Vita da vedovo - 1 parte

di
genere
prime esperienze

Il colpo arriva all’improvviso ed è devastante. Nonostante credessi che a causa di una lunga ed incurabile malattia fossi preparato a perdere la compagna della tua vita. Il colpo fa ancora più male perché la vedi spegnersi giorno dopo giorno ed infine quando lei chiude gli occhi ti rende conto che non sarà più come prima. Ritrovarsi vedovo alla soglia dei 50 anni ti fa cadere in un senso di depressione e ti convinci che la voglia di riprenderti. Per fortuna molti sono stati gli amici che ci sono stati vicini durante la malattia e che mi sono molto più vicini adesso che sono rimasto solo. Fra tutte le coppie di amici quelli che si sono prodigati in modo emblematico sono Renzo ed Elisa. Renzo soprattutto perché lavora come dottore nella clinica dove negli ultimi tempi era stata ricoverata la mia compagna, Elisa perché era sua amica fin da quando erano piccole. Sono passati quasi 6 mesi da quando sono rimasto solo, anche se a volte preferirei non uscire, in modo particolare durante le feste tutti fanno a gare ad invitarmi e ogni volta che organizzano qualche cena io sono il primo degli invitati, devo ammettere che le loro attenzioni mi sono di grande aiuto.
Da un po' di tempo, ad ogni occasione, il discorso va sempre a finire sulla mia situazione. Tutti con battute a volte velate ed a volte no, mi dicono che sono giovane, che devo guardare avanti e che sarebbe giusto trovassi una nuova compagna, cerco di troncare il discorso sul nascere e loro educatamente non insistono. Fra tutti quella che sembra più interessata affinché trovi una compagna è Elisa. Alcune volte, da soli, abbiamo affrontato il discorso, gli ho detto che se dovesse succedere di incontrare la persona adatta non avrei preclusioni ma che non è mia intenzione mettermi a cerarla di proposito. Era stata lei un giorno a telefonarmi dicendomi se nel pomeriggio passavo a prendere il caffè da lei che avrebbe avuto piacere di presentarmi una persona. Avevo accettato era normale trovarsi per un caffè e mi faceva piacere.
A casa di Elisa c’era la sua amica Ornella. Mi era sembrata una bella donna, la cosa che mi aveva colpito maggiormente era stato notare che non portava reggiseno. Aveva una maglietta estiva ed un paio di jeans, sotto la maglietta si notava il seno libero, la vista mi aveva risvegliato desideri sessuali, la vista mi aveva risvegliato desideri sessuali. Purtroppo, dopo 5 minuti che chiacchieravamo avevo la certezza che fra me ed Ornella non ci sarebbe, mai, potuta essere amicizia. Era una classica animalista vegana integralista, una delle categorie con cui non riuscivo ad avere rapporti amichevoli. Fin da subito avevamo avuto punti di vista contrastanti, lei con grande enfasi si faceva promotrice delle sue idee, io cercavo di smontarla, ne era nata una antipatia reciproca. Elisa avendo notato che la chiacchierata aveva a preso una brutta piega, cercare di calmare le acque. Il casino era successo quando in modo provocatorio avevo affermato che in un mio viaggio in Cina, avevo assaggiato la carne di cane e che l’avevo trovata abbastanza gustosa.
Le mie parole avevano scatenato un putiferio. Ornella era inviperita nei miei confronti. Erano volate parole grosse, ci eravamo offesi ambedue ma il fattaccio era successo quando in uno scatto d’ira Ornella mi aveva schiaffeggiato. Elisa era rimasta sorpresa da quel comportamento ed Ornella da canto suo, affermava che non avrebbe sopportato la mia presenza nemmeno un altro minuto, presa la sua borsa si era alzata via senza nemmeno scusarsi. Elisa era tremendamente a disagio, io ero palesemente incazzato, si era seduta accanto a me cercando di calmarmi. Le mie mani tremavano per il nervosismo, lei l’aveva prese fra le sue cercando di calmarmi. Mi ero lamentato nei suoi confronti dicendogli chiaramente che non gradivo il fatto che si desse da fare a farmi conoscere donne. Non cercavo relazioni sentimentali e se fosse arrivato il momento lo avrei fatto da solo.
