è che andresti a prendere il pacchettino di fazzoletti che ho in borsa?”

La richiesta di mia madre mi lasciò sbigottito perché vista la situazione ra assolutamente fuori luogo, ma la cosa peggiore fu il sentire in sequenza il rumore della zip di svariati pantaloni che andava giù…

Cosa accadrà lo vedremo il prossimo Halloween!
scritto il
2022-10-22
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