A casa di Marco
di
fabiounico87
genere
gay
Come ogni fine settimana, ci riuniamo a casa di Marco io ed i miei amici per poi decidere cosa fare. E come sempre la scelta cade su un locale dove andare a bere. Io per Marco ho sempre provato attrazione fisica, lui è un uomo di 32 anni, alto, grosso ma non grasso, robusto e ricoperto da una peluria castano scura, ha la faccia da uno che pensa solo a fare porcherie ( ed io con lui ne ho pensate tante ^^). Spesso in casa, nel mese di novembre e dicembre, indossa solo pantaloncini e una maglietta a mezze maniche e nient’altro… non soffre il freddo e questa cosa mi arrapa da morire… credo però abbia i boxer che gli disegnano un pacco a riposo di grandi dimensioni, diciamo tutto proporzionato ai suoi 1 metro e 90! Mentre io sono un ragazzo di appena 23 anni, 1,70 peso sui 63 Kg… rispetto a lui sono piccoletto e immaginare di stare tra le sue braccia sode e muscolose mi fa impazzire. Dunque torniamo a quella sera quando suonando al citofono Marco ci annuncia che sta poco bene e che non vuole uscire e mentre gli altri lo salutano e vanno via io gli chiedo se posso salire a fargli compagnia e lui fa scattare il portone.
Arrivato su da lui, mi accoglie come sopra descritto.
M: Ciao, allora? Come va?
Io: Ciao, io bene (diciamo) ma tu? Che ti senti?
M: Oggi ho fatto un movimento troppo brusco e mi si è infiammato un muscolo, qui, dietro il collo, cazzo, mi fa un male.
Io: E quindi non hai intenzione di uscire, hai qualcosa in mente? Tipo un film, o un po’ di tv.
M: Vedi che non c’è bisogno che resti qui, esci pure con gli altri!
E dicendo così si accascia su quella poltrona con le rotelle che usa solo per stare davanti al suo pc, e quando lui è seduto lì.. a gambe aperte. Aaaaahhhh cosa gli farei, Mmmmhhh.
Io: Ma no dai, mi fa piacere stare qua con te.
Dicendo questo credo di essere arrossito perché lui mi ha guardato con un ghigno da porco interrogativo..
M: bhe in effetti avrei voglia di una troia adesso, ma non c’è, e poi di un bel massaggio dietro il collo…
Bhe la troia che ti fa i massaggi anche in altri posti è proprio davanti a te, pensai..
Io: La troia in questo momento proprio non c’è. Ma i massaggi potrei farteli io se non ti dispiace!
M: Ma tu te la cavi?
Io: A dire di altri direi proprio di si, però devi toglierti la magliettina.
Mi accorsi che la mia voce, le mie mani, le mie gambe, ed anche il mio cazzo tremavano ero tutto un trema trema, allora mi misi dietro la sua poltrona così che non poteva vedere il mio stato. Lui togliendosi la maglietta mi mostra un torace con due mammelle sode e due capezzoloni da succhiare subito, e poi saliva un odore di uomo che il cazzo ebbe un sussulto e si drizzo per tutti i suoi 19 cm!
M: Avanti dottore, mi faccia vedere di cosa è capace..
Io posai le mani sul suo collo taurino e un brivido mi percorse tutta la schiena.. pensai che quella ERA LA SERA che aspettavo e che sarei andato fino in fondo. Iniziai a muovere le mie mani calde e dalla sua bocca uscì un: ooohhhhmmmmm.
Cosa che mi fece piacere! Dopo un quarto d’ora sentivo che Marco era rilassato e che qualcosa iniziava a muoversi sotto quei pantaloncini verdi. Gli dissi: Allora, ti piace? Vado bene?
M: si si..continua, mmhhhhh, dai.
Io continuai e tenevo lo sguardo proprio sul suo cazzo che lentamente cresceva.. mi presi coraggio e avvicinai la mia bocca al suo orecchio sinistro e cominciai a leccargli e a mordere il lobo…
Lui si staccò subito da me e si lanciò con la sedia ad un metro da me, guardandomi con gli occhi sgranati pieni d’ira, credo. Ecco, pensai, l’ho combinata davvero grossa, adesso lo dirà a tutti e mi sputtanerà.
