La dottoressa
di
MAIRAKOS
genere
prime esperienze
Sono in sala d’attesa in ospedale ormai da mezz’ora, per fortuna a rendere piacevole l’attesa c’è l’infermiera. Non ho smesso di ammirarla, ha un paio di pantaloni bianchi aderenti che mettono in risalto un culo favoloso, ho fantasticato di scopare quel culo ed il cazzo si è risvegliato, spero non si noti. Il mio dottore aveva insistito parecchio a farmi fare l’ecodoppler ed adesso sono in attesa del mio turno.
La dottoressa fin da subito ha avuto modi molto amichevoli, dandomi subito del tu, mi ha pregato di andare dietro a una tenda a spogliarmi e restare sono con slip. La dottoressa ha una età fra i 50 e 60 anni un viso dolce capelli biondi ed occhi chiari, anche se formosa nel complesso resta piacevole. Una volta spogliato sono molto a disagio, l’erezione per la visione del culo dell’infermiera non è scemata del tutto, la mia dotazione è un po' sopra la norma ed adesso faccio fatica a nasconderla
- Prego, sdraiati qui sul lettino
La dottoressa non può fare a meno di notare la mia eccitazione, fa un sorrisetto e mi fa sdraiare. L’ecodoppler devo farlo agli arti inferiori, mi spalma del gel in prossimità delle vene e con l’apparecchio inizia il controllo. Quando arriva all’inguine con una mano sposta il mio pacco, ma la mano non viene ritratta, per questo motivo il mio cazzo si eccita di nuovo e visto che ho dei piccoli slip, la cappella fuoriesce, la dottoressa sembra divertita del mio disagio, mi chiede l’età (45) poi mi dice sorridendo
- Vista la reazione l’afflusso di sangue è più che ottimale ma controlliamo bene
Dopo queste parole si alza dalla sedia accanto al lettino e dirigendosi alla porta la chiude a chiave
- Abbiamo finito? Posso rivestirmi?
- Non abbiamo ancora finito, anzi direi che sarebbe meglio se togli anche gli slip.
- Devo toglierli? Restare nudo?
- Guarda che mica sei il primo uomo che vedo nudo, sono un dottore lo dimentichi?
Appena sfilato gli slip il mio cazzo svetta in tutta la sua erezione, la dottoressa lo guarda sgranando gli occhi, io sono totalmente a disagio vorrei sprofondare e mi attendo qualche sgridata
- Mi scusi, non so cosa succede, ma non volevo
- Non devi scusarti devi ringraziare madre natura che è stata così generosa con te. Credimi, con il mio lavoro ne ho visti tanti ed il tuo è davvero perfetto. Complimenti davvero. Sarebbe un peccato sprecare una erezione del genere.
Dopo queste frasi si siede di nuovo accanto e con una mano me lo afferra mentre passa l’apparecchio nel mio inguine, sono a disagio però la situazione è molto eccitante ed il cazzo resta duro. Quando mette via l’apparecchio, faccio per alzarmi ma lei mettendo una mano sul petto mi fa capire di restare sdraiato. Poi con mia grande sorpresa inizia a muovere la mano segandomi, poi dopo aver fissato i miei occhi sorpresi si abbassa e lo prende in bocca. La situazione è diventata veramente eccitante e non resto passivo, allungo una mano alle sue tette, la infilo dentro il reggiseno ed inizio a strizzare capezzolo anche se la posizione non è delle migliori. All’improvviso si alza mi guarda in faccia e mi dice:
- Stai fermo e fai silenzio abbiamo poco tempo ma non posso sprecare questa occasione
Sempre guardandomi alza il grembiule che indossa, poi viene cavalcioni sopra di me, non toglie nemmeno le mutande, li scosta leggermente di lato ed afferrato il mio cazzo lo fa scivolare dentro. Sento la sua figa calda e bagnata, lei inizia a muoversi lentamente, io allungo le mani abbrancando le sue tette, il suo respiro diventa sempre più affannoso, e io sento i suoi umori scendere sul mio cazzo, poi si piega sopra di me, mi bacia in bocca, poi si avvicina al mio orecchio sussurrandomi
- Non avere fretta, gli altri possono aspettare. Ho tanta voglia scopami bene e fammi godere
- Beh questo lettino non è l’ideale per fare una buona scopata. Lo Senti bene?
