Notte pazza (parte I)
di
Meri
genere
trio
Questo è il racconto di un ménage avvenuto un anno fa, per gioco, tra me, la mia amica Vania e il suo amante.
Eravamo entrambe sposate, entrambe un po’ troie e una sera decidemmo di andare a ballare per festeggiare un momento particolarmente liberatorio della nostra vita. Mio marito mi lascia abbastanza libera di vivere la mia vita e potei restare fuori tutta la notte, la mia amica, infatti, aveva prenotato un b&b per entrambe.
Dapprima cenammo in un locale carino e poi ci recammo in questo posto per la prima serata dance dopo il Covid. La sala era piena di ragazzi e poca gente sulla nostra età. Io e Vania siamo giovani quarantenni sportive. Io sono bionda, alta e con un fisico prorompente. Gambe lunghe, seno abbondante, pelle liscia e morbida e labbra perfette. Lei mora, un po’ più bassa di me, occhi da cerbiatta, fisico atletico, bel culo. Nei giorni a seguire sapemmo di aver incantato la discoteca. Non si faceva che parlare di noi e in quella occasione ho scoperto di piacere molto anche alle giovani leve.
Ma questa storia non parla di seduzione.
Durante la serata conosco per la prima volta Sandro, l'amante di Vania. Lei me lo aveva descritto, mi aveva detto che era un toro a letto e per questo mi affascinava molto. Era un uomo sulla cinquantina, bel sorriso, corpo atletico, tatuato, non troppo alto.
"piacere, Sandro" - "piacere Sissy". Mi scopava con gli occhi e in cuor mio speravo che alla mia amica fosse venuta in mente qualche folle idea.
La serata trascorse tra cocktail, risatine intriganti, battute ambigue e struscio esplicito. Sandro mi toccó il culo senza pudore e dopo un po' si decise tutti di andare a dormire.
Erano le due passate e l'alcool circolava nel sangue a vele spiegate… desideravo solo una notte di sesso. Arrivati al b&b, ricordo solo che Sandro prese un borsone dal suo portabagagli e questo mi confermó che Vania aveva organizzato ogni cosa. Salimmo su per le scale e i due già si baciavano spudoratamente alle mie spalle. Entrammo nell’appartamento e iniziai a spogliarmi senza vergogna. Vania colse l’attimo e mi baciò spingendomi sul letto. Iniziò a toccarmi il seno e vidi Sandro che quasi incredulo si godeva la scena. Poi però disse spazientito che voleva partecipare. Iniziammo a giocare, a negarci e continuare a troieggiare solo io e lei. Eravamo in slip e reggiseno entrambe, un intimo curato, pizzi e trasparenze, brasiliani e perizoma. Ci baciavamo con foga e ci toccavamo le tette.. così lui si prese di forza il suo spazio e una volta spogliatosi prese a baciarmi (forse perché ero la sconosciuta, la novità).. e mi palpeggió ovunque. Era molto bravo e sapeva come toccarmi. Io ero bagnata ed eccitata, e non vedevo l’ora, per la prima volta, di leccare la figa di Vania. Era una mia fantasia atavica e volevo sentire la sua eccitazione con la mia lingua, penetrarla con le mie dita.. farla godere mentre scopava il suo amante. Lei però desiderava altrettanto e per questo inizió a leccarmi lei. Io potevo capitolare in pochi minuti per quanto fossi eccitata. Ero stesa sul letto, avevo le gambe spalancate e la sua faccia affondava in mezzo… lui invece era in ginocchio al mio fianco e mi toccava le tette, mi porgeva il suo cazzo enorme e duro e glielo leccavo e succhiavo con piacere, in uno stato di estasi, perché stavo per venire. E di lì a poco venni, trattenendo le grida ed esplodendo con fervore. La notte era lunga e dopo qualche minuto per riprendermi, volli leccarla io. Lo feci con desiderio e passione e nel frattempo giocavo coi suoi capezzoli grandi e turgidi. Aveva le gambe completamente aperte e potei infilarle un dito dentro. Ho sempre pensato che tra donne il Piacere sia più bello, perché sappiamo dove ci piace essere leccate e scopate.
Sandro era stanco di stare a guardare e per questo decise che era arrivato il momento di farselo succhiare da entrambe. Lo facemmo a turno, inginocchiate ai suoi piedi. Lui lo teneva in mano e ce lo porgeva, scandiva i tempi delle leccate e delle succhiate e quando aveva voglia lo spingeva nelle nostre bocche fino a farci sentire la cappella in gola. Poi glielo leccammo assieme, le nostre lingue si sfioravano sul suo cazzo e la nostra saliva lo inondava. Desideravo essere scopata, tanto era eccitante quella scena, così mi alzai e glielo dissi in un orecchio: “scopami”.
Sandro non capì più nulla e mi mise a pecora. Mi penetró e con le mani sui miei fianchi iniziò a trombarmi con forza, mentre Vania aveva le sue gambe spalancate davanti alla mia
faccia e muoveva il suo bacino a ritmo delle spinte che ricevevo.. cosicché leccavo la sua figa e sentivo il cazzo duro che mi scopava. Mai stata così bene.
Ma anche Vania voleva la sua dose di cazzo e si sedette su Sandro per cavalcarlo. Io ero stesa a fianco a loro mentre scopavano. Lui l’aveva penetrata nel culo, perché lei
Aveva le gambe aperte e mostrava tutta la Figa aperta davanti ai miei occhi. Decisi quindi di infilarle un dito dentro, volevo sentirla godere. Lei si contorceva di piacere e venne poco dopo, mentre lui le diceva che era una grande Troia.