Elisa si era scusata della sua invadenza, poi mi aveva confidato che lo aveva fatto per tenere fede ad una promessa fatta a mia moglie. Mi aveva detto che negli ultimi giorni, prima di spegnersi, gli aveva fatto promettere che on mi avrebbe mai lasciato solo e che si sarebbe presa cura di me. A questo punto dalle mie labbra era uscita una frase di cui non avevo percezione di cosa avrebbe scatenato
- Sei certa che chiedendoti di non lasciarmi solo e prenderti cura di me, avesse voluto dire di spingermi fra le gambe di una sconosciuta?
La mia frase aveva fatto ammutolire Elisa. Mi teneva le mani mentre ci guardavamo negli occhi, il suo viso aveva una strana espressione. All’improvviso senza renderci conto avevamo iniziato a baciarci in modo frenetico. Le mie mani erano andate subito prima sul suo seno poi in mezzo alle sue gambe sue gambe. Quando l’avevo spinta a sdraiarsi sul divano, ansimando ma continuando a baciarmi aveva iniziato a dire
- Fermiamoci, è una pazzia, non dobbiamo. Sono sicura che ci pentiremo se non ci fermiamo.
Nonostante le sue parole, continuava a baciarmi e ad ansimare, il suo respiro era affannoso, ma non mi respingeva. Ero consapevole che se mi fossi fermato solo un attimo in un omento di lucidità si sarebbe alzata e scappata. La voglia di sesso era scoppiata in me e non avevo nessuna intenzione di fermarmi. Avevo armeggiato con la cerniera dei pantaloni, ora in mio cazzo eccitato era fuori. Per non perdere tempo non avevo nemmeno tentato di sfilargli le mutandine, le avevo scostate da un lato e l’avevo penetrata. Per un attimo era rimasta a bocca aperta poi aveva iniziato a gemere di piacere. Ero scivolato dentro di lei facilmente, la sentivo bagnatissima. Avevo iniziato a pomparla con foga, ormai era da parecchi mesi che non scopavo e la voglia di godere era notevole. Sospirando elisa mi aveva detto
- Quello che stiamo facendo è una follia, ma ormai è fatta. Non smettere è bellissimo.
Era durato poco, avevamo avuto un contemporaneo orgasmo che ci aveva lasciato senza fiato. La prima a ornare lucida era stata Elisa, mi aveva scostato si era alzata e rimessa in ordine. Mentre la imitavo in silenzio ed impacciato, non avendo idea della sua reazione lei spingendomi verso la porta aveva detto
- E’ stata una vera follia. Non dovevamo assolutamente farlo. Spero che non ne parlerai con nessuno ma soprattutto che ti convinci che non potrà succedere mai più. Adesso meglio che vai.
Mi aveva accompagnato alla porta, io ero rimasto in silenzio, sull’uscio ci eravamo guardati negli occhi, lei all’improvviso mi aveva dato un bacio in bocca poi mi aveva spinto fuori e chiuso la porta in faccia.
Il giorno dopo avevo tentato di telefonare ad Elisa, nonostante avessi provato ripetutamente, ogni volta chiudeva la chiamata alla fine avevo deciso di lasciar passare qualche giorno e aspettare sua reazione. La scopata con Elisa, era stato come schiacciare un interruttore, la voglia di sesso dopo il lungo periodo di astinenza si era ripresentata e mio ritrovato ad essere eccitato per tutta la giornata. Quella mattina mi ero svegliato eccitato al massimo, con mia sorpresa mentre ero in ufficio mi ero ritrovato a consultare siti di escort, la voglia di sesso era tanto ed in qualche modo volevo soddisfarla. Era quasi l’ora di pranzo quando con mia grande sorpresa avevo ricevuto una chiamata da Ornella. Mi chiedeva un colloquio per chiarire e scusarsi per la sua reazione alla nostra lite, inizialmente ero tentato a mandarla a fare in culo, poi invece avevo accettato il suo invito a prendere un caffè a casa sua quel pomeriggio.