Aspettavo un suo segnale ma mi accorsi che era eccitato, ma lui non se ne era accorto.
M: che cazzo stavi facendo?
Io: credo che non sia tanto rilevante la cosa visto che ti stava piacendo.
Dissi facendo segno a quella tenda canadese tra le sue gambe. Lui abbassa lo sguardo e diventa paonazzo, sicuramente stava pensando come un uomo come lui potesse eccitarsi con il tocco di un altro uomo.
Io: se vuoi adesso posso continuare quello che ho iniziato,dalla mia bocca sicuro non uscirà niente e credo anche dalla tua.
Marco mi fissò tra l’impaurito e l’eccitato, poi mi disse
M: Fammi quello che vuoi, ma ti avverto, ti tengo d’occhio!
Io a sentire quelle parole mi eccitai ancora di più e come una valanga, tutte le fantasie che con lui avevo immaginato si riversarono nella mia mente..
Io mentre iniziavo a togliermi tutto dissi: Per prima cosa togliti quello che ti rimane e risiediti su quella poltrona..
E Marco si alzò, si calò pantaloncini e boxer insieme mostrandomi un cazzo in tiro sui 20 cm, bello tozzo, largo e scuro, pieno di venuzze e per finire in cima una cappellona da succhiare fino a quando non si stacca! Rimasi a bocca aperta guardandolo, era un dio del sesso, gli sarei saltato in groppa all’istante ma mantenni la calma. Poi, nudo per come ero andai a spalancare le finestre della stanza, era una della mie fantasie visto che lui no soffriva il freddo ed io si volevo solo riscaldarmi col suo corpo. Mentre svolgevo quest’operazione mi accorsi che Marco fissava il mio culetto alto e sodo, chissà che pensieri porci gli passavano per la mente. Poi presi un cuscino da sopra il divano e lo misi a terra tra le sue gambe, dove successivamente mi ci misi io in ginocchio. Cominciai con l’accarezzare tutta quella peluria sulle cosce sode e quella pancia enorme ma muscolosa mentre ogni tanto alitavo sul suo enorme cazzo o su quelle 2 sfere perfette che si adagiavano sulla poltrona.. Marco era infoiato e mi disse: Dai che aspetti troia? Succhiamelo..non è questo quello che volevi? Dai, dai, mi stai facendo penare..
E mi sbatteva la cappella tra le labbra e sulle guance, io non ce la feci più, imboccai il cappellone e inizia a ciucciarlo come un lecca lecca. Marco a quella provocazione rispose posizionandomi le sue enormi e callose mani sulla mia nuca, poi buttò indietro la testa e spinse in fuori il bacino facendomi ingoiare tutti i suoi 20 cm e passa, Io stordii, avevo gli occhi di fuori e mi scendevano le lacrime per lo sforzo..non respiravo e Marco accortosi allentò la presa ed io potei respirare! Dopo di che presi in mano quel paletto alla base e per una 20 di minuti mi dedicai solo a lui. Cominciai a leccarlo come se avessi un gelato davanti, a leccarlo a lingua aperta e mentre lo guardavo negli occhi, poi lo baciavo per tutta la lunghezza fino alla cappella, e poi davo dei piccoli morsi per tutto il tronco, poi mi divertivo a passare la lingua sulle vene grosse e piccole per sentirle bene e tutto era intervallato da lunghe pompate dalla cappella a più della metà!
M: Porco d** se solo avessi saputo che lurida puttana avevo davanti, aaahhhh siiiiihh, ma neanche la Luisa me lo lavora così, mmmmhhh.
Io: slurp, mmmhhhhh sii, è enorme, e io lo amo,mmmmhhhh, l’ho sempre desiderato sto cazzo, da quando,mmmhh da quando tii conosco!!
M: aaahhh siiiii vedrai..da ora in avanti sarai solo mia!
