Un sabato qualsiasi con mia moglie
di
Boiler
genere
etero
- "Oggi pomeriggio accompagno i bambini al catechismo, che ne dici se dopo ti fai trovare con gonna e mutandine sexy, ho voglia di te..."
- "OK" mi risponde via Whatsapp.
E' solo mattina e io sono già pieno di voglia ma dovrò aspettare tutto il giorno.
Mia moglie mi fa impazzire.
Passo la giornata a pensare a cosa potrebbe succedere e l'uccello si gonfia al solo pensiero della sua pelle e della nostra intimità.
Pranziamo, arranco per tutto il primo pomeriggio contando i minuti e finalmente porto i marmocchi via...la casa è tutta nostra.
Torno a casa con calma, per darle il tempo di prepararsi, e quando apro la porta vedo già, in fondo al corridoio, la luce fioca dell'abat-jour della nostra camera da letto accesa.
Entro, e c'è lei, bellissima come sempre, con la gonna, proprio come le avevo chiesto, ed un'aria complice che mi fa impazzire.
La prendo, la bacio. Ha le più belle labbra carnose che siano mai state inventate e le prendo subito il culo con la mano. E' abbondante ma non grosso, è semplicemente perfetto.
La stendo sul letto e le dico "ti amo!" ma il mio pensiero è di tutt'altra natura. Che ci sia l'amore fra di noi è una fortuna ma a me,onestamente, in questo momento interessa solo scoparla e sentirla urlare.
Le metto le mani sulle cosce e finalmente posso toccargliele come si deve, non come quando facciamo l'amore col pigiama addosso e siamo costretti fra le coperte e poi finalmente posso anche vederla e ammirare
il suo corpo che mi fa impazzire più di quando eravamo solo dei ragazzini.
Su e giù con quelle mani, fino a sfiorarle il clitoride, scendendo, allargandole le cosce per poi risalire. Più la bacio, più la tocco, più lei perde il controllo, come quando lo facevamo in macchina
e lei piano piano allargava le gambe a forza di baci sul collo e mani dappertutto e poi dopo un po' si faceva finalmente sfiorare, per poi bagnarsi e chiedere il cazzo come una disperata.
Passo ancora qualche minuto a toccarle le cosce come se non l'avessi mai fatto prima e finalmente le sfilo la gonna infilandole poi un dito nelle mutandine, entrando dalla parte inferiore, mentre ancora la bacio
e le tocco il seno (una quinta) con l'altra mano, sfiorando il capezzolo che è diventato grosso come un bottone. Ha reggiseno e canotta nera di pizzo, da cui si intravede lo spacco fra gli abbondanti seni
creato dalle coppe. Sto impazzendo.
Lecco fra le tette, il ventre, le sue chiappe, le lecco le gambe, potrei leccarla tutta da capo a piedi....nel frattempo continuo a toccarle la fica e lei finalmente si scalda e comincia a cercare il mio cazzo,
che nel frattempo s'è fatto durissimo.
Mi sfilo pantalone e calzini e sono in mutande, la bacio ancora, mi tocca il cazzo, spero senta la mutandina già bagnata dai miei primi umori.Lo cerca, lo vuole e finalmente infila una mano nello slip e mi dice
- "mio Dio come ce l'hai grosso!!".
Non so se sia davvero grosso, amore mio, ma tu di sicuro me lo fai venire duro sempre, nonostante siano quasi 30 anni che ti scopo, però mi fa piacere tu lo pensi.
Le sfilo la mutandina e infilo il viso fra le gambe, resiste un po' ma poi si apre e la lecco come se fosse un gelato, cercando il clitoride fra i peli. La sua schiena si inarca, mi prende la testa, la spinge e dopo
alcuni minuti la sposto al centro del letto. Le sfilo il reggiseno, rimane solo in canotta. Quelle tette enormi, perfette, mi sembra sempre di non averle mai toccate abbastanza, sposto la spallina e succhio i suoi capezzoli.
Le sussurro nell'orecchio
- "...lo sai, se non ti avessi sposata mi sarei ammazzato di seghe su di te, ma anche se invece ti scopo davvero, continuo lo stesso a farmene pensando a te..."
Lei sorride, io la prendo e la faccio salire su di me, schiena dritta...dalla mia visuale vedo due tette perfette, grandi ma non enormi, con dei capezzoli larghissimi e induriti, pendere verso di me.