Ornella mi aveva accolto a casa sua con un sorriso tirato, era palese che era impacciata nel dover chiedermi scusa. Indossava una tunica stile arabo, si notava chiaramente che anche stavolta non indossava reggiseno, probabilmente era una sua abitudine. Notare le sue tette libere mi aveva fatto diventare il cazzo duro fin da subito. Mentre prendevamo il caffè e lei si scusava tentando di trovare una scusante per la sua reazione, la mia mente pensava ad altro, continuavo a scrutarla e mi eccitava sempre di più, avevo voglia di saltargli addosso e scoparmela ma ero consapevole che una azione del genere mi avrebbe messo davvero nei guai, Ornella era il tipo da denunciarmi per violenza carnale.
Quando si era alzata a portare le tazzine in cucina, senza averci prima ragionato e seguendo l’istinto, avevo aperto patta pantaloni, avevo tirato fuori il cazzo già bello duro ed iniziato a menarmelo. Al ritorno Ornella mi aveva guardato a bocca aperta, incredula, doppo l’attimo di sorpresa aveva detto
- Ma che ti succede, sei forse impazzito? Non pensavo fossi così pervertito.
- Ascolta, sono convinto, che mi hai invitato non per farmi le scuse ma perché avevi voglia di cazzo. Io ti avrei scopato volentieri anche altra volta. Sappiano che abbiamo idee diverse ma per questo non vuol dire che non possiamo fare una bella scopata. Se non ti sta bene mandami via, altrimenti vieni qui ed inizia a succhiarmi il cazzo.
Ornella era rimasta perplessa e sconcertata dal mio comportamento, ero pronto a una sua scenata ed all’invito di andare via subito, poi con mia sorpresa si era avvicinata e mi aveva detto
- A questo punto vale almeno provare. Mentalmente non siamo affatto compatibili, voglio almeno provare se a scopare possiamo godere bene insieme. Vieni se dobbiamo scopare lo voglio fare a letto in modo comodo.
Mi aveva portato in camera da etto, mi ero velocemente spogliato, quando lei aveva tolto la tunica, sotto non solo non aveva reggiseno ma era anche senza mutandine, a quanto sembrava era che aveva programmato l’eventuale scopata, se non lo avessi fatto io, avrebbe trovato lei il modo per farlo.
- Che troia che sei. Era già nuda sotto e pronta scopare. Ammettilo che avevi voglia di cazzo.
- Smettila di dire cazzate e scopami. Pensi davvero che succede solo a voi uomini di avere voglia di farsi una scopata solo per il gusto di godere e senza implicazioni sentimentali?
Lo aveva voluto subito dentro, niente preliminari. Era già bagnata ed il cazzo gli era scivolato dentro facilmente. L’avevo pompata per qualche minuto ed aveva goduto, anche io non mi ero trattenuto e avevo sborrato allo stesso tempo. Glielo avevo tenuto dentro fino a che non si era ammosciato del tutto. Dopo essere andata in bagno a darsi una pulita era ritornata intenzionata a riprendere il secondo round. Si era messa sopra di me a 69 ed in poco tempo me lo aveva fatto diventare di nuovo duro. Non glielo avevo messo di nuovo dentro. L’avevo fatta mettere al bordo del letto, io inginocchiato, avevo iniziato a leccargli la figa, non mi ero limitato solo a quello, avevo iniziato a leccargli il buco del culo. Gradiva molto e quando continuando a leccargliela gli avevo infilato un dito nel culo, aveva sborrato. A quel punto mi ero alzato gli avevo fatto alzare le gambe sulle mie spalle ed avevo puntato il mio cazzo al suo buco del culo
- No! Ti prego non farlo. Ho paura che mi fai male. Prossima volta procuro vaselina e proviamo.