- E’ tutto dentro lo sento benissimo, quando godo sborrami pure dentro riempimi. Ecco adesso sto per venire sborrai dentro anche tu fammelo sentire.
Si era attaccata di nuovo alla mia bocca per evitare di urlare ma non era riuscita a trattenere i suoi gemiti ed i fremiti del suo corpo quando aveva ricevuto gli schizzi dentro la figa. Poi si era alzata e dopo aver pulito la sua figa della mia sborra con le lenzuola di carta mi aveva detto:
- Speriamo che non abbiano sentito, altrimenti ti immagini lo sputtanamento ahhahah
- Mica ci arresteranno? Possiamo inventare un sacco di scuse.
Lei si era ricomposta ed io mi ero rivestito, mentre stavo per uscire lei mi porge un suo biglietto da visita
- Se sei interessato io direi che potresti passare dal mio studio privato per una visita più approfondita
- Devo chiamare per fissare l’appuntamento?
- Per me va bene domani sera alle 19, gli altri dottori saranno via è saremo solo al centro medico
- Ok. Io ci sarò. Ma vorrei solo avvisarti che sono molto esigente, non mi basta una sveltina come oggi. Se dobbiamo fare una scopata mi deve soddisfare bene. E sono molto trasgressivo.
- Tranquillo, se saprai farmi eccitare bene, e le premesse ci sono tutte, non ho limiti.
Prima che aprisse la porta per fami uscire ero stato io a dargli un bacio in bocca. I suoi occhi luccicavano.
Avevo controllato su internet dove era lo studio, era un centro medico dove parecchi specialisti aveva lo studio privato. Al mio arrivo il parcheggio era completamente vuoto, la porta di entrata era chiusa, invece di suonare avevo telefonato. Elisa, così si chiamava la dottoressa era venuta ad aprirmi, dopo l’entrata c’era una grande sala d’aspetto, poi un lungo corridoio con tante porte dietro ognuna di queste c’era lo studio di uno specialista. Mentre percorrevamo il corridoio gli avevo toccato il culo, lei aveva riso e mi aveva chiesto se ero impaziente, il suo studio era il terzo sulla destra. Appena dentro mi aveva baciato poi aveva slacciato il grembiule, sotto era nuda, poi ave iniziato a spogliare me. Una volta nudo mi aveva fatto sdraiare sul lettino ed aveva iniziato a farmi un pompino. Era assatanata, gli avevo toccato la figa ed era bagnata fradicia, poi ero stato io a dirgli
- Ti leccherei la figa volentieri ma questo lettino non è il massimo della comodità per scopare
- Fatti conoscere un po' di più ed appena avrai la mia fiducia ti invito a casa mia.
- Che troiona che sei. Secondo me ti faresti scopare in qualsiasi luogo
- E tu dove vorresti scoparmi? Hai fantasie?
- Le mie fantasie le ho tutte esaudite, ma sono pronto a esaudire le tue.
- Vieni con me, se vuoi leccarmi bene la figa c’è posto adatto
Eravamo usciti nudi dalla stanza, il corridoio era al buio, mi aveva portato nello studio di ginecologia, dentro c’era il lettino per le visite, lei si era sdraiata ed aveva appoggiato le gambe come per fare una visita ginecologia. Mi ero seduto davanti a lei, ma io non dovevo visitarla. Aveva una grossa figa non depilata, era bionda naturale e non aveva un folto pelo. Con le mani gli avevo allargato le grandi labbra poi avevo iniziato a leccare, aveva subito iniziato a gemere ed i suoi umori mi riempivano la bocca
- Bravo leccami così, è bellissimo, poi però voglio godere con il cazzo
- Tranquilla sborra pure, stavolta non abbiamo fretta e faremo con calma.
Mentre gli leccavo la figa avevo dato un paio di leccate al buco del culo, la posizione lo rendeva comodo, poi mentre avevo continuato a leccarla dopo averlo inumidito gli avevo infilato un dito nel culo
- Sei un gran porco, mi infili anche il dito nel culo?
- Per adesso solo il dito, ma poi voglio infilarti il cazzo
- Non l’ho mai preso, ma adesso infilamelo nella figa ho voglia di sborrare, voglio il tuo cazzo
- No, prima sborrami in bocca, dopo ti scopo ma adesso godi così.
- Sto godendo sei un porcone mi stai facendo godere da matti
- Tu sei una bella troia, poi anche io voglio sborrati in bocca.