Dopo quei 20 minuti ancora Marco non dava segni di godimento e dato che io sentivo freddo, sputai sulla sua cappellona una enorme quantità di saliva e pre-sperma che avevo in bocca e dopo mi alzai, sempre menandoglielo, e messomi inginocchiato sulle sue cosce, salii sulla poltrona, posando il mio culetto all’altezza del suo tronchetto!
Io: aprimi il culo,lavoramelo che dopo te lo risucchio dentro!
Così Marco si insalivò 2 dita, che a guardarle sembravano 2 wustel maxxi , di quelli che vendono al supermercato, e iniziò a sfiorarmi il buchetto ed a entrare prima con uno e poi con due. Compiva un movimento circolatorio affinchè si allargasse il buco e poi alternava i due ditoni con la cappellona. E mentre lui lavorava in questo modo io avevo la mia testa in corrispondenza della sua e con le braccia dietro la tua nuca stavo lì a godere di quel servizi etto, a riscaldarmi con il suo calore e in più giocavo con i suoi lobi incandescenti, che secondo me sono la parte più erogena del corpo insieme ai capezzoli.
Non so quanto tempo passò, mi ero mescolato insieme al suo corpo, al nostro desiderio e piacere che cresceva, al rumore dei risucchi, dei miei sospiri, dei miei urletti di goduria, delle sue frasi sconce ma eccitanti. Poi all’improvviso si fermò con la cappella appoggiata alla mia rosellina e afferrandomi le chiappe contemporaneamente mi spinge verso il basso e spinge con il bacino.
-SPLAT!-
Io rimasi senza fiato, in un botto era dentro di me, mentre mi leccava i capezzoli, e con le mani mi allargava le chiappe.. doveva essere uno spettacolo vederlo da dietro. Marco allora si era fermato per farmi prendere fiato, quell’uomo grande e grosso sapeva come trattare i culetti.
Io: aaahhhh, oohhcccristooo, mi hai spaccato il culo, grazie!!!
M: figurati, sono qua per questo. e allora dimmi, sei pronto??
Io: si
Detto ciò comincia una cavalcata straordinaria, su e giù, su e giù, per non so quanto tempo, finchè termina con la sua sborrata dentro di me.. un mare di sborra calda mi inonda il culo e metà cola sul suo cazzo e finisce tra il cuscino della poltrona e per terra, mescolandosi con quello che avevo sborrato prima io sul suo pancione. Scesi sul cuscino e con la sua mano tra i miei capelli cominciai a ripulirlo, sia sulla pancia dove c’era la mia, sia sul cazzo semi eretto che per le cosce. Tornai a guardarlo negli occhi pieni di voglia e con un ghigno da porco mi fa: sei pronto per il secondo tempo? Ahauhuahhahahaha…
Ma questa è un'altra storia!
come vi è sembrato? fatemi sapere presso fabio.unico.boy87@live.it sia commenti positivi che quelli neativi ciaooo :)
Arrivato su da lui, mi accoglie come sopra descritto.
M: Ciao, allora? Come va?
Io: Ciao, io bene (diciamo) ma tu? Che ti senti?
M: Oggi ho fatto un movimento troppo brusco e mi si è infiammato un muscolo, qui, dietro il collo, cazzo, mi fa un male.
Io: E quindi non hai intenzione di uscire, hai qualcosa in mente? Tipo un film, o un po’ di tv.
M: Vedi che non c’è bisogno che resti qui, esci pure con gli altri!
E dicendo così si accascia su quella poltrona con le rotelle che usa solo per stare davanti al suo pc, e quando lui è seduto lì.. a gambe aperte. Aaaaahhhh cosa gli farei, Mmmmhhh.
Io: Ma no dai, mi fa piacere stare qua con te.
Dicendo questo credo di essere arrossito perché lui mi ha guardato con un ghigno da porco interrogativo..
M: bhe in effetti avrei voglia di una troia adesso, ma non c’è, e poi di un bel massaggio dietro il collo…
Bhe la troia che ti fa i massaggi anche in altri posti è proprio davanti a te, pensai..
Io: La troia in questo momento proprio non c’è. Ma i massaggi potrei farteli io se non ti dispiace!
M: Ma tu te la cavi?
Io: A dire di altri direi proprio di si, però devi toglierti la magliettina.