L’avevo fata girare a pecorina è avevo iniziato a scoparla tenendola per i capelli. Alla troia piaceva essere dominata, aveva goduto ancora e poi mi aveva chiesto quando ero pronto a sborrare di venirgli in bocca. I primi schizzi li aveva avuti sul viso, poi si era avventata sul cazzo ed aveva ingoiato tutto. Ci eravamo lasciati con l’accordo che quando avremmo avuto voglia di una scopata ci saremmo rivisti.
Quel sabato sera, avevo avuto l’invito per una grigliata a casa di amici. Eravamo un bel gruppo, logicamente non mancavano Renzo ed Elisa. Lei trovava tutte le scuse per stare lontana da me ed evitava di guardarmi, il disagio fra noi due era palese e avevo il timore che Renzo potesse accorgersi. Alla fine della cena, mentre si chiacchierava, qualcuno rivolgendosi a me aveva chiesto se avessi preso in considerazione la possibilità di trovarmi una nuova compagna. Elisa era diventata rossa e con una scusa si era alzata dal tavolo, stufo delle solite domande avevo detto una frase che lei non aveva sentito
- Se non c’è coinvolgimento sentimentale perché impegnarsi anche solo sessualmente solo con una quando ci sono tantissime donne disponibili?
- Ragazzi attenti questo ha intenzioni di trombarci le mogli.
La risposta alla battuta era stata di Renzo, mentre Elisa stava avvicinandosi di nuovo al tavolo. Non avendo sentito la mia di battuta era rimasta a bocca aperta, ma quando era scoppiata una risata generale si era rilassata. A quel punto si era iniziato a disquisire sul rapporto di coppia dopo 20/30 anni di vita insieme. Tutti erano d’accordo che subentrava un po' di noia. Qualcuno era dell’idea che per ravvivarlo serviva qualche fantasia con qualche piccola trasgressione, altri accettavano passivamente il calo della libido e del desiderio. In ogni caso la discussione si era animata ed ognuno aveva detto la sua soluzione. Anche quando era arrivata l’ora di andare via, ai saluti Elisa aveva trovato il modo di starmi lontano. Ero molto dispiaciuto e in cuor mio speravo che tutto tornasse come prima, anche se dopo la scopata la voglia di ripetere, nonostante la scopata con la sua amica, solo al pensiero mi faceva eccitare.
Dopo 2 giorni a metà mattina mi telefona Elisa chiedendomi se potesse venire da me che aveva bisogno di parlarmi. Immaginavo di cosa volesse parlarmi. Io speravo tanto ci fosse anche altro, per questo motivo mentre l’attendevo, avevo fatto una doccia e poi ero rimasto in attesa indossando solo l’accappatoio, era mia intenzione fargli capire che la desideravo. Quando era arrivata non c’era stato bisogno di nulla, appena chiuso la porta si era avventata su di me iniziando a baciarmi con molta passione mentre mi spingeva verso la camera da letto. Si era spogliata velocemente, a me era bastato sfilare l’accappatoio, non volevo assecondare la sua frenesia, volevo godermi il suo corpo, che nonostante l’età era ancora molto bello. L’avevo fatta distendere poi avevo iniziato a baciarla, in bocca, poi sul seno, quando aveva tentato di attirami sopra di lei, avevo resistito, ero sceso alla sua figa ed avevo iniziato a leccarla. Era bagnatissima ed aveva un buon sapore, aveva avuto un primo orgasmo ed a quel punto gli ero andato sopra e l’avevo penetrata. Lei aveva incrociato le gambe dietro lamia schiena e mi teneva quasi bloccato. Quando aveva goduto sembrava quasi volesse divincolarsi, l’avevo tenuta bloccata ed infine mi ero lasciato andare anche io riempiendogli la figa con la mia sborra. Tutto era avvenuto in silenzio poi sempre senza dire nulla si era alzata ed era andata in bagno per darsi una pulita, poi era tornata e si era stesa accanto a me, mi aveva sorriso e poi in modo un po' impacciato e quasi timido mi aveva detto:
- Ho pensato molto. Quello che mi aveva fatto promettere tua moglie, “non lasciarti solo e di avere cura di te” non significava, trovarti una compagna, ma di esser io la tua compagna.