C’era un piccolo sgabello, una volta salito ero nella posizione ideale il mio cazzo era entrato tranquillamente nella sua figa, avevo iniziato a pomparla, urlava e si dimenava, eravamo soli e nessuno ci avrebbe sentito. Aveva una figa caldissima e capiente ero tentato di sborrargli dentro
- Alzati vieni voglio sborrarti in bocca
- Si fammela bere tutta
Mi ero seduto e lei lo aveva preso in bocca, aveva ingoiato i primi schizzi, poi lo aveva spostato ed un altro paio di schizzi erano finiti sul suo volto, poi lo aveva ripreso pulendolo tutto.
- Era da tempo che non facevo una scopata così. Potevi venire prima a fare la visita ahahah
- Sei porcona al punto giusto, penso che se mi assecondi scoperemo ancora.
- Se mi scopi così ti assecondo in tutto. Ho fame arretrata. Sono separata da 10 anni.
- Vuoi dire che erano 10 anni che non scopavi?
- Ma no, figurati se riuscirei a stare 10 anni senza scopare. Ma non uno giovane come te. Diciamo che n confronto a te erano sveltine, una e basta. Tu invece mi scopi ancora vero?
- Certo siamo solo all’inizio, ma ti ripeto non siamo con il massimo delle comodità. Dai troia prendilo in bocca, succhialo che ti scopo ancora.
Aveva iniziato a succhiarlo, era diventato duro ma non al massimo, perché mi scappava una pisciata, stavo per chiedergli dove era il bagno quando all’improvviso mi era venuta una idea
- Mettiti a pecorina, che ti scopo, appoggiati alla scrivania
Appena ficcato dentro aveva iniziato a diventare più duro dovevo sbrigarmi altrimenti non sarei riuscito, mi ero concentrato ed infine i primi schizzi di piscio si erano riversati nella sua figa
- Sei proprio un vero porco, mi stai pisciando dentro. E’ calda ed è piacevole svuotati tutto dai
- Visto che ti piace, la prossima volta te la farò provare in bocca
Il cazzo man mano che pisciavo si era ammosciato, quando glielo avevo sfilato era come se al posto della figa avesse avuto un rubinetto, in un attimo il pavimento era un lago, mi aveva invitato a tornare nel suo studio dicendo che avrebbero pulitole persone di servizio il mattino dopo. Nello studio aveva di nuovo iniziato a succhiarmelo, mi ero seduto e per scoparla mi era venuta a cavalcioni sulla sedia, continuava a baciarmi mentre mi cavalcava, mi aveva pregato più di una volta di sborrare con lei ma mi ero trattenuto.
Si era staccata per riprendere fiato, io ero sempre con il cazzo duro, lei lo continuava a guardare vogliosa, dopo una decina di minuti, l’avevo fatta appoggiare alla scrivania a pecorina gli avevo leccato il culo, lei aveva capito le mie intenzioni ma non aveva detto nulla, quando gli avevo insalivato il culo aveva capito. Gli avevo appoggiato la capella sul buco del culo, avevo dovuto forzare, aveva urlato quando gli era entrata la cappella poi con un colpo di reni glielo avevo spinto tutto dentro
- Mamma mia che dolore, fai piano il tuo cazzo è grosso.
- Dai troia, ammettilo che ti piace
- Mi piace è bello ma fa anche un pò male. Scopami piano e fammi godere
Lei con una mano aveva iniziato a toccarsi la figa, io continuavo a pomparla con colpi regolari, quando aveva goduto anche io avevo scaricato la mia sborra nel suo culo, quando glielo avevo sfilato, lei era corsa in bagno, l’avevo seguita e mentre lei seduta sul bidet si lavava gli avevo infilato il cazzo in bocca lo aveva leccato a lungo poi me lo aveva lavato.
- Questa si che è stata una scopata come si deve. Quando ti va puoi venire a casa mia staremo più comodi e se vuoi puoi passare la notte da me.
- Ci aggiorniamo e ci organizziamo, però come ti ho detto io gradisco le trasgressioni
- Mi sembra che ti abbia assecondato o no? Mi hai pisciato in figa e sborrato nel culo, non lo avevo mai fatto con nessuno, ma con te mi sento di fare tutto.
- Ne parleremo prossima volta, ma penso che tu sia abbastanza troia da assecondarmi.