Mi accorsi che la mia voce, le mie mani, le mie gambe, ed anche il mio cazzo tremavano ero tutto un trema trema, allora mi misi dietro la sua poltrona così che non poteva vedere il mio stato. Lui togliendosi la maglietta mi mostra un torace con due mammelle sode e due capezzoloni da succhiare subito, e poi saliva un odore di uomo che il cazzo ebbe un sussulto e si drizzo per tutti i suoi 19 cm!
M: Avanti dottore, mi faccia vedere di cosa è capace..
Io posai le mani sul suo collo taurino e un brivido mi percorse tutta la schiena.. pensai che quella ERA LA SERA che aspettavo e che sarei andato fino in fondo. Iniziai a muovere le mie mani calde e dalla sua bocca uscì un: ooohhhhmmmmm.
Cosa che mi fece piacere! Dopo un quarto d’ora sentivo che Marco era rilassato e che qualcosa iniziava a muoversi sotto quei pantaloncini verdi. Gli dissi: Allora, ti piace? Vado bene?
M: si si..continua, mmhhhhh, dai.
Io continuai e tenevo lo sguardo proprio sul suo cazzo che lentamente cresceva.. mi presi coraggio e avvicinai la mia bocca al suo orecchio sinistro e cominciai a leccargli e a mordere il lobo…
Lui si staccò subito da me e si lanciò con la sedia ad un metro da me, guardandomi con gli occhi sgranati pieni d’ira, credo. Ecco, pensai, l’ho combinata davvero grossa, adesso lo dirà a tutti e mi sputtanerà.
Aspettavo un suo segnale ma mi accorsi che era eccitato, ma lui non se ne era accorto.
M: che cazzo stavi facendo?
Io: credo che non sia tanto rilevante la cosa visto che ti stava piacendo.
Dissi facendo segno a quella tenda canadese tra le sue gambe. Lui abbassa lo sguardo e diventa paonazzo, sicuramente stava pensando come un uomo come lui potesse eccitarsi con il tocco di un altro uomo.
Io: se vuoi adesso posso continuare quello che ho iniziato,dalla mia bocca sicuro non uscirà niente e credo anche dalla tua.
Marco mi fissò tra l’impaurito e l’eccitato, poi mi disse
M: Fammi quello che vuoi, ma ti avverto, ti tengo d’occhio!
Io a sentire quelle parole mi eccitai ancora di più e come una valanga, tutte le fantasie che con lui avevo immaginato si riversarono nella mia mente..
Io mentre iniziavo a togliermi tutto dissi: Per prima cosa togliti quello che ti rimane e risiediti su quella poltrona..
E Marco si alzò, si calò pantaloncini e boxer insieme mostrandomi un cazzo in tiro sui 20 cm, bello tozzo, largo e scuro, pieno di venuzze e per finire in cima una cappellona da succhiare fino a quando non si stacca! Rimasi a bocca aperta guardandolo, era un dio del sesso, gli sarei saltato in groppa all’istante ma mantenni la calma. Poi, nudo per come ero andai a spalancare le finestre della stanza, era una della mie fantasie visto che lui no soffriva il freddo ed io si volevo solo riscaldarmi col suo corpo. Mentre svolgevo quest’operazione mi accorsi che Marco fissava il mio culetto alto e sodo, chissà che pensieri porci gli passavano per la mente. Poi presi un cuscino da sopra il divano e lo misi a terra tra le sue gambe, dove successivamente mi ci misi io in ginocchio. Cominciai con l’accarezzare tutta quella peluria sulle cosce sode e quella pancia enorme ma muscolosa mentre ogni tanto alitavo sul suo enorme cazzo o su quelle 2 sfere perfette che si adagiavano sulla poltrona.. Marco era infoiato e mi disse: Dai che aspetti troia? Succhiamelo..non è questo quello che volevi? Dai, dai, mi stai facendo penare..