- Quindi, vorresti dire, che lo hai fatto per mantenere fede alla promessa fatta?
- Assolutamente no, anzi. Quando l’altra volta mi hai scopato quasi con la forza, è stato eccitantissimo, ho avuto un orgasmo pazzesco non avevo mai goduto così tanto. Forse perché essere scopata da uno sconosciuto e presa con la forza è stata sempre una mia fantasia nascosta.
- Hai tate fantasie trasgressive? Non le soddisfi con Renzo:
- Sai pensavo ai discorsi fatti altra sera, dove tutti ammettevano di avere fantasie. Renzo per moltissimi anni mi ha inibita in modo esagerato. Per lui fare un pompino, scopare a pecorina o fare altre posizioni erano cose che facevano le prostitute. Adesso da un annetto invece ha iniziato anche lui ad avere certe fantasie. Purtroppo, anche se mi piacerebbe soddisfare anche le mie, dopo il suo lavaggio del cervello, appena cerco di provarci non ci riesco, penso che lui considerata queste azioni adatte solo a una puttana e di conseguenza mi blocco. Adesso da un paio di mesi ha smesso di chiedere. Le nostre scopate si sono diradate questo mi fa sospettare che ha trovato qualcuno con cui mettere in pratica le sue fantasie.
- Beh a quanto dici lui ha risolto e trovato chi lo soddisfa. E tu sembra che accetti la cosa.
- Non vedo alternative. Se non quella di soddisfare le mie insieme a te. Sempre se sei d’accordo.
- Se è questo che desideri sono disponibile a soddisfare tue fantasie. Basta che mi dica cosa vorresti
- Adesso ne avrei una che mi piacerebbe soddisfare. Inculami. Mettimelo nel culo e scopami, non l’ho mai provato, per una volta vorrei sentirmi troia, sperimentare cosa si prova.
- Posso farlo, ma non temi che posso farti male?
- Anche se fa un po' male sarà più eccitante. Mettimelo nel culo, ho voglia di provare.
Vedevo Elisa sotto un altro aspetto, ma cosa mi lasciava molto perplesso, non era l’Elisa che conoscevo, lei sempre misurata e posata adesso mi parlava in un modo nuovo sorprendente per me. Si ea messa carponi sul letto, io da dietro avevo iniziato a leccargli la figa per poi passare a leccargli il buco del culo. Dopo le prime slinguate aveva iniziato a gemere di piacere. Gli avevo infilato un dito nel buco del culo mentre continuavo a leccargli la figa, poi mi ero posizionato dietro di lei ed appoggiato il cazzo al culo
- Dai spingi, se fai male insopportabile te lo dico e smetti.
Non aveva sentito eccessivo male. Gli cazzo lentamente gli era entrato tutto dentro. Mi ero fermato un attimo poi dolcemente avevo iniziato a pomparla. Anche per me era una sensazione molto piacevole, non volevo fare in fretta e quindi la pompavo delicatamente mentre con una mano gli accarezzavo il clitoride, il suo respiro diventava sempre più affannoso poi aveva iniziato a gemere non più intensità
- Dai spingi. Scopami più forte se continui così godo. Voglio sentirmi troia, anzi puttana
- Sarai la mia troia, e ti farò provare tutto quello che vuoi. Dai troia godi.
Il suo buco del culo si contraeva come se avesse degli spasmi e non avevo resistito, quando i primi schizzi avevano riempito le sue viscere anche lei aveva goduto, poi ci eravamo accasciato sul letto.
- Mamma mia che goduta. Non avrei mai pensato di poter sborrare prendendolo nel culo. È stato bellissimo. Una sensazione unica. Se si prova questo a essere puttana, voglio essere puttana.
- Mi sa che lo sei già. Non ti pensavo così disinibita e scatenata.
- Voglio essere la tua puttana e tu soddisferai tutte le mie fantasie ed io soddisferò le tue.