Ci eravamo salutati dandoci appuntamento alla settimana dopo, ma nella mia mente si era fatta avanti una idea. Era davvero una gran troia ed io volevo vedere fino a dove era disposa a spingersi, se mi avrebbe seguito la nostra sarebbe potuta diventare una relazione stabile.
La dottoressa fin da subito ha avuto modi molto amichevoli, dandomi subito del tu, mi ha pregato di andare dietro a una tenda a spogliarmi e restare sono con slip. La dottoressa ha una età fra i 50 e 60 anni un viso dolce capelli biondi ed occhi chiari, anche se formosa nel complesso resta piacevole. Una volta spogliato sono molto a disagio, l’erezione per la visione del culo dell’infermiera non è scemata del tutto, la mia dotazione è un po' sopra la norma ed adesso faccio fatica a nasconderla
- Prego, sdraiati qui sul lettino
La dottoressa non può fare a meno di notare la mia eccitazione, fa un sorrisetto e mi fa sdraiare. L’ecodoppler devo farlo agli arti inferiori, mi spalma del gel in prossimità delle vene e con l’apparecchio inizia il controllo. Quando arriva all’inguine con una mano sposta il mio pacco, ma la mano non viene ritratta, per questo motivo il mio cazzo si eccita di nuovo e visto che ho dei piccoli slip, la cappella fuoriesce, la dottoressa sembra divertita del mio disagio, mi chiede l’età (45) poi mi dice sorridendo
- Vista la reazione l’afflusso di sangue è più che ottimale ma controlliamo bene
Dopo queste parole si alza dalla sedia accanto al lettino e dirigendosi alla porta la chiude a chiave
- Abbiamo finito? Posso rivestirmi?
- Non abbiamo ancora finito, anzi direi che sarebbe meglio se togli anche gli slip.
- Devo toglierli? Restare nudo?
- Guarda che mica sei il primo uomo che vedo nudo, sono un dottore lo dimentichi?
Appena sfilato gli slip il mio cazzo svetta in tutta la sua erezione, la dottoressa lo guarda sgranando gli occhi, io sono totalmente a disagio vorrei sprofondare e mi attendo qualche sgridata
- Mi scusi, non so cosa succede, ma non volevo
- Non devi scusarti devi ringraziare madre natura che è stata così generosa con te. Credimi, con il mio lavoro ne ho visti tanti ed il tuo è davvero perfetto. Complimenti davvero. Sarebbe un peccato sprecare una erezione del genere.
Dopo queste frasi si siede di nuovo accanto e con una mano me lo afferra mentre passa l’apparecchio nel mio inguine, sono a disagio però la situazione è molto eccitante ed il cazzo resta duro. Quando mette via l’apparecchio, faccio per alzarmi ma lei mettendo una mano sul petto mi fa capire di restare sdraiato. Poi con mia grande sorpresa inizia a muovere la mano segandomi, poi dopo aver fissato i miei occhi sorpresi si abbassa e lo prende in bocca. La situazione è diventata veramente eccitante e non resto passivo, allungo una mano alle sue tette, la infilo dentro il reggiseno ed inizio a strizzare capezzolo anche se la posizione non è delle migliori. All’improvviso si alza mi guarda in faccia e mi dice:
- Stai fermo e fai silenzio abbiamo poco tempo ma non posso sprecare questa occasione
Sempre guardandomi alza il grembiule che indossa, poi viene cavalcioni sopra di me, non toglie nemmeno le mutande, li scosta leggermente di lato ed afferrato il mio cazzo lo fa scivolare dentro. Sento la sua figa calda e bagnata, lei inizia a muoversi lentamente, io allungo le mani abbrancando le sue tette, il suo respiro diventa sempre più affannoso, e io sento i suoi umori scendere sul mio cazzo, poi si piega sopra di me, mi bacia in bocca, poi si avvicina al mio orecchio sussurrandomi
- Non avere fretta, gli altri possono aspettare. Ho tanta voglia scopami bene e fammi godere
- Beh questo lettino non è l’ideale per fare una buona scopata. Lo Senti bene?
- E’ tutto dentro lo sento benissimo, quando godo sborrami pure dentro riempimi. Ecco adesso sto per venire sborrai dentro anche tu fammelo sentire.
