Doppietta

di
genere
tradimenti

Era appena uscita dalla palestra. La pelle bollente dalla doccia si scontrò contro il freddo di gennaio e le vennero i brividi.

La macchina di lui era in doppia fila, appena superato l’angolo, vide il cenno dei fari.

La portiera socchiusa, il suo sorriso.

“Ciao, amore…”

E le loro labbra si cercarono cariche di desiderio. Un bacio vorace. Le mani sotto la giacca. La sciarpa giù al lato del sedile.

Carezze frenetiche, porzioni di pelle liberate velocemente dai vestiti.

“Amore… siamo in mezzo alla strada…”

Lui continuò a baciarla, affamato.

Le mani dentro i pantaloni morbidi della tuta, giù tra la stoffa degli slip. Le dita contro la clitoride… carezze sempre più sensuali. Un dito… due… tre… Lei era un lago.

Si staccò da lui, i pantaloni scivolarono giù insieme alle mutandine. Lui si sbottonò i jeans e la tirò su… cercando i suoi capezzoli turgidi.

Il cazzo scivolò tutto dentro, fluido… mentre lui succhiava con foga il suo seno che fuorusciva dalla felpa aperta.

Stretta tra le sue braccia. Lei iniziò a cavalcarlo fortissimo. Saltellava impazzita sul suo cazzo enorme. Su e giù… su e giù… su e giù. Mentre lui si allattava succhiando… completamente perso.

Arrivò il primo orgasmo potente… Lei restò un attimo ferma, poi si alzò leggermente e affondò, ricominciando a cavalcare furentemente. Era completamente piena del suo cazzo. Dentro e fuori. Dentro e fuori. Dentro e fuori.

Lui si staccò dal suo seno.

Sentiva i suoi fremiti sconquassarle la figa.

“Amore… ti vengo dentro… “

Lei strinse fortissimo e cercò le sue labbra.

Un attimo dopo sentì la sua sborra invadere la figa. Fiotti di caldo piacere. Strinse con ancora più foga. Occhi negli occhi.

Sì alzò dal suo cazzo.

Cercò gli slip sul sedile e si rivestì in fretta.

“Amore, devo andare di corsa. Scusami, ma lui mi sta già aspettando fuori dalla pizzeria.”

Lo baciò dolcemente e scese dall’auto, dirigendosi, a passo spedito, verso la sua.

Mentre guidava, le arrivò un messaggio. “Tesoro, mi raggiungi in macchina. Sono in tangenziale, così arriviamo insieme in pizzeria.

Fece inversione e andò verso il marito.

Si trovarono all’incrocio del sottopasso. Lei cercò un posto e salì in auto con lui.

“Ciao tesoro, come sei bella stasera”

Lui la baciò con passione.

“Ma va’! Non sono nemmeno passata a casa per cambiarmi. Sono come appena uscita dalla palestra.”

Lui le accarezzò le gambe risalendo verso la figa.

“Mi piaci. Hai una luce bellissima negli occhi”

E cercò di nuovo le sue labbra.

“Ho voglia di te” sussurrò piano. Mentre le stava sfilando con foga i pantaloni della tuta.

Abbassò il sedile e la scopò, venendole sopra.

“Amore… mugulò lei… “

Mentre con le gambe appoggiate sul cruscotto assecondava le sue spinte”

“Sei un lago stasera. Amore, la tua figa è fantastica!” Mentre il suo cazzo stantuffava nella sborra che l’aveva inondata solo una mezz’ora prima.

Continuò ad assestarle colpi di cazzo decisi… lei venne a ripetizione, finché percepì il suo respiro sempre più affannato e sentì gli schizzi di sborra contro le pareti della vagina.

Era completamente piena.

Lui si staccò con un bacio.

La sborra era talmente tanta che le colò sulle cosce da seduta. Imbrattando anche il sedile.

Lo guardò bagnandosi le labbra. Ne raccolse dall’interno coscia e, occhi negli occhi, si portò le dita alle labbra. Ingoiando, voluttuosa, il piacere dei suoi due uomini.
di
scritto il
2023-01-23
5 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il non compleanno
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.