Le prendo il culo, lei si sistema a cavalcioni, con il cazzo fra le gambe ma senza farlo entrare e comincia a strusciarsi...impazzisco...
- "...nelle mie fantasie mi piacerebbe essere un vicino di casa o un amico che ti spia e che finalmente ha la possibilità di scoparti..."
- "ah, porcellino mio..."
- "si, sono un porco...e tu dimmi che devo smettere di guardarti le tette, sgridami, dimmi che le signore sposate non si guardano nè si desiderano, dimmi che devo smetterla di guardarti le tettone"
Lei mi guarda eccitata e risponde
- ..."ma che c'è, ti piacciono le mie tette?ma lo sai che io sono sposata? che vuoi fare,toccarle?ma sei un maiale..."
Sto per impazzire, lei continua a strusciarsi...le chiedo se le piaccia e fa cenno di si e quindi rilancio...
- "e dimmi perchè ti piace..."
- "...perchè..perchè..."
- "dillo!"
- "perchè MI PIACE IL TUO CAZZO"
- "no, dillo meglio..."
- "MI PIACE IL TUO CAZZO...MI PIACE IL CAZZO...MI PIACE IL CAZZO..."
La faccio strusciare ancora, mi chiede di penetrarla, disperata.
Le chiedo se un giorno mi farà mai arrivare con le sue mani mentre la guardo godere con le tette che penzolano "beh forse si potrebbe,chissà".
Si ferma, si abbassa, e senza chiedere comincia
a succhiarmi l'uccello massaggiandomi le palle con le dita. Potrei sborrare per meno...
- "...tutto quello che vuoi, amore mio, dove vuoi arrivare, nella mia bocca o nelle mie mani?"
- "dove vuoi, anche nella tua fica,basta che ti piaccia..."
Sto impazzendo, sto finendo l'autonomia.Si rimette a cavalcioni, si toglie la canotta, ora è completamente nuda. Mio Dio, ma come ho fatto a sposare una donna così bella?
Mi prende l'uccello fra le mani e comincia la sua danza, strusciandosi sul mio cazzo, oramai in balia delle sue mani, sulla figa. Pochi secondi e mi libero, schizzo tutto addosso ad entrambi...
Lei sorride soddisfatta, io ho goduto.Si abbassa e mi bacia:
- "TI AMO!"
Ti amo anche io ma sai, questo non è solo amore, è voglia infinita di possederti.
Dammi il tempo di recuperare che ti castigo ancora...
- "OK" mi risponde via Whatsapp.
E' solo mattina e io sono già pieno di voglia ma dovrò aspettare tutto il giorno.
Mia moglie mi fa impazzire.
Passo la giornata a pensare a cosa potrebbe succedere e l'uccello si gonfia al solo pensiero della sua pelle e della nostra intimità.
Pranziamo, arranco per tutto il primo pomeriggio contando i minuti e finalmente porto i marmocchi via...la casa è tutta nostra.
Torno a casa con calma, per darle il tempo di prepararsi, e quando apro la porta vedo già, in fondo al corridoio, la luce fioca dell'abat-jour della nostra camera da letto accesa.
Entro, e c'è lei, bellissima come sempre, con la gonna, proprio come le avevo chiesto, ed un'aria complice che mi fa impazzire.
La prendo, la bacio. Ha le più belle labbra carnose che siano mai state inventate e le prendo subito il culo con la mano. E' abbondante ma non grosso, è semplicemente perfetto.
La stendo sul letto e le dico "ti amo!" ma il mio pensiero è di tutt'altra natura. Che ci sia l'amore fra di noi è una fortuna ma a me,onestamente, in questo momento interessa solo scoparla e sentirla urlare.
Le metto le mani sulle cosce e finalmente posso toccargliele come si deve, non come quando facciamo l'amore col pigiama addosso e siamo costretti fra le coperte e poi finalmente posso anche vederla e ammirare
il suo corpo che mi fa impazzire più di quando eravamo solo dei ragazzini.
Su e giù con quelle mani, fino a sfiorarle il clitoride, scendendo, allargandole le cosce per poi risalire. Più la bacio, più la tocco, più lei perde il controllo, come quando lo facevamo in macchina
e lei piano piano allargava le gambe a forza di baci sul collo e mani dappertutto e poi dopo un po' si faceva finalmente sfiorare, per poi bagnarsi e chiedere il cazzo come una disperata.
