Gerardo scopava Gisa e me.

di
genere
tradimenti

.Gisa mia moglie, adorabile quarantenne, amante del sesso in tutte le sue forme, con risvolti bisex.
Io due anni più di lei, figura piacente, lavoro interessante, sessualmente dedito totalmente a lei.
Avevamo l’appartamento al terzo piano di un condominio ed un balcone era adiacente al balcone del signor Gerardo, sessantenne solitario, pieno di soldi, amante del tennis che lo teneva in forma eccezionale. Una mattina Gisa uscì sul balcone per ritirare i panni stesi indossando solo una canottiera. A quella vista, ero nudo in casa, la raggiunsi in piena erezione mettendole subito il cazzo nella figa. Fui abbastanza sorpreso dal sentirla bagnata. Mi accorsi tardi che sul suo balcone il signor Gerardo, nudo ance lui, armeggiava col suo favoloso cazzo. Ormai c’eravamo, invogliati dal signor Gerardo facemmo una splendida scopata. Anche lui sborrò in maniera esagerata. Spettacolo finito rientrando in casa Gisa, con la sborra che le usciva dalla figa. Quel cazzo era diventato l’argomento dei nostri discorsi. Una sera rientrando dal lavoro trovai il signor Gerardo a casa che gustava un ottimo caffè preparato da Gisa. Riservato e discreto, non fece mai riferimento alla scopata sul balcone, chiese solo se poteva approfittare qualche volta del caffè preparato da Gisa, la quale non perse l’occasione di invitarlo per le sere successive. A dire il vero la sera a letto era diventato motivo della nostra eccitazione disquisire sul cazzo di Gerardo. La invitavo a provocarlo, lei non voleva essere invadente. Una sera al rientro li trovai sul letto a scopare selvaggiamente, uno spettacolo straripante di sesso. Senza aprire bocca in un attimo ero nudo, il cazzo di marmo lo misi nella bocca di Gisa. La sborrata fu immediata, mia e di Gerardo con Gisa che urlando il suo piacere mi invitava a leccarle la figa. Lo feci raccogliendo tutta la sborra di Gerardo. Poi lui disteso con il cazzo durissimo ancora, mi invitò a succhiarlo. Sensazione paradisiaca, avere quel cazzo in bocca mi gratificava. Ancora una sborrata che ingoiai totalmente.
Restava sempre duro, non so come facesse a non perdere mai l’erezione. Invitai Gisa ad approfittarne, cosa che fece immediatamente. Quell’uomo disteso sul letto, senza un pelo, il corpo tonico senza una ruga, quel cazzo da copertina stravolse i nostri sensi. Cominciammo a morderlo, baciarlo, leccarlo, non sapevamo più cosa fargli per farlo godere. Lui ormai in estasi, così come Gisa ci strinse al suo corpo. Lo baciai sulla bocca, gli succhiai la lingua mentre Gisa succhiava il suo cazzo provocando l’ennesima sborrata. Sfiniti ci salutò lasciandoci sul letto. L’intimazione
di Gisa fu perentoria ”Non credere di lasciare questa casa, abbiamo bisogno di te” Purtroppo non fu così, aveva impegni con altre coppie, solo saltuariamente stava con noi. Si fece anche il nostro culo.
scritto il
2023-02-17
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