Si era attaccata di nuovo alla mia bocca per evitare di urlare ma non era riuscita a trattenere i suoi gemiti ed i fremiti del suo corpo quando aveva ricevuto gli schizzi dentro la figa. Poi si era alzata e dopo aver pulito la sua figa della mia sborra con le lenzuola di carta mi aveva detto:
- Speriamo che non abbiano sentito, altrimenti ti immagini lo sputtanamento ahhahah
- Mica ci arresteranno? Possiamo inventare un sacco di scuse.
Lei si era ricomposta ed io mi ero rivestito, mentre stavo per uscire lei mi porge un suo biglietto da visita
- Se sei interessato io direi che potresti passare dal mio studio privato per una visita più approfondita
- Devo chiamare per fissare l’appuntamento?
- Per me va bene domani sera alle 19, gli altri dottori saranno via è saremo solo al centro medico
- Ok. Io ci sarò. Ma vorrei solo avvisarti che sono molto esigente, non mi basta una sveltina come oggi. Se dobbiamo fare una scopata mi deve soddisfare bene. E sono molto trasgressivo.
- Tranquillo, se saprai farmi eccitare bene, e le premesse ci sono tutte, non ho limiti.
Prima che aprisse la porta per fami uscire ero stato io a dargli un bacio in bocca. I suoi occhi luccicavano.
Avevo controllato su internet dove era lo studio, era un centro medico dove parecchi specialisti aveva lo studio privato. Al mio arrivo il parcheggio era completamente vuoto, la porta di entrata era chiusa, invece di suonare avevo telefonato. Elisa, così si chiamava la dottoressa era venuta ad aprirmi, dopo l’entrata c’era una grande sala d’aspetto, poi un lungo corridoio con tante porte dietro ognuna di queste c’era lo studio di uno specialista. Mentre percorrevamo il corridoio gli avevo toccato il culo, lei aveva riso e mi aveva chiesto se ero impaziente, il suo studio era il terzo sulla destra. Appena dentro mi aveva baciato poi aveva slacciato il grembiule, sotto era nuda, poi ave iniziato a spogliare me. Una volta nudo mi aveva fatto sdraiare sul lettino ed aveva iniziato a farmi un pompino. Era assatanata, gli avevo toccato la figa ed era bagnata fradicia, poi ero stato io a dirgli
- Ti leccherei la figa volentieri ma questo lettino non è il massimo della comodità per scopare
- Fatti conoscere un po' di più ed appena avrai la mia fiducia ti invito a casa mia.
- Che troiona che sei. Secondo me ti faresti scopare in qualsiasi luogo
- E tu dove vorresti scoparmi? Hai fantasie?
- Le mie fantasie le ho tutte esaudite, ma sono pronto a esaudire le tue.
- Vieni con me, se vuoi leccarmi bene la figa c’è posto adatto
Eravamo usciti nudi dalla stanza, il corridoio era al buio, mi aveva portato nello studio di ginecologia, dentro c’era il lettino per le visite, lei si era sdraiata ed aveva appoggiato le gambe come per fare una visita ginecologia. Mi ero seduto davanti a lei, ma io non dovevo visitarla. Aveva una grossa figa non depilata, era bionda naturale e non aveva un folto pelo. Con le mani gli avevo allargato le grandi labbra poi avevo iniziato a leccare, aveva subito iniziato a gemere ed i suoi umori mi riempivano la bocca
- Bravo leccami così, è bellissimo, poi però voglio godere con il cazzo
- Tranquilla sborra pure, stavolta non abbiamo fretta e faremo con calma.
Mentre gli leccavo la figa avevo dato un paio di leccate al buco del culo, la posizione lo rendeva comodo, poi mentre avevo continuato a leccarla dopo averlo inumidito gli avevo infilato un dito nel culo
- Sei un gran porco, mi infili anche il dito nel culo?
- Per adesso solo il dito, ma poi voglio infilarti il cazzo
- Non l’ho mai preso, ma adesso infilamelo nella figa ho voglia di sborrare, voglio il tuo cazzo
- No, prima sborrami in bocca, dopo ti scopo ma adesso godi così.
- Sto godendo sei un porcone mi stai facendo godere da matti
- Tu sei una bella troia, poi anche io voglio sborrati in bocca.
C’era un piccolo sgabello, una volta salito ero nella posizione ideale il mio cazzo era entrato tranquillamente nella sua figa, avevo iniziato a pomparla, urlava e si dimenava, eravamo soli e nessuno ci avrebbe sentito. Aveva una figa caldissima e capiente ero tentato di sborrargli dentro
- Alzati vieni voglio sborrarti in bocca
- Si fammela bere tutta
Mi ero seduto e lei lo aveva preso in bocca, aveva ingoiato i primi schizzi, poi lo aveva spostato ed un altro paio di schizzi erano finiti sul suo volto, poi lo aveva ripreso pulendolo tutto.