Passo ancora qualche minuto a toccarle le cosce come se non l'avessi mai fatto prima e finalmente le sfilo la gonna infilandole poi un dito nelle mutandine, entrando dalla parte inferiore, mentre ancora la bacio
e le tocco il seno (una quinta) con l'altra mano, sfiorando il capezzolo che è diventato grosso come un bottone. Ha reggiseno e canotta nera di pizzo, da cui si intravede lo spacco fra gli abbondanti seni
creato dalle coppe. Sto impazzendo.
Lecco fra le tette, il ventre, le sue chiappe, le lecco le gambe, potrei leccarla tutta da capo a piedi....nel frattempo continuo a toccarle la fica e lei finalmente si scalda e comincia a cercare il mio cazzo,
che nel frattempo s'è fatto durissimo.
Mi sfilo pantalone e calzini e sono in mutande, la bacio ancora, mi tocca il cazzo, spero senta la mutandina già bagnata dai miei primi umori.Lo cerca, lo vuole e finalmente infila una mano nello slip e mi dice
- "mio Dio come ce l'hai grosso!!".
Non so se sia davvero grosso, amore mio, ma tu di sicuro me lo fai venire duro sempre, nonostante siano quasi 30 anni che ti scopo, però mi fa piacere tu lo pensi.
Le sfilo la mutandina e infilo il viso fra le gambe, resiste un po' ma poi si apre e la lecco come se fosse un gelato, cercando il clitoride fra i peli. La sua schiena si inarca, mi prende la testa, la spinge e dopo
alcuni minuti la sposto al centro del letto. Le sfilo il reggiseno, rimane solo in canotta. Quelle tette enormi, perfette, mi sembra sempre di non averle mai toccate abbastanza, sposto la spallina e succhio i suoi capezzoli.
Le sussurro nell'orecchio
- "...lo sai, se non ti avessi sposata mi sarei ammazzato di seghe su di te, ma anche se invece ti scopo davvero, continuo lo stesso a farmene pensando a te..."
Lei sorride, io la prendo e la faccio salire su di me, schiena dritta...dalla mia visuale vedo due tette perfette, grandi ma non enormi, con dei capezzoli larghissimi e induriti, pendere verso di me.
Le prendo il culo, lei si sistema a cavalcioni, con il cazzo fra le gambe ma senza farlo entrare e comincia a strusciarsi...impazzisco...
- "...nelle mie fantasie mi piacerebbe essere un vicino di casa o un amico che ti spia e che finalmente ha la possibilità di scoparti..."
- "ah, porcellino mio..."
- "si, sono un porco...e tu dimmi che devo smettere di guardarti le tette, sgridami, dimmi che le signore sposate non si guardano nè si desiderano, dimmi che devo smetterla di guardarti le tettone"
Lei mi guarda eccitata e risponde
- ..."ma che c'è, ti piacciono le mie tette?ma lo sai che io sono sposata? che vuoi fare,toccarle?ma sei un maiale..."
Sto per impazzire, lei continua a strusciarsi...le chiedo se le piaccia e fa cenno di si e quindi rilancio...
- "e dimmi perchè ti piace..."
- "...perchè..perchè..."
- "dillo!"
- "perchè MI PIACE IL TUO CAZZO"
- "no, dillo meglio..."
- "MI PIACE IL TUO CAZZO...MI PIACE IL CAZZO...MI PIACE IL CAZZO..."
La faccio strusciare ancora, mi chiede di penetrarla, disperata.
Le chiedo se un giorno mi farà mai arrivare con le sue mani mentre la guardo godere con le tette che penzolano "beh forse si potrebbe,chissà".
Si ferma, si abbassa, e senza chiedere comincia
a succhiarmi l'uccello massaggiandomi le palle con le dita. Potrei sborrare per meno...
- "...tutto quello che vuoi, amore mio, dove vuoi arrivare, nella mia bocca o nelle mie mani?"
- "dove vuoi, anche nella tua fica,basta che ti piaccia..."
Sto impazzendo, sto finendo l'autonomia.Si rimette a cavalcioni, si toglie la canotta, ora è completamente nuda. Mio Dio, ma come ho fatto a sposare una donna così bella?
Mi prende l'uccello fra le mani e comincia la sua danza, strusciandosi sul mio cazzo, oramai in balia delle sue mani, sulla figa. Pochi secondi e mi libero, schizzo tutto addosso ad entrambi...
Lei sorride soddisfatta, io ho goduto.Si abbassa e mi bacia:
- "TI AMO!"
Ti amo anche io ma sai, questo non è solo amore, è voglia infinita di possederti.
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