E mi sbatteva la cappella tra le labbra e sulle guance, io non ce la feci più, imboccai il cappellone e inizia a ciucciarlo come un lecca lecca. Marco a quella provocazione rispose posizionandomi le sue enormi e callose mani sulla mia nuca, poi buttò indietro la testa e spinse in fuori il bacino facendomi ingoiare tutti i suoi 20 cm e passa, Io stordii, avevo gli occhi di fuori e mi scendevano le lacrime per lo sforzo..non respiravo e Marco accortosi allentò la presa ed io potei respirare! Dopo di che presi in mano quel paletto alla base e per una 20 di minuti mi dedicai solo a lui. Cominciai a leccarlo come se avessi un gelato davanti, a leccarlo a lingua aperta e mentre lo guardavo negli occhi, poi lo baciavo per tutta la lunghezza fino alla cappella, e poi davo dei piccoli morsi per tutto il tronco, poi mi divertivo a passare la lingua sulle vene grosse e piccole per sentirle bene e tutto era intervallato da lunghe pompate dalla cappella a più della metà!
M: Porco d** se solo avessi saputo che lurida puttana avevo davanti, aaahhhh siiiiihh, ma neanche la Luisa me lo lavora così, mmmmhhh.
Io: slurp, mmmhhhhh sii, è enorme, e io lo amo,mmmmhhhh, l’ho sempre desiderato sto cazzo, da quando,mmmhh da quando tii conosco!!
M: aaahhh siiiii vedrai..da ora in avanti sarai solo mia!
Dopo quei 20 minuti ancora Marco non dava segni di godimento e dato che io sentivo freddo, sputai sulla sua cappellona una enorme quantità di saliva e pre-sperma che avevo in bocca e dopo mi alzai, sempre menandoglielo, e messomi inginocchiato sulle sue cosce, salii sulla poltrona, posando il mio culetto all’altezza del suo tronchetto!
Io: aprimi il culo,lavoramelo che dopo te lo risucchio dentro!
Così Marco si insalivò 2 dita, che a guardarle sembravano 2 wustel maxxi , di quelli che vendono al supermercato, e iniziò a sfiorarmi il buchetto ed a entrare prima con uno e poi con due. Compiva un movimento circolatorio affinchè si allargasse il buco e poi alternava i due ditoni con la cappellona. E mentre lui lavorava in questo modo io avevo la mia testa in corrispondenza della sua e con le braccia dietro la tua nuca stavo lì a godere di quel servizi etto, a riscaldarmi con il suo calore e in più giocavo con i suoi lobi incandescenti, che secondo me sono la parte più erogena del corpo insieme ai capezzoli.
Non so quanto tempo passò, mi ero mescolato insieme al suo corpo, al nostro desiderio e piacere che cresceva, al rumore dei risucchi, dei miei sospiri, dei miei urletti di goduria, delle sue frasi sconce ma eccitanti. Poi all’improvviso si fermò con la cappella appoggiata alla mia rosellina e afferrandomi le chiappe contemporaneamente mi spinge verso il basso e spinge con il bacino.
-SPLAT!-
Io rimasi senza fiato, in un botto era dentro di me, mentre mi leccava i capezzoli, e con le mani mi allargava le chiappe.. doveva essere uno spettacolo vederlo da dietro. Marco allora si era fermato per farmi prendere fiato, quell’uomo grande e grosso sapeva come trattare i culetti.
Io: aaahhhh, oohhcccristooo, mi hai spaccato il culo, grazie!!!
M: figurati, sono qua per questo. e allora dimmi, sei pronto??
Io: si
Detto ciò comincia una cavalcata straordinaria, su e giù, su e giù, per non so quanto tempo, finchè termina con la sua sborrata dentro di me.. un mare di sborra calda mi inonda il culo e metà cola sul suo cazzo e finisce tra il cuscino della poltrona e per terra, mescolandosi con quello che avevo sborrato prima io sul suo pancione. Scesi sul cuscino e con la sua mano tra i miei capelli cominciai a ripulirlo, sia sulla pancia dove c’era la mia, sia sul cazzo semi eretto che per le cosce. Tornai a guardarlo negli occhi pieni di voglia e con un ghigno da porco mi fa: sei pronto per il secondo tempo? Ahauhuahhahahaha…
Ma questa è un'altra storia!
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