- Era da tempo che non facevo una scopata così. Potevi venire prima a fare la visita ahahah
- Sei porcona al punto giusto, penso che se mi assecondi scoperemo ancora.
- Se mi scopi così ti assecondo in tutto. Ho fame arretrata. Sono separata da 10 anni.
- Vuoi dire che erano 10 anni che non scopavi?
- Ma no, figurati se riuscirei a stare 10 anni senza scopare. Ma non uno giovane come te. Diciamo che n confronto a te erano sveltine, una e basta. Tu invece mi scopi ancora vero?
- Certo siamo solo all’inizio, ma ti ripeto non siamo con il massimo delle comodità. Dai troia prendilo in bocca, succhialo che ti scopo ancora.
Aveva iniziato a succhiarlo, era diventato duro ma non al massimo, perché mi scappava una pisciata, stavo per chiedergli dove era il bagno quando all’improvviso mi era venuta una idea
- Mettiti a pecorina, che ti scopo, appoggiati alla scrivania
Appena ficcato dentro aveva iniziato a diventare più duro dovevo sbrigarmi altrimenti non sarei riuscito, mi ero concentrato ed infine i primi schizzi di piscio si erano riversati nella sua figa
- Sei proprio un vero porco, mi stai pisciando dentro. E’ calda ed è piacevole svuotati tutto dai
- Visto che ti piace, la prossima volta te la farò provare in bocca
Il cazzo man mano che pisciavo si era ammosciato, quando glielo avevo sfilato era come se al posto della figa avesse avuto un rubinetto, in un attimo il pavimento era un lago, mi aveva invitato a tornare nel suo studio dicendo che avrebbero pulitole persone di servizio il mattino dopo. Nello studio aveva di nuovo iniziato a succhiarmelo, mi ero seduto e per scoparla mi era venuta a cavalcioni sulla sedia, continuava a baciarmi mentre mi cavalcava, mi aveva pregato più di una volta di sborrare con lei ma mi ero trattenuto.
Si era staccata per riprendere fiato, io ero sempre con il cazzo duro, lei lo continuava a guardare vogliosa, dopo una decina di minuti, l’avevo fatta appoggiare alla scrivania a pecorina gli avevo leccato il culo, lei aveva capito le mie intenzioni ma non aveva detto nulla, quando gli avevo insalivato il culo aveva capito. Gli avevo appoggiato la capella sul buco del culo, avevo dovuto forzare, aveva urlato quando gli era entrata la cappella poi con un colpo di reni glielo avevo spinto tutto dentro
- Mamma mia che dolore, fai piano il tuo cazzo è grosso.
- Dai troia, ammettilo che ti piace
- Mi piace è bello ma fa anche un pò male. Scopami piano e fammi godere
Lei con una mano aveva iniziato a toccarsi la figa, io continuavo a pomparla con colpi regolari, quando aveva goduto anche io avevo scaricato la mia sborra nel suo culo, quando glielo avevo sfilato, lei era corsa in bagno, l’avevo seguita e mentre lei seduta sul bidet si lavava gli avevo infilato il cazzo in bocca lo aveva leccato a lungo poi me lo aveva lavato.
- Questa si che è stata una scopata come si deve. Quando ti va puoi venire a casa mia staremo più comodi e se vuoi puoi passare la notte da me.
- Ci aggiorniamo e ci organizziamo, però come ti ho detto io gradisco le trasgressioni
- Mi sembra che ti abbia assecondato o no? Mi hai pisciato in figa e sborrato nel culo, non lo avevo mai fatto con nessuno, ma con te mi sento di fare tutto.
- Ne parleremo prossima volta, ma penso che tu sia abbastanza troia da assecondarmi.
Ci eravamo salutati dandoci appuntamento alla settimana dopo, ma nella mia mente si era fatta avanti una idea. Era davvero una gran troia ed io volevo vedere fino a dove era disposa a spingersi, se mi avrebbe seguito la nostra sarebbe potuta diventare una relazione stabile.
8
voti
voti
valutazione
4.5
4.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Vita da vedovo - 1 parte
Commenti dei lettori al racconto erotico