Dopo quel giorno, ad ogni incontro, davamo sfogo alle fantasie più nascoste. Ormai anche io ero entrato in quel vortice, avevo scoperto che non ero diverso da Elisa, anche io avevo molte fantasie represse e non avevo vergogna a soddisfarle. Fra tutte le fantasie quella che faceva eccitare di più Elisa ma anche me, era quella in cui bendavo e legavo al letto Elisa, poi fantasticavamo che io ero uno sconosciuto che abusa di lei divertendomi a giocare con il suo corpo intrappolato. Esaudire le nostre fantasie al chiuso di una stanza ormai ci stava stretto. Cercavamo di trovare una scusa per poter andare via un week end insieme da soli in qualche città lontana e dare sfogo alle nostre trasgressioni. Cercando su internet avevamo scoperto un nuovo mondo, c’erano migliaia di coppie amanti delle trasgressioni ed i locali adatti allo scopo erano centinaia, alcuni anche nella nostra città, ma avevamo scartato quella possibilità per paura di incontrare qualche nostra conoscenza. Eravamo ancora alla ricerca di una scusa per avere un week end per noi quando inaspettatamente era stato Renzo a darci la possibilità di esaudire il desiderio.
Una sera che ero a cena da loro, Renzo aveva detto che una casa farmaceutica gli aveva offerto 2 cabine per una crociera di una settimana nel mediterraneo; pertanto, mi invitava ad andare con loro. Mi aveva detto che volendo avrei potuto portare un’amica e scherzosamente aveva fatto il nome di Ornella, essendo a conoscenza della violenta lite che avevo avuto, ma ignaro che dopo avevamo scopato facendo pace. Avevo accettato dicendo che sarei andato solo, Elisa era raggiante, e nei giorni che seguirono avevamo cercato di capire come avremo potuto fare, durante la crociera a trovare il modo di restare soli.
Mancava meno di una settimana alla partenza, quando Renzo mi aveva chiesto di incontrarci che doveva parlarmi, ero andato all’appuntamento curioso e preoccupato pensando a qualche contrattempo. Ci eravamo trovati in un bar e mentre prendevamo un aperitivo lui aveva iniziato a parlarmi
- Ascolta, devi promettermi che in ogni caso, il segreto che sto per dirti non lo dirai a nessuno.
- Mi offendi se pensi che io possa tradire la nostra amicizia non mantenendo il segreto.
- Da circa 6 mesi ho iniziato una relazione con una mia infermiera molto giovane. Sessualmente mi fa impazzire. Lei è consapevole che la nostra è solo una relazione di sesso. Ma una scopata ogni tanto non mi basta, mi piacerebbe avere più tempo da passare con lei. Per questo volevo parlarti a proposito della crociera che faremo, perché ho trovato un escamotage.
- Vorresti farla venire con noi facendo finta che sia una ma amica? On sarebbe credibile.
- No No questo no assolutamente Lei non accetterebbe mai una cosa del genere. Tantomeno dormire con te nella stessa cabina. Con Elisa inventerò un improvviso ed inderogabile impegno di lavoro, dovrai aiutarmi a convincerla a partire ugualmente, tanto avete 2 cabine. Una volta che voi sarete partiti, io partirò per un’altra destinazione con la mia infermiera.
La proposta era stata una notizia sensazionale, lui ignorava completamente che era un regalo enorme quello che stava per fare a me ed Elisa. Avrei avvertito Elisa, sarebbe stato opportuno far finta di essere infastidita del contrattempo, per evitare che Renzo potesse avere qualche sospetto. Io avevo evitato di dire ad Elisa della tresca di Renzo con infermiera, almeno questo lo meritava, d'altronde erano tutte e due traditori, perché farli litigare inutilmente, Tutto era proceduto come previsto, Renzo ci aveva accompagnato al porto e ci eravamo imbarcati sulla nave. Lui dopo 2 ore era già in volo con la sua infermiera.
CONTINUA

scritto il
2023-06-28
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