Al ticino, la prima volta

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Al Ticino, la prima volta


Finalmente 16 anni, cambio il mio scooter Honda con una vera moto, Gilera DNA 125, non ha ancora il cambio normale ma l’assetto è quello di una moto vera, sono sempre stata appassionata di moto e la ricordo bene, era rossa con il telaio nero e ho speso la paghetta di tre mesi per comprare una vera tuta da motociclista in pelle, mi ha sempre dato una sensazione piacevole avere una moto tra le gambe, anche se allora la potenza non era elevata, mi sentivo davvero grande e, così, ebbi anche il mio primo rapporto sessuale completo, o almeno così pensavo, oggi che sono adulta mi rendo perfettamente conto che, invece, un rapporto completo comprende, oltre alla penetrazione vaginale ed anale e a quelli che molti chiamano preliminari, anche altro, l’ambiente, l’abbigliamento, la situazione, insomma l’uso della testa ha un ruolo importantissimo nel rapporto sessuale, se no si tratta solo di accoppiamento animale o semplicemente ginnastica, quello che ebbi allora, direi, fu semplicemente ginnastica.
Il ginecologo di mamma, che conoscevo da quando avevo avuta la prima mestruazione, dopo alcuni esami ed una visita, ripensandoci un po’ troppo accurata, mi prescrisse la pillola, io avevo un ragazzo che si chiamava Antonio, era dell’ultimo anno, avevo preso davvero una bella cotta ma, i nostri rapporti, fino ad allora, si erano limitati a qualche pomiciatina e a rapporti orali in cui, dopo la prima volta, mi ero esercitata parecchio e non solo con lui, però la sua insistenza cominciava a farsi pressante, non che non volessi ma volevo sentirmi davvero pronta e, l’occasione arrivò.
La domenica mattina Antonio, con alcuni amici aveva organizzato una gita al ticino, avrebbero fatto il bagno al mattino ed al pomeriggio avrebbero pescato, Antonio avrebbe preso la macchina del papà, una Renault Espace e mi chiese di andare con loro, mi disse
- Dai Nicole, al mattino facciamo il bagno, poi mangiamo e mentre noi peschiamo puoi prendere un po’ di sole
Dissi di si, dopo averlo chiesto a mamma, però volli essere indipendente e quindi andai con la mia moto, superato il ponte di barche c’era un boschetto dove molti si fermavano a fare pic nic e anche noi parcheggiammo lì, avevo già il bikini sotto la tuta e i ragazzi, mentre la toglievo fecero gli stupidi fischiando ed applaudendo, la lasciai sulla macchina insieme alla mia borsa con il cambio, presi un asciugamano e andai fino al fiume con loro erano circa le 11, quindi non fu un bagno molto lungo ma, sicuramente vista la temperatura, rinfrescante, tornati al boschetto i ragazzi presero dalla macchina un tavolo pieghevole con 4 sgabellini, e la borsa frigorifero con il cibo e le bevande, nulla di che ma buono, panini con la cotoletta e coca cola, poi, dopo mangiato, presero l’attrezzatura per la pesca e tornarono al fiume, dove li raggiunsi poco dopo, stesi l’asciugamano, mi spalmai un po’ di crema e mi sdraiai al sole, a dirla tutta schiacciai anche un pisolino, passate le quattro decisi che era ora di alzarmi, feci un bagno veloce e chiesi ad Antonio, che stava ancora pescando, le chiavi della macchina per cambiarmi, del resto aveva messo sul vetro davanti una specie di protezione per il sole e sui finestrini c’erano le tendine, mi disse che mi avrebbe accompagnato perché tanto non aveva pescato nulla mentre i suoi amici qualcosa nel paniere avevano già messo, arrivati alla macchina disse
- Nicole, aspetta che ti faccio un po’ di spazio in più
Salito in macchina vidi che ripiegava i due sedili posteriori creando molto spazio
- Ecco fatto, adesso puoi salire
Una volta salita in macchina lui era ancora lì
- E tu puoi scendere e chiudere lo sportello, grazie
Chiuse lo sportello ma rimase sulla macchina
- E perdermi così lo spettacolo?
- Stupido dai scendi che devo togliermi il costume
- Se vuoi ti aiuto io
E mi venne vicino abbracciandomi e cercando di baciarmi, veramente, lo lasciai fare per un po’ poi gli dissi
- Dai adesso scendi che mi cambio
- Se mi lasci guardare non lo dico a nessuno
- Uffa va bene dai ma stai li seduto
Tolsi il costume e poi presi l’asciugamano per asciugarmi bene prima di indossare l’intimo che mi ero portata
- Ti ho detto di stare fermo
- Sei troppo bella, come faccio a resistere e poi guarda
Si era abbassato il costume e mi mostrava il pene, che conoscevo già bene, decisamente in erezione
- Non posso uscire così, no?
Pensai volesse che, come altre volte, usassi la lingua e la bocca e, in effetti cominciai ma lui accarezzandomi il seno e il sederino ad un certo punto mi fermò
- Nicole facciamolo dai, ho aspettato tanto, è arrivato il momento
E mi baciò stringendomi a sé, ero anch’io eccitata, devo dire, lo lasciai fare sdraiandomi con lui sull’asciugamano
- Per favore, fai piano, è la prima volta
Lui sopra di me che allargai le gambe per farlo accomodare meglio, sentii la punta del suo uccello strisciare sulla mia passerina che già umida non aspettava altro, lo sentii entrare, poi si fermò e ad un certo punto spinse, una fitta dolorosa quanto fugace e poi fu tutto dentro di me cominciando il suo lento andirivieni e continuando a baciarmi, brividi di piacere, come era bello, il mio seno schiacciato dal suo petto, allacciai le mie gambe sulla sua schiena per sentirlo di più, non pensavo minimamente al fatto che qualcuno passando si sarebbe accorto, dai movimenti della macchina e dai rumori, di quello che stavamo facendo, accidenti se mi piaceva, non pensavo più al dolore iniziale, adesso mi godevo lo sfregamento del suo sesso nella mia vagina ormai non più vergine poi aumentò il ritmo e lo sentii irrigidirsi gli sussurrai
- Non ti preoccupare prendo la pillola
E lo strinsi di più a me per non farlo scappare, volevo sentire il suo sperma caldo dentro di me, l’urlo del mio orgasmo venne soffocato dalle sue labbra che premevano sulle mie e la sua sborra densa e calda mi riempì, eravamo stanchi, sudati ma rimanemmo abbracciati a baciarci ancora un po’, poi Antonio sentì le voci dei suoi amici che stavano arrivando e si tirò su in fretta recuperando il costume ed uscendo dalla macchina, lo sentì dire
- Ragazzi aspettate che Nicole si sta cambiando
Non capii la loro risposta perché mi stavo asciugando dal sudore e rivestendo di corsa, ma sentii le risatine, stronzi, comunque, anche se a fatica a causa del sudore, riuscii a rimettere la mia tuta ed emersi dalla macchina, erano seduti sugli sgabelli a fumare
- Finalmente!!
Disse uno dei due
- Cosa avete fatto voi due lì dentro eh?
Infilando il casco e salendo sulla mia moto gli risposi
- Nulla di che, abbiamo solo scopato, perché qualche volta non lo fate anche voi?
E misi in moto andandomene verso casa.
scritto il
2022-12-09
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