Eravamo sfiniti, ubriachi di alcool e di sesso. Felici. Desiderosi di fermare il tempo e restare in quel paradiso per sempre. Ma la notte non era finita.
Eravamo entrambe sposate, entrambe un po’ troie e una sera decidemmo di andare a ballare per festeggiare un momento particolarmente liberatorio della nostra vita. Mio marito mi lascia abbastanza libera di vivere la mia vita e potei restare fuori tutta la notte, la mia amica, infatti, aveva prenotato un b&b per entrambe.
Dapprima cenammo in un locale carino e poi ci recammo in questo posto per la prima serata dance dopo il Covid. La sala era piena di ragazzi e poca gente sulla nostra età. Io e Vania siamo giovani quarantenni sportive. Io sono bionda, alta e con un fisico prorompente. Gambe lunghe, seno abbondante, pelle liscia e morbida e labbra perfette. Lei mora, un po’ più bassa di me, occhi da cerbiatta, fisico atletico, bel culo. Nei giorni a seguire sapemmo di aver incantato la discoteca. Non si faceva che parlare di noi e in quella occasione ho scoperto di piacere molto anche alle giovani leve.
Ma questa storia non parla di seduzione.
Durante la serata conosco per la prima volta Sandro, l'amante di Vania. Lei me lo aveva descritto, mi aveva detto che era un toro a letto e per questo mi affascinava molto. Era un uomo sulla cinquantina, bel sorriso, corpo atletico, tatuato, non troppo alto.
"piacere, Sandro" - "piacere Sissy". Mi scopava con gli occhi e in cuor mio speravo che alla mia amica fosse venuta in mente qualche folle idea.
La serata trascorse tra cocktail, risatine intriganti, battute ambigue e struscio esplicito. Sandro mi toccó il culo senza pudore e dopo un po' si decise tutti di andare a dormire.
Erano le due passate e l'alcool circolava nel sangue a vele spiegate… desideravo solo una notte di sesso. Arrivati al b&b, ricordo solo che Sandro prese un borsone dal suo portabagagli e questo mi confermó che Vania aveva organizzato ogni cosa. Salimmo su per le scale e i due già si baciavano spudoratamente alle mie spalle. Entrammo nell’appartamento e iniziai a spogliarmi senza vergogna. Vania colse l’attimo e mi baciò spingendomi sul letto. Iniziò a toccarmi il seno e vidi Sandro che quasi incredulo si godeva la scena. Poi però disse spazientito che voleva partecipare. Iniziammo a giocare, a negarci e continuare a troieggiare solo io e lei. Eravamo in slip e reggiseno entrambe, un intimo curato, pizzi e trasparenze, brasiliani e perizoma. Ci baciavamo con foga e ci toccavamo le tette.. così lui si prese di forza il suo spazio e una volta spogliatosi prese a baciarmi (forse perché ero la sconosciuta, la novità).. e mi palpeggió ovunque. Era molto bravo e sapeva come toccarmi. Io ero bagnata ed eccitata, e non vedevo l’ora, per la prima volta, di leccare la figa di Vania. Era una mia fantasia atavica e volevo sentire la sua eccitazione con la mia lingua, penetrarla con le mie dita.. farla godere mentre scopava il suo amante. Lei però desiderava altrettanto e per questo inizió a leccarmi lei. Io potevo capitolare in pochi minuti per quanto fossi eccitata. Ero stesa sul letto, avevo le gambe spalancate e la sua faccia affondava in mezzo… lui invece era in ginocchio al mio fianco e mi toccava le tette, mi porgeva il suo cazzo enorme e duro e glielo leccavo e succhiavo con piacere, in uno stato di estasi, perché stavo per venire. E di lì a poco venni, trattenendo le grida ed esplodendo con fervore. La notte era lunga e dopo qualche minuto per riprendermi, volli leccarla io. Lo feci con desiderio e passione e nel frattempo giocavo coi suoi capezzoli grandi e turgidi. Aveva le gambe completamente aperte e potei infilarle un dito dentro. Ho sempre pensato che tra donne il Piacere sia più bello, perché sappiamo dove ci piace essere leccate e scopate.
Sandro era stanco di stare a guardare e per questo decise che era arrivato il momento di farselo succhiare da entrambe. Lo facemmo a turno, inginocchiate ai suoi piedi. Lui lo teneva in mano e ce lo porgeva, scandiva i tempi delle leccate e delle succhiate e quando aveva voglia lo spingeva nelle nostre bocche fino a farci sentire la cappella in gola. Poi glielo leccammo assieme, le nostre lingue si sfioravano sul suo cazzo e la nostra saliva lo inondava. Desideravo essere scopata, tanto era eccitante quella scena, così mi alzai e glielo dissi in un orecchio: “scopami”.
Sandro non capì più nulla e mi mise a pecora. Mi penetró e con le mani sui miei fianchi iniziò a trombarmi con forza, mentre Vania aveva le sue gambe spalancate davanti alla mia
faccia e muoveva il suo bacino a ritmo delle spinte che ricevevo.. cosicché leccavo la sua figa e sentivo il cazzo duro che mi scopava. Mai stata così bene.
Ma anche Vania voleva la sua dose di cazzo e si sedette su Sandro per cavalcarlo. Io ero stesa a fianco a loro mentre scopavano. Lui l’aveva penetrata nel culo, perché lei
Aveva le gambe aperte e mostrava tutta la Figa aperta davanti ai miei occhi. Decisi quindi di infilarle un dito dentro, volevo sentirla godere. Lei si contorceva di piacere e venne poco dopo, mentre lui le diceva che era una grande Troia.
Eravamo sfiniti, ubriachi di alcool e di sesso. Felici. Desiderosi di fermare il tempo e restare in quel paradiso per sempre. Ma la notte non